Stai leggendo la lettera zeppa di
ovvi consigli del “dotto”
consigliere che il tuo committente ti ha affibbiato, in testa hai un
solo
pensiero: perché deve essere sempre così pedante?
Perché ogni volta che il tuo
“amatissimo” signore vuole una nuova opera
monumentale deve affidare a lui il
programma delle figure mitologiche? Perchè non
può almeno evitare di riportare
ogni attributo e il suo significato?
“Ella
ha in capo una
corona fatta a torri perché il circuito della terra a guisa
di corona è tutto
pieno di città, castella, ville… la veste
è tessuta di verdi herbe, e
circondata da fronzuti rami, che mostra gli arbori, le piante e le
herbe che
cuoprono la terra… pur è per mostrare, mettendo
sotto il giogo della dea Ope il
lione re degli altri animali, che i signori del mondo parimenti sono
soggetti
alle leggi.”
Basta, pietà!! Ma poi chi
è che poteva conoscere Ops? Solo
qualche erudito che di sicuro avrebbe avuto da ridire su come
l’avrebbe
rappresentata! Di certo!
Mentre invece le persone normali
l’avrebbero considerata
solo l’ennesima stravaganza di un artista e non un veicolo
per trasmettere una
segreta filosofia o qualcosa di simile!
Ma poi sei proprio sicuro che quegli
déi strani e
impossibili da rendere meno assurdi avessero davvero un significato
morale, che
quei miti lascivi nascondessero qualcosa?
Per niente, ma é il tuo
lavoro e devi farlo.
Per cui ora é meglio
andare a cercare le “Imagini”
del Cartari per riguardare
alcune figure, sei sicuro di averle da qualche parte nella bottega, e
poi
andare a preparare l’intonaco per l’affresco in
modo da dipingerci sopra mentre
è ancora umido.
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La citazione in corsivo
è dal testo originale di Cartari
nell’edizione del 1571 per cui le parole scritte in modo
scorretto non sono
errori di battitura ma semplicemente
la
grafia usata nell’italiano cinquecentesco (so che sembra una
precisazione
stupida ma io avrei di sicuro pensato ad un autore disattento).
Questo è un
tentativo di immaginare un pittore del
cinquecento alle prese con le idee surreali e astruse degli eruditi
partendo
dalle osservazioni del libro di Seznec “La sopravvivenza
degli antichi dei”.
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