Dead
indeed
“A
man of words and not of deeds is like a garden full of weeds. And
when the weeds begin to grow, it's like a garden full of snow. And
when the snow begins to fall, it's like a bird upon the wall. And
when the bird away does fly, it's like an eagle in the sky. And when
the sky begins to roar, it's like a lion at the door. And when the
door begins to crack, it's like a stick across your back. And when
your back begins to smart, it's like a penknife in your heart. And
when your heart begins to bleed, you're dead, and dead, and dead
indeed.”
Allison
non sapeva perchè continuava a ripetere quella filastrocca.
Forse
perchè, nonostante le parole dure e dolorose, aveva un suono
armonico.
Forse
era semplicemente qualcosa che aveva sentito e che ora non riusciva a
togliersi dalla testa.
Qualunque
cosa fosse comunque, continuava a ripeterla mentre il piccolo Samuel
giocherellava beato nel mammarsupio e lei sistemava delicatamente con
le mani i fiori nelle aiuole.
Stringeva
al cuore il suo bambino. Beh, suo e di Dean.. Anche se Dean non si
era mostrato nemmeno lontanamente degno di essere considerato un
padre.
Il
giorno in cui Samuel era nato infatti, Dean, o <<
il
>>
tramite,
come Zaccaria amava definirlo, aveva deciso che, immaginando una vita
felice, avrebbe voluto viverla con Lisa e Ben, non con lei ed il
piccolo appena nato.
Allison
l'aveva visto in una visione.
Aveva
visto Dean andare da Lisa e dirle che, anche se la sua fine era
vicina, quando cercava di dipingere nella sua mente una vita gioiosa
e priva di dolore, lo faceva con lei e Ben accanto. E che si sarebbe
preoccupato di fare in modo che niente e nessuno, qualunque cosa
fosse accaduta, facesse loro del male.
E
a lei, era rimasto un bambino che amava più di ogni altra
cosa al
mondo e l'amaro ricordo di aver amato un uomo che mai l'aveva
apprezzata davvero.
Sospirò
e si tolse i guanti da giardinaggio aprendo l'irrigazione.
Era
stata stupida a pensare anche solo per un momento che Dean l'avrebbe
davvero amata.
Stupida
a pensare che sarebbe stato felice con lei ed il piccolo.
Stupida
e illusa.
“O
stupida ed innamorata!”
Sobbalzò
appena e fece un grosso respiro mentre la voce di Cass le riempiva le
orecchie.
Si
voltò piano, lentamente accarezzando dolcemente i capelli
castani di
Samuel e si irrigidì appena quando vide che Sam stava di
lato
all'angelo.
Sul
fatto che Cass sarebbe andata a trovarla qualche volta non aveva mai
avuto dubbi.
Ma
che anche Sam l'avrebbe fatto, con tutto il resto a cui pensare, non
se l'aspettava proprio.
Però
il giovane Winchester, le stava davanti, e nonostante lei sapesse che
qualcosa di grosso si nascondeva dietro la visita dei due, non
poté
fare a meno di sorridere felice di vedere il suo migliore amico.
“Sammy..”
sussurrò.
E
senza aggiungere altro, si perse nell'abbraccio delicato che l'amico
offriva a lei e al suo bambino.
“Allison,
devi venire con noi.” la richiamò all'attenzione
Castiel.
La
ragazza sciolse l'abbraccio e lo guardò. “Che
succede?”
“Dean
ha deciso di dire di si
a Michael. Tu devi fermarlo!”
Ingoiando
il groppo in gola che quelle parole le aveva creato, Allison
sospirò
e scosse il capo.
“No!
Non sta a me fermarlo! E' un uomo adulto che prende le sue decisioni
da solo.”
“Morirà!”
“Non
posso farci nulla.”
“E'
il padre di tuo figlio!”
“Lui
questo figlio non l'ha mai voluto.”
“Questo
non è vero!” sentenziò Sam scuotendosi
dal silenzio.
Allison
piegò la testa e lo guardò negli occhi
“Ah no? Il giorno in cui è
nato non l'ha neppure preso in braccio. Ha aspettato che sia io che
lui dormissimo per andare...” deglutì a vuoto
guardando gli occhi
verdi dell'amico e poi fece un grande respiro lasciando cadere
l'argomento.
“Ti
prego Allison. Solo tu puoi farlo ragionare! Non sappiamo nemmeno
dove sia. Per favore..” la pregò Sam.
Tirata
da due lati, Allison si passò una mano sul viso e poi
annuì piano.
“Ok!”
“Samuel
deve venire con noi. A Dean farà bene vederlo.”
sussurrò Cass.
“No!”
esclamò decisa Allison “Sentite, verrò
con voi e parlerò con
Dean, ma Samuel non verrà con noi.”
“Anche
se tu non vuoi portarlo con noi, sai che io posso venire a prenderlo
quando voglio senza che tu te ne accorga e riportalo prima che te ne
renda conto vero?”
“No
non puoi Cass!” rispose decisa Allison indicandogli la casa e
facendogli vedere i simboli enochiani dipinti su di essa.
Per
nulla sorpreso, l'angelo sospirò e poi guardò Sam.
“Prendere
o lasciare!” disse ancora Allison.
E
davanti alla sua risolutezza, Cass e Sam non potettero far altro che
accettare.
*****
Dean
Winchester non si era mai sentito così impotente e inutile.
E
mentre aspettava di avere il coraggio di dire di si,
pensava
al suo passato rimpiangendo gli errori che lo avevano ridotto ad
essere solo e davanti ad un futuro così spaventosamente
delineato.
Aveva
perso tutti quelli che aveva di più caro.
Alcune
persone per forze maggiori, come suo padre, e sua madre.
Altre
per disattenzione e negligenza, come Sammy.
E
altre per stupidità ed egoismo, nascondendo in fondo
all'anima il
dolore che gli bruciava il cuore.
E
in quest'ultima categoria, stavano chiari al centro, Allison ed il
loro bambino.
Non
l'aveva neppure tenuto in braccio.
Semplicemente
se ne era andato, implorando il cielo che Allison vedesse la sua
conversazione con Lisa.
Perchè
farsi odiare dalla donna che ami più di te stesso,
è possibile solo
se le fai male da morire, come lui aveva fatto sostenendo di aver
sempre sognato la felicità con Lisa e Ben e non con lei e il
piccolo
Samuel.
Si
passò una mano sul viso e si alzò afferrando
noncurante una
bottiglia di liquore.
Forse
se si fosse ubriacato, quel si
sarebbe stato più semplice.
Si,
doveva esserlo per forza.
Perchè
se alla fine di tutto, non avrebbe trovato il coraggio di dire si
avrebbe perso tutto per niente. E questo avrebbe fatto male.
Molto
male.
Bevve
avidamente e rapidamente, un bicchiere dopo l'altro.
E
maledì se stesso per aver bevuto così tanto negli
ultimi tempi, da
non riuscire quasi più ad ubriacarsi.
Era
lucido anche dopo una bottiglia di scotch e quattro birre, ed era
sicuro che questo era anche il modo degli angeli di torturarlo.
Di
rendere il momento in cui avrebbe dato il suo consenso, nitido e
impossibile da dimenticare, anche quando sarebbe stato un semplice
vestito addosso all'Arcangelo.
Ingoiò
il dolore e poi li vide.
Sam,
Cass ed Allison erano lì nella stanza.
Non
era più solo nello squallido motel, ma lo era comunque.
“Come
mi avete trovato?” chiese.
“Hai
lasciato più briciole di pane di Pollicino.”
rispose Allison
avanzando un po' “Se non ti conoscessi bene penserei che
volevi
essere trovato.”
“Mh..
peccato che tu non mi conosca affatto.”
“Forse
hai ragione. O forse no. Chi può dirlo...”
“Così
il prode angelo e mio fratello hanno chiamato i rinforzi. E tu sei
accorsa subito.” le disse Dean ridendo appena
“Molto cavalleresco
da parte tua Allison.”
“A
dire il vero io credo che sia solo molto stupido! Ma oramai sono qui,
quindi.. Perchè non arriviamo dritti al punto,
così io posso
andarmene e tu puoi tornare a piangerti addosso?”
Davanti
a lei Dean aprì le braccia sorridendo “Mi sembra
un'ottima idea!”
“Bene!”
“Bene!”
“Vuoi
dire di si a Michael?”
“Si!”
“Perchè?”
“Perchè
sono stanco!”
“Stanco
di cosa?”
“Stanco
di tutto!”
“Quindi
Carestia
aveva ragione, tu sei morto dentro.”
“Si,
quell'ossuto e disgustoso essere aveva ragione.”
Girandogli
intorno Allison annuì e lo guardò mentre lui non
staccava gli occhi
da lei.
“Capisco!
Quindi perchè hai finto per tutto questo tempo di voler
combattere?”
“Che
vuoi che ti dica dolcezza.. Sono Dean Winchester. Non mi arrendo mai
senza combattere.”
“Solo
che ora pensi di aver combattuto abbastanza! Giusto?”
“Giusto!”
“Quindi
il prode e... mitico Dean Winchester sta gettando la spugna?”
“Sto
solo facendo quello che è giusto.”
“Giusto
per chi? Per i milioni di persone che moriranno?”
“Giusto
per quelli che sopravvivranno..”
“Sei
sicuro?”
“Certo
che lo sono!”
“E
che mi dici di quei sopravvissuti che sostieni di voler
salvare?”
gli chiese Allison “Come credi che vivranno senza le persone
che
amano in uno scenario post apocalittico?”
“Non
è un mio problema!”
Allison
rise “Ah no?”
“No!”
“Quindi,
fammi capire.. Decidere di sacrificare molti preservando la salvezza
di pochi è un tuo problema e le conseguenze che ne
deriveranno no?”
Dean
non rispose.
“Non
sai che dire vero?” lo stuzzicò Allison
“Dean Winchester è
senza parole!”
“Non
posso occuparmi di tutto io.”
“Lo
so! Sei tu che hai sempre pensato il contrario. Con tuo padre, con
Sammy..”
“Sta'
zitta!!”
“Perchè?
Siamo qui per dire la verità, quindi diciamola fino in fondo
Dean.”
continuò Allison “Tu hai sempre cercato di essere
come tuo padre,
poi quando hai capito che ad essere come lui non ci avresti
guadagnato niente, eccetto una perversa ossessione per la
vendetta, hai deciso che eri migliore di lui. Che potevi affrontare
tutto senza problemi. Che eri più forte di tutti. E alla
fine.. Beh,
alla fine siamo qui. Quanto ti senti forte ora Dean?”
“Chiudi
la bocca!”
“Ti
senti inutile. Disperato..”
“Smettila!”
“Hai
perso tutto, e se vuoi dire di si a Michael non è
perchè senti che
è la cosa giusta, ma perchè non hai
più niente da perdere e sei
troppo egoista e spaventato per rimanere qui su questa terra ad
affrontare le conseguenze di.. tutto.”
Dean
rise “Tu non sai niente di me! E sai una cosa? Non sai niente
nemmeno di te stessa.”
“Si.
Probabile.. Ma qui non stiamo parlando di me. Stiamo parlando di te.
E la triste verità Dean..” si fermò e
lo guardò dritto negli
occhi “La verità è che tu sei solo e
questo ti fa paura. Dirai di
si, solo per inebetire il tuo spirito e non sentire più quel
dolore
che ti brucia e ti consuma dentro.”
Dean
serrò le mascelle.
“Non
è vero?” Gli chiese Allison.
Si
avvicinò a lui e lo scosse violentemente “Non
è vero, Dean?”
gli urlò contro.
Dean
sospirò e la guardò lasciando cadere qualche
lieve lacrima.
“Hai
ragione!” le sussurrò “Hai ragione..
Sono stato pessimo per
tutta la vita. Anche con te che eri l'unica che meritava amore
incondizionato. Mi dispiace.”
Allentando
la presa, Allison si schiarì la voce e si
allontanò un po'.
“Non
essere dispiaciuto per me Dean.” gli disse “Io ti
ho amato, e
anche se tu non mi hai mai ricambiata davvero, mi hai dato un figlio.
E quel bambino è la cosa che amo di più al mondo.
Il regalo che la
vita mi ha fatto.”
“Come
sta?”
“Sta
benissimo!”
Dean
sospirò e la guardò avvicinarsi a Cass e Sam.
“Gli
farò sapere che suo padre è un eroe!”
continuò Allison.
Poi
guardò Castiel e si schiarì la voce. Si
aggrappò a lui e
riservando a Dean il suo miglior, seppur duro sorriso, volò
via con
l'angelo verso casa.
Con
Sam, nella stanza, dopo il faccia a faccia più duro e
veritiero
della sua intera esistenza, Dean si sentì un verme.
Fece
un grosso respiro e poi alzò gli occhi al cielo sotto lo
sguardo
perplesso di Sam.
Serrò
le mascelle e chiuse gli occhi.
“La
risposta è no!” disse deciso col cuore sanguinante.
… And
when your heart begins to bleed, you're dead,
and dead,
and dead
indeed.
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