Eccomi.
Ebbene sì, non
sono riuscita a ritrovare nulla, quindi mi sono
messa a riscriverlo. E' diverso, ovviamente. Non ricordavo quasi
nulla avendolo scritto quasi un anno fa, ma spero vi piaccia
comunque.
In realtà sto
morendo di sonno, quindi vi lascio
subito.
Ah, rimuovo
l'avviso e domani, in giornata spero di
riuscire a postare il capitolo 20.
Grazie Keily_Neko,
sei
stata gentilissima. ^^
A
domani, spero! ^^
Capitolo
1
“Lucinda,
potresti cortesiamente darti una mossa?” L'urlo di Misty le entrò
da un orecchio e le uscì dall'altro.
“E'
completamente andata.” Sospirò la ragazza, voltandosi verso Vera e
finendo di sistemarsi i codini.
L'amica
scrollò le spalle, osservando Lucinda seduta sul letto, a gambe
incrociate e lo sguardo perso nel vuoto e spostò lo sguardo verso
Misty che, sbuffando, afferrava lo zaino e si dirigeva decisa verso
la porta. “Non vorrai mica lasciarla qui, spero.”
“Guardala!
E' ancora in pigiama, e se non usciamo entro dieci minuti arriveremo
in ritardo! Lasciala, e andiamo.”
Lucinda
alzò di scatto la testa. “Non potete lasciarmi andare da sola!”
Urlò afferrando la divisa scolastica e precipitandosi in bagno per
cambiarsi.
“Misty,
sei un genio.” Commentò Vera alzandosi in piedi e battendo il
cinque all'amica.
Misty sorrise soddisfatta.
“Comunque …
Hai più fretta del solito, come mai?” Domandò incrociando le
braccia al seno e appoggiandosi allo stipite della porta, sorridendo
maliziosa.
“Io?! E' una tua impressione.”
“Certo
… Non sarà che sei impaziente di rivedere Ash?”
“Quel
tonto? Figurati ...” Borbottò arrossendo.
“Misty, nel caso
non te ne fossi accorta, hai assunto un bel colore rosso pomodoro.”
Rise Vera spingendo la ragazza verso lo specchio e facendola
specchiare. “Il rosso dell'imbarazzo!” Annunciò
ridacchiando.
Misty la guardò imbronciata. “Parli bene tu …
Non sei emozionata all'idea di rivedere Drew?”
Vera arrossì, e
Misty divertita, le si mise dietro spingendola davanti lo specchio.
“E adesso chi è arrossita?”
“Siete entrambe rosse, cos'è
successo?” Domandò Lucinda uscendo fuori dal bagno.
“Oh, sia
lodato il cielo, sei pronta!” Esclamarono all'unisono le ragazza,
sistemandosi al suo fianco e trascinandola verso la porta.
“Lo
zaino, lo zaino! Aspettate!” Sbraitò la ragazza liberandosi dalla
presa delle amiche e infilandosi lo zaino in spalla. “Ma cos'è
tutta questa fretta?” Borbottò uscendo fuori dalla camera e
scendendo in soggiorno.
“Oh, allora ce l'avete fatta, grazie
ragazze!” Esclamò Joanna sorridendo grata a Vera e Misty. “Volete
che vi dia un passaggio fino a scuola?”
“Magari, ci farebbe
un enorme favore, signora.”
“Misty … Potremmo anche andare
a piedi, non si deve disturbare, signora.” S'intromise Vera
sorridendo gentilmente.
“Nessun disturbo, cara. Forza, salite in
macchina. I vostri ragazzi vi aspettano, no?” Domandò divertita
prendendo le chiavi e dirigendosi verso la macchina.
“Oddio …
Dovreste guardarvi allo specchio!” Rise Lucinda, seguendo la madre
ed infilandosi in macchina.
“Lucinda!”
“Buon
primo giorno, ragazze!”
“Grazie mamma, ci vediamo a casa.”
Disse Lucinda chiudendo lo sportello ed affiancando le amiche.
“Wow.
Nell'opuscolo non sembrava così grande.” Commentò Misty
osservando rapita l'edificio davanti a lei.
La Pokémon High
School, era una tra le più rinomate scuole di tutte le regioni;
“Vi
entrano le mosche in bocca, se continuate a tenerla spalancata.”
Alla voce di Ash, Misty sobbalzò, voltandosi verso di lui e
assestandogli un sonoro pugno in testa.
“E questo per che
cos'era?” Domandò lui massaggiandosi indolenzito il punto
ferito.
“Per nulla in particolare. Mi andava di farlo.”
Rispose Misty sorridendo diabolicamente.
“Misty non è per
niente coerente ...” Sussurrò Lucinda all'orecchio di Vera.
“Già
… O si imbarazza a morte o diventa inspiegabilmente violenta.”
“Ragazze … Siete a meno di cinquanta centimetri da me, vi
sento benissimo.”
Lucinda ridacchiò nervosa, mentre Vera
congiungeva le mani implorando perdono.
“Ehilà, ragazze! Come
siete carine!”
Misty e Vera alzarono contemporaneamente lo
sguardo al cielo, mentre Lucinda osservava Brock cercare di
avvicinarsi ad un gruppo di ragazze di secondo.
Quello
lo guardarono con suffiecienza prima di scuotere la testa e
ignorarlo.
“Non cambierà mai ...” Mormorò Misty afflitta,
dirigendosi verso di lui, afferrandogli un orecchio e trascinandolo
via, mentre le sue urla di dolore si levavano sempre più
acute.
“Smettila di urlare come una femminuccia, sei o non sei
un uomo?”
“Quando lascerai andare il mio orecchio magari
potrei tornare a fare l'uomo!” Si lamentò il ragazzo cercando di
fuggire dalla presa ferrea di Misty, ma riuscendo solo a peggiorare
le cose.
“Accidenti, dovrei dargli qualche lezione per farsi
piacere dal gentil sesso.”
“Drew!” Esclamò Vera, voltandosi
verso la fonte della voce.
“Ciao Vera.” Disse con un sorriso
il ragazzo. “Non ci vediamo da quest'estate.”
“Già … Come
stai?” Domandò tentando di sembrare sciolta e a proprio
agio.
“Bene.” Rispose lui esibendo una rosellina rossa appena
colta.
“Spero che tu non l'abbia presa dai giardini scolastici,
altrimenti ti beccherai un richiamo.”
“In realtà quella che
si beccherebbe un richiamo saresti tu ...”
“Io? E
perchè?”
Drew sorrise tranquillamente, prendendo la mano della
ragazza e posandoci la rosa sul palmo. “Perchè è un regalo per
te.”
“Ehi, voi due, datevi una mossa! Siamo in ritardo!”
Le
parole di Lucinda le scivolarono addosso, mentre sentiva le guance
andare in fiamme.
“Ti
stai imbarazzando?”
“I-io? N-no! Assolutamente, no!”
Balbettò Vera tentando di ripristinare le funzioni del suo
cervello.
“Stai balbettando.” Le fece notare divertito
lui.
“Ti sbagli!” Strillò, prima di tapparsi la bocca con una
mano.
Drew trattenne una risata divertita, prima di tornare serio
e guardarla negli occhi.
“Vera, ti devo parlare.”
La
ragazza sentì il cuore perdere un battito. “Lo stiamo facendo
proprio ora.” Sdrammatizzò con un sorriso nervoso.
“No, ti
devo dire una cosa … importante.”
“Beh … Dimm ...” Vera
si bloccò di colpo, guardandosi attorno e trovando l'atrio
completamente deserto.
“Io ...”
“Drew, siamo in
ritardo!”
“Come?”
Vera osservò freneticamente il dislpay
del cellulare. “Corri!”
“Cosa?”
“Corri!”
|