Mῆνις
Sfogava
la sua rabbia.
Era
furioso con il mondo, ed era
peggio per quel ragazzino se era capitato nei paraggi proprio quel
momento.
Li
aveva visti. L’aveva già
sentito dire, ma non li aveva mai visti. Ora che erano stati davanti ai
suoi
occhi, poteva davvero dire di essere sorpreso?
Aveva
assistito a tutta la
sequenza azione per azione. In gran parte era colpa sua.
E
il suo corpo non era nemmeno
remotamente sufficiente per contenere la sua rabbia.
Poi,
la sua voce, fredda, autoritaria. «Lascialo.»
Il
ragazzino era caduto ed era
corso verso di lei, angelo e demone.
E l’inferno non era più ostile
dei suoi occhi.
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