Broken
CIAO!!!!!!! =D
Ho
avuto l'ispirazione per scrivere questa ff mentre ascoltavo Broken, di
cui ho anche scritto una parte. E' davvero stupenda e mi ha ricordato
Tonks, credo che possa descrivere come si sente lei senza Remus. Ora vi
lascio alla lettura! Spero che vi piaccia!! =D =D
BROKEN
'Cause I'm broken when I'm lonesome
And I don't feel right when you're gone away
Broken – Seether ft. Amy Lee *
Sola. Non posso
credere di sentirmi così. Io sono sempre stata una ragazza allegra, piena di
amici, ma ora… ora non è più così. Le chiacchiere degli amici, i loro tentativi
di tirarmi su… è tutto inutile. Voglio loro molto bene, ma mi manca la cosa più
importante: mi manchi tu. Ormai non riesco nemmeno a distrarmi, a far credere
agli altri di stare bene. Il mio aspetto parla per me: sono dimagrita troppo,
sembro uno spettro ormai, e i miei capelli non si contraddistinguono più per il
loro colore rosa: sono grigio topo, proprio come la mia vita da quando non ci
sei.
Ormai sono a
pezzi e tutto perché te ne sei andato. Perché, Remus? Perché mi hai rifiutato
così? Perché non riesci ad andare oltre a quei piccoli problemi? Perché ti
sembrano insormontabili? Ormai ho perso la speranza, non credo più che mi ami. Se
mi amassi ce la faresti, supereresti tutto; infondo l’amore vince tutto, no? Invece
qualsiasi cosa ci sia tra di noi… beh, non riesce a vincere niente, ci siamo
bloccati alla prima difficoltà.
Sono completamente
a pezzi e la cosa che più non capisco è perché ancora mi ostino, perché ognuno
dei pezzi in cui mi sono divisa appartiene a te, perché ogni mio pensiero e
ogni mia speranza siano riferiti a te. Mi hai lasciata: non ti fai quasi più
vedere a Grimmauld Place, o se lo fai ti assicuri che io non ci sia, scegli gli
orari in cui sai che sono al lavoro o in missione. Durante le riunioni, quando
sei obbligato a stare nella stessa stanza dove sono io, mi stai il più lontano
possibile e te ne vai appena puoi, in modo da non dovermi parlare, memore della
nostra ultima chiacchierata, o forse dovrei chiamarla litigata furiosa. E non
sai quanto mi faccia male tutto questo, non sai quanto vorrei averti vicino
anche solo per un istante, rivivere quei momenti, quando il tuo cuore aveva
preso il sopravvento sulla razionalità.
Ora sono a
casa mia. Sono appena arrivata dal lavoro… o forse sono arrivata da un po’, non
lo so, ho perso la cognizione del tempo. Tanto a che scopo tenere il conto del
suo scorrere? Solo per sapere da quanto tempo non ti vedo e non ti stringo? No,
meglio non sapere, meglio stare nel mio baratro di solitudine a cercare ti
tenere uniti a pezzi in cui mi sono distrutta, a cercare un filo unificatore
per tutti. Questo però sembra impossibile, non credo che esista qualcosa in
grado di farmi tornare come prima: un’unica persona felice. Chiudo gli occhi
per cercare di non fare scendere le lacrime. Non voglio piangere di nuovo, non
per te, Remus. Sento il rumore tipico della smaterializzazione; probabilmente
me lo sono immaginato, è solo frutto della mia mente che non vuole rassegnarsi
al fatto di averti perso, alla realtà: tu non tornerai mai da me. Questa mia
convinzione però viene messa in discussione da una voce, da quella voce. –Ninfadora-. È lui, l’unico
(insieme a mia mamma) che si ostini ancora a chiamarmi con quell’orrendo nome. Però
ancora non credo che sia la realtà, lui non ha motivo per essere qui. Apro gli
occhi lentamente, timorosa che sia uno scherzo giocato dalla mia strana mente. Quando
realizzo la verità hop quasi un mancamento: Lui è qui, è in piedi in mezzo alla
sala dio casa mia e mi guarda in un modo… indescrivibile, non avevo mai visto
uno sguardo simile. È un misto di tristezza, disperazione, senso di colpa,
dolcezza e… amore. Proprio così: amore.
-Ninfadora. Ti
senti bene?-
Ecco
come
distruggere il mio stato di adorazione totale per lui: per ora
passerò sopra all'uso del mio nome, ma che razza di domanda
sarebbe questa!?
-Benissimo,
non si vede? Ora che te ne sei accertato puoi anche andare-
Stupida,
stupida, stupida! Lo hai così vicino per la prima volta da secoli e lo mandi
via!? Lui sembra avere un attimo di incertezza, ma poi ricomincia a parlare
con la sua solita calma.
-Hai ragione,
era una domanda stupida. Solo mi chiedevo… c’è qualcosa che posso fare per
farti stare meglio?-
Rimango un
po’ interdetta sentendolo: dove vuole andare a parare?
-Che vuoi
dire?-
-Esattamente
quello che ho detto: voglio fare qualcosa per farti tornare allegra e felice
come prima. Sono disposto a fare qualsiasi cosa, ma devo sapere di cosa hai
bisogno-
-Qualsiasi
cosa?-
-Esatto, hai
capito bene. Anche mettere da parte… come le hai chiamate l’altra volta? Ah,
già “le mie sciocce convinzioni autolesioniste”-
Ok, qualcosa
non va. Che sta succedendo? Sono in un universo parallelo?
-Sei
ubriaco?-
-Sono
abbastanza sicuro di no. Ma conoscendolo Sisius potrebbe anche avermi anche
dato da bere qualcosa di alcolico per poi cancellarmi la memoria.-
In effetti
non è da escludere come possibilità, Sirius ne sarebbe capace.
-Allora,
Ninfadora? Non rispondi alla mia domanda?-
-Lo sai cosa
voglio?-
-Mi stai per
caso dicendo che quello che ti può fare stare meglio sono semplicemente io?-
-Non ti
sembra di essere un po’ egocentrico?-
-Sei tu che
mi hai posizionato al centro del tuo universo-
Quanto è
vero, sei davvero il centro del mio universo. E tutto è crollato da quando non
ci sei.
-Ninfadora,
ci sei ancora?-
-Eh? Ah, si,
ci sono-
-Vuoi che ti
sveli un segreto?-
-Quale
segreto?-
-Il centro
del mio universo sei tu-
Cosa!? Aspetta,
riavvolgi, che ha detto?!?!?!?
-Cccosa?-
-Sei il
centro del mio universo. E finalmente ho capito che se voglio che tutto resti
in piedi… devo mettere da parte tutte le mie paranoie-
-Sul serio?-
-Si. Ti amo
Ninfadora-
Aaaaaaaaaah!
Non ci posso credere!!!!!!!!!!!!!!!
A questo
punto non riesco più a trattenermi, non mi importa più del mio orgoglio o della
paura che lui se ne vada di nuovo, mi importa solo dell’uomo che amo che è
davanti a me e che sta facendo esattamente quello che ho desiderato per tutto
questo tempo.
Mi alzo in
piedi e mi butto addosso a lui. L’entusiasmo con cui lo faccio è così grande
che entrambi cadiamo.
“Non sono
mai stato così grato alla tua goffaggine”
“Sai che ti
dico? Nemmeno io!!”
E finalmente
succede: le nostre labbra si avvicinano e ci baciamo. A quel contatto tutto
torna apposto, non sono più sola, il mio Remus è con me. L’ho trovato
finalmente: eccolo il filo che permette a tutti i pezzi di tornare ad essere
uniti, di formare me, una persona che ora è finalmente felice.
* La traduzione è: "Perché sono a pezzi quando sono solo
Ed io non mi sento bene quando te ne vai
lontano"
Angolo autrice:
Allora,
che ne pensate? Non so se sono riuscita bene a descrivere i sentimenti
di Tonks, ho fatto del mio meglio. Lo so che magari lo perdona troppo
velocemente, ma lei lo ama molto e poi dopo tutto il tempo che ha
aspettato non credo che lei voglia perderne altro! XD Per facore
recensite!!!!!! Vorrei davvero sapere cosa ne pensate!
Baci Alya
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