Titolo:I grandi del Millennio
Autore:
body-ko
Rating: R
Personaggi: O'Reily, Alvarez, Keller,
Beecher
Conteggio parole: 569
Prompt: uovo17@fanworld (world,
forever)
Riassunto: Beecher è uno degli
“anziani” ormai: lui, Keller, O'Reily, e Alvarez
sono i sopravvissuti alla selezione naturale, l’ultimo stadio
del processo evolutivo.
Il tempo scivola via
lento e inesorabile, Oz continua a pulsare, a muoversi, a bruciare,
così com’è sempre stato,
così come sempre sarà. Questo è un
mondo in continuo divenire, l’illusione di
staticità occulta un universo tarantolato sempre
sull’orlo del collasso.
Beecher è
uno degli “anziani” ormai: lui, Keller, O'Reily, e
Alvarez, sono i sopravvissuti alla selezione naturale,
l’ultimo stadio del processo evolutivo.
La discesa inizia allo
stesso modo per tutte le anime dannate: ammucchiate ordinatamente sulla
riva del fiume, attendono il nocchiere che le guida tra la perduta
gente. Ognuna di quelle anime si è già bruciata
molto tempo addietro ogni speranza, o se – malauguratamente
– vi è tra loro qualcuno che non si è
ancora spinto aldilà di ogni possibilità di
redenzione, allora ci penserà Oz a dirimere la questione.
Non è mai un bello spettacolo: Beecher ne sa qualcosa.
Non era un criminale
quando era entrato ad Oz.
La discesa
è tanto più dolorosa quanto più un
uomo è attaccato a quel che di umano
c’è in lui: affetti, principi morali, concezione
di sé. Ma Oz lo spella vivo, volente o nolente, di ogni
umanità e, di solito, non sopravvive. Sono pochi quelli che
vedono la fine della trasmutazione: sono solo i più grandi.
I nuovi arrivi
sentivano le vecchie leggende non appena arrivati ad Oz. La leggenda di
Said, il profeta del nuovo millennio; la leggenda del grande Adebisi:
era rimasto talmente poco di umano in lui che nessuno pensava potesse
morire; e quel grandissimo figlio di puttana di Schillinger: il mondo
esplose in un'orgia di godimento quando morì.
Il tempo del mito
è iniettato di esasperazione: i suoi colori sono
più vividi di quelli reali, colori umidi, brillanti, vernice
che sanguina lentamente su una tela bianca e scivola inesorabile a
divorare il tessuto ed esce dai fallaci confini, gocciola sul
pavimento, si espande. Il passato ad Oz è diventato
endemico, e i sopravvissuti al bagno di sangue portano le stigmate dei
predestinati.
C’è
O’Reily, il re dei fottuti giochi: mai – e dico mai
– mettersi sulla sua strada*.
C’è
Alvarez, il più feroce tra i latinos: ha cavato gli occhi di
una guardia a mani nude una volta. Farà lo stesso con te se
non mostri il dovuto rispetto.
E poi ci sono Beecher
e Keller.
Mai chiamarli
finocchi. Mai avvicinarsi troppo, e – soprattutto - mai e poi
mai toccare Beecher.
Keller è il
toro, colle corna sporche di sangue, del Paradiso. Circolano molte
voci, storie sussurrate in stanze vuote e chiuse a chiave, storie che
girano e girano e ad ogni passaggio si arricchiscono di nuovi
particolari, esagerazioni: vecchi amanti e colli spezzati, pioggia di
sangue a seguito di burrascose separazioni, finti coltelli e morti veri.
Killer Keller come
Mida: tutto quello che tocca muore.
E Beecher…
Beecher conserva nel suo volto tutta la dolcezza di un uomo nato dalla
parte giusta del letto, non un bastardo come gli altri. Tutti nel
paradiso lo guardano, non possono fare a meno di guardarlo. La sua
palese diversità è come un sogno ricorrente per i
dannati di Oz: le scelte che non hanno fatto, le possibilità
che non hanno avuto, gli uomini che non sono diventati. Quale peggior
forma di espiazione per un dannato che sognare il paradiso?
Sono loro i dominatori
di Oz: nuovi giocatori giungono ogni primo mercoledì del
mese, pedine, re e regine, ma le regole del gioco, quelle sono sempre
le stesse.
*cit. Grace
of God di
Mandy.
@hikary
Grazie del commento e dei complimenti^^ Mi fa piacere che la fic ti sia piaciuta e che magari ti faccia venire voglia di vedere il telefilm (e di scriverci qualche fanfic, spero... ci sono solo io in questa sezione ç__ç).
@katsushika - Ho letto da qualche parte che l'intenzione del creatore di OZ era parlare del potere ed è un argomento che mi interessa ;) Sono contenta che trovi il mio linguaggio appropriato alla storia narrata e ti ringrazio per il commento così positivo^^
|