semplicemente
Semplicemente un istante perfetto
Era semplicemente un istante perfetto.
Solo un istante, eterno quanto fragile, provvisorio ma intenso.
Il sole bussava gentilmente sulle
sue palpebre abbassate, ma non era l'invadente sole estivo: era il
primo tiepido sole di primavera, che lo abbracciava con delicatezza. I
caldi raggi illuminavano ogni cosa, rendendola vera come non lo era mai
stata. La luce donava una bellezza intrisa di unicità ad ogni
filo d'erba che ondeggiava, scosso da un impertinente venticello fresco
sorto a ricordare che l'inverno non se n'era ancora andato, nonostante
ormai se ne intravedesse la fine.
Le voci degli studenti gioivano in
lontananza, coperte dal rumore delle onde del lago che si infrangevano
pigramente sulla spiaggia, in una canzone continua e rassicurante che
rendeva il silenzio più vivo. Gli uccelli si chiamavano a
mezz'aria, i primi insetti si muovevano timidamente intorno all'uomo
sdraiato nel prato.
La sua vita era un inferno, e prima
o poi avrebbe dovuto alzarsi e tornare ad affrontarla; in quel momento,
però, c'erano solamente lui e il sole.
E anche Severus Piton aveva diritto ad un attimo di pace, ad un istante semplicemente perfetto.
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E' una stupidaggine? Può
essere. A me ha fatto bene scriverla, e se a voi ha fatto bene leggerla
(oppure vi ha fatto male, non si sa mai) recensite!
Buona primavera a tutti,
Nina
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