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Il laboratorio era un
capolavoro dell'ingegneria moderna. Una struttura di acciaio e titanio
che si estendeva per tre livelli sotterranei, come un grande alveare. E
come nell'alveare, tutti facevano capo ad una sola figura: il dottor
Odine. Le forti luci al neon potevano facilmente abbagliare uno
spettatore impreparato, ma nè Odine nè il suo
finanziatore lo erano. Odine guidò l'importante figura che
camminava a testa alta e schiena dritta nel suo completo militare
attraverso scale ed ascensori fino ad arrivare al livello
più basso di quello strano organismo che era il laboratorio.
Esame delle impronte digitali prima e della retina poi, e la stessa
procedura fu seguita dal visitatore.
Odine..una figura enigmatica. Per alcuni privo di moralità,
per altri, più semplicemente, troppo impegnato dietro
progetti folli per poter svilupparne una. Aveva iniziato lavorando per
Adele prima e per Laguna Loire poi. Non lo aveva mai ammesso
pubblicamente, ma aveva profondamente rimpianto i tempi di Adele, in
cui lui poteva fare tutte le ricerche possibili ed immaginabili senza
dover rispondere ad astrusi limiti morali senza senso. Laguna aveva
idea di come aveva rallentato la ricerca? Stupido codice etico! Se
Odine avesse dovuto seguirlo fin dal principio della sua carriera non
avrebbe ancora neanche scoperto il sistema Junction.
Poi, sette anni fa, venne contattato da un Phalanx, Storm Leonhart,
poco interessato ai poteri della strega e molto interessato al suo
nuovo sistema Junction Simbiosys. Ebbe mano libera e potè
continuare le sue ricerche in pace, tornando finalmente a poter
sperimentare sull'uomo dopo anni ed anni di test e simulazioni! Ed i
risultati erano stati eccellenti, aveva creato l'ibrido tra l'uomo ed
il Guardian Force. Forse, se fosse andato ancora più a
fondo, avrebbe potuto addirittura creare dei Guardian Force ex-novo!
Ma il Phalanx aveva mire ben diverse dalle sue; non gli
interessava la scienza, ma soltanto il potere. Se solo avesse saputo
che quel potere tanto forte era solo una briciola di quello che avrebbe
potuto ottenere se si fosse fuso completamente con lo
spirito..l'ennesimo spreco, l'ennesima delusione.
Dopo il trattato di pace Odine era diventata una figura scomoda, motivo
di imbarazzo per Esthar e per i Phalanx. Fu invitato a scomparire. E
lui lo fece. Poi, una nuova luce alla fine del tunnel dell'oblio!
Galbadia aveva chiesto il suo aiuto. Ufficialmente lui era un semplice
insegnante universitario da quasi 4 anni ormai, Rettore della
facoltà di Tecnologia dei Junction. In realtà,
lui era molto di più.
Già la strega Edea aveva iniziato a far costruire questo
laboratorio, e Caraway aveva completato l'opera nel più
assoluto silenzio. Proprio sotto la residenza presidenziale alcune
delle migliori menti del pianeta lavoravano al servizio di Galbadia.
E Caraway...anche lui non era certo meno strano, sebbene lo fosse in
modo diverso. Dopo anni passati all'ombra di Vincent Deling prima e
della strega poi era finalmente riuscito a diventare il Presidente di
Galbadia. E proprio quando stava per dare vita al suo progetto, la cui
idea originale era stata violentata da Deling che l'aveva trasformata
in qualcosa di atroce e di fallimentare, quello stupido ragazzo con
manie di grandezza aveva attaccato. Un'umiliazione che Galbadia non
avrebbe dimenticato tanto facilmente, una guerra da cui ancora oggi, a
sette anni di distanza, esitava ancora a riprendersi. Ed il trattato di
pace poi...che umiliazione! Avevano privato Galbadia delle risorse dei
colli di Winhill e di Centra, risorse indispensabili per realizzare il
suo progetto della "Grande Galbadia". Avrebbe cercato di riprendersele
facendo leva sul forte nazionalismo galbadiano, ma i nuovi vicini erano
gente tosta e feroce guidata da un grande capo militare. E nonostante
fossero ormai passati due anni dalla notizia delle dimissioni e del
ritiro a vita privata del Phalanx, Caraway era più che certo
che quello sarebbe ritornato per difendere il paese che aveva voluto
costruire. Quindi aveva bisogno di un'arma.
Lui aveva bisogno di un'arma ed Odine aveva bisogno di soldi per le sue
ricerche. L'accordo fu presto raggiunto.
La sala in cui erano entrati era di forma ottagonale, col pavimento
rivestito di metallo nero scintillante. Il livello di ossigeno era
minimo, ed a Caraway che non era abituato iniziarono a bruciare gli
occhi. Odine alzò il livello per renderlo accettabile ed
accese le luci.
In quattro angoli erano situati dei contenitori di forma ovale
abbastanza grande da poter contenere un uomo di media statura.
Centinaia di fili uscivano da quelle che Caraway definiva "scatole
magiche" infilandosi nella parete vicina su cui era stato istallato un
grande schermo su cui scorrevano centinaia, se non migliaia di dati al
secondo. Quattro contenitori, quattro schermi.
"Allora Dottore, quali sono i risultati?"
"Ack! Risultati Eccellenti! Eccellenti,ja!"
Caraway si avvicinò dubbioso ad uno dei contenitori
"Non mi risulta vi siano mai stati esperimenti di questo tipo
prima..come fa ad esserne certo?"
Domanda legittima. Odine aveva dovuto cercare parecchio per trovare
finalmente il DNA ideale per l'esperimento. Fortunamente il dottore che
aveva esaminato il "donatore" o "soggetto-zero" era stato un suo
discepolo, e gli aveva passato tutti i dati e tutti i campioni di cui
aveva bisogno. Anche di più. Da lì aveva potuto
modificare geniticamente degli embrioni neutri trasformandoli in quello
che Caraway desiderava.
"Klonazionen è campo inesploraten, fero. Ma io grante
innofatore! Schermi dicen che tutto fa in maniera ottimale!
Perfettamenten!"
"Che mi sa dire dei risultati? Insomma, un uomo normale non mi serve a
niente."
"Ack! ma questo non uomo normale! Campioni prezi da Zoggetto-zero in
ibrido uomo-GF. Non uomo normale! Comunque, modifike applicaten!"
Il dottore si avvicinò ad uno degli schermi,e premendo
diversi tasti generò un'immagine olografica di una figura
umana non definita.
"Lui anke più forte di zoggetto-zero! Io modifikato
forza,acilità e resistenza. Tu può sfuotare
karikatore di mitra su di loro e loro hanno ancora tempo per tagliarti
la testa! ozza dure come quelle di ciovane draco, muscoli possenti e
campe veloci. E niente tolore! Niente Tolore! Mio unico dizpiaceren
è che non ha potuto far sviluppare loro ali. Ma ha morso
potente, denten può perforare acciaien."
Caraway era soddisfatto
"Un lavoro eccellente. Esattamente quello che volevo. Ma,
c'è una cosa ancora più importante che devo
sapere. Che personalità hanno? Insomma, non posso affidarmi
a quattro super soldati che mi si rivolterebbero contro."
"Ciusta obiezione. Kloni zono ztati kreati e fatti invecchiare fino al
raggiuncimento di piena maturità fisica in cirka un decimo
del tempo necessario. Ma loro mente è fuota, come foglio di
carta bianca, dofe tu puoi scrifere quello che ti pare. No coscienza,
no morale, no itea! Tu dice loro kosa fare, loro fanno!"
"Mi sta dicendo che loro sono degli imbecilli?"
"Nein! Io dice che Klone cresciuto in macchina non ha esperienza di
fita necessaria a sviluppare una personalità! Ma io credo
che impara in fretta. Niente ricorden, niente passaten. Non conoscono
tekniche di battaglia di zoggetto-zero. Pisogna attestrare come nuofo.
Ma loro impara in meno del tempo di soldato normale, molto meno.
Tuttafia...quanto tu dà ordine, dallo chiaro e zenza
lasciare niente di sottinteso o di ambiguo. Non zono ancora ziguro di
kome reagisce ad ordine non kiaro."
"Non è un problema, ci farò attenzione. Posso
vederne uno?"
Odine fece segno di si con la testa e premette con l'indice contro la
figura olografica. Comparirono altri tasti in 3D e lui premette due
volte un pulsante rosso. L'aria compressa iniziò ad uscire
dalla capsula bianca in cui il Clone battezzato S-1 era conservato, e
la parte superiore iniziò a scivolare indietro. Caraway
potè ammirare la creatura al suo interno, e ne ebbe un
brivido,prima di ghignare soddisfatto.
Quello che era stato il suo nemico, la sua rovina, adesso era la sua
arma.
"Dottore, in uno scontro contro l'originale, chi vincerebbe?"
Il dottore pensò bene alla risposta da dare. Non aveva fatto
nessuna simulazione scientificamente valida per poter dare una risposta
certa, quindi disse quello che il Presidente Caraway voleva sentire.
"Klone."
Il ghigno di Caraway sia allargò ancora di più.
Questa era decisamente la sua Migliore
arma.
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A Centra era ormai ora di pranzo, e nel P-Garden tutti gli studenti ed
i professori si recavano in sala mensa. Solamente Ravenant era rimasto
nel suo alloggio. Aveva ancora il fucile a tracolla e se ne
liberò gettandolo sul letto, insieme all'elmo ed
all'armatura. Numerose cicatrici segni di innumeroli scontri erano
scolpite nel suo colossale petto. Prese il pranzo, una bottiglia di
birra e due bicchieri. Verso metà della birra nel suo
bicchiere e metà nell'altro. Guardò fuori dalla
finestra il cielo scuro solcato da nuvole cariche di pioggia e fu
contento di non dover uscire quel giorno. Prese il bicchiere e ne
sbattè il bordo contro l'altro, come una sorta di brindisi.
"Alla salute."
Esattamente due anni fa, proprio a questa stessa ora, il suo amico se
ne era andato.
Ed ora, là fuori, il cielo portava tempesta.
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Angolo dell'autore: E così ha inizio la terza
ed ultima storia della Saga "Il leone,l'angelo,il drago". Ovviamente
questo è solo il prologo, l'introduzione alla storia, quindi
è naturale che sia un po' sottotono. a voi la parola!
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