Title:
14th March - White Day
Anime/Manga: Vampire Knight Paring:
KanamexZero Disclaimer: Non possiedo nessuno dei personaggi di Vampire
Knight Summary: A un mese dal giorno di S. Valentino è il turno dei
ragazzi di fare un regale alle ragazze per ricambiare il gesto. Kaname porta
Zero alle terme … ma questo non è il suo unico regalo … AVVISO: OOC -
Shounen-ai - Yaoi Note: La storia va avanti dopo la fine dell’anime,
ma Kaname, Yuuki e gli altri non se ne sono mai andati. Zero e Yuuki sono
tornati ad essere amici Attenzione!: Per chi non sapesse nel giorno
del White Day i ragazzi fanno dei regali alle ragazze per ricambiare il
cioccolato che anno ricevuto a S. Valentino. Di solito il regalo è bianco, ma
non è obbligatorio il colore.
14th March -
White Day
-K-Kaname- Invano Zero cercò di
distogliere il giovane purosangue dal suo attuale intento. Una bocca continuava
a baciare e leccargli il collo mentre mani abili iniziavano a spogliarlo
…
-Huh?- Chiese senza staccarsi da
quella stupenda pelle, così liscia … così morbida …
-A-Aspetta … aspetta almeno di arrivare
…- Kaname fece orecchie da mercante e continuò le sue somministrazioni -Kaname!-
A quel punto l’interpellato si vide costretto a staccarsi e guardare l’altro,
nei suoi occhi una silente richiesta di perdono
-Scusa, è solo che …- Zero sospirò. Lo
sapeva bene quel’era il problema. Quando Kaname gli aveva regalato un
weekend per due alle terme di Atami* per il giorno del White Day, entrambi ne
erano stati più che contenti. Non solo avrebbero passato due giorni da soli, ma
potevano anche stare lontani dai problemi della vita di tutti i giorni e
rilassarsi.
Era un’occasione unica e irripetibile. Ma
la settimana prima di partire era sorto un problema. Il caro Takuma si era
dimenticato di qualche documento e rapporto che Kaname avrebbe dovuto firmare e
scrivere. Entrambi erano rimasti sbalorditi dalle diverse enormi pile di fogli
improvvisamente apparse come per magia sulle sua scrivania.
Così Kaname aveva passato tre giorni non
stop e full immersion nel lavoro. Aveva terminato al pelo ed erano infatti
partiti quella notte non sul tardo. Il weekend che all’inizio doveva essere da
venerdì a domenica si era accorciato ai soli sabato e domenica, ma era sempre
meglio che niente.
Così ora Kaname era in astinenza e
guidato dai soli ormoni. Per meglio dire lo erano entrambi, ma lui almeno
cercava di trattenersi finché non fossero arrivati all’albergo, in modo che la
sua schiena potesse appoggiarsi ad un morbido letto invece che ai sedili della
macchina, che potevano essere comodi quanto vuoi ma starci sdraiati con un
purosangue sessualmente attivo premuto addosso non era certo il massimo del
conforto. Per la sua schiena, almeno.
-Hai ragione. In questi giorni sei stato
bravo, ti meriti un premio- Disse piegando la testa di lato e scoprendo il collo
in un esplicito invito. Kaname non se lo fece ripetere due volte. Subito prese a
leccare e stuzzicarne una particolare zona. Kaname era solito morderlo sempre
nello stesso punto e con il passare dei mesi quella specifica zona era diventata
particolarmente sensibile.
A stento trattenne un grido di piacere
quando sentì quelle zanne affondare nella sua carne. Quasi immediatamente nella
sua testa fece capolino un’immagine decisamente poco casta di qualcos’altro
appartenente al purosangue entrare dentro di lui. Questo non fece altro che
aumentare la sua eccitazione
-Ahhhhh!- Questa volta non era riuscito a
trattenersi da gridare quando le loro erezioni furono poste a diretto contatto.
Ma quando diavolo aveva slacciato i pantaloni di entrambi e abbassare i loro
boxer? Ma soprattutto come? Ah, i misteri di un purosangue.
Non riuscendo più a trattenersi, anche
Zero affondò i suoi canini nei collo del compagno che al contatto affondò
maggiormente i propri denti nella sua carne. Ma invece di procurargli dolore
quel gesto non fece altro che moltiplicare il piacere che stava
provando.
Per due vampiri non c’era nulla di più
intimo, sensuale ed erotico dello scambiarsi vicendevolmente il sangue. Dare e
allo stesso tempo ricevere. In pratica riassumeva in un gesto il concetto alla
base del rapporto di coppia. Non si doveva solo chiede, chiedere e chiedere ma
bisognava anche essere capaci di dare qualcosa in cambio.
Ben presto il piacere raggiunse l’apice
per entrambi, i quali vennero gridando l’uno il nome dell’altro. Kaname si
appoggiò a Zero, stando attento a non fargli male, abbracciandolo, subito
ricambiato dall’argenteo prefetto. Rimasero in quella posizione per diversi
secondi, immobili, immersi nel odore e i fumi dell’orgasmo appena
avuto.
Il primo a muoversi fu il purosangue che,
preso un fazzoletto, ripulì entrambi e aiutò l’altro a mettersi seduto. Zero si
stirò un po’ la schiena indolenzita cercando di riprendere la sensibilità in
tutte le parti del corpo. Notando il gesto Kaname prese il ragazzo in grembo e
gli fece appoggiare la schiena contro il suo petto
-Sei comodo ora?-
-Sì, grazie- Rispose sorridendo quando
sentì Kaname appoggiare il mento sulla sua spalla e abbracciarlo in vita. Il
viaggio continuò per un’altra mezzora finché il finestrino che separava la zona
di guida dal resto si abbassò e l’autista si sporse verso di loro
annunciando
-Siamo arrivati, Kaname-sama,
Zero-san-
-Grazie mille. Vienici a prendere
domenica verso sera-
-Certamente, Kaname-sama-
Kaname scese dall’auto e prese i bagagli
seguito da uno Zero completamente rosso in viso. Non era mai stato tanto in
imbarazzo in vita sua. Come aveva potuto dimenticarsi della presenza
dell’autista e fare quelle cose … gridare in quel modo … avrebbe voluto
sprofondare in quel preciso istante
-Stai tranquillo Zero, non è successo
niente di grave- Facile per lui dirlo! -Non devi nascondere il tuo desiderio per
me- Gli sussurrò in un orecchio sogghignando divertito dalla sua reazione. Zero
non fece altro che arrossire se possibile ancora di più. Qui non si stava
parlando di celare i suoi sentimenti per paura o simile! Qui c’era in gioco il
pubblico decoro! Se non stava attento quel dannato purosangue lo faceva
arrestare per atti osceni in luoghi pubblici!
Kaname semplicemente rise senza farsi
notare dall’altro. Era troppo divertente vedere i suoi pensieri e le sue
emozioni susseguirsi sul quel bel viso. Sempre sorridendo prese per mano Zero e
lo trascinò all’interno dello stabile. L’atrio era spazioso e arredato in modo
semplice e sobrio. La struttura completamente in legno dava un tocco di
rusticità senza però tralasciare l’eleganza e raffinatezza.
Al banco della reception sedeva una
giovane ragazza mora, di circa venticinque anni, intenta a sistemare diverse
carte lasciate sul bancone. Quando furono a meno di un metro dalla reception la
ragazza alzò di scatto la testa accogliendoli con un sorriso e un paio di vivi
occhi viola. Zero rimase un attimo sorpreso. Era sicuro che ne lui ne Kaname
avessero fatto il minimo rumore nell’avvicinarsi. Come aveva fatto a accorgersi
di loro? Forse era …
-Benvenuti alle terme di Atami. Come
posso aiutarvi?- Chiese gentilmente la giovane
-Abbiamo prenotato una stanza per il
weekend. Dovevamo presentarci ieri, ma purtroppo si è verificato un
contrattempo, mi dispiace avervi creato problemi … Nagi-san- Concluse leggendo
il nome sulla spilla attaccata al petto della ragazza
-N-Non si preoccupi, questo è un periodo
relativamente morto- Disse arrossendo un poco -Ora mi può gentilmente dare il
suo nome?- Disse afferrando una penna e aprendo il registro
-Sì, mi scusi. Abbiamo prenotato a nome
di Kaname Kuran- Nello stesso istante che il suo nome raggiunse le orecchie di
Nagi la penna le scivolò dalle mani e sgranò gli occhi. Aveva avuto
l’impressione che quel giovane moretto fosse un vampiro altolocato, un nobile o
addirittura un purosangue, ma non avrebbe mai immaginato in tutta la sua vita di
poter incontrare di persona Kaname Kuran … Il Principe … Il Purosangue tra tutti
i purosangue.
-K-Kaname-sama, non sa che onore è per me
conoscerla- Disse alzandosi in piedi e facendo un profondo inchino, la mano
destra sul cuore
-Non c’è bisogno di essere così tesi. Io
e il mio compagno siamo venuti qui per rilassarci e vorremmo essere trattati
come gli altri ospiti- La ragazza spostò lo sguardo sul Zero che era rimasto un
po’ in disparte durante la loro conversazione. Senza volerlo arrossì, sebbene
quel ragazzo non fosse un purosangue e probabilmente nemmeno un nobile non poté
notare quei bellissimi occhi lilla e i suoi capelli argentati.
Ma una domanda si formò quasi subito
nella sua mente. Cosa ci facevano due così bei ragazzi alle terme il giorno del
White Day? Poi, però, ripensando alle parole del purosangue, la verità la
colpì.
Zero, che aveva osservato attentamente
che la ragazza non si avvicinasse troppo a Kaname, notò come i suoi occhi si
sgranarono impercettibilmente quando capì la relazione che intercorreva tra loro
due. Sorpreso vide la ragazza sorridergli e prese le chiavi della loro stanza
disse
-Ora vi accompagna nella vostra camera,.
Prego da questa parte- Le ragazze avevano una ripresa veloce. Di tutte le
reazioni che si era immaginato quella era tra le meno probabili.
I due ragazzi seguirono Nagi oltre
l’atrio e lungo un corridoio. Una volta arrivati alla fine uscirono ritrovandosi
in uno stupendo giardino, con innumerevoli tipi di fiori e colori sempre
diversi. Al centro c’era una stupenda fontana da cui partivano dei sentieri di
ghiaia che potavano alle diverse dependance. Presero il primo sentiero a
sinistra e dopo pochi minuti erano arrivati alla loro camera.
-La colazione sarà servita dalle 08:00
alle 09:30, il pranzo dalle 12:00 alle 14:00 e la cena dalle 19:30 alle 21:00.
Le vasche pubbliche sono aperte dalle 09:00 alle 11:30 e dalle 15:00 alle 20:00.
Spero che il vostro soggiorno qui sia di vostro gradimento- Concluse
inchinandosi e tornando al suo lavoro.
Zero non voleva aspettare oltre, era
stanco e voleva dormire almeno fino all’ora di pranzo, così entrò senza pensarci
due volte, ma rimase stupito da ciò che si trovò davanti.
Punto primo: la stanza era enorme.
Arredata in stile rigorosamente Giappone antico
Punto secondo: il letto era
enorme.
Un dubbio si fece strada nella sua testa
e corse verso la porta del bagno sul lato sinistro della stanza, dalla parte
opposta al letto
Punto terzo: il bagno e
l’idromassaggio erano enormi.
Quasi sconvolto tornò nella stanza
principale. Quella camera era grande almeno quattro e cinque volte quella di
Kaname al Moon Dorm e già di per se quella non poteva essere definita una
piccola stanza.
Punto quarto: c’era ovviamente l’angolo
bar con comodi divani e tv al plasma non_sapeva_quanti_pollici.
Ma fu solo in quel momento che notò la
porta in fondo alla stanza. Sempre senza dire una parola si avvicinò sospetto e
spalancato lo shoji rimase di stucco
Punto quinto: quella camera aveva una
vasca termale privata.
-Kaname!- Quell’urlo lasciò la sua gola
prima ancora di averlo realizzato
-Sì, Zero? Ti piace?- Chiese il
purosangue avvicinandosi sorridendo
-Sì mi piace. Ma Kaname … non è un
tantino … troppo?-
-Questo è il meglio che offrivano. E per
te io voglio solo il meglio. In fondo questo weekend fa parte del mio regalo,
no?-
-Ma, sicuro che non ti sia costata troppo
… insomma …- Zero cercò di esternare i suoi pensieri a parole senza riuscirci,
mentre incredulo fissava la vasca termale. Ma era impazzito? Doveva essere
costato una fortuna! Immerso nei suoi pensieri fu preso un attimo alla
sprovvista quando sentì due forti braccia cingergli le spalle da dietro e il
fiato un certo purosangue contro il suo orecchio
-Non ti devi preoccupare, la mia famiglia
è più ricca di quanto tu possa immaginare. Non sono il re dei vampiri per
niente-
-Non ti vantare ora- Rispose mettendo il
broncio
-Gome- Ridendo lievemente Kaname sciolse
l’abbraccio e prese per mano il ragazzo -Ora andiamo a dormire?- Zero annuì e
senza cambiarsi si gettò sul letto
-Hey Zero, che ne dici di continuare ciò
che abbiamo lasciato in sospeso in macchina?- Disse il purosangue con voce
sensuale mentre si avvicinava e sedeva sul letto di fianco al prefetto - …
Zero?- Gli venne da ridere quando constatò che ormai zero era completamente
immerso nel mondo dei sogni. Auguratagli la buona notte anche lui si sdraiò e
abbracciato l’argenteo cadde anche lui tra le braccia di Morfeo.
--X--X--X--X--X--X--X--X--X--
-…ero? Zero svegliati- Chi era colui che
osava svegliarlo a quell’ora? Aveva sonno e voleva dormire! -Siamo in ritardo
per il pranzo-
-Ancora cinque minuti, Kana- Chiese
nascondendo la testa sotto il cuscino per proteggersi gli occhi dai forti raggi
solari
-Questa volta non attacca, Zero. Kami,
non mi ricordavo che fosse così difficile buttarti giù dal letto!- Perché di
solito non doveva svegliarsi nel bel mezzo del giorno! Frequentando Kaname e la
Night Class sera abituato ai loro orari e gli risultava difficile ora stare
sveglio con il sole alzato. Di solito si alzava prima di Kaname per preparare la
colazione
-Va bene. Ora mia alzo- A fatica si mise
seduto. Stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano guardò la sveglia sul
comodino che segnava le 12:50. In effetti erano in ritardo. Si stiracchiò un
attimo prima di alzarsi e darsi una lavata alla faccia con acqua fredda in modo
da svegliarsi completamente. Tornato in camera notò sul letto un paio di jeans,
una maglietta e una felpa. Dopo essersi velocemente cambiato si girò verso
Kaname
-Sono pronto, possiamo andare- Detto
questo uscirono dalla stanza e ritornarono all’edificio principale percorrendo a
ritroso la strada fatta quella mattina. Raggiunto lo stabile seguirono le
indicazioni per la sala da pranzo. All’entrata vi trovarono la ragazza della
reception, Nagi.
Vedendoli arrivare fece loro un inchino e
poi li accompagnò al loro tavolo, che si trovava in una zona piuttosto
appartata. La giovane vampira dopo un ultimo sorriso, forse con un pizzico di
malizia, gli lasciò i menù prima di andare ad accogliere un paio di ragazze
appena arrivate
-Dopo aver mangiato vuoi andare alle
vasche pubbliche?- Chiese Kaname mentre scorreva le varie pietanze
-Con la fortuna che hai speso per quella
stanza il minimo che si può fare è provare la nostra vasca privata … e poi anche
l’idromassaggio, non va di certo ignorato-
-Certo, tutto quello che vuoi- Zero
arrossì nascondendosi dietro il menù. Dopo qualche minuto ordinarono entrambi.
Approfittando del fatto di essere seminascosti Kaname afferrò una mano del
compagno stringendola semplicemente nella sua. Zero sorride e ricambiò la
stretta. Gli piaceva quando Kaname lo faceva, le sue mani erano grandi e calde,
gli davano la sensazione di essere al sicuro.
Rimasero così in silenzio semplicemente
guardandosi e godendosi quel momento i calma insieme. Dopo una decina di minuti
vennero raggiunti dal cameriere con le loro ordinazioni. Appena Zero aveva visto
arrivare l’uomo aveva lasciato la presa e Kaname non si era lamentato,
conoscendo la riservatezza del ragazzo. Stavano per iniziare a mangiare quando
il cameriere tornò con una bottiglia di vino
-Scusi, ma noi non l’abbiamo ordinata-
Disse il purosangue
-Lo so, signore. Sono le due ragazze al
quel tavolo ad offrirvelo- Spiego indicando il tavolo e di conseguenza due
giovani ragazze, una bionda con occhi verdi e una rossa con occhi azzurri, che
sorrisero loro salutandoli con una mano. I due ragazzi ricambiarono il saluto
prima di riportare l’attenzione sul cameriere
-Per cortesia, può ringraziarle da parte
nostra?- Chiese educatamente il purosangue
-Certamente, signore- Concluse
inchinandosi e lasciando il tavolo. I due vampiri si guardarono un attimo
perplessi. Entrambi non avevano una bella sensazione al riguardo, ma decisero di
non pensarci per il momento e godersi il pranzo. Non seppero dire se era una
fortuna o sfortuna che le due umane non avessero notato le loro mani unite pochi
minuti prima.
Purtroppo l’ora di alzarsi da tavole e
quindi di conseguenza affrontare quelle ragazze giunse troppo in fretta. Addio
pace e tranquillità. Lasciata la sala non fecero in tempo a fare più di mezzo
passo che se le ritrovarono appiccicate come delle mosce con la luce
-Buon giorno io sono Mikuru e questa è la
mia amica Akiko, piacere di conoscervi- Incominciò subito la bionda presentando
se stessa e l’amica
-Ah, piacere nostro. Io sono Kaname
mentre lui è Zero- Disse il purosangue con tono più cordiale possibile -Vi
ringrazio per il dono di poco fa-
-Non c’è bisogno- Rispose questa volta
Akiko -Che ne dite se andiamo a parlare fuori in giardino?-
-Certamente- Disse Zero forzando un
sorriso che fece lievemente arrossire la rossa che gli si avvinghiò, senza
permesso, al braccio. Camminarono fino alla fontana dove si sedettero ammirando
il giardino e le su meraviglie nella tiepida brezza primaverile.
-Allora, cosa ci fanno due così bei
ragazzi i un posto come questo?- Chiese Mikuru poggiando una mano sulla coscia
di Kaname e sporgendosi un po’ troppo verso di lui
"Dannata, staccati dal mio
ragazzo" Pensò Zero, mentre cercava di non esternare i suoi pensieri e mantenere
un’aria socievole
-Io sono il dirigente di un’azienda
mentre Zero è il mio segretario. Dovevamo tenere un incontro di lavoro, ma
l’appuntamento è stato cancellato all’ultimo momento, così abbiamo deciso di non
sprecare la prenotazione. Ma, se non è troppo indiscreto da parte mia
chiedervelo, voi cosa ci fate qui da sole?-
-Volevamo giusto rilassarci un po’,
giusto Aki-chan?-
-Già- Rispose la rossa sporgendosi oltre
la figura di Zero senza mai lasciare andare il suo braccio
"È quello che vorremmo fare anche noi!"
Pensò furioso il purosangue ma si vide costretto a mantenere la calma. La
conversazione continuò su discorsi completamente inutili e decisamente frivoli,
che annoiarono a morte i due vampiri. Entrambi aspettavano un segno divino, che
ne so’ un fulmine che avrebbe ucciso all’istante le due piattole oppure
semplicemente sparissero per non lasciare traccia. Qualcosa, qualunque cosa
…
RING RING RING
…
Kaname prese il cellulare dalla tasca dei
pantaloni per veder chi aveva chiamato e notò subito il nome del suo vice.
Takuma che tu sia benedetto.
-Scusate è dal lavoro- Kaname si
allontanò di qualche metro giusto per non essere sentito -Non sai come sono
felice di sentirti Takuma- Disse dopo aver risposto alla chiamata. Il biondo
vampiro rimase un attimo interdetto prima
-Kaname cos …?-
-Non ti preoccupare. Perché mi hai
chiamato?- Disse con un tono un po’ sbrigativo notando come quella Akiko si
stesse avvinghiando sempre più al suo Zero
-Ci sono delle persone che insistono per
parlare con te. Gli ho detto che sei via ma non vogliono ascoltarmi
…-
-Dammi cinque minuti e ti richiamo. Ci
sentiamo dopo- Chiusa la chiamata tornò alla fontana per salare il giovane
vampiro dalle grinfie di quella donna -Mi dispiace ragazze ma dobbiamo andare,
lavoro-
-Ahh, che peccato ora che ci stavamo
divertendo- Si lamentò la rossa
"Voi vi stavate divertendo" Pensarono i
due ragazzi
-Ho avuto una splendida idea!- Esclamò
Mikuru -Che ne dite se questa sera ceniamo insieme? Chiederemo di unire i nostri
tavoli, che ne dite?- Come potevano rifiutare? Avevano già deciso
tutto
-È una splendida idea, vero
Zero?-
-Certo, allora ci vediamo questa
sera-
-A questa sera!!- Dissero in coro prima
di andarsene salutandoli con una mano. Quando furono fuori dal loro campo visivo
Zero tirò un sospiro di sollievo. In cosa si erano cacciati …
-Era Takuma?- Chiese Zero incominciando
ad incamminarsi verso la loro stanza subito seguito dal purosangue
-Sì, sembra che qualcuno voglia parlare
assolutamente con me- Arrivati all’appartamento Zero si mise sul letto a leggere
un libro, mentre Kaname passò più di un’ora a discutere con dei nobili. Senza
che se ne accorgessero erano già le tre passate. Appoggiandosi al letto Kaname
si sporse verso il prefetto chiedendogli
-Sono sfinito. Che ne dici, vuoi provare
la vasca termale?-
-Precedimi, voglio finisco questo
capitolo. Ti raggiungo subito- Disse dandogli un veloce bacio a
stampo
-Va bene ti aspetto- Concluse uscendo
dalle porte shoji. In un paio di minuti ebbe finito e posato il libro sul
comodino si apprestò a raggiungere Kanane. Uscito dalla stessa porta vide
davanti a se il purosangue comodamente appoggiato ad una pietra che lo fissava.
Preso da momento prese a spogliarsi in modo dolorosamente lento, almeno per
Kaname. Uno volta nudo scivolò nell’acqua calda e nuotò fino a finire tra le
braccia che lo aspettavano ansiose.
-È fantastico, non mi sono mai sentito
così rilassato in tutta la mia vita- Disse in un sussurrò Zero godendosi il
calore dell’acqua e della persona che amava
-Già, davvero fantastico- Era stupendo
potersi rilassare ascoltando il lieve respiro di Zero, la sua testa dolcemente
appoggiata al suo petto. Quelle labbra … le voleva e le voleva ora. Senza
indugi prese il mento del ragazzo con un mano e fece combaciare le loro bocche.
Risposta di Zero non tarda arrivare e in pochi secondi si ritrovarono nel bel
mezzo di un famelico bacio.
Ma subito quel semplice gesto non fu più
abbastanza. Mani presero ad esplorare quella stupenda pelle d’avorio, una bocca
prese ad succhiare e leccare quel collo che era solo suo. Voleva il suo sangue
ma non così presto. Sebbene lui stesso si stesse trattenendo voleva stuzzicarlo
un po’ prima
-K-Kaname … t-ti prego- Lo supplicò il
giovane vampiro enfatizzando il concetto premendo maggiormente la testa del
purosangue contro il suo collo in un chiaro invito a mordere. Sentendo quella
preghiera la determinazione di Kaname andò in frantumi e si ritrovò a bere quel
dolce nettare cremisi.
Zero chiuse gli occhi in estasi,
abbracciando più forte il corpo dell’altro portò a contatto le loro erezioni
ormai eccitate. Entrambi gemettero e Kaname si stacco solo per attaccare un
capezzolo, portando una mano sull’erezione del ragazzo sotto di lui mentre
l’altra andò a stuzzicare la sua apertura. Era in astinenza da giorni e non era
molto in vena di preliminari.
Lo steso Zero quando sentì un dito
entrare dentro di lui vi andò in contro con i fianchi in modo che colpisse
subito la sua prostata. L’hunter non riuscì a trattenere un urlo di piacere e
come era successo in macchina quella mattina non badò se qualcuno poteva
sentirlo. Era troppo tempo che aspettava quel momento
-Ka-Kaname! L-Lascia stare … t-ti voglio
dentro di me … ora!- E di certo davanti ad una così plateale richiesta il
giovane non poté fare altro che accontentarlo. Poste le sua gambe sulle spalle e
afferrati i fianchi affondò dentro di lui con un’unica fluida spinta. Zero gettò
la testa indietro gridando, ma non di dolore. L’eccitazione che stava provando e
il blood bond che condivideva con Kaname trasformavano nella sua mente il dolore
in estremo piacere.
Il purosangue uscì completamente da lui
per poi riaffondare in modo da colpire di nuovo la sua prostata e a quel punto
Zero non vide altro che puro, bianco, piacere. Non poteva esprimere ciò che
stava provando in quel momento. Tutto ciò che fece fu stringersi maggiormente a
Kaname e assecondare le sue spinte, mentre l’acqua si muoveva sensualmente
seguendo la loro erotica danza.
Continuarono per infiniti minuti, immersi
l’uno nell’odore dell’altro, circondati dalla tiepida brezza. Tutto ciò che non
era il compagno era sfumato e confuso, privo di senso. Chiusi nel loro modo.
Pelle contro pelle, mani che cercavano mani, bocche che non potevano lasciarsi.
Continuarono a cercarsi e rincorrersi finché il piacere non raggiunse il suo
culmine e poterono sentire il proprio nome gridano nell’estasi più pura dalla
persona che amavano.
Completamente esausti rimasero
abbracciati, immobili, cercando di recuperare il fiato, mentre l’acqua lavava il
sudore e la tensione. Kaname si spostò da sopra il compagno e sedutosi contro la
roccia prese tra le braccia Zero ancora ansimante.
-È … È stato … wow- Nessuno dei due fu in
grado di esprimere a parole ciò che avevano provato. Era stato letteralmente
indescrivibile, più intenso ed erotico del solito. Era forse dovuto al fatto che
entrambi erano in astinena?
-Ti amo, Zero-
-Anch’io ti amo Kaname-
--X--X--X--X--X--X--X--X--X--
Voleva morire. Da quando si erano
incontrati fuori dalla sala da pranzo fino a quel momento, cioè nel bel mezzo
della cena, quelle due sottospecie di piattole non avevano smesso un secondo di
parlare. Sapeva che le ragazze sapevano essere insopportabili, ma non credeva
possibile fino a quel punto. Era difficile se non impossibile stare dietro ai
loro discorsi, cambiavano argomento ogni tre secondi senza avvisarti e non
potevi distrarti un attimo, se no era finita.
Facendo finta di ascoltare Akiko, che
stava seduta di fronte a lui, da sotto il tavolo afferrò la mano di Kaname,
strategicamente seduto di fianco a lui, e con la coda dell’occhio lo vide dare
corda a quella bionda. All’improvviso sentì la gamba della rossa strusciare
contro la sua e senza volerlo strinse maggiormente la mano nella sua. Kaname
intuendo, che stesse succedendo qualcosa, disse
-Non vorrei suonare scortese, ma Mikuru
ti si è sbavato un po’ il rossetto- La ragazza sorpresa si mise una mano sulla
bocca e con tono dispiaciuto disse
-Scusate, vado un attimo al bagno,
Aki-chan mi accompagni?-
Zero sospirò internamente di sollievo
quando le vide entrambe sparire. Non fece in tempo a ringraziare il cielo che le
ragazze andassero sempre in bagno insieme che sentì una paio di labbra molto
famigliari sulle sue. Il loro tavolo era posto in una zona ancora più isolata
rispetto al pranzo e nessuno dei clienti gli avrebbe visti e se stava arrivando
il cameriere o le due piattole Kaname se ne sarebbe accorto. Andarono avanti per
un paio di minuti finché Kaname non si staccò dicendo che stavano
tornando
-Resisti, Zero, manca solo il dolce-
Facile a dirsi. Appena le due ragazze furono sedute arrivò il cameriere e
ordinarono il dessert. In qualche modo i due ragazzi riuscirono a sopravvivere
fino alla fine della cena.
-Ci piacerebbe stare ancora con voi, ma
dobbiamo andare- Spiegò Kaname
-Aww, perché non possiamo passare ancora
un po’ di tempo insieme?- Si lamentò Akiko aumentando la presa sul braccio di
Zero. La discussione durò diversi minuti ma alla fine riuscirono a levarsele di
torno con la promessa di fare colazione insieme.
Tornati nella loro stanza entrambi si
buttarono sul letto esausti. Nonostante normalmente per loro la giornata
iniziasse più o meno a quell’ora, in quel momento non trovarono le forze per
stare in piedi. Così, dopo esseri cambiati, si sdraiarono nel letto
abbracciati.
Quello era il momento giusto. Quel
weekend era solo una minima parte di ciò che aveva in serbo per Zero. Era una
specie di pretesto per allontanarsi da tutti e potergli dare il suo vero regalo.
Non sapeva la reazione che Zero avrebbe avuto, allo stesso tempo la sua vita
avrebbe potuto prendere due strade diverse. Si fece coraggio prendendo un
profondo respiro
-Zero, è arrivato il momento del tuo
regalo-
-Eh, questo weekend non era il mio
regalo?- Chiese stupito
-No, cioè, solo in parte- Disse
alzandosi. Zero la stava seguendo la venne fermato al bordo del letto -Stai
seduto qui e chiudi gli occhi, okay?- Zero lo guardò un po’ scettico ma pi annuì
e fece come gli era stato detto. Sentì diversi rumori strani, come di cassetti
che venivano aperti e chiusi
-Posso aprirli, ora?- Sentì i suoi passi
avvicinarsi e il respiro di Kaname solleticargli l’orecchio
-Aspetta ancora un attimo ……… Okay
aprili- La prima cosa che vide fu Kaname sorridergli mentre prendeva la sua mano
sinistra e gli posava un bacio, ma come d’incanto apparve un scatola di velluto
blu. No non poteva essere …
-Kaname?-
-Zero- Fece una pausa e aprì il cofanetto
rivelando una semplice fedina di oro bianco. Zero si portò la mano libera alla
bocca, incredulo -Vuoi sposarmi?-
Non ci poteva credere. Stava succedendo
davvero. Non stava sognando. Stava succedendo davvero! Aprì la bocca per
rispondergli ma la voce non voleva saperne di uscire talmente forte era
l’emozione. Tentò un pio di volte prima che fu in grado di dire
-Sì. Sì, lo voglio Kaname- Il purosangue
sorrise e dopo avergli infilato l’anello lo baciò con tutto l’amore che provava
per lui. Quell’amore sconfinato che gli aveva portati a vivere insieme momenti
belli e momenti brutti, che gli aveva fatto versare lacrime e ridere di
gioia.
-Felice White Day, Zero- Il ragazzo
sorrise tra le lacrime coinvolgendo il purosangue in un nuovo ed interminabile
bacio.
--X--X--X--X--X--X--X--X--X--
-Kaname, lo vuoi fare davvero?- Chiese il
giovane vampiro al compagno mentre aspettavano le due ragazze nel giardino il
giorno seguente
-Assolutamente, devono pagare per il
tempo che ci hanno fatto perdere. Tu lo vuoi fare?- Zero fece un sorriso poco
rassicurante
-Certamente- Aspettarono ancora una
decina di minuti prima che poterono scorgere le sagome delle ragazze corrergli
in contro. Ma prima che potessero avvinghiarsi addosso, Kaname mise le carte in
tavola
-Mi dispiace ragazze, probabilmente vi
siete fatte un’idea sbagliata su di noi-
-In che senso?- Chiese Mikuru
perplessa
-In questo senso- Concluse Kaname prima
di prendere Zero per la vita a baciarlo davanti alla due ragazze, che rimasero
ancora più sconvolte quando videro come il ragazzo ricambiasse con altrettanto
fervore quel gesto. I due continuarono anche dopo aver sentito le due scappare
via in lacrime
-Insieme per sempre-
-Sì, per sempre
*Owari*
*Riferimenti all’episodio 11 della
seconda seria di Junjou Romantica
Myriam Malfoy: Sono felice che ti sia piaciuta. Mi piace scrivere anche
dei momenti quotidiani che i personaggi hanno, perché spesso negli anime e manga
questo manca. Kissu
tweety sweet: Eccoti finalmente il capitolo che tanto aspettavi. Con
questo ho finito questa raccolta quindi mi farebbe piacere se seguissi anche le
mie altre ficcy. Comunque grazie per il sostegno. Kisu
Il_Genio_del_Male: Non sono i molti a conoscere questa festa e vorrei
che Italia fosse più pubblicizzata, ma va bene anche così. Con questo capitolo
la serie è finita. Ma spero continuerai a seguirmi. Kissu
elenanime, EWILAN, kety_chan, lilly86,
Mello sexy doll: Grazie per aver
messo la mia storia tra i preferiti
Amicamia, Anabeggia, Bittersweet Rose_,
Flame Drago del Fuoco, Gaara4, goldsaru, ikarikun, Il_Genio_del_Male, Love90,
silviarinaldi, versus11, Yami Hihara: Grazie per aver messo la mia storia tra le
seguite
Koln1750: Grazie per aver ricordato la mia storia
-Konnichiwa- ndRan -Mi rattrista un
pochino ma con questo capitolo la serie è finita. No ci sono altre feste che ci
piacerebbe fare quindi …- ndRan -Io sono contenta perché con questa serie
abbiamo trascurato le altre che stiamo scrivendo. Non vedevo l’ora di
togliermela dai piedi- ndJane -Perfida come al solito … Comunque forse in un
futuro molto prossimo faremo un cappy extra sul matrimonio, ma non abbiamo
ancora le idee precise- ndRan -Visto che dovevamo postarlo entro il 14 Marzo
non abbiamo avuto il tempo di rileggerlo, siete stati avvisati quindi non
lamentatevi se ci sono errori barra ripetizioni barra altro- ndJane -Non
abbiamo avuto il tempo di fare il Dizionario, così se ci sono termini giapponesi
che non sapete chiedeteci pure- ndRan -Leggete e commentate. Sayonara-
ndRan&Jane |