Diclaimer: la canzone usata per questa songfic si intitola They ed
appartiene alla cantante Jem.
A/n: Non so come
cavolo mi è nata ‘sta cosa, ma ascolto spesso questo
canzone e mi fa pensare molto a questo ordine angelico che in Supernatural decide tutto in assenza di Dio. Ambientato dopo
l’ipotetico scontro finale. Triste storia.. scusate =__=
They
(Jem)
Who made up all the rules
We follow them like fools
Believe them to be true
Don't care to think them through
And I'm sorry, so sorry
I'm sorry it's like this
I'm sorry, so sorry
I'm sorry, we do this
Ne avevo sentito parlare, ma con tutta onestà, ho sempre creduto che
fosse una leggenda. Un tribunale per giudicare gli angeli?
No,
non potevo crederci. Invece esiste sul serio, anche se
ben pochi sono stati messi alla sbarra, per dirla con gli umani.
Solitamente
i ribelli si puniscono sul posto, o si imprigionano e
torturano fin quando questi non si ravvedono quanto basta per renderli reintegrabili
nella propria guarnigione d’appartenenza, dopo aver scontato qualche secolo di
galera, ovviamente....
Forse
dovrei sentirmi onorato per questo trattamento, è
quasi come se sentissero il bisogno di giustificare ciò che mi faranno con il
processo a mio carico che si svolgerà a breve.
Ma questo tribunale, non l’ha istituito Dio.
È
una loro creazione autonoma, arbitraria e se fossimo sulla Terra, la denuncerei come illegittima. Ma qui
comandano loro, sono loro a fare le regole, e noi piccoli subordinati dobbiamo
solo seguirle e basta. Per il Mondo, la guerra è finita, il Male è stato sconfitto
e il Bene ha trionfato.
E
solo Dio, ovunque Egli sia, sa quanto questo mi renda
felice: ma tutto ciò che sta succedendo qui adesso, è sbagliato.
Vogliono
vendicarsi di me, umiliarmi, perché nessuno da millenni aveva
osato ribellarsi così duramente.
Anna
lo ha fatto, ma per sé stessa, voleva semplicemente
vivere da umana infischiandosene di tutto il resto.
Io
no, io l’ho fatto per il Mondo. Perché lo amo questo Mondo,
con le sue contraddizioni e la sua confusione. Le moltitudini di persone
così diverse tra loro, così uniche e lo ammetto, così incomprensibili per me. Ma io ho imparato ad amarle.
Per
fortuna Dean non mi ascolta, mi prenderebbe per il culo
fino alla prossima Apocalisse.
Sospiro
pensando ai Winchester, alla loro triste storia e a come è
finita….
Arrivo
davanti alla grande porta incandescente, la sua luce
ferisce gli occhi del mio tramite. Oh che sbadato, mi era stato detto di venire
senza la mia marionetta, come l’hanno definito, ma ormai gli sono affezionato e
sto così bene qui dentro che non ho saputo farne a meno. Sarà sicuramente un
punto a mio sfavore. Non mi importa, mi piace
camminare sulle gambe di un uomo.
Mi
schiarisco la gola e deglutisco, poi spingo i grandi battenti della porta, ed
entro.
Oh
Signore Iddio…
Mi
guardo intorno e il timore mi assale violento, almeno venti
tra Arcangeli e Serafini mi guardano severi dai loro posti che formano un
grande semicerchio che praticamente mi circonda. La luce che sprigionano è
accecante.
Michael
e Raphael sono al centro di questa infinita
tavola rotonda, Gabriel non c’è, e so che è ancora ricercato.
Già…
dicono che anche lui è atteso al banco degli imputati, ma
sospetto che ad attenderlo sarà solo una ramanzina e niente più. Voglio dire.. lui è Gabriel, non un piccolo angioletto ingenuo come me.
“Avvicinati,
soldato” tuona Michael facendo risuonare la sua voce nell’immensa sala senza
soffitto.
“Sissignore.”
E avanzo verso di loro lentamente, contando i passi.
È
assurdo…. verrò processato per aver tentato di
difendere l’uomo.
Vorrei
tanto sapere chi, tra coloro che mi ora mi fissano arcigni, ha
escogitato questo sotterfugio per sfogare la propria ira.
And it's ironic too
'Coz what we tend to do
Is act on what they say
And then it is that way
And I'm sorry, so sorry
I'm sorry it's like this
I'm sorry, so sorry
I'm sorry, we do this
Mi fermo
proprio davanti a loro, Raphael mi guarda con
disprezzo, ricordando forse con nostalgia il giorno in cui mi ha disintegrato
senza pietà.
Michael
invece…. Michael mi guarda con una luce quasi di divertimento negli occhi. Ma ad essere sincero lo sguardo che mi ferisce di più è proprio
quello del nostro comandante supremo. Perché mi fissa
attraverso gli occhi di Dean.
Ha tenuto la
sua marionetta per il mio processo, sicuramente per infliggermi un dolore in
più. Sarà Dean, in pratica, a pronunciare la condanna. Se adesso posso
affermare con certezza di sapere cos’è un fratello, è
grazie a Dean.
Gli ho voluto
bene come ad un fratello di sangue, sentendomi spalleggiato da lui quando ne avevo bisogno, rassicurato quando anche senza che io
dicessi una parola, lui capiva i miei timori di angelo sul punto di cadere
definitivamente. Certo, se ne usciva con una delle sue solite stronzate strafottenti, ma in quel momento mi risollevavano
dalla disperazione in cui ero.
E ho voluto
bene anche a Sam, il povero Sam…. più saggio e più sensibile
di suo fratello, e quindi anche più fragile.
Due grandi
personalità, due complicate creature. Non a caso entrambi hanno incarnato due delle creature più
potenti di tutto il Creato dopo Dio, e io ho dovuto fare una scelta. Mi sono
schierato con Dean… anche se sapevo che era con Sam
che avrei avuto qualche possibilità di sopravvivere.
Lucifero mi
avrebbe risparmiato, anzi addirittura tentò con pazienza di convertirmi alla
sua causa.
Michael al
contrario la prima cosa che fece quando prese possesso
di Dean, fu minacciarmi di morte. Ma non mi pento
della mia scelta.
Mai.
“Dunque Castiel” inizia Michael tramite la familiare voce del
giovane Winchester “finalmente è arrivato il giorno del tuo giudizio” mi
annuncia ironico.
Io non
rispondo alla provocazione come vorrei, perché equivarrebbe all’immediata
condanna a morte.
Vorrei tanto
poter dirgli che non possono giudicarmi, perché è Dio
ad avere questo diritto…
Ma non posso
dirlo… è la loro legge e io sono tenuto a rispettarla, anche se non voglio.
“Sono pronto”
rispondo invece, abbassando leggermente il capo.
I due
Arcangeli di scambiano una rapida occhiata.
“Dimmi Cas,
cosa pensi del fatto che sto ancora possedendo il mio tramite?”
“Penso che lo
facciate per rendere la mia punizione ancora più dura, signore.” oso replicare.
Michael ridacchia. “Perspicace, non c’è che
dire. O magari lo faccio per allungare la sua vita,
che dici? Sai cosa succede quando un Arcangelo lascia
il proprio tramite, vero? Purtroppo non è come per voi piccoli angeli che
potete uscire dal vostro burattino come vi pare senza recargli particolare
danno. Magari voglio aiutarlo…”
Stronzate.
“No, non penso, signore. Ma sarebbe bello.” dico
soppesando le parole.
Il mio
giudice mi guarda per un po’ corrugando la fronte, non posso crederci di essere
davvero in un tribunale angelico con Dean che si appresta a giudicarmi!
Who are they?
And where are they?
And how can they possibly
Know all this?
“Castiel,
ti rendi conto della grave situazione in cui ti trovi?” mi domanda Raphael in tono aspro.
Questo
sì che è divertente, Raphael mi domanda se mi rendo
conto…. di cosa? Che morirò
di nuovo e questa volta per sempre, magari di nuovo per mano sua?
“Sì,
ne ho la vaga idea…” rispondo pentendomi subito del mio tono irrispettoso. Non è paura, solo non voglio dar loro l’immediato pretesto per
spazzarmi via dall’Universo.
“Zachariah, vorresti elencare i capi d’accusa a suo carico?”
chiede Michael facendomi rabbrividire.
Non
ci credo… anche Zachariah mi giudicherà… più
arrabbiato di lui nei miei confronti non c’è nessuno. L’ho rispedito a casa con
un bel botto e gli ho portato via Dean da sotto il
naso…
L’Arcangelo
interpellato si alza in piedi e inizia a citare i miei terribili misfatti.
“Castiel,
sei accusato di opposizione
agli ordini, ribellione ai superiori e alto tradimento.” tuona collerico.
Sgrano
gli occhi e fatico a crederci: come possono dire questo? Sì, mi sono opposto ad
ordini che ritenevo sbagliati, sì mi sono ribellato ai superiori che mi davano
tali ordini.
Alto
tradimento? No!
Io
non ho tradito Dio!
Più
in alto di tutti quanti noi c’è nostro Padre, e io non l’ho tradito, mai. L’ho
cercato strenuamente, seguendo tutte le più piccole tracce. E non l’ho trovato, ho fallito
miseramente. Ma non possono accusarmi di alto
tradimento.
“Che cosa c’è, Cas? Qualcosa ti sfugge?”
mi domanda Michael guardandomi serio.
Io
abbasso gli occhi un attimo cercando di trovare le parole esatte.
“I capi d’accusa sono…. ridicoli.” mi
lascio sfuggire, mentre intorno a me un vociare fastidioso mi riempie le
orecchie.
Jimmy
ha paura, è sveglio più che mai e credo sia la mia
paura a tenerlo cosciente.
Sono
tutti adirati per la mia sfrontatezza, tranne Michael che mi guarda con quel
sorrisetto che non appartiene a lui, ma a Dean.
Vorrei
tanto sapere se è cosciente, ma non credo. Quando ero
nel pieno dei miei poteri, il mio tramite dormiva
profondamente.
Dubito
che Dean riesca ad esserlo con la possessione dell’Arcangelo Michael.
“Bene
bene Cas”, dice mettendo a tacere
tutti, “avanti, dicci perché sono ridicoli. Non hai
tradito forse? Non ti sei ribellato? Su, illuminaci pio angioletto.”
Prendo
un grosso respiro e riordino le idee.
Morirò
comunque, lo so, qualsiasi cosa io dica o faccia, il
mio destino è chiaro come il sole.
Ma….
mi difenderò.
Who are they?
And where are they?
And how can they possibly
Know all this?
“Ho
rifiutato di eseguire ordini che giudicavo sbagliati, ho disobbedito e mancato
di rispetto ai superiori” inizio lanciando un’occhiata sia a Zachariah che a Raphael, “ammetto
tutto questo. Ma non potete accusarmi di alto
tradimento.”
Non
volevo, ma ho usato un tono decisamente di sfida. Raphael stringe i pugni e riprendono anche i mormorii della
giuria, ma me ne infischio. Sto per abbandonare definitivamente l’Universo e
voglio farlo in piedi.
“E come giudichi l’aver disobbedito ai tuoi superiori? Non è tradimento?” mi fa notare il nostro generale.
“Per
me l’alto tradimento, è tradire Dio. Io non l’ho tradito.”
Michael
sogghigna guardando verso suo fratello che accenna un sorriso.
“Castiel,
ragazzo mio” dice in tono sarcastico “Dio non c’è, e lo sai. Quindi
siamo noi a comandare, e tradire noi è alto tradimento. Mi dispiace di
annullare i tuoi sogni ma… è così.”
“Non per me.”
“La
cosa non mi tange, soldato” mi fa sapere caustico l’Arcangelo
“ma dovresti imparare, o meglio re-imparare, il rispetto. Stare con
quella marmaglia di scimmie urlatrici ti ha guastato completamente, e temo non
ci sia più possibilità di recupero per te.”
Oh. Come se fosse loro passata per la mente l’idea di
risparmiarmi.
“Sono
sempre stato così” affermo con convinzione “solo che non avevo il coraggio di essere me stesso.”
Michael ride. “Almeno sei sincero.” mi concede per bocca di Dean. “Ciò non toglie che sei
effettivamente colpevole dei crimini che si sono stati ascritti… lo trovi
divertente?” domanda vedendomi sorridere.
“In
un certo senso sì, signore” rispondo annuendo “mi avete
già condannato. Perché mettere in scena questo ridicolo
processo?”
“Ridicolo?”
ripete l’Arcangelo alterandosi “Mi stai dando del pagliaccio,
forse?” tuona.
“Non oserei mai, Michael. Che ci
crediate o no, ho profondo rispetto per voi. Ma non nego di considerare tutta
questa storia solo una messinscena. Perché sono qui? Siamo qui,
tutti noi. Uccidetemi,
e facciamola finita.” dico allargando le braccia con
rassegnazione.
“Ci
arriveremo.” promette Raphael
con un ghigno. Stranamente Michael gli lancia un’occhiata infastidita.
“Voglio
farti una domanda, Cas” mi dice intrecciando le dita “perché l’hai fatto? Cosa ti importava degli uomini? Tu non appartieni alla Terra, e
se lo hai fatto per il tuo tramite beh… potevamo
metterlo al sicuro, se proprio ci tenevi. E ci tieni visto che non te ne sei
separato neanche in quest’occasione.” fa una pausa e mi fissa “Perché dunque, la ribellione?”
Do you see what I see?
Why do we live like this?
Is it because it's true
That ignorance is bliss?
“Perché non era giusto.” rispondo
dopo alcuni istanti, ma la mia risposta non lo soddisfa.
“No,
non ci siamo” ribatte infatti “perché quelli erano i
piani fin dall’inizio dei tempi, ragazzo. E tu lo
sapevi benissimo. Allora, perché? Cos’è che ti ha spinto a disobbedire?”
Abbasso
gli occhi e rifletto, i motivi per i quali l’ho fatto
sono molteplici anche se ora nella mia testa c’è tanta confusione.
“Castiel?”
mi richiama Michael alzando un sopracciglio.
“Perché sono un angelo.”
Il
potente generale di fronte a me sembra sorpreso, e mentre tutti gli altri
ridacchiano, lui resta serio.
“Silenzio.” tuona guardandosi
intorno. “Castiel… lo siamo tutti, qui dentro. Cosa vuoi dire?”
Who are they?
And where are they?
And how do they
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“Una
volta” inizio con tristezza “il vostro tramite mi
disse ‘voi siete angeli, dovreste essere
misericordiosi.’ Credo che sia iniziato da lì… riflettei a lungo, e scoprii
di essere misericordioso.” mi fermo e sollevo lo
sguardo, incontrando quello di Michael.
“Continua.”
mi esorta serio.
Mi
stringo nelle spalle e sospiro. “Cos’altro posso dire?
È tutto: ho provato compassione per le creature di Dio, milioni di persone che
sarebbero morte in nome di una guerra che si ripete ciclicamente. Io non lo
volevo.” termino scuotendo il capo.
“Tu
quindi, ti sei fatto ammazzare dal qui presente Raphael, per salvare gli umani, o almeno per provare a
salvarli, dico bene?”
Io
annuisco evitando di guardare il citato Arcangelo.
“Sai
che almeno due terzi della popolazione non crede
assolutamente agli angeli? E quelli che ci credono,
non hanno idea di cosa siamo realmente?” mi domanda accigliato.
“Sì,
me ne rendo conto. Infatti Dean e suo fratello
pensavano fossimo misericordiosi, che stupidi vero?”
“E tu hai sentito il bisogno di esserlo.”
“Può darsi. Magari sono stato spinto
dall’egoismo… volevo sentirmi diverso.” replico evasivo.
“Diverso
da cosa?” mi domanda incuriosito Michael.
“Dal
nulla che ero.”
“E ora cosa sei?”
Respiro
profondamente e la risposta mi viene dal cuore. “Un angelo misericordioso.”
“Dobbiamo
stare ancora molto qui, a sentire le sue stronzate?”
interviene Zachariah.
Michael
alza una mano in sua direzione e lo guarda torvo. “Modera il linguaggio” lo
ammonisce “e quanto staremo qui, lo decido io. non tu.
Per cui, taci.”
Giurerei
che a parlare sia stato Dean in persona e non
l’Arcangelo… sono sicuro che l’avrebbe fatto.
“Castiel”
si rivolge di nuovo a me “mi risulta che tu sia stato
misericordioso anche con Anna, l’angelo caduto non più di trent’anni
fa. Perché poi invece le hai dato la caccia per ucciderla,
quando lei è tornata nel passato?”
Domanda
inaspettata. “Non era certo uccidendo i Winchester che si sarebbero risolte le
cose….”
“E…”
“E
loro erano miei amici, e loro consideravano me un amico.”
affermo convinto.
“Anche se hanno scatenato l’Apocalisse?”
Annuisco con decisione. “Sì. Non fu
un’azione volontaria, nessuno dei due se ne rese conto. Erano come
fratelli, per me. ” aggiungo sentendomi a disagio nel
parlarne con la creatura che ha distrutto entrambi.
“Cos’hai provato per la morte di Anna?”
“Dolore.”
confesso.
Michael
annuisce guardandosi intorno, ma non guarda gli altri,
semplicemente fa vagare lo sguardo.
“Dov’è Gabriel?” mi chiede a bruciapelo.
“Non ne ho idea.”
“Andiamo”
ridacchia “si che lo sai, potrebbe favorire il tuo
caso, una bella collaborazione.” cerca di convincermi.
Alzo
le spalle. “L’ultima volta che l’ho visto, è stato anni
fa, in un magazzino abbandonato. Non ne ho più saputo nulla.”
“E
se lo sapessi” continua l’Arcangelo “ce lo diresti?”
“No.”
rispondo impulsivamente.
“Sai
che lui non muoverebbe un dito per te, Cas? Lo sai vero?”
Sospiro e abbasso lo sguardo. “Sì, ma non per questo devo
cambiare la mia natura. Non lo tradirei.”
“Mi stai sfidando, vero?”
“No!”
grido altrettanto impulsivamente “Ma non tradirei così
Gabriel. Poche creature in tutto l’Universo mi hanno
dimostrato affetto e amicizia, e anche se poi è finita male, lui è stato una di
queste.”
“Cosa pensi di me?” mi domanda Michael. Davvero gli importa?
“Che
siete il mio generale, e che vi devo rispetto.” rispondo formalmente.
“Ma…?”
“Volete un pretesto per polverizzarmi
all’istante? Okay. Vi
ho sempre ammirato” dico sincero “vi ho rispettato fin dalla notte dei tempi,
ma siete stato sempre distante da tutti, e non riuscivo ad amarvi come accadeva
con Gabriel o Anna...”
“E del fatto che ho ucciso Sam Winchester?”
“Non
c’era scelta.” dico, anche in cuor mio la penso un po’
diversamente.
“Non
stai dicendo tutto” mi contraddice con un sorriso innaturale “tu adesso provi
rancore per me. Ho ucciso Anna, Sam Winchester e ho intrappolato Dean. Inoltre siamo sulle tracce di Gabriel. Un bel po’ di cose
per le quali è normale avercela con me. Tuttavia è
vero che mi rispetti. Nonostante tutto, mi rispetti più di tanti altri….”
Cala il silenzio, Michael sembra riflettere su qualcosa,
picchiettando le dita sul banco incandescente davanti a sé.
“Va
bene” dice ad un tratto “ho sentito abbastanza. Tra
poco avrai la tua condanna. Esci da qui.”
Non mi aspettavo di essere
liquidato così, non so nemmeno cos’è successo.
A
parte le accuse recitate dall’astioso Zachariah, ci sono state solo domanda per me.
Annuisco
e mi volto per andarmene, quando Michael mi ferma. “Castiel!”
Torno
a guardare verso di lui e attendo ciò che ha da dirmi ancora.
“Credi
ancora” inizia “che Dio sia là da qualche parte?”
“Sì.
Nonostante tutto, so che Dio c’è.”
“Perché sei stato resuscitato?”
Scuoto il capo. “No. Perché è dentro il mio
cuore.”
Do you see what I see?
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And who are they?
And where are they?
And how can they
Know all this?
Ho
imparato a calcolare il tempo come fanno gli umani. Non è passata nemmeno
un’ora da quando sono uscito dal tribunale.
Continuo
a pensare che sia tutta una farsa: magari si annoiavano e volevano divertirsi.
Perché non farmi fuori subito? Raphael
non vedeva l’ora.
La
porta si riapre da sé e la oltrepasso lentamente: dietro di essa
c’è la mia condanna.
Sono
tutti seduti come prima, anche Michael sembra non essersi mosso di un
millimetro, mi fissa con un’espressione indecifrabile sul volto. “Vieni
avanti.” mi ordina in tono asciutto.
Obbedisco
e mi fermo proprio davanti a lui, ammetto di essere agitato. Non voglio morire,
ma devo rassegnarmi.
“Dovrei
dire che abbiamo raggiunto il verdetto” esordisce subito “ma
la verità è che io ho raggiunto il verdetto.” specifica
ironico, buttando un’occhiata in direzione di Zachariah.
“Sono
pronto.” annuncio, ma la mia voce tradisce il
contrario.
Michael
si alza in piedi e mi fissa. “Sparisci.” dice facendo
un cenno con la testa verso la porta.
Lo guardo interdetto. “Non capisco..”
mormoro.
Accenna un sorriso. “Sì che hai capito. Gira sui
tacchi e vattene. Il processo è concluso.”
Mi
guardo intorno ma tutti stanno zitti e fermi, non mi
guardano nemmeno. Anche Raphael
resta in silenzio, anche se percepisco la sua disapprovazione.
“E
la mia punizione?” chiedo diffidente.. non può essere
vero che mi lasciano andare così, senza farmi nulla.
“L’hai
già avuta Castiel, resterà in te per sempre.” risponde il mio giudice.
“Non
capisco.”
“Sei
stato ucciso, cacciato dal Paradiso, umiliato, deriso” inizia ad elencare i
miei dolori “minacciato, hai assistito impotente a diverse catastrofi, hai
sentito morire Anna, il Gabriel che conoscevi e amavi non c’è più ed oltretutto
è ricercato, hai visto morire Sam e stai guardando negli occhi quello resta di
Dean. Lì fuori non ci sarà nessuno dei tuoi amici più cari ad aspettarti, personalmente
mi sembra sufficiente, rapportato a ciò che hai fatto a fin di bene.”
Lo
guardo senza parole, e quando sto per dire qualcosa, Michael mi precede.
“Inoltre…
il concetto di angelo misericordioso mi affascina. Tu lo sei in effetti, e voglio esserlo anche io in questa
occasione. E poi” continua diventando ancora più serio
“anche io credo che Dio sia da qualche parte là fuori. Per cui siamo in due… se
ti ammazzo, resterei solo io a crederlo, immagino.”
Dovrei sentirmi sollevato, felice per aver avuto salva la vita. In realtà non riesco a
frenare le lacrime, che iniziano a scendere copiose dai miei occhi.
È vero, sono solo. Sono morti tutti coloro
che consideravo la mia famiglia, non ho più niente.
“Vedi?”
mi domanda Michael vedendo le mie lacrime “la punizione è
già abbastanza grande. Và adesso, abbiamo finito.”
Annuisco
lentamente, col cuore gonfio di dolore. Ma prima di
andare, ho una domanda per lui.
“Perché non vi siete sbarazzato del vostro tramite?” domando.
“Per
farti vedere ancora una volta, un volto amico. Le nostre regole, sono dure
Castiel. Lo so meglio di te, ma è ciò che siamo e non
si può cambiare nulla.”
Abbasso
il capo e vado via, conscio del fatto che la mia vera punizione, deve ancora
iniziare.
And I'm sorry, so sorry
I'm sorry we do this