Fire~
La
sua vita è dominata dal fuoco.
Achille
è il fuoco, osservano alcuni. Il figlio
di Peleo è rapido e
distruttivo, uno spietato ed efficente assassino. Focoso e
freddamente impassibile, possiede una fame di gloria che sembra
l'appetito di ossigeno del fuoco. Soffoca gli uomini con la sola
presenza, perchè c'è poco spazio per gli altri al
suo fianco;
Achille è fiancheggiato prima di tutto e soprattutto dal suo
orgoglio.
Solo Patroclo ha sempre un posto accanto a lui.
Lui
supera costantemente gli altri, li supera in velocità, in
combattimento, e come uomo. È qualcosa più di
loro, un guerriero in
mezzo a semplici soldati. Un leone in mezzo agli uomini.
Questo
è come vede se stesso: un leone rivestito di carne umana ed
armatura
achea, equipaggiato con bronzo al posto di denti e artigli e
pelliccia. Lui non pensa a se stesso quando pensa al fuoco. Lui
è
più del fuoco e più audace di chiunque altro uomo
conosca –
forse più di chiunque respiri. Non conosce nessuno
più incostante e
fatale di se stesso, che riesce a personificare il fuoco nei suoi
occhi.
Al
contrario, per lui, il fuoco è passione – l'unica
cosa più feroce
di lui; non ne risente, poichè la passione è
ciò che gli dà la
forza. È fatto di questo. Finchè sarà
guerriero, e principe e
leone, Achille sarà passione. E lui nutre una passione per
molte
cose; è un uomo pieno di estremi. Si infuria e urla e uccide
e canta
e vive
con passione. Detesta e ama e combatte con la stessa forza, lo stesso
implacabile impegno.
L'unica
persona che si è avvicinata a questo fuoco impareggiabile
è
Patroclo, che ama Achille quasi intensamente quanto Achille ama lui
(più intensamente di quanto odi
Agamennone—più intensamente di
quanto ami il suo orgoglio, sebbene lo scopra quando sarà
troppo
tardi.) Achille
lo ammira per questo, lo ama tanto più per questo, lo adora
e lo
rispetta più di chiunque altro. Lui è
costantemente deluso dalle
donne e dai ragazzi, che sono così passivi –
soddisfatti di essere
amati, ma non offrono niente in cambio. Con Patroclo, lui è
sia
erastes che eromenos, sia amante che amato. L'intimità della
carne—sebbene cara— è seconda
all'intimità dei loro cuori, un'espressione della loro amicizia immortale. È un amore
costruito non
per il desiderio di successori, o per lussuria, o per insignificanti
desideri, ma per l'amore stesso. Quello che hanno è un patto
di
anime, un legame tra uomini.
Quando
Patroclo soccombe, Achille si sente come se fosse lui quello trafitto
dalla lancia di Ettore. La sua è un'agonia così
grande che diventa
quasi pazzo. Si addolora più di chiunque altro uomo prima di
lui,
giura vendetta più veementemente di chiunque altro abbia mai
fatto,
insegue Ettore con una collera mai provata da nessun uomo. Non ha mai
fatto qualcosa per metà, e le truppe sanno che anche in
questo,
Achille li supera tutti. Anche la sua oscurità è
più grande della
loro. Lui è, forse, semplicemente più umano di
loro. Sente tutto
più vividamente – piacere e dolore, gioia e
tristezza. Lui sogna
più ardentemente di loro, spera con più fervore,
e cade più
precipitosamente per questo.
Mentre
insegue Ettore intorno ai muri di pietra di Troia, Achille ricorda il
sogno che aveva una volta.
Oh
Giove padre! oh Pallade! e tu di Delo arciero Iddio,
Mentre
Ettore si volta per combattere contro di lui, pensando che Deifobo
sia lì al suo fianco.
...
deh fate che nessun possa...
Mentre abbatte il figlio di
Priamo, esigendo la sua giustizia personale e sapendo che non
è
abbastanza—sapendo che questo dolore esasperante non
può essere
cancellato così facilmente.
...né
Troian né Greco schivar morte, nessuno...
Mentre
perfora le caviglie di Ettore e lega una corda attraverso le ferite
aperte, come se Ettore potesse sentire. Lui vuole che Ettore senta.
... onde del sacro ilïaco muro la caduta sia...
Mentre trascina il corpo
di Ettore dietro il suo carro, con l'intenzione di sfigurarlo, con
l'intenzione di negargli una degna cremazione—con
l'intenzione di
far rimpiangere ad Ettore, per l'eternità, l'avergli portato
via
Patroclo.
...di noi due soli preservati il
vanto.
La
prima volta che Achille disprezza il fuoco è la notte in cui
lo vede
ridurre Patroclo a cenere sulla pira funeraria.
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Note della traduttrice: Questa
splendida one-shot la trovate in lingua originale (inglese) QUI.
L'ho tradotta un po' di tempo fa e mi sembrava meritevole di essere
pubblicata :)
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