Sguardi di disprezzo, paura, timore, odio.
Battibecchi sfibranti.
In tasca un’altra dannata lettera di mio padre.
Richiami dei professori che vedono solo un cognome.
Giudizi ignoranti.
Tutti blaterano, li sento mormorare.
mi stancherei, non crederei più a niente…
Nel dormitorio.
Nessuna parola.
Due occhi, un sorriso. Lei.
Ma poi ce lei inaspettatamente
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