Dormire… che fatica!
"Non vuoi proprio dormire,eh?"
Avanti e indietro. Avanti e indietro da circa
venti minuti. Avanti e indietro sull'ampio balcone della stanza, cullando la
bambina pazientemente, nel tentativo di farle fare quello che la gente chiamava
sonnellino pomeridiano, ma che la bambina sembrava non conoscere
proprio.
Aveva fatto di tutto quel giorno, tranne che
dormire. Aveva provato a reggersi in piedi, a mettere bene i pezzi delle sue
costruzioni, a mangiare quelle pappette schifose, senza successo ovviamente. La
bambina preferiva ancora il latte della mamma e sembrava proprio non voler smettere
di berlo e Ron un po' la capiva. Insomma quelle pappette avevano sul serio un
aspetto orribile, come potevano pretendere che le mangiassero senza fare
storie.
Hermione insisteva sempre quando lo vedeva
portargliela, diceva che prima o poi avrebbero dovuto iniziare a svezzarla e
che non poteva allattarla per sempre, anche perchè
ora che iniziavano a spuntare i primi dentini aveva preso la brutta abitudine
di mordere.
Aveva ragione, ma Ron proprio non ce la faceva ad
imporle quella roba e proibirle il latte materno.
Quella creaturina era la sua più grande
debolezza, non riusciva ad essere fermo con lei, qualsiasi rimprovero andava a
farsi benedire.
Improvvisamente Hermione fece capolino sul
balcone, poggiandosi contro le imposte delle finestre. Incrociò le braccia
al petto e scosse la testa divertita.
"Ma che papà modello."
Disse in tono canzonatorio, trattenendo una
risata.
Il rosso si voltò a guardarla, poi le fece
la linguaccia, scatenando i risolini della bambina a causa della faccia buffa.
"Perchè non
ci provi tu? Su forza, visto che hai voglia di scherzare."
Le rispose avvicinandosi alla donna che sorrise
divertita.
"E' una sfida signor marito?"
Chiese mettendosi le mani suoi fianchi e
inarcando un sopracciglio, segno quello di aver accettato la sfida a
prescindere che lo fosse stata davvero oppure no.
Prese la bambina dalle braccia dell'uomo e se la
sistemò con cautela tra le sue. La piccola Rose sbatté i piedini
e le lanciò un'occhiata birichina. Con un sorriso divertito, Hermione le
sfiorò il naso con il suo.
"Allora Rose Weasley,
niente scherzi, adesso si dorme"
Un guizzo nell'azzurro degli occhioni di Rose le
fece intendere che, più per il tono che per altro, la bambina doveva
aver capito. Hermione prese a cullarla dolcemente, sussurrandole qualcosa ogni
tanto, e nel giro di un paio di minuti, Rose era bella che addormentata contro
il suo petto.
A quel punto Hermione guardò Ron e
inarcò le sopracciglia con fare saccente.
"Ecco fatto." mormorò
continuando a cullare delicatamente la bambina.
Ron aveva gli occhi spalancati, ed Hermione era
quasi sicura che da un momento all'altro avrebbe visto la sua mascella sfiorare
terra.
"Ma come fai?" le chiese disperato.
Hermione cercò di trattenere una risata
per non svegliare la piccola.
"Devono essere le braccia, credo. Le tue
sono troppo dure, le mie sono più comode." lo schermì
sottovoce, tornando in camera per mettere Rose, che adesso dormiva davvero
della grossa, nella sua culla.
Ron la seguì, osservandola mentre le
rimboccava le coperte.
"Che simpatica." sospirò
"Fatto sta che se dovessi andartene per qualche giorno, lei non
dormirebbe. E di conseguenza nemmeno io. Devi insegnarmi come si fa!"
Hermione ridacchiò.
"Tu la fai ridere. Se la piccola ride, di
certo non dorme." dichiarò serafica "E sopratutto non ti
imponi. Devi farle capire che è il momento di dormire... Che poi entro
due ore si risveglierà e ricomincerà a piangere è un altro
discorso."
Il ragazzo inarcò un sopracciglio e
incrociò le braccia al petto.
“E’ difficile imporsi con quel
faccino!”
Sentenziò sbuffando contrariato. Non
voleva essere una giustificazione, o probabilmente si, ma era assolutamente
vero che quando guardava sua figlia gli veniva solo voglia di sorridere, farla
ridere e giocarci. Purtroppo però continuando così non si sarebbe
andati molto avanti, anzi probabilmente era ora che si facesse forza e
coraggio.
“Vuoi forse farmi passare per la
cattiva?”
Chiese Hermione con un sorriso sghembo. In
realtà lo prendeva in giro come al solito, perché sapeva di farlo
innervosire. Quando si trattava di una cosa che riguardava il rapporto con sua
figlia, se tipo non riusciva a farla dormire come in questo caso, si sentiva un
po’ impedito.
“No, solo che tu ti preoccupavi tanto di
fare la mamma e invece sei bravissima. Io non riesco nemmeno a farla dormire!”
Ecco appunto.
La ragazza rise piano, allontanandosi dalla culla
e uscendo di nuovo sul balcone.
“Ma anche tu sei un bravissimo papà,
solo che devi imparare a dire no ai suoi occhioni azzurri. Che sono esattamente
la copia dei tuoi, quindi non pensare che per me sia facile.”
Spiegò ancora una volta.
A volte si sentiva la madre di due bambini, Rose,
ovviamente, e suo marito, che delle volte sapeva proprio essere un bambinone
eccessivamente cresciuto. Insomma combatteva contro i mangiamorte, dirigeva un
intero dipartimento di Auror, trovava il tempo per stare con loro e si perdeva
in un bicchiere d’acqua come al solito.
“Ok, prometto che d’ora in poi ci
proverò, però aiutami, eh?”
Disse tornando ad uscire sulla terrazza e
avvicinandosi ad Hermione, l’abbracciò e le diede un bacio sul
naso.
“Bravo!”
Esclamò divertita e soddisfatta la
ragazza, ricambiando il suo abbraccio.
Improvvisamente il pianto della piccola Rose si
levò per la stanza.
“No… Di nuovo?!”
Fece il rosso con rassegnazione, sprofondando la
testa sulla spalla di sua moglie, che aveva iniziato a ridere divertita.
“Bè, non volevi imparare?”
Gli chiese quest’ultima prendendolo in
giro.
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Eccomi di nuovo con una piccola One-Shot sulla
mia coppia preferita e la loro tenerissima bambina.
Spero vi piaccia, fatemi sapere
Smile, by La_Nomade_