Finalmente
amore
Toc Toc.
Lily bussò con
insistenza alla porta del dormitorio maschile, dove era sicura si
trovasse James, il suo quasi ragazzo. Quasi perchè uscivano
qualche volta insieme ma non erano ufficialmente fidanzati.
Toc Toc.
“Ma chi... Oh, ciao
Lily”James le sorrise e si passò la mano tra i capelli.
Era a torso nudo e metteva
in mostra il fisico palestrato.
“James, chi è
tesoro?”
Il sorriso sul volto di
James si fece tirato.
Maledizione.
Lily aveva l'abitudine di
capitare nel posto sbagliato al momento sbagliato.
“Vedo che sei
impegnato... Passerò più tardi” fece la rossa,
sprezzante.
Fece per andarsene ma
James la trattenne, prendendola per un braccio.
“È solo
Amanda... Può aspettare... Cosa mi dovevi dire?”
“Tu mi disgusti, mi
fai ribrezzo Potter! Una sera Amanda, l'altra Milena, Alison...
Volevo chiederti se volevi
venire al ballo di Natale con me, ma adesso mi pento di quest'idea
bislacca, perchè tra noi non può funzionare!”
“Lily, io...”provò
a giustificarsi lui, ma la ragazza non volle sentir ragioni.
“Sette anni! Mi
tormenti da sette anni, e quando accetto non ti interesso più.
Erano solo chiacchiere per te, eh Potter? È finita!"
James la fissò
allibito: non l'aveva mai vista così furiosa.
“Ma io... Lily, ti
prego...”
“Non capisci? È
fi-ni-ta!” sibilò la ragazza, scandendo bene
l'ultima parola, giusto per far entrare in quella testa vuota almeno
il significato denotativo della frase.
Con uno strattone si
liberò dalla presa del ragazzo e corse fuori, lontano, lontano
da colui che la faceva tanto soffrire.
Senza nemmeno rendersene
conto, era arrivata sulla riva del Lago Nero.
Si sedette, la schiena
appoggiata ad un albero e cinse le ginocchia con le braccia.
Una lacrima scese sul suo
viso e l'asciugò in fretta: non aveva senso piangere, non per
lui.
Ad un certo punto udì
dei passi.
“Vattene James"
“Non sono Potter.”
Lily si voltò:”Sev!
Oh, Sev!”
Si alzò e lo
abbracciò, facendolo quasi cadere.
“Piano che così
mi strozzi! E ore mi vuoi spiegare perchè pensavi che io
fossi Potter?”
La ragazza respirò
profondmente e un fiume di parole straripò dalla sua bocca.
“Ecco io... Sono
andata a bussargli per chiedergli di venire al Ballo con me e l'ho
trovato con una ragazza, come sempre. Gli ho detto che sarei passata
più tardi e quando mi ha fermata mi sono arrabbiata. Insomma,
mi ha assillato per sette anni con i suoi continui inviti ad uscire,
e da quando ho accettato soltanto perchè ero stufa crede di
poter fare ciò che vuole.
Allora l'ho lasciato, sono
venuta qui e sei arrivato tu”.
Lily finì il
racconto versando una seconda lacrima, che cadde al suolo bagnando il
terreno.
“Che verme”
commentò Severus, innamorato di lei fin da quando la
conosceva.
“Non merita neppure
una tua lacrima... E a me non piace vederti triste...” fece,
arrossendo leggermente.
“Ma adesso non so
con chi andare al ballo!”
“Puoi... Puoi...
venirci con... me, se vuoi...”
Il viso della ragazza si
illuminò.
Guardò Severus, che
era avvampato.
“Lo faresti davvero?
Grazie Sev, grazie!”
Lo abbracciò.
Stettero un po' in
silenzio, ad osservare la scena soltanto il cielo scuro e il
paesaggio tranquillo.
Severus prese il coraggio
a due mani.
“Lily, io... ti devo
dire una cosa”.
“Che cosa?”
“Io... ti amo”.
La ragazza lo guardò
negli occhi, ma non commentò.
Il suo cuore prese a
battere più velocemente.
“Sev?”sussurrò
poi.
“Sì?”
“Anche io”.
Severus spalancò
gli occhi.
“Davvero?”
La ragazza sorrise.
“Da quando ti ho
visto per la prima volta”.
“Idem”
Risero.
“Che stupidi...
Perchè non ce lo siamo detto prima?”
“Mmmh... Sai che non
lo so? Ma di certo Potter ci ha fatto un favore”fece Severus,
sorridendo felice e sentendosi leggero, come liberato da un peso.
“Dicono che quando
due persone si innamorano nasce una stella,e quella è per te
Lily”.
Le indicò la stella
più luminosa.
“Che bel regalo...
Peccato che non possa prenderlo...”
Si voltò.
Le labbra di Severus erano
a pochi millimetri dalle sue.
Quando finalmente si
toccarono, si sentirono completi.
Avevano trovato l'amore.
L'amore
arriva al cuore, quando riesce, e una storia, alla fine, finisce.
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