Che brutta bestia la gelosia...
"Che bello! Sono troppo felice!" esclamò Lucia stritolando
Hippo in un abbraccio
"Aiuto! Non respiro! Per favore Lucia lasciami andare mi stai
soffocando" balbetto il povero pinguino cercando di riprendere aria.
Finalmente la ragazza lo lasciò andare e lui, massaggiandosi
il collo la ammonì con un tono di superiorità
nella voce dicendo:"Per me stai sbagliando ad attaccarti
così tanto a quell'umano. Sei una principessa sirena e non
puoi permetterti di perdere tempo con queste sciocchezze"
"Sei un guastafeste lo sai questo vero???" replicò Lucia
seccata
"Io lo faccio per il tuo b..." tentò di replicare Hippo ma
venne interrotto da Rina e Hanon che entrarono nella stanza
travolgendolo in pieno.
"Di che discutete voi due?" chiese Hanon curiosa
"Secondo te, in un giorno allegro e stupendo come questo
perchè tra poco uscirò con Kaito, di che mi sta
parlando Hippo?" rispose alzando gli occhi al cielo
"Ma dai ma stai sempre a rimproverarla?! Così me la stressi
delle ragazza belle e carine come noi non possono avere delle
rughe" replicò Hanon con un argomento veramente schiacciante.
Hippo decise di lasciare perdere perchè non aveva nessuna
possibilità di vincere contro quelle tre e uscì
dalla stanza senza degnarle di una risposta e chiudendosi la porta alle
spalle con un forte tonfo, come a sottolineare la sua disapprovazione.
"Lasciatelo perdere, gli passerà" disse Rina sedendosi con
grazia sul letto e osservando Lucia che, indaffarata, cercava qualcosa
di carino da mettersi per quell'uscita "romantica". Era buffo
osservarla, perchè aveva la classica aria sconsolata che
hanno tutte le ragazze, quando per un'uscita importante, guardano
l'armadio strapieno di vestiti bellissimi e se ne escono con la
frase:non ho niente da mettermi!
Le faceva troppa pena! Quindi si alzò e prese dall'armadio
una camicia a quadretti azzurra e bianca e una minigonna bianca e
glieli gettò sul letto:"Ecco i tuoi vestiti! Corri a
truccarti e a vestirti che tra mezz'ora vi dovete incontrare al bar
Pichipicht." esclamò Rina guardandola divertita mentre Lucia
cercava di infilarsi gli stivali contemporaneamente con la
maglietta. Hanon nel frattempo curiosava tra i cassetti per scegliere i
vari accessori e il trucco. Dopo un paio di minuti riuscì ad
infilarsi tutti i vestiti correttamente e nel verso giusto e dopo
aver messo un pò di mascara e lucidalabbra , prese
la borsa e si precipitò sulle scale, inciampando
negli ultimi gradini gridando un "grazie!" alle amiche che dal piano di
sopra ridevano e un "ci vediamo" seccato a Hippo che osservava la scena
a braccia conserte. Corse fino all'entrata del bar, perchè
si rendeva conto di essere in ritardo di un quarto d'ora, e lei odiava
far aspettare il suo bel Kaito! Inaspettativamente lui all'entrata non
c'era e neanche all'interno. Strano, lui era sempre puntuale. Nel
dubbio controllò il cellulare e vide che c'erano due
chiamate perse e un messaggio che diceva che aveva avuto dei
contrattempi e ritardava di una mezz'oretta all'incirca. Ci rimase un
pochino male ma si riprese subito, perchè lei non aveva
fatto la figura della ritardataria, però ora c'era un
problema: che cavolo avrebbe fatto nel frattempo???
Si mise a gironzolare un pò in giro canticchinado a bassa
voce e con la testa fra le nuvole, finchè non si
scontrò con qualcosa e cadde a terra. Quel "qualcosa" era
una persona, e per la precisione un ragazzo mooolto carino: sembrava un
modello!
Lucia era rossa per la vergogna e balbettava parole sconnesse
per scusarsi, ma quel ragazzo era anche molto gentile e le porse la
mano, aiutandola ad alzarsi:"Non preoccuparti non mi sono fatto niente"
rispose sorridendo"Come mai sei qui da sola?"le chiese dopo che si fu
rialzata
"be... Perchè quello con cui dovevo vedermi è in
ritardo da un pò..."balbettò Lucia, ancora rossa
in faccia per la brutta figura di poco prima
"Da quanto tempo è in ritardo?"chiese il ragazzo
squadrandola da capo a piedi, con un sorriso sulle labbra
"Da mezz'ora all'incirca..."rispose non capendo che cosa voleva quel
tipo da lei
"Benissimo, allora ti prendo in custodia finchè questo qui
non si presenta a reclamartii!"esclamò convinto"A proposito
mi chiamo Ken e tu?"
"Io sono Lucia, ma tu sei sicuro che io voglia stare in custodia da
te?"esclamò quest'ultima irritata dalla sfacciataggine di
quel tipo, girando sui tacchi per andersene
"Be... guardami! Faccio il modello penso di essere un bel vedere"
ribattè quest'ultimo afferrandola per un braccio e
facendola girare per avvicinarla pericolosamente al suo viso. Lucia
rimase impietrita dalla sua audacia, cioè non si conoscevano
neanche da 10 minuti e lui faceva già lo spaccone.
"Lasciami" sibilò divincolandosi dalla sua stretta. Lui
glielo permise scoppiando a ridere e le prese la mano e come se niente
fosse le chiese con un tono di voce totalmente diverso, allegro: "Bene
Lucia, andiamo in spiaggia?"disse sorridendo. Lei contagiata
dal suo riso, sorrise con naturalezza e quest'ultimo rimase
incantato a guardarla per un pò finchè lei non
senti che le sue guance cambiavano colore e lui si riscosse dicendo con
un tono basso e seducente, facendole l'occhiolino:"Wow hai un
bellissimo sorriso"
Il sorriso della ragazza si allargò ancora di
più. Aveva completamente dimenticato il suo modo sfacciato
di poco prima. Le piaceva quel tipo. Rimasero per un pò a
passeggiare sulla spiaggia, a volte tornando al bar per controllare se
Kaito era arrivato ma niente e Lucia restava sempre più
delusa, ma Ken notandolo con qualche battuta riusciva farla ridere.
All'improvviso un "Lucia!! Scusami sono in ritardissimo perdonami ma ho
avuto dei probl..." arrivò alle loro orecchie e girandosi
videro Kaito che correva a perdifiato verso di loro, ma che si
bloccò alla loro vista insieme. Salutò la ragazza
con un bacio sulla guancia e guardo in cagnesco l'altro ragazzo,
avvilendosi per la confidenza che avevano e per la sua bellezza. "E
questo qui chi è?"domandò Kaito a Lucia,
escludendo completamente dalla conversazione Ken.
"Questo qui"disse Lucia indicandolo" Lo conosciuto grazie al tuo
ritardo di un'ora abbondante e si chiama Ken"
"Uhmmm... interessante. Comunque andiamo Lucia, vieni" disse Kaito
tirandosela dietro, ma fu bloccato da Ken, perchè vedeva che
la ragazza opponeva resistenza. I due ragazzi si guardarono
in cagnesco per un tempo interminabile, finchè Lucia non si
mise nel mezzo e disse con voce ferma:"Staremo tutti e tre insieme
stasera"
I due sembrarono sbalorditi:"Cosa?? Io con questo qui non ci sto!"
esclamarono all'unisono
"Bene almeno in una cosa siete d'accordo. Vedrete che ne avrete altre
in comune. ora andiamo dai!"disse soddisfatta e iniziando a camminare
facendo strada. I due rimasero indietro per scambiarsi qualche parola
non del tutto "amichevole"
"Lucia è mia, non la devi toccare e devi starle lontano
stasera"disse Ken senza tanti giri di parole e Kaito replicò
pronto:"Tu la devi lasciare stare, l'appuntamento è con me
e..."
"No, tu le hai dato quasi buca e poi a te piace?" gli chiese
interrompendolo e guardandolo serio
"Be ecco... Non so, forse" balbetto Kaito sorpreso ed imbarazzato per
quella domanda indiscreta da parte di quello sconosciuto. Quest'ultimo
si mise a ridere e lasciò il ragazzo indietro dicendogli:"E
allora smamma amico ci sono io prima!" e dandò la mano a
Lucia che lo guardò sorpresa e sorridendogli. A Kaito,
osservando quella scena, gli mosse qualcosa nello stomaco,
"Che mi succede?" pensò angosciato"Sarà stato il
Sushi che ho mangiato prima", ma ovviamente si sbagliava, quella che
provava era gelosia, la gelosia nei confronti di quel tipo che stava
sempre appiccicato a Lucia e che la guardava in modo strano, da
pervertito. Doveva stare attento a quel tipo li. "Nessuno doeve
toccarmi Lucia" pensò arrabbiato e raggiungendo i due che
ridevano per qualche battuta idiota di quel tipo idiota. Li divise con
un gesto della mano, mettendo un braccio sulla spalla della ragazza. e
sorridendole in modo seducente e chiedendogli:"Se vuoi posso liberarmi
di quello li e andiamo a farci un gita romantica in barca che dici?"
"Cosa??"Lucia era rimasta basita e imbarazzatissima da quella domanda e
rispose solo con qualche parola sconnessa e prima che si fosse ripresa
Ken tornò all'attacco: tese uno sgambetto a Kaito, il qualo
inciampò, e prese subito il suo posto abbracciandola alla
vita. e baciandole i capelli. Lo sconfitto tornò all'attacco
e le situazioni si ricapovolsero molte volte prima che Lucia esclamasse
stizzita:"Basta!! Smettetela di fare così!! Sono stufa!
Sembrate dei bambini, e tu poi Kaito sei il meno credibile dei
due"doesse puntandogli un dito contro"Non te n'è mai fragato
niente di me e adesso improvvisamente vuoi abbracciarmi, fare una gita
romantica e cavolate varie! Basta ammettilo che sei geloso, oppure vai
a fare fessa qualcun'altra." finì la sua sgridata e corse a
nascondersi dentro il bar. Kaito era il più sconvolto. Non
riusciva a credere che era così che appariva ai suoi occhi:
un menefreghista, un bambino capriccioso. A questo si aggiunsero anche
le occhiate sconvolte da parte di Ken che gli disse per la seconda
volta in quel giorno in tono serio:"Sei veramente fesso! Devi essere
ceco per non accorgerti che di ragazze come lei non ce ne sono in giro.
è bellissima e la sua personalità stupenda e tu
la trascuri?? Mah"
Ken raggiunse Lucia e la trovò in lacrime, sconvolta per
quello che aveva detto e anche per colpa loro.
"Lucia"sussurrò piano quest'ultimo:"Scusami non volevo
ferirti"
"Non preoccuparti"rispose con un sorrise lacrimoso:"Non è
colpa tua ma di Kaito."
"Lui ti pace vero?" le chiese con un sospiro rassegnato
"Si, io lo amo dal primo momento che l'ho visto e lui non so, a lui non
importa niente di me" gli confidò in modo triste. Il ragazzo
la guardò per un momento interminabile finchè non
si decise e disse:"Bene, mi sono reso conto che con te non ho nessuna
speranza, ma almeno permettimi di far aprire gli occhi a quel
deficiente di cui sei innamorata" disse facendogli l'occhiolino
"E come?" chiese lei speranzosa ma anche diffidente
"Ti fidi di me?"chiese a sua volta lui
"be... si credo di si, ma io che dovrei fare??" disse Lucia curiosa
"Bene, allora fingi di essere attratta da me almeno un poco e che io ti
piaccia." rispose passandosi sui capelli neri.
"Be... Non è tanto difficile fingerlo" disse tornando a
sorridere
"uhmmm... Grazie del complimento, allora se non c'era già
quell'idiota io avrei potuto avere qualche possibilità con
te?"chiese speranzoso.
"Più di una possibilità, anche mille!" disse lei
prendendolo per mano e abbracciandolo, sussurandogli un grazie ed
uscirono tutti e due più contenti. Controllarono dov'era
Kaito e si misero davanti a lui, abbastanza vicini in modo che lui
potesse anche ascoltare la conversazione oltre che vedere la scena. Il
diretto interessato spalancò gli occhi e mi mise dietro un
albero, convinto di non essere visto. Kaito non si capacitava di quello
che gli stava succedendo. Si era sentito ansioso e infastidito quando
Ken era andato a cercare Lucia, ma lui non aveva mosso un passo da li,
troppo scombussolato dalle emozioni che lo stavano travolgendo quella
sera. Era da un pò che si poneva due domande fondamentali
quella sera: Gli piaceva Lucia? Era geloso di lei? A questo non
sapeva rispondere, perchè non si era mai sentito
così preso da qualcuno in vita sua, a parte quella sirena
che per lui era un sogno impossibile e si era rassegnato. Osservava la
scena davanti a lui con un forte senso di inquietudine nello stomaco.
Forse era veramente gelosia. I suoi pensieri però furono
scossi da una frase sussurrata da Ken:"Io non sono un codardo come quel
tipo con cui sei uscita. Io non ho paura di mostrare i miei sentimenti"
e avvicinandosi pericolosamente al viso di Lucia, gli
sussurrò "ti amo" e dischiuse la bocca per baciarla. Vide
accadere tutto ciò al rallentatore e all'improvviso fu come
se una bestia si agitasse dentro di lui imponendogli di spaccare la
faccia a quel tipo che si permetteva tanto con Lucia.
Urlò un forte:"No! Fermati o ti spacco la faccia se non ti
allontami immediatamente da lei!" precipitandosi a dividerli con il suo
corpo e guardando malissimo Ken, che però stranamente
sorrideva. "Bene, ho avuto la mia conferma: ti piace" e se ne
andò soddisfatto facendo l'occhiolino a Lucia. Rimasero lui
e lei da soli e un silenzio carico di significati scese fra di loro.
"Quindi è vero, ti piaccio?" sussurrò
con voce tremante Lucia, incapace di guardarlo negli occhi. Lui, sicuro
come non mai quella sera, per tutta risposta, le sollevò il
viso con un mano e le sussurrò:"Si , tantissimo.
C'è voluto quel tipo per farmelo capire, però
alla fine si, mi piaci tantissimo"le dichiarò finalmente,
facendo assopire quella brutta bestia chiamata gelosia che quel giorno
non gli aveva dato tregua. "Più di tutti? Non c'è
nessun altro che ti piace più di me?" sussurrò
scrutandolo negli occhi come se fosse in cerca di una risposta positiva
o se cercasse di suggerirgli qualcosa. In effetti c'era: la sirena, ma
non glielo poteva confessare, quello era un amore impossibile.
"Però gli usci dalla bocca un si. Rimase scioccato dalla sua
stessa risposta: era incapace di mentirle. Lei lo guardò
un'ultima volta con i suoi occhi profondi cercando di suggerirgli
qualcosa, ma quel qualcosa non venne e Kaito riuscì a
pronunciare solo il nome:"sirena". Gli sorrise, dischiudendo la bocca,
come ad invitarlo a baciarla e lui non se lo fece ripetere due volte,
ma quando arrivò ad un millimetro dalle sue labbra lei si
allontanò di scatto dicendo:"Mi dispiace, ma in amore non
accetto di essere seconda a nessuno" e se ne andò con un
sorriso sornione sulle labbra, lasciandolo li fermo come un idiota, con
le labbra dischiuse.
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