Alba

di Anthy
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Alba
Alba




A Luisina, che con le sue parole mi ha incantata...
Chiedo perdono per questa piccola shot che non si avvicina
assoltuamente alla bellezza della tua poesia.



Silenzio mi circondava.  

A spezzarlo, l’infrangersi delle onde sulla spiaggia; facendomi cullare da quel suono, osservavo la vasta distesa azzurra di fronte a me, che si muoveva quieta, seguendo un ritmo che nessun’altro poteva conoscere...
Abbracciai le ginocchia, posando il mento su di esse, sentendomi in pace con me stessa.
Mi sentivo una privilegiata di fronte a questo spettacolo della natura; ero così piccola, così insignificante di fronte all’oceano. Chissà quanti potevano permettersi una vista del genere: il sorgere del sole, che pigramente si sollevava dal suo giaciglio per rischiarare il cielo; l’acqua, lievemente tinta di rosso, che brillava incantando con le mille sfumature che i nascenti raggi le regalavano...
Sentivo il leggero vento del mattino scompigliarmi i capelli, quasi in una carezza impalpabile... inutile cercare di portarli dietro le orecchie: si sollevavano, accompagnati da dita invisibili che si intrecciavano fra di essi.
Ultimamente, mi ero sentita... più vecchia.
Tutto quello che avevo vissuto, tutto quello che avevo provato, mi avevano fatto sentire più matura.
Ma ora... ora mi sentivo una bambina, che si emozionava di fronte all’alba di un nuovo giorno.
Se dovevo essere sincera, mi sembrava di vivere un’aurora  costante in questi giorni: i problemi sembravano così lontani, così inconsistenti, così come la fredda notte era ormai un ricordo lontano con l’arrivo della prima mattina.
Ci si poteva illudere, in questo momento della giornata, che tutto sarebbe stato eterno, che tutto sarebbe stato stupendo...
Sì, l’alba era un’illusione di felicità.
Un limbo.
Forse era sbagliato, forse non era effettivamente un comportamento maturo, ma ogni tanto illudersi che tutto stesse andando bene era confortante.
Per la tristezza, per i problemi c’era tempo... volevo vivere in pace questi brevi momenti.

Strinsi maggiormente contro di me le gambe, sospirando di piacere.
Quasi non battevo ciglia per non perdermi un attimo di questa magnificenza.
Volevo ridere.
Ridere, cantare, gioire!
Era così bello, così bello...
Ed io ero così felice, ora.
Aprii la mano sinistra, osservando con gioia il sottile anello che adornava l’anulare.
Un simbolo, una promessa.
Ma quello che più contava erano le emozioni, i sentimenti che tenevo dentro il mio cuore; erano le parole di Edward, i suoi “ti amo”, i suoi gesti... era il sentirmi stretta a lui la notte, era il saperlo sempre vicino a me, era qualcosa che andava oltre quella fede.
A suo tempo, non l’avevo capito.
Mi ero opposta ad averla, mi ero sentita terrorizzata.
Legata.
Ma ad oggi potevo dire che nulla era cambiato.
Io sarei sempre stata sua.
Sempre.

<< Buongiorno amore>>.

Un sussurro, il suo.
Un sussulto al mio cuore.

Non l’avevo sentito arrivare. Non che la cosa mi stupisse...
Lo sentii sedersi alle mie spalle, prima che la mia schiena venisse adagiata contro il suo petto.
Sentivo il suo respiro accarezzarmi i capelli, le sue mani avvolgermi la vita... ora tutto era perfetto.
Mi accoccolai contro di lui, ispirando il suo profumo, così buono, così maschile... così tentatore...
Mi sentivo piena d’amore per lui.
Lo volevo, lo volevo sempre.
Accanto a me, con me, in me.
Sempre.
<< Mi sei mancato>>, mormorai, mentre sentivo le sue labbra lambire il mio collo.
Le sentii aprirsi in un sorriso, prima che un bacio venisse posato delicatamente contro la pelle.
<< Anche tu>>, rispose contro la mia guancia.
Ed ancora un bacio. Ed un altro, un altro ancora...
Posai la testa contro la sua spalle, cercando le sue labbra.
I suoi occhi erano felici, specchi dei miei.
Mio marito.
Il mio vampiro.
Il mio uomo.
Accarezzai quel volto che tanto amavo, prima di baciarlo con desiderio; bramavo quel contatto, bramavo lui.
Sempre.
E lui non si lasciò pregare, facendomi sospirare soddisfatta mentre ricambiava con altrettanta passione; lontane erano le sue paure, lontano era il suo timore.
O forse, sapeva mascherarli bene.
Non lo sapevo.
Ora esisteva solo la sua bocca che si muoveva sulla mia; le sue mani che risalivano sotto il leggero vestito, accarezzandomi con desiderio, lasciando al loro passaggio fredde scie ardenti.
Tutto gli avrei concesso di me stessa.
Tutto.
Lui era l’oceano e, per quanto io potessi essere piccola ed insignificante, gli avrei donato me stessa a lui.
E con gioia, mi lasciai spogliare, mi lasciai adagiare sulla tiepida sabbia... mi lasciai ammirare dal suo sguardo profondo.
Ed io fissai adorante il suo corpo nudo, solo mio.
Osservai la sua pelle brillare alla luce del sole.
Osservai il suo volto, i suoi capelli mossi dalla brezza...
Sì, ero una privilegiata, non meritavo così tanto.
No, affatto.
Eppure... lo amavo, cielo se l’amavo.
E quando si avvicinò, sovrastandomi, chiusi gli occhi, lasciandomi trasportare dai sensi.
Lasciandomi trasportare dalle sue mani, che sfioravano il mio corpo con adorazione; dalle sue labbra che lambivano la mia pelle con desiderio.
Bruciavo, bruciavo sotto il suo tocco.
Edward era ovunque... il suo profumo, il suo sguardo, le sue dita...
Ansimavo, lo chiamavo, lo amavo.
Era come il sole, che con i suoi raggi sfiorava tutto intorno a sé.
Era troppo, troppo per me.

<< Bella>>, sussurrava, facendomi impazzire con la sua bocca e le sue mani.
<< Bella>>, ansimava, quando lo sfioravo con amore.
<< Bella>>, ringhiò, quando lo accolsi in me.

E nei miei pensieri c’era solo lui...
Edward, Edward, Edward...
Edward che mi regalava piacere, che mi amava, che mi faceva sua...
Realtà, sogno, pazzia...
Tutto si confondeva.
C’erano solo i nostri nomi; i nostri corpi che si appartenevano, che si muovevano aritmicamente; le nostre labbra che si incontravano.
E poi...
Estasi.
Piacere.
Un limbo sospeso, dove nulla esisteva se non noi stessi.
La nostra eterna aurora...


***


Note: shot forse nonsense, ma Luisina con la sua poesia mi ha ispirata.
L’alba, che momento stupendo!
Grazie Luisa per quella piccola perla! È stata stupenda, stupenda.
E forse – sicuramente – questa shot sfigura in confronto alla bellezza delle tue parole e probabilmente neanche si avvicina alla tua stupenda poesia, però come l’ho letta, mi hai ispirata *_*
Grazie ancora (_ _)

Un grazie a chiunque leggerà e commenterà!
Un bacione
Anthea







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