I’ve
always dreamed
Io ho sempre sognato, nella mia vita.
Ho
sognato di crescere e diventare la donna che mia madre voleva che
fossi. È morta troppo presto, dandomi alla luce.
Conservavo
il suo ritratto in soffitta. Era bellissima, e io non mi trovavo molto
somigliante a lei.
Fin da
quando sono piccola, tutti i miei parenti mi criticavano.
Non
vedevano la sua bellezza, la sua grazia, la sua straordinaria
sensibilità nei miei tratti e nel mio carattere.
Mio padre
amava mia madre intensamente, come si ama e ci si stupisce di un raggio
di sole fulgido filtrante da una vetro opaco.
Era
questo per lui. Il suo sole, la sua stella nella grigia monotonia della
sua vita.
Ho sempre
sognato, di avere un amore come quello dei miei genitori, di essere
guardata da qualcuno come scoprivo mio padre guardare di nascosto il
ritratto di mia madre, mille volte e cercare di notare in me qualcosa
di lei.
Nei miei
tredici anni, io ero assolutamente normale.
Nella
media, capelli neri a caschetto, fisico asciutto.
Quell’estate
fu importante nella mia vita.
Le mie
cugine più grandi, più belle, più
affascinanti di me, mi avevano invitata nella loro villa di campagna,
nel Wiltshire.
Ma quando
avevano capito che non mi interessava minimamente il trucco, il
vestiario, le buone maniere, mi avevano lasciato a me stessa.
Me
stessa, che faceva lunghe passeggiate nei boschi circostanti, ferendosi
con i rametti, e che si arrampicava sugli alberi, per vedere meglio
tutto quello che la circondava.
Mi
nascondevo per non essere trovata da quelle arpie delle mie zie, che
cercavano di trasformarmi in una “Signorina Purosangue
Perfetta”.
Pansy,
Miss Purosangue Perfetta. M.P.P. Troppe P.
Invece io
mi nascondevo sugli alberi, arrampicandomi come una scimmia. E scendevo
quando se ne erano andate, urlando che non sarei mai stata una signora.
Allora
rintanavo il volto nelle fronde, cercando di non piangere.
Le M. P.
P non piangono.
Il
rametto è troppo leggero, pensai, mentre con un agile salto,
poggiavo i piedi nudi su uno più stabile e forte.
Mi
appollaiai , stringendo con forza il tronco in trasversale.
L’ombra
di mia cugina passò.
Quando
vidi che si era allontanata, scesi saltando giù.
Ma
capitombolai su qualcuno, facendolo cadere a terra.
- Hey!-
Cercai di
rialzarmi , imbarazzatissima, per capire chi avevo travolto. Mormorai
delle scuse e qualcosa sulla mia sbadataggine, imbarazzata.
- Non
è necessario, non mi hai fatto nulla.-
Voce
strascicata, capelli biondi, occhi magnetici.
Anche a
13 anni Draco Malfoy era uno splendido ragazzo.
- Pansy!-
- Draco!-
Rimasi
per un paio di minuti con la bocca aperta. Avevo travolto Malfoy.
Gli tesi
la mano , e la prese , alzandosi e piazzandosi di fronte a me.
- Che ci
facevi sull’albero?-
- Mi
nascondevo dalle mie zie e cugine.-
- Chi
sono le tue cugine?-
-
Orchidea e Mimosa…-
- Hanno
dei nomi assurdi.-
-
Già lo penso anche io…-
Ridemmo e
Draco mi tese la mano.
A
Hogwarts non eravamo molto amici, lui sempre con quei due scimmioni di
Tiger e Goyle e io che cercavo una compagnia intelligente. Blaise
Zabini, per esempio.
- Stai
passando le vacanze qui?-
-
Si…i miei hanno una villa qui, poco lontano. Siamo originari
del Wiltshire.-
- Bello.-
- Mica
tanto, mi annoio.-
- Lo so.
Mi annoio anche io, tu almeno non hai delle stupide cugine che cercano
di farti diventare M.P.P.-
- Cosa?-
- Miss
Purosangue Perfetta. Una marea di stupidaggini insulse.- dissi con tono
scocciato, sospirando.
- E tu ti
nascondi sugli alberi?-
Malfoy mi
stava ridendo in faccia.
- Si,
proprio, da lì non mi vedono. Perché tu non lo
fai mai quando cominciano a scocciare?-
- No. Io
faccio i capricci e urlo cose senza senso.-
Sorrido e
lui nota i miei piedi nudi.
- Non
porti le scarpe.-mi fa notare in tono stupito.
Gli
sorrido incoraggiante. Mi riesce parlare con lui.
- Eh si,
poiché devo correre…-
- Giusto.
Non ho mai visto una ragazza senza scarpe, che si arrampica sugli
alberi.-
- Bhe ,
necessità sai…se tu sentissi parlare ogni ora di
cose chiamate phard e i colori di moda , ti assicuro, lo faresti anche
tu.-
- Si,
sono sicuro. Devi annoiarti molto.-
- Tra un
po’ viene Zabini a salvarmi.-
- Blaise
Zabini?Ah si giusto, voi state sempre insieme.-
- E tu
stai sempre con i due scimmioni.-
- Bhe
loro mi proteggono. Può succedermi qualcosa.-
- Tipo?-
- Tipo
essere schiantato al suolo da una ragazza che salta dagli
alberi…loro ti ridurrebbero a fettine.-
- Hanno
solo da provarci. Corro più veloce di loro. Non mi
prenderebbero mai.-
- Di
sicuro più veloce dei loro neuroni nel cervello.-
Ridiamo e
io noto che sono arrivata alla villa. Sbuffo.
- Bene,
allora io sono arrivata. Arrivederci Malfoy, e scusa se ti ho steso.-
- Non
dirlo a nessuno.-
- Non
preoccuparti.-
- Ciao
Pansy. Ci vediamo domani nello stesso posto.-
- Grazie.-
- Per
cosa?-
- Per
avermi invitato tu. Una M.P.P non può fare gli inviti per
prima.-
Lo sento
sorridere e salutarmi con la mano.
Ho
trovato un amico.
Draco
è stato il mio secondo amico.
Forse il
fatto che assomigliassi molto poco ad una ragazza e mi comportassi come
un maschio selvaggio aiutava.
Gli
insegnai a salire sugli alberi, a cavalcare e giocare a scacchi.
Lo
battevo sempre. Ma mi piaceva passare il tempo con lui. Tranne quando
si lamentava per tutte le ferite che gli procuravano le nostre
scampagnate.
- Madonna
sei una femminuccia. E smettila, è un graffietto.-
- Tu non
sei normale. Hai la pelle di ferro.-
- No
è che sopporto meglio. Invece tu vuoi attirare
l’attenzione, come con Fierobecco.-
- Mi
aveva quasi staccato un braccio!-
-
Bazzecole.-
Ci
sciogliamo in una risata.
Io credo
che Draco abbia riso solo con me e Blaise , in tutti gli anni che lo
conosco.
La sua
risata è splendida.
Ma io
preferisco il suo ghigno. Che ha fatto sciogliere mille ragazze. Ma non
me.
Dopo una
settimana , arrivò Blaise.
Blaise
Zabini è la persona più strana e intelligente,
che abbia mai incontrato.
Lui ,
Draco e io divenimmo subito amici. Bagni nel lago, chiacchierate,
giochi .
Non
c’era imbarazzo , perché ero una ragazza. Anche
perché non lo ero ancora, veramente.
Mi hanno
sempre trattata come una di loro.
Draco e
Blaise sono stati i miei unici amici. Quelli con cui sono diventata
donna.
In tutti
i sensi.
Stavamo
facendo il bagno nel lago e nuotavo veloce, mentre loro mi seguivano.
Sempre
stata una nuotatrice provetta.
All’improvviso
una fitta , terribile, al basso ventre. Chiusi gli occhi per il dolore
, mentre sentivo Draco e Blaise chiamarmi , preoccupati.
- Pansy!-
Riaprii
gli occhi , ma sbiancai.
Le acque
attorno a me si erano colorate di rosso. Del mio sangue.
Svenni.
Mia
cugina Mimosa moriva dalla voglia di dirmi quello che avevo avuto.
Lo vedevo
dalla sua espressione di assoluta eccitazione.
- Pansy
cara, sei diventata donna. Ora puoi avere bambini!-
Ops. Ops.
Ops.
- Non ci
penso proprio.-
Lei
continuò , senza avermi sentita
- Ora che
sei nella maggiore età, puoi cominciare
l’educazione di ogni Miss Purosangue Perfetta,
l’educazione che…-
Non la
stavo già ascoltando. Già pensavo ad un modo per
sfuggirle senza che se ne accorgesse.
Io non
volevo essere educata. Non volevo diventare una di quelle damine vuote
, senza cervello e personalità come una statua di marmo.
Volevo
rimanere com’ero. Stare con i miei amici, che non mi
giudicavano secondo quello che sembravo.
Quando
mia cugina se ne andò, presi la corda che il giardiniere mi
aveva prestato, con un incantesimo la fermai al suolo e mi calai
giù dalla finestra, correndo a cercare Draco e Blaise.
Ma non
sapevo che avrei dovuto crescere anche io, come Wendy che torna alla
realtà.
Da
lì cominciò a cambiare tutto. Il mio seno crebbe,
la mia pancia si appiattì e il mio corpo angoloso si
modellò in forme più morbide.
Cercai di
non dar peso a questi cambiamenti. Mi rintanai sopra il mio albero,
dove avevo costruito una casetta.
Draco e
Blaise mi raggiunsero subito.
- Allora,
Pansy? Che cosa hai avuto?-
- Una
cosa che si chiama ciclo. Ora in teoria posso avere bambini e avere
l’educazione di una M.P.P di grado superiore. Una gioia, non
vi dico.-
Si misero
a ridere, e Blaise mi diede delle pacche sulle spalle.
- Mia
sorella me ne ha parlato. Dice che è una cosa molto
fastidiosa. Ogni mese ti esce del sangue, non ti puoi fare il bagno e
hai dei dolori allucinanti alla pancia.-
Draco
disse
- Wow
forte!-
Lo
rimbeccai
- Se
capitasse a te , il San Mungo diventerebbe troppo piccolo, per tutte le
malattie che diresti di avere…-
Ridemmo
di cuore e per poco io mi dimenticai di quello che mi stava succedendo.
L’estate
finì presto. Relativamente presto, ma non si
portò via con se tutti i cambiamenti.
Io ,
Draco e Blaise eravamo un Trio.
Nonostante
tutti i lamenti della mia famiglia( “ Sei una ragazza e le
ragazze non devono fare amicizia con i ragazzi!” “
Già sei un maschiaccio , non farai che
peggiorare…”),
continuavamo
a passare tutto il nostro tempo insieme.
Prima
della fine delle vacanze tornammo a casa per i libri. Ci demmo
appuntamento a Diagon Alley. Poiché mio padre aveva degli
affari da sbrigare, mi accompagnò la mia elfa domestica, che
seminai in un battibaleno con la promessa che ci saremmo viste tra due
ore e che mi avrebbe comprato tutto lei.
Io corsi
da Florian Fortebraccio, dove mi aspettavano Draco e Blaise.
Li sentii
discutere animatamente , in tono concitato
- Ci sono
delle novità quest’anno a Hogwarts!-
Con un
saltello mi sedetti al posto libero e loro mi salutarono felici.
- Sei
arrivata tardi! Difficoltà con la tua elfa domestica?-
- No
c’era troppa gente e non potevo correre. E non ci sono alberi
soprattutto!-
Ridacchiammo
e Draco continuò
- Dicevo,
che quest’anno ci sarà il Torneo Tremaghi a
Hogwarts!-
Blaise e
io facemmo una faccia così stupita che ci potevano volare le
mosche in bocca.
Poi ci
riprendemmo, mentre Draco continuava eccitato.
- Ah ecco
perché ci fanno portare gli abiti da cerimonia.-disse Blaise
convinto.
Feci una
faccia così buffa e scocciata che Blaise e Draco mi
sorrisero.
- Non
può essere così brutto , Pansy!-
-
è rosa, da piccola principessa. Tutto questo per dei cretini
che tentato di ammazzarsi con prove pericolose…-
Tutti
erano in fibrillazione per questo Torneo, tranne me.
Draco non
faceva altro che polemizzare contro Potter, perché era stato
scelto e lui no.
Milioni
di ragazzine non avevano preso bene la mia amicizia con lui e Blaise
che erano molto popolari.
E tutte
speravano in un loro invito.
E poi
arrivò il drammatico giorno delle prove di ballo.
Quando
sentii la McGranitt dire di scegliere un cavaliere, io non mi mossi dal
mio posto. Aspettavo che andassero tutti a ballare per fuggire a gambe
levate.
Ma quando
Blaise e Draco si avvicinarono a me , li guardai talmente schifata che
non trattennero le risa
- Miss
Pansy, vuole ballare con me?-domandò Draco
- Non ci
pensare proprio.-
- Dai
Pansy, per una volta, comportati come una ragazza! Scommetto che sei
bravissima!-
Di
malavoglia mi alzai e con un ghigno dissi
- Va
bene. Con chi ballo per prima?-
Blaise mi
porse il braccio e mi trascinò al centro della pista.
Già
potevo sentire le risatine delle mie compagne e mi immaginavo i loro
pensieri.
Il
maschiaccio Pansy Parkinson che tenta malamente di danzare, e non le
riesce.
Alla
faccia loro, tento di muovermi con grazia nelle braccia di Blaise ,
volteggio un poco discosta per evitare di pestargli i piedi e ci
sorridiamo complici
- Wow
Pansy! Quando vuoi sai essere una ragazza!-
- Io sono
una ragazza, Bla!-
Mi
sussurra all’orecchio , tenero
- Questo
lo so. Si vede benissimo, anche se tenti di nasconderlo…-
Non potei
non notare lo sguardo di Draco che si soffermava sulle nostre figure,
indecifrabile.
Blaise
dopo poco mi lasciò a lui , con queste parole
-
è bravissima, Draco…goditela.-
Draco
ghigna
- Ho
visto.-
Mi prende
la mano e allora migliaia di ragazzine mi guardano con odio.
Gli
sussurro
- Non sei
costretto a ballare con me.-
- Sei la
mia migliore amica. E non intendo dare a Blaise il privilegio di
ballare da solo con te…-
Perché
sento una nota di gelosia nelle sue parole?
Danziamo
in silenzio. Se prima ho tentato di sfoggiare la mia grazia, adesso
sono insicura. Sento uno strano vuoto allo stomaco, mentre guardo Draco
che troppo seriamente mi guida in un valzer
- Hai
già avuto inviti per il ballo?-gli chiedo , cercando di fare
conversazione
- Si,
molti…ma non ho ancora deciso con chi andare.-
Taccio.
- Io non
vorrei nemmeno andarci, figurati. Mi sa che sarò ridicola
con quel vestito orrendo…sto cercando di aggiustarlo un
po’.-
- E tu
hai avuto inviti?-
- No.-
Dovrei
dirgli che penso che nessuno mi inviti perché pensano che
vada con uno di loro due.
Ma
all’improvviso penso che non sia la cosa più
giusta da fare.
Potrebbe
interpretarlo come un tentativo di essere invitata.
E non
voglio. Io e lui siamo amici, come io e Blaise.
Non deve
essere costretto da me. Dovrebbe andare con una che gli piace.
Per un
momento mi guarda negli occhi e penso che magari Draco vuole andare con
me al ballo.
Fa per
dire qualcosa ma la voce della McGranitt lo ferma
- La
prova è finita!Buonanotte a tutti.-
Quando
torno in dormitorio apro le ante dell’armadio , dove
c’è uno specchio intero.
Osservo
la mia figura.
Il mio
seno è cresciuto. Una seconda , dalla prima che tenevo.
Sono
più alta e le mie gambe sono più affusolate. I
fianchi più morbidi.
Non sono
brutta. I capelli mi sono cresciuti dall’estate e arrivano un
poco sotto le spalle , dal caschetto che avevo.
E gli
occhi brillano.
Brillano
di una luce che non conosco . E che non ho mai visto prima.
Forse per
il ballo, per il movimento. Ma non ne sono così sicura.
Dal
nostro ballo, non è cambiato nulla tra me , Draco e Blaise.
A parte
che il primo ci guarda un po’ sospettoso e me con
più attenzione.
Quando
provo a chiedergli cosa abbia, mormora un nulla molto fioco e abbassa
lo sguardo.
Un giorno
in Biblioteca, mi si avvicina un ragazzo di Corvonero.
Lo
conosco di vista, ma non ci siamo mai parlati.
È
del quarto anche lui, carino. Ma io sono sempre con Draco e Blaise e
loro sono abbastanza gelosi dei ragazzi che tentato un approccio con me.
- Pansy,
posso parlarti un attimo?Da sola, se è possibile.-
Guardo i
miei amici titubante. Blaise sembra normale, ma Draco , in tono
scocciato , chiede
- Cosa le
devi dire?-
Il
ragazzo sospira e mi guarda serio.
- Volevo
chiederti se volevi venire al Ballo con me.-
Draco
interviene, guardandolo come si guarda uno che invade la tua
proprietà.
- No, non
può. Lei ci viene con me, al Ballo.-
Ops. Ops.
Ops.
Esco con
forza dalla Biblioteca, non posso urlare lì.
Draco mi
segue, pronto alla mia sfuriata.
- Posso
sapere che ti è preso??-urlo
- Tu non
puoi andare con quello lì al ballo. È un
deficiente…pieno di…insomma è
deficiente!-
Non sa
nemmeno cosa sta dicendo
- Va
bene, Malfoy, sorvoliamo sul fatto che tu non prendi le decisioni al
posto mio. Passiamo alla parte in cui mi hai informata, senza chiedere,
che al ballo ci sarei andata con te. Perché non mi pare che
tu lo abbia chiesto prima.-
Si passa
una mano nei capelli , portandoli all’indietro.
- Bhe
Pansy. Io te lo stavo per chiedere, ma diciamo che …- si fa
tutto rosso e comincia a balbettare
- Diciamo
che non ho avuto il coraggio. Te lo volevo chiedere alla prova per il
ballo…-
Mi calmo
e lo guardo negli occhi. Sospiro.
Nessuno
dice che a questo maledetto Ballo non si possa andare con un amico.
Non
è vietato.
Ma Draco
potrebbe andare con tante ragazze. Perché proprio io?
-
Perché vuoi andare con me? Ci sono tante ragazze che
vorrebbero questo invito…-
- Sono
delle deficienti. Almeno te ti conosco.-
Sorrido.
È così imbarazzato che non me la sento di
rimproverarlo o prenderlo in giro.
- Per
caso deficiente è la tua nuova parola preferita???forse
perché hai capito di esserlo, Malfoy…meglio tardi
che mai.-
Scusate.
Ora devo dimostrare ancora una volta a Draco quanto sono veloce nella
corsa e andare a giocare a palle di neve fuori.
Il
maledetto giorno arrivò.
Impantanata
in quell’abito, avevo deciso di non guardarmi allo specchio
per non piangere.
Avevo
cercato di acconciare i capelli in uno chignon largo, lasciando libera
una ciocca a boccolo sul davanti. Vicino lo chignon avevo messo un
fiore rosato come l’abito.
Mi ero
truccata lievemente, con un ombretto rosa dello stesso colore del
vestito e un po’ di lucidalabbra.
Avevo
tolto qualche pizzo all’abito , ma non più di
tanto.
Aprii
ancora le ante dell’armadio e quello che vidi mi fece
rimanere bocca aperta.
L’abito
era molto semplice. Ma certo di classe. Scendeva diritto, seguendo le
linee del mio corpo ancora acerbo. La scollatura a V e si legava in
fiocco tenuto da un brillante poco sotto il seno.
Metteva
in risalto la mia pancia piatta e le linee delle gambe.
Ai piedi
avevo messo delle ballerine dello stesso colore.
Guardai
l’orologio ed era già tardi. Mi affrettai a
scendere, con uno strano senso di vuoto nello stomaco, lo stesso del
mio ballo con Draco.
Era solo
un Ballo. Dopo tutto sarebbe tornato alla normalità. Io e
Draco eravamo amici.
Scesi
piano la scala, tenendomi alla ringhiera. Già sentivo le
loro voci provenire dalla Sala comune e quelle di Daphne Greengrass che
andava con Blaise.
- Ma
quanto ci mette?-
-
è una ragazza anche lei, Dra! Magari sta ancora tentando di
togliere i pizzi…-
Li sentii
ridacchiare e allora palesai la mia presenza
- No. Ci
ho rinunciato da tempo.-
Finalmente
si voltarono e nei loro lineamenti apparve un espressione di meraviglia
basita.
-
Pansy…oddio.-
L’espressione
di Daphne era di odio.
Ma quella
dei miei migliori amici, impagabile.
Blaise
praticamente non riusciva a chiudere la bocca e Draco non faceva altro
che fissare il mio corpo, le mie spalle scoperte, il seno che trapelava
dalla scollatura.
-
Sei…bellissima.-
Ringraziai
Blaise con un sorriso sincero e imbarazzato.
Draco si
alzò per prendermi la mano e porla sotto il suo braccio.
A quel
contatto rabbrividii e non per il freddo.
Quando
Blaise e Daphne si allontanarono , mi guardò per un altro
istante , sorridendomi.
- Blaise
ha ragione. Forse non sei ancora Miss Purosangue Perfetta ,
ma…-
Gli diedi
un amichevole scappellotto sul braccio
- Muoviti
Draco . Vuoi arrivare dopo Potter?-
Ridendo
ci avviammo.
Grazie a
Dio avevo le ballerine e non i tacchi alti.
Quando
fummo nella Sala Grande, non potei non notare la Granger fasciata in un
meraviglioso abito pervinca. Era molto bella. Nemmeno Draco
l’aveva potuta offendere quando l’aveva vista. Anzi
l’aveva guardata stupito.
- Lo so,
sta molto bene.-
Si
girò dalla mia parte, sorridendomi sempre
- Si,
è decente.-
So che
non avrei dovuto, ma il suo tono indifferente mi fece molto
piacere.
Mi
portò subito a ballare.
Allacciai
le braccia al suo collo, era più alto di pochi centimetri di
me.
La sua
mano si pose leggera sui miei fianchi e cominciò a farmi
volteggiare.
Era
bello, bellissimo.
- Mi hai
stupito stasera.-
- Ho
stupito me stessa. Pensavo che mi sarei resa ridicola…-
- No,
invece. Forse l’educazione di M.P.P sta cominciando a dare i
suoi frutti.-
- Non
crederci, domani torno Pansy , quella che ti batte a palle di
neve…-
- Meglio
così.-
Non capii
il senso di quelle parole e lo guardai strano
- In che
senso è meglio?-
-
Perché non mi sembri te stessa così.-
- In
effetti non mi sento me stessa, in questo momento.-
Una
giravolta mi costrinse a girare.
-
Possiamo fermarci? Ho voglia di un succo di frutta…-
- Va
bene…a me questo cravattino sta stretto.-
- Vieni
qui, che te lo allento.-
Mi
avvicinai di più a lui. Pessima idea.
Le nostre
labbra si avvicinarono e lo sentii trattenere il fiato.
Avevo
messo il lucidalabbra alla pesca , profumato, che le rendeva
più morbide…
Le sue
mani sui fianchi fecero una lievissima pressione e mi attrassero verso
di lui.
Istintivamente
reclinai il capo e posai i palmi sui suoi pettorali.
Il cuore
batteva all’impazzata.
Chiusi
gli occhi e…
E
qualcuno ci interruppe.
- Malfoy,
me la concedi per un ballo?-
Flitt.
Scimmione idiota senza cervello.
Stavo per
dire un resoluto no , mentre Draco si staccava da me, per guardarlo
furente.
La magia
dei momenti precendenti svanita come una nuvola.
Supplicai
Blaise , poco lontano, di venire a salvarmi e lui capì.
- Marcus,
spiacente, ma la ragazza deve ballare con me , ora.-
Blaise,
mio salvatore. Principe verde-argento sul tuo candido destriero.
Flitt se
ne andò e fummo di nuovo noi tre soli.
Draco mi
lasciò andare la mano, in una lenta carezza , tenendo
incatenato il mio sguardo.
A Blaise
non sfuggì il suo sguardo.
Quando mi
tenne stretta in un lento, ma a debita distanza, mi guardò
diritto negli occhi.
Poi
guardò Draco, che ballava poco lontano con una ragazzina. Ma
era distratto, me ne accorgevo dal suo sguardo perso nel vuoto.
Poi ci
guardò. Io lo guardai, guardai Blaise. Blaise
guardò me e poi lui.
E sorrise.
Sorrise
di un sorriso previdente, profetico, che sapeva già quello
che sarebbe successo.
Dopo il
ballo con Blaise, Draco ci raggiunse e io strinsi entrambe le loro mani.
- Non so
voi, ma a me fanno male i piedi, e mi sto
annoiando…fuggiamo?-
Corsi
fuori leggera, voltandomi indietro a guardarli.
Afferrai
il mio mantello e come una gazzella corsi fuori, nella terrazza.
Mi sporsi
dalla balaustra, mentre il vento di dicembre soffiava sul mio viso.
Avevo
freddo. Ma sentii subito una presenza dietro di me.
Mi voltai
e loro erano lì.
Loro, i
miei amici, coloro che mi facevano sentire meno sola e amata per quello
che ero.
- La
solita pazza.-
- Voi mi
avete seguita.-
- Per
proteggerti.-
Sbuffai
- Quando
finirete di trattarmi come una ragazzina che non sa badare a se stessa?-
-
Mai.-risposero in coro , sorridendomi leggeri.
Capii che
era vero.
Un ombra
passò sul mio viso.
Avevo
paura , paura che tutto sarebbe cambiato.
Stavo
cambiando , io, i miei sentimenti verso uno di loro…la
nostra amicizia avrebbe resistito?
- Che
c’è Pansy?-
Blaise,
preoccupato, mi strinse la mano, guardandomi negli occhi.
I suoi
occhi , di uno splendido blu colbalto, riuscivano a leggermi dentro.
Luccicavano.
- E se
tutto cambiasse?-
Draco
sorrise, un sorriso vero.
-
C’è qualcosa che non cambierà mai. Lo
prometto.-
Blaise
annuì
- Noi. Il
nostro legame. Lo prometto anche io.-
Li
guardai e in quel momento mi resi conto che non tutti i sogni si
avverano.
Forse non
sarei mai stata la figlia che mia madre voleva.
Ma non
avevo paura.
- La
nostra amicizia. Lo giuro.-
Spazio
autrice:
Lo
so. Non avrei dovuto. Ma l’idea mi è venuta.
Ho
provato ad immaginare l’amicizia di Draco, Pansy e Blaise e
ne è uscita questa.
Fa
schifo, secondo me.
Ci
sarà un altro capitolo e forse un terzo. Non lo so ancora.
Una
recensione, giusto per dirmi che è orribile???Su
su…
XOXO
a presto…
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