Dreams
Ogni persona che ho incontrato nella mia vita mi ha colpito sempre per
qualche sua particolarità o per qualche sua
capacità;
Chi per il suo affetto,chi per la sua ironia,chi per l'estrema
sensibilità,chi per i suoi comportamenti freddi nei
confronti delle persone e degli avvenimenti che accadevano nella
vita,tutti hanno segnato momenti, attimi,secondi,mesi o addirittura
anni e mi hanno lasciato un impronta del loro passaggio.
Una persona in particolare mi ha colpito per l'attenzione che mi poneva
ogni giorno di più,per le emozioni che mi faceva provare,di
cui non sapevo nemmeno l'esistenza, con cui ho provato l'ebrezza del
pericolo e di un sentimento chiamato "amore".
E' una storia che non ha una fine e non l'avrà
mai,perchè i sentimenti forti e resistenti.come quelli che
ci legano non hanno fine.
Circa un anno fa ero una normalissima ragazza che studiava e pensava
solo al divertimento e solo agli amici,qualche volta aveva avuto un
ragazzo,ma aveva imparato a reputare l'amore un sentimento solo per i
più deboli che davano colpa di tutti i dolori all'amore,per
questo odiava avere una cotta per un ragazzo,perchè sapeva
che tutti l'avrebbero solo delusa.
Un giorno di dicembre mi ritrovai sotto un diluvio sotto la
stazione,era buio e oramai ero totalmente zuppa d'acqua,sentivo le
goccie pesanti e fredde cadere sul mio viso mentre cercavo di
ripararmi,ma non c'era un posto dove proteggersi da quell'infinito
acquazzone.Mi rassegnai e i guardai intorno per trovare un negozio per
rifugiarmi,quando ad un certo punto quelle goccie che oramai sembravano
aghi sulla mia pelle scomparsero,io mi guardai intorno e vidi un
ragazzo che molto gentilmente aveva avvicinato il suo ombrello verso di
me per preteggermi.
Rimasi colpita dai suoi occhi assurdamente belli e meravigliosi e dai
suoi capelli chiari,lui mi sorrise e con voce bassa e secca disse:
«Sembri leggermente bagnata vieni qui!»
Io ne rimasi incantata e lo guardavo con lo stesso sguardo con cui si
guarda un opera d'arte,ne ero affascinata e non riuscii nemmeno a
parlare.
Dopo qualche minuti arrivò un mio amico che stavo aspettando
in stazione e che a causa del terribile acquazzone aveva fatto tardi.
Sorrisi al ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome e me ne andai.
Fu uno degli attimi della mia vita più bello che avessi
vissuto,perchè sembrava una scena di un film,anzi di un
sogno,ma ero stata così tanto ingenua da non riuscir nemmeno
ad aprire bocca.
La sera continuò ed io pensavo perennemente a quella
bellissima scena ed ogni tanto buttavo uno sguardo per vedere se
ricompariva di nuovo come prima,ma niente.
Dopo un pò iniziai addirittura a pensare che fosse solo
frutto della mia immaginazione,perchè era la prima volta che
mi capitava una cosa simile.
Mentre stavo tornando a casa e ovviamente pioveva, iniziai a correre
per prendere l'autobus che mi avrebbe condotto a casa cercando di non
bagnarmi per evitare l'innarrestabile raffredore che oramai sentivo
dentro di me,arrivata di fronte alla stazione mi fermai a guardarla,
come per ricordare quello che era successo, ma speravo di rincontrarlo
lì per poterli almeno dire il mio nome,niente.
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