PENSIERI
PRIVATI...Si può entrare in se stessi con
sincerità? Sì, ma è meglio farlo dalla
porta sul retro, sfuggendo al ladri di intimità,in agguato
all'ingresso principale.
Sono
qui, in questa anonima stanza d'albergo, che mi rigiro insonne fra le
lenzuola facendo il bilancio degli ultimi anni della mia vita. Le cose
sono cambiate, eccome se lo sono. Ho sfondato, sono famoso, guadagno un
mucchio di soldi, giro il mondo, il mio nome e il mio volto sono
ovunque...anche sulle mutande. Ma sono felice? Beh, posso dire di amare
il lavoro che faccio e di non risparmiarmi nel farlo, anche se di
fronte al risultato finale mi sento a disagio e, per quanto posso,
cerco di non vederlo. Quando lavoro metto tutto me stesso, ogni cosa di
me, anche la mia insofferenza e la mia impulsività cerco di
incanalarle nel dare vita ai personaggi che interpreto. A volte
è difficile anche perché ho la sensazione che
siano loro, in taluni casi ad appropriarsi di me...che strano. La birra
che ho preso dal frigo bar si sta scaldando, dimenticata sul comodino.
Sarebbe meglio se non bevessi, ma l'alcool mi aiuta a sciogliere i nodi
di inquietudine che a volte sento dentro lo stomaco. Lo so, non dovrei
lamentarmi,ma questa vita non è solo rose e fiori come
pensano i più. Per tutto c'è un prezzo. Ogni
tanto penso di stare sgretolandomi pian piano ad ogni intervista,ogni
articolo, ogni trovata pubblicitaria...zac! Via un pezzetto di me, non
è una bella sensazione. Le fan,persone adorabili quando non
cercano di spogliarti in mezzo alla strada, quando non urlano
istericamente solo perché hanno visto la tua ombra. E non si
può capire cosa sia entrare in internet e vedere la tua
vita, la tua persona, tutto di te analizzato al microscopio,
vivisezionato come se tu fossi una cavia da laboratorio. Ormai sono
prigioniero, di me stesso,delle mie scelte e a volte questa
consapevolezza fa male. Quando succede chiudo gli occhi e torno con la
memoria al tempo in cui non ero nessuno e potevo andare al pub con i
miei amici e fare casino tutta la notte; non avevo uno straccio di
donna ,ma la mia amante appassionata era la libertà.
Capitava anche che mi rinchiudessi nel mio mondo speciale fatto di note
e spartiti che gelosamente non condividevo con nessuno, se non con il
mio cane che, accucciato ai miei piedi, ascoltava, guardandomi con
occhi sinceri ed intelligenti, quasi avesse voluto dirmi:
"tranquillo,anche se fa schifo,io ti voglio bene lo stesso". Che bei
momenti e quanta nostalgia nel ricordarli.
Non
avevo niente ed ero alla costante ricerca di qualcosa. Ora ho tutto, ma
non so più che cercare, a parte forse me stesso. Ho paura,
sì, lo ammetto, ho paura di ciò che dico, che
faccio, sto perdendo la mia spontaneità, me l'hanno fatto
notare, so che è così, ma nella mia situazione
essere sinceri equivale a lasciarsi massacrare. Tutti mi stanno
intorno, mi chiedono qualcosa, vogliono qualcosa da me e il mio compito
è di accontentarli. Io sono qui a vendere la mia anima per i
loro sorrisi. Nessuno si chiede come sto, questo non è
rilevante, finché sorrido e firmo autografi è
tutto ok, poco importa se un peso mi schiaccia e il mio sorriso sia
tirato. Ho le occhiaie? Sicuramente diranno che ho fatto le ore piccole
in locali molto in, magari invece sono stato male, ma nessuno pensa che
questo possa accadere. Io sono perfetto, fortunato, bello,
ricco... se fossi al tuo posto,dicono. Se foste al mio posto
alle volte urlereste, così, solo per evitare di soffocare.
Anche i rapporti con gli altri si sviluppano sotto un'ottica falsata:
vogliono la mia compagnia in quanto persona o mi cercano in quanto
personaggio? Non lo so mai per certo, quindi per non sbagliare non mi
fido di nessuno e scusatemi se a volte vi sembro freddo o se sbotto
inveendo,non ce l'ho con voi personalmente, ma con tutti quelli che mi
usano. A volte mi sento una puttana! Te lo sei scelto,di che ti
lamenti? Giusto, è vero, non ho il diritto di farlo,
però per un istante soltanto provate a capire che sono
ancora un essere umano,una persona come tutti, non vedetemi perfetto,
non pensate che io non sbagli, ma altresì, non crediate che
sia fatto di gomma e che tutto mi rimbalzi addosso perchè
non è così.
Forse
del ragazzo che ero è rimasto ben poco, ma se qualcosa di
quel giovane timido ed ironico c'è ancora, questo qualcosa
è di certo la dignità, è l'affrontare
tutto a testa alta, conscio del fatto di essersi guadagnato
ciò che ha. Tutto questo valeva per lo sconosciuto Rob,
ancora di più è l'appiglio per il famoso Robert
Pattinson.
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