Le previsioni danno pioggia e tuoni
"Non
mi dirai che una supereroina come te ha paura di un semplice temporale!"
Santo cielo, quanto le stava antipatico! Non aveva idea di come
facesse, ma Kevin riusciva a farle perdere la pazienza ogni volta che
apriva bocca.
Come pochi minuti prima, mentre guardavano la televisione. Appena la
signorina del meteo aveva annunciato lampi e fulmini per quella
giornata, lei non aveva potuto fare a meno di rabbrividire.
Cosa che non era sfuggita al suo caro cugino Ben, che, con sarcasmo
malcelato, aveva esclamato:
- Gwen, mi ero dimenticato che tu hai paura dei temporali!
Simpatico.
E Kevin aveva colto la palla al balzo con quella frase davvero poco
gradevole.
Lei non aveva paura dei temporali! Perchè avrebbe dovuto
averne?
Un temporale era un semplice evento atmosferico, esattamente come la
pioggia, la neve...
Eppure tutti quei rumori un po' di timore lo incutevano. Solo un po'.
Qualcuno bussò alla porta della camera, facendola trasalire.
- Chi è? - chiese titubante.
- Kevin.
Fantastico. Proprio l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.
- Entra pure.
Il ragazzo fece il suo ingresso nella stanza, trascinando i piedi come
se la breve distanza tra lui e Gwen fosse il percorso più
impervio che avesse mai dovuto affrontare.
Perchè doveva essere così dannatamente difficile
chiedere
scusa? In fondo aveva fatto solo una battuta. Stupida forse, ma pur
sempre una battuta.
Si sedette sul letto accanto a lei. Avrebbe voluto dirle molte cose, ma
la gola gli si era fatta improvvisamente secca. Si maledì
per
aver lasciato che la vicinanza di Gwen gli facesse quell'effetto.
Un'altra volta.
- Mi dispiace.
Lei non gli rispose, lo sguardo fisso sulla finestra. I lampi
trafiggevano il cielo come spade, il rumore dei tuoni era quasi
insopportabile.
Un temporale è solo un temporale, si ripetè per
l'ennesima volta.
- Non volevo offenderti.
La voce di Kevin la riportò alla realtà.
Spostò gli occhi sul viso dell'amico.
Una volta Ben le aveva chiesto cosa ci trovasse in quel ragazzo. Beh,
forse suo cugino non lo aveva notato, ma lei sì. Lei sapeva
com'era Kevin. A volte faceva lo sbruffone, era sarcastico e ogni tanto
tremendamente fastidioso. Ciò nonostante, riusciva ad essere
anche dolce e gentile. Non sempre, ma poco importava. A Gwen andava
bene così.
- Lo so - rispose sorridendo.
- Allora sono perdonato?
- Mmm... vedremo...
Kevin stava per ribattere quando, improvvisamente, un fulmine cadde un
po' troppo vicino alla casa, provocando un frastuono assordante.
Istintivamente Gwen sobbalzò, finendo per aggrapparsi al
ragazzo. La mani stringevano convulsamente la sua maglietta, la testa
era appoggiata al suo petto.
- Non mi dirai che hai paura - fece Kevin, in tono canzonatorio ma allo
stesso tempo affettuoso.
No, non aveva paura. Non più. Il battito regolare del suo
cuore
la tranquillizzava, da quella posizione poteva sentirlo benissimo. Quel
rumore costante aveva il potere di calmarla.
O forse era solo il fatto di stare vicino a lui. Chissà...
- Stupido - esclamò ridendo.
Kevin fece passare un braccio intorno alle spalle della ragazza e la
strinse a sè. Fissò i lampi e i fulmini, senza
riuscire a
trattenere un sorriso.
Dio, quanto amava i temporali...
Fanfiction partecipante al contest 2010:
a year together ,
indetto dal Fanfiction
Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 }
Prompt 8. Le previsioni
danno pioggia e tuoni
Questa storiella va dedicata a erato1984, con tanti auguri di Buon
Compleanno!!!!!
Carissima, spero che questo piccolo pensiero ti piaccia... :)
Ho una paura tremenda di essere caduta nell'OOC... voi cosa ne pensate?
Ringrazio in anticipo chiunque recensirà e/o
inserirà questa storia tra le preferite o le ricordate!
Un grosso Baci8!!
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