Questa è una flashfic piccina picciò per il
compleanno di Koorime.
Sono terribilmente in ritardo ma... AUGURI! ><
Cento di questi giorni, e mi raccomando, continua a scrivere di questi due
storditi, vogliamo loro troppo bene per lasciarli a bocca asciutta T_T
Dopo essere riuscita a capirlo, hai
provato un immenso orgoglio per il tuo padrone.
Rappresenta un ideale di uomo per
cui non puoi far altro che incuriosirti: pur avendo delle inclinazioni così
smaccatamente frivole, non hai mai conosciuto un uomo con una fissazione tanto
palese per i proprio capelli, è anche forte abbastanza per essere nella
famigerata undicesima compagnia.
Non pensavi ti saresti trovata così
bene... passare dalla decima all'undicesima compagnia è stato quasi un affronto
per te. Era sempre stato motivo di pregio poter toccare e accarezzare ogni
giorno i capelli color caramello della luogotenente Matsumoto. Sì, certo,
volubile e capricciosa come poche persone che conoscesse, ma con un cuore tenero
come il burro e una strana, e immagini non voluta, inclinazione materna per il
suo capitano.
Di sicuro all'inizio non ti
aspettavi affatto una cosa del genere. Quando avevi capito che la tua
luogotenente aveva intenzione di regalarti a un membro dell'undicesima, ti era
venuto un colpo: credevi fossero tutti uomini dediti all'esaltante attività di
affettare le persone per sport.
Non sapevi affatto ci fossero
donne!
Quindi la prima impressione che ti
fece il quinto seggio Ayasegawa non solo non fu buona, fu proprio pessima.
Sul serio, il quel momento Capisti il vero significato dell'espressione, per te
finora sconosciuta, “odiarsi a pelle”.
Frivolo, vanesio, arrogante e
terribilmente isterico.
Questi, più o meno, furono gli
aggettivi che ti frullarono in testa. Non che ora sia cambiato, continui a
pensare ogni singola sillaba, ma decisamente se ne sono aggiunti altri, anche se
non tutti propriamente positivi.
Forte, leale, fedele e fottutamente
orgoglioso.
Pensi che Yumi sia tutto da
scoprire; qualcosa che va oltre i capelli perfetti, oltre le sopracciglia come
piume, oltre l'atteggiamento superbo e al tempo stesso ridanciano (e grazie al
cielo non l'hai mai visto con quegli inguardabili kimono a fiori che hai visto
di sfuggita in un cassetto).
Ti sei chiesta per tantissimo tempo
per quale motivo fosse entrato nell'undicesima. Con una spada come la sua,
perché abbassarsi a venire alle mani?
Non aveva alcun senso.
E poi hai visto
lui.
L'unico che
pare meritare la stima e la fedeltà di Yumi. Parli di quella vera, che viene dal
cuore, qualcuno che questo stupido omino che servi stima come persona, non come
combattente, come parte dell'undicesima compagnia o del Gotei.
Ikkaku Madarame
è forse l'unico uomo, oltre se stesso, per cui Yumichika si preoccupa per
davvero.
Ogni tanto ti capita di scambiare due parole con Ruuriko (quando si degna di
rivolgerti la parola. Quel ragazzo è una piattola, se la prende per qualunque
cosa! La prima volta che hai tentato di parlargli non ti ha risposto solo perché
avevi sbagliato nome!
Ma cosa ne potevi sapere?!?) e, anche se sembra profondamente geloso del
rapporto che hanno, anche lui pare d'accordo con te.
Conoscendo Yumi, non gliel'ha nemmeno fatto intuire... è troppo
stupidamente leale per
dirglielo, rischiando di metterlo in una brutta posizione. Sono amici da una
vita, il loro è un legame strettissimo, il tempo che hanno passato
insieme nelle strade,
cercando con le unghie e coi denti di non farsi ammazzare, è qualcosa che non si
può quantificare.
E
il fatto che lui, sempre così testardo e caparbio, si
arrenda
e si accontenti delle briciole di pane, ti fa incazzare.
Sai che non possono
vivere la loro vita tranquillamente, sono
militari, fanno parte di un esercito, l'unica cosa a cui devono pensare è
addestramento e
combattimento.
Eppure, quando
li vedi insieme, quando vedi quel sorrisetto sul viso di Yumichika, come se
sapesse qualcosa che nessun altro sa, come un segreto per cui puoi morire con
sorriso sulla faccia...
Come fai a non
credere?
Come fai a non sperare?
Ma, dopotutto,
sei solo una spazzola... non puoi saperne niente, no?
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