3-ho paura
Rieccomi!!!!!!!
ecco qui il nuovo capitolo, spero non vi dispiaccia: sono solo
pensieri. Fatemi sapere se vi è piaciuto o meno... sono
curiosa...
Ringrazio:
-chi ha messo la storia nelle seguite:
BadWolfTimeLord
sine_nomine
-chi recensisce:
BadWolfTimeLord
-chi ha messo la storia nelle preferite:
BadWolfTimeLord (anche nelle ricordate)
liz89
Grazie di tutto!!!
3- Ho paura
POV SARA
Me ne sto qui, i-pod, sabbia, mare,
cielo, sole… una ragazza come me non potrebbe passare un pomeriggio
migliore.
Ho anche un po’ di cioccolato nella borsa.
Beh, che dire,
il paradiso in terra per un’adolescente.
Non per me.
Non oggi.
Dopo scuola sono
venuta subito qui.
A pensare.
Viaggiamo di fantasia.
Potrei avere
vicino un bel ragazzo, con dei bei pettorali scolpiti, abbronzato ecc
ecc… insomma, quei ragazzi da capogiro.
Ma non è abbastanza.
Continuiamo con la mia fantasia. Potrebbe esserci un bel ristorante
sulla spiaggia, carino, romantico. Il ragazzo mi chiede gentilmente
se voglio cenare con lui.
E io? Cosa gli risponderei io?
No.
Mai.
E lo sai perché Luca? Perché
io non riuscirei mai ad uscire con un altro.
E invece, sorpresa delle
sorprese, ieri torno a casa e trovo zia Silvia che gongola in cucina
con mia madre. E scopro che tu, tu mio caro Luca, le hai regalato un
viaggio di un mese quest’estate.
Non solo te la sei sposata, ma ora
ci mancava solo la luna di miele. In ritardo oltretutto.
E a me? A me
non ci pensi? No, come potresti.
Tu di me sai solo che sono una
ragazzina, la figlia del tuo migliore amico.
Ormai sono tua nipote.
Zio. Zio Luca.
Non riesco neanche a pensarci.
Io non voglio te come
zio, non voglio.
Io amo te. Per sempre.
Tu non hai idea di quanto ti
amo, di quanto sono in grado di amarti.
Di pensarti, durante il
giorno.
Di sognarti la notte.
Di ritrovarti in ogni cosa che faccio,
ogni cosa che vedo. Ogni posto che visito. Ovunque mi giro, ovunque
guardo, ci sei sempre.
E il bello è che in quei momenti, tu non sei
li. È solo una sensazione.
Più non ci sei, e più ti sento vicino.
Il paradosso è che invece, quando ci sei, non ti sento vicino a me.
Ti sento distante mille miglia da me.
È strano? Si, lo è. Ma cosa
ci posso fare? Nulla.
Quando siamo insieme, e c’è altra gente, io
per te non esisto. Non mi guardi. Mi parli solo lo stretto
necessario.
Quando invece siamo soli, mi guardi negli occhi. È quasi
una supplica, mi supplichi di allontanarmi da te, come se la mia
presenza ti facesse male.
Non ti capisco proprio Corsari. Perché mi
tratti così? Cosa ho fatto per meritarmelo?
Guardo verso l’orizzonte.
Si sta
facendo tardi, il sole ha quasi raggiunto la sottile linea che separa
il mare dal cielo.
Sempre se esiste una linea.
Vedi Luca, noi due
siamo come il mare e il cielo. Due esseri infiniti, così banali e
allo stesso tempo spettacolari e unici.
E all’orizzonte ci
dividiamo, o forse, è solo l’ignoranza della gente che ci divide.
Perché noi, all’orizzonte, ci uniamo alla vista.
L’uomo invece,
sa che quello non è un’incontro.
Sa benissimo che il cielo e il
mare non si incontreranno mai.
Ma noi, noi non siamo come loro.
Noi
siamo il cielo e il mare.
Possiamo scegliere se giocare seconde le
regole degli altri, oppure alle nostre.
E io, io ho già scelto,
Luca. Io ho scelto di venirti incontro. Ma finchè tu, non farai la
mia stessa scelta, non ci potremo mai incontrare. Anzi, prima ancora
ti devi rendere conto di cosa siamo, l’uno per l’altro. Devi
comprendere l’importanza che abbiamo.
Perché il mare, senza il
cielo, non è nulla.
E viceversa.
Io senza di te sono vuota, non
sento nulla.
Non sono più io. Non riesco ad essere io.
Mentre tu,
senza di me, sono più che certa, fai finta di stare bene.
Ma io so,
che con me, staresti molto meglio.
Io conosco ogni tuo sogno, ogni
tuo pensiero.
Tu conosci tutto di me.
L’unica cosa che non sai, e
forse la più importante, è che ti amo. Ma questo tu non lo saprai
mai.
Perché non te lo dirò.
Ho paura Luca.
Ho paura di quello che
potrebbe succedere se lo scoprissi.
Ho paura che mi eviteresti.
Mi
allontanerai.
Ho paura che papà possa scoprirlo.
Ho tanta paura.
Ma
non ho paura di amarti. Quello mai.
Ma forse non sono ancora pronta
ad affrontarne le conseguenze.
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