Cyanide
Un giardino fiorito, ornato di statue
sontuose...un palazzo sul retro, una pace insolita...
E poi, iniziò tutto.
Un urlo fortissimo si levò in aria,
squarciando quel silenzio durato fino a pochi istanti prima, dalla
bocca di una ragazza, gemente . Bruna, carnagione scura, avvenente,
provocante, ma comunque sopraffatta dal dolore. Sopra di lei,
un'altra donna, fredda, glaciale, ma ugualmente splendida. Uno
scontro fra rose, entrambe provviste di spine letali.
Non era una semplice rissa tra
ragazzine isteriche, era molto di più...un incontro di arti
marziali, una vera e propria sfida non solo di forza, ma anche di
velocità, eleganza e agilità. Il torneo del pugno d'acciaio, il
Tekken...e quest'incontro aveva come protagoniste Christie Monteiro e
Nina Williams.
La prima sembrava trovarsi in netta
difficoltà: il suo splendido corpo era coperto da indumenti non
troppo casti, come un top che lasciava intravedere il seno abbondante
e un paio di short che mostravano le sue gambe mozzafiato, e si
contorceva ad ogni colpo della seconda, il cui fisico scolpito era
sottolineato da una tuta perfettamente aderente, viola. La prima, una
ragazza solare che cercava di accumulare il denaro necessario per
curare suo nonno. La seconda, un'assassina senza scrupoli, crudele
nello sguardo quanto negli attacchi...
Mentre Christie, infatti, provvedeva a
contrastare gli assalti ricevuti a suon di Capoeira, Nina lanciava
pugni e schiaffi in continuazione, ma sempre con precisione ed
accuratezza; nessun colpo era affidato al caso, o ad altre forze
sconosciute all'uomo. Era lei a decidere quanto potesse essere letale
un suo attacco, come e dove colpire. In questo, era una maestra. Il
suo nome era sulla bocca di tutti i lottatori più potenti, ed era
temuto da quelli più intelligenti. Aveva partecipato a tutti i
Tekken, finora, provvedendo a dimostrare al mondo quanto una biondina
dagli occhi di ghiaccio potesse far male, con un pò di veleno nel
cuore.
Nina afferrò Christie per le spalle,
saldando bene il suo peso a terra; poi, con uno sforzo minimo,
sollevò il suo corpo, per lanciarlo dall'altro lato del giardino.
Christie fece appena in tempo ad accorgersene, che già si ritrovò
agonizzante in un punto non ben definito dell'arena: il suo corpo
andò a sbattere contro un muro di pietra, che si sgretolò
leggermente, prova fulminante della potenza della bionda, agguerrita
più che mai. Si rialzò, tremante, mentre la sua mente cercava di
ricordare quali fossero i suoi attacchi più potenti, le mosse più
opportune da sfoderare in quel contesto. Nina, intanto, aspettava,
arrogantemente sicura di sè. Un ghigno malefico si prendeva gioco
della povera jamaicana, che in quel momento si domandava cosa avesse
fatto di tanto male per ritrovarsi come prima avversaria un'arpia
talmente forte da farle tremare le gambe.
-Non posso perdere...- bisbigliò,
sconsolata. -Nonno...- disse poi, a testa bassa, con la voce già in
procinto di incrinarsi per le scottanti lacrime che le bruciavano gli
occhi color nocciola.
-Hai finito di ciondolare, dolcezza??-
domandò la bionda, ad alta voce, in modo che perfino le sue parole
potessero diventare parte integrante del suo repertorio di attacchi.
-Se non vuoi farti troppo male, puoi sempre arrenderti. Sai, finora
mi hai deluso...
-Chiudi la bocca, puttana!!- urlò
l'altra, in preda alla rabbia, rialzando finalmente la testa, segno
che il suo orgoglio, a differenza del suo fisico, non aveva alcuna
intenzione di cedere. Con una piccola rincorsa, eliminò del tutto la
distanza con la sua nemica, per poi sollevarsi in aria, e tentare di
colpirla al viso con i piedi, a gambe unite, come a voler formare una
sorta di freccia umana.
Nina era colpita dall'agilità e dalla
tecnica della bruna; tuttavia, il suo sangue freddo le aveva
insegnato a non distrarsi troppo durante gli incontri e a riprendere
lucidità un secondo dopo essersi resa conto di ciò che Christie
stava per fare. Lasciò quindi che cadesse a terra, scansando il
colpo, e lasciandole provare un senso di vergogna cocente per aver di
nuovo mancato l'obiettivo; si avvicinò dunque a lei, osservandola
dall'alto, con una mano poggiata sul fianco. -Tutto qui?- domandò,
nuovamente, con voce sarcastica. Afferrò dunque la fanciulla
brasiliana per il collo, con una sola mano, per poi mollarle uno
schiaffo in pieno viso, con un sadicismo che proprio le si addiceva.
Nulla; non avrebbe provato nessuna pietà. Vincere, era l'unico
scopo, non importava a che prezzo, non importava quale atteggiamento
dovesse adottare. Ogni tecnica sarebbe stata lecita, perchè per
un'assassina, l'unico obiettivo era quello di sopravvivere...
Quello stesso incontro veniva
trasmesso, nel frattempo, in un comune bar, pieno zeppo di
partecipanti di quello stesso torneo. Non era esattamente un locale
di lusso, anzi, era una comune taverna, provvista di tavolini di
legno grezzo, un lungo bancone che accoglieva i clienti appena
arrivati e sul cui retro un giovane barista dal viso anonimo
preparava continuamente drink o serviva qualche boccale di birra,
servendosi di un grande assortimento di bottiglie mostrate con
orgoglio su un lungo scaffale alle sue spalle. Un televisore, posto
in alto, proprio dove si trovava il bancone, mostrava le immagini di
quello scontro che si stava rivelando piuttosto interessante.
Il chiasso sovrastava perfino i
pensieri più intimi, mentre qualcuno incitava inutilmente la sua
lottatrice preferita, qualcun altro faceva commentini gratuiti e poco
puliti, e qualcun altro ancora discuteva sulle qualità del
combattimento in corso...
Due amici, seduti ad un tavolo poco
distante da lì, dicevano la loro opinione sul match, basandosi anche
su elementi non strettamente tecnici...
-Ehi, ehi Marhsall!- il primo, un uomo
biondo, sulla cinquantina, ma ben piazzato e con un improbabile look
da motociclista, richiamò l'attenzione del suo compagno di bevute,
cinese, vestito con una semplice tuta bianca. Entrambi stringevano
tra le possenti mani un bel calice di birra, e il loro sguardo
vagamente brillo dimostrava che non era esattamente altro alcool ciò
di cui avevano bisogno. -Hai visto che gran pezzo di bionda c'è in
tv??- si lasciò andare ad una risata sguaiata, senza inibizioni. -E
dillo, che te la faresti!!
-Ma tu scei impascito, Paul....-
rispose Marshall, biascicando con le parole a causa del forte mal di
testa che il boccale gli aveva provocato. -Se mi
avviscinasci...hic...mi farebbe a pezzetti...
-Però...!!- rispose stavolta Paul,
mostrando un pò di lucidità. -Hai visto che è capace di combinare?
Brr...non immagino come reagirò, quando ce l'avrò di fronte.
-Perchè, tu sciei convinto che sci
arrivi, contro di lei?- sghignazzò Marshall, mettendo a dura prova
la pazienza del motociclista.
-Aspetta e vedrai, idiota! Sono il più
forte dell'universo, io!!
-Ma sce scei scemo come un manico di
shcopa...
-Scommettiamo??
-SHI'!
Mentre la situazione stava per
raggiungere i limiti del patetico, un'altra persona, stavolta molto
più giovane e di aspetto leggermente più delicato, si avvicinò a
loro. Un altro ragazzo, biondo, che indossava un paio di jeans lunghi
scuri ed una camicia azzurra. Era piuttosto famoso, dalle sue parti.
D'altro canto, ne esistevano pochi di pugili abili come lui. Steve,
Steve Fox. Ecco il suo nome...
Segni particolari: figlio di Nina
Williams.
-Che mi sono perso??- domandò Steve,
sedendosi con gli altri due e senza neppure salutare. -Accidenti,
Paul!! Sei più zuppo di una spugna...e anche tu non ci scherzi,
Law...
-Ma scentitelo, il scignorino!!-
ribattè il cinese, alzando i pugni. -Piuttoshto, guarda la tua
mammina come riempie di botte la...la..che è, Brashiliana? Jamaicana??
-Brasiliana...- lo corresse Steve,
l'unica mente lucida di quel trio di matti.
-Beh, comunque sia, tua mamma è una
gran bella...
-PAUL!!!
-Nulla, nulla, diamine amico, sei
suscettibile!!!
Steve smise di stare sulla difensiva.
Ci teneva troppo, per questa cosa. Sua madre, intendeva. Era stata
dura, ma alla fine aveva convinto Nina ad avere un minimo di rapporti
umani con lui, tant'era vero che adesso, lei e Steve vivevano
insieme, al punto da poter essere scambiati per una coppia di
fidanzati, piuttosto che per madre e figlio. Come biasimare chi
commetteva questo sbaglio? Lui aveva appena 23 anni, lei 26. Il
mistero sulla nascita di Steve era stato risolto da Lei Wulong,
poliziotto di Hong Kong, non troppo tempo fa: Steve aveva scoperto
che non era altro che un prodotto di laboratorio, elaborato con i
geni della superba Williams. Lui..lui aveva sempre desiderato
incontrare sua madre, avere comunque qualcuno che ricoprisse questo
ruolo, per lui.
Ecco perchè aveva chiesto così
disperatamente a Nina di iniziare a frequentarsi, o qualsiasi cosa
comportasse contatti con lui...
Steve ricordava come era stato
complicato chiederle di passare del tempo con lui...
"-...e questo è quanto.
Sembrava una dichiarazione d'amore,
eppure Steve aveva appena confessato a Nina di essere suo figlio.
L'aveva beccata di straforo, mentre usciva dalla palestra della
Mishima Zaibatsu, allestita appunto per i lottatori del Tekken. Lei
aveva ascoltato tutto, senza fiatare, senza neppure guardarlo negli
occhi. Non un'emozione, non una lacrima, non un sorriso. Nulla di
nulla.
Possibile?? Sapere di avere un
figlio, ed avere una reazione così fredda?
-E con ciò? Cosa dovrei fare??-
domandò la bionda, fissando negli occhi quello che avrebbe dovuto
considerare come sangue del suo sangue, o qualcosa del genere. -Anche
se sei mio figlio, non ti ho cresciuto io, e hai pressappoco la mia
età. Il fatto che tu abbia i miei geni non vuol dire che...
-Ti prego!!!!- urlò Steve,
interrompendola. -Non una parola di più!!- abbassò lo sguardo,
pentito di quella reazione fin troppo drammatica. - Non..non ti
chiedo di volermi bene...ma..almeno...di far sì che io conosca...che
tipo è mia madre! Voglio solo questo!
-E perchè?
Un lungo silenzio seguì quella
domanda del tutto priva di tatto. Il povero Fox non aveva risposta.
Semplicemente, il suo desiderio era quello...perchè, doveva esserci
per forza una spiegazione a tutto?? Quella donna sembrava avere del
filo spinato, attorno al cuore. Cosa l'aveva resa così cinica ed
indifferente alle emozioni umane?
Stava per perdere le speranze,
quando, all'improvviso, Nina aprì di nuovo la bocca...
-Facciamo così...vieni a stare per
un pò da me. Se proprio vogliamo giocare alla famigliola felice,
almeno facciamolo come si deve.
Il suo tono di voce era meno
irriverente, più..dolce, per così dire. La sua espressione meno
tesa, il suo sguardo meno tagliente. Steve divenne raggiante.
Forse...forse aveva aperto qualche breccia, nell'invalicabile muro
tra lui e sua madre...?"
-Steve!!! Mi hai
sentito??
-Eh?- il richiamo
di Paul destò Steve dai suoi pensieri. Si guardò intorno: il
locale era concentrato sul televisore, che mostrava con orgoglio
sullo schermo le parole "Nina Williams: Wins."
Nessuno si
risparmiò: applausi, fischi, altri commenti, alcuni preoccupati,
altri ammirati. Law un pò amareggiato per aver scommesso sulla
lottatrice sbagliata, Paul invece già felice per i 9000 yen che
aveva appena vinto. Steve invece...semplicemente felice. La donna
sullo schermo che sorrideva soddisfatta era sua madre...e lui, lui ne
era così orgoglioso...
Poco più in là,
un'altra coppia, ancor più strana di quella presentata in
precedenza, sedeva accanto al bancone. Stavolta erano un uomo ed una
donna. Lui, semplicemente impeccabile, un uomo affascinante come
pochi, vestito di tutto punto con una pregiata camicia di cotone e
dei pantaloni neri, che gli donavano un'aria di eleganza innata. Lei,
sensuale, desiderabile, dalle forme perfette che copriva con un
tailleur bli, dalla scollatura generosa, accompagnato da un paio di
calze a rete e stivali neri di pelle al ginocchio. Sembravano una
vera e propria coppia, o perlomeno, erano molto intimi...
-Guarda un pò,
principessa...- l'uomo attirò l'attenzione della compagna, mentre
con una mano reggeva il suo bicchiere di Bloody Mary, non esattamente
di qualità. -La tua sorellina ha già vinto.-
La donna, invece,
sorseggiava un Cointreaupolitan, e gettò un'occhiata disinteressata
allo schermo. -Fortuna.- affermò, di getto, per poi tuffare le
labbra dipinte di rosso nel suo drink. -Non abbiamo di meglio di cui
parlare, Lee??
-Oh, tua sorella mi
sembra un gran bell'argomento, Anna....
-E piantala,
stronzo!
-Sei gelosa, per
caso?
Anna, la bellissima
donna col tailleur blu, arrossì lievemente. Gelosa, lei? Come non
esserlo? La sua rivalità con la sorella Nina era ormai storia
risaputa, iniziata neppure lei sapeva da quanto. Il fatto che poi Lee
fosse interessato a lei...le dava semplicemente i nervi.
-A tal
proposito...- riprese Anna, scostando i meravigliosi capelli a
caschetto castani e guardando l'uomo con i suoi stupendi occhi
azzurri ferventi di curiosità. -Ancora non mi hai detto a che
diavolo ti può servire mia sorella.
Lee passò una mano
nella sua chioma argentata, sorridendo un pò maliziosamente. -Mi
sembrava d'avertelo già detto, no?
-No, affatto.
-E la questione
della Mishima Zaibatsu che deve essere nelle mie mani?
-Aaah,
quello...perdonami, ma quando siamo a letto ascolto poco quello che
dici...- sorrise Anna, con una punta di piccante malizia nel suo
sguardo.
-Smettila,
principessa, e siamo seri, per favore...- rise l'uomo, facendo finta
di essere indignato. -Ad ogni modo...sai di cosa si occupa tua
sorella, adesso, no?
-Sì...- Anna tornò
seria, e poggiò il drink sul bancone, ormai del tutto disinteressata
a berlo. -Guardia del corpo del terribile Jin Kazama, mi sbaglio?
-Non sbagli....-
sospirò Lee, appoggiando un gomito sul bancone, pensoso. -Con lui
tra i piedi, mi è praticamente impossibile agire, in qualsiasi
maniera...- il suo volto si accese nuovamente, con un ghigno sadico.
-Se però portassi alcuni elementi a mio favore...
-Sei un illuso se
credi di poter convincere Nina a eliminare Kazama per te. Non sono
mai riuscita neppure a convincerla a chiudere i tubetti del
dentifricio!
-Tesoro, stasera
sei tutto fuorchè ragionevole, e sai che ho bisogno del tuo aiuto,
vero??
-Ok,
ok...permalosone...- Anna, con fare languido, accarezzò una guancia
dell'uomo, leggermente incupito. -Comunque, stai stranquillo,
troveremo insieme un modo...tutto ciò che vuoi è la Mishima
Corporation, no? Sarà uno scherzetto, per un uomo come te, dalle
mille risorse...
Lee la fissò per
qualche secondo. La desiderabile Miss Williams non aveva tutti i
torti. Sarebbe stato uno scherzetto, se avesse saputo giocare bene le
sue carte...
E Nina Williams
sarebbe stata il suo Jolly.
Non aveva mai
incontrato una donna talmente bella e letale...e per riuscire ad
arrivare a lei, gli bastava solo fare un altro pò il cascamorto con
quella sgallettata che aveva di fronte. Una sgallettata che gli
risultava utile, però, nei momenti di svago..,
-Sei troppo
gentile, mia cara...- sussurrò, mentre si avvicinava di più alla
donna, col chiaro intento di stringerla per un contatto più intimo.
Le sollevò il viso con una mano, e mentre la fissava negli occhi
disse, ancora -Grazie a te, non ho nulla da temere, mia splendida
dea...
-Come diresti tu?
Excellent...- fu l'ultima cosa che Anna disse, prima di scambiare con
il "suo" Lee un bacio appassionato, fatto di complicità e
bugie...
Commenti
dell'autrice. (Ok, a nessuno importa.)
Fine primo
capitolo. Ok, lo so, ci sono parecchie imperfezioni con la storia
originale. Vi chiedo per favore di pensare solo alle linee generali
dei personaggi, e di non entrare troppo nei dettagli XD
Premetto che io
sono la prima fan di Lee Chaolan, appunto perchè è perfetto per il
ruoli del cattivo "bello-e-impossibile". Anna, invece,
proprio non la sopporto, non so come la tratterò, nei prossimi
capitoli! Nina invece è la mia musa ispiratrice v.v
Inserirò molti
altri personaggi, alcuni presi anche dal Tekken 6, spero di non
creare un miscuglio troppo disomogeneo (sì, studiare chimica di
mercoledì pomeriggio fa male v.v).
Il titolo...Cyanide
vuol dire cianuro, appunto per sottolineare la "velenosità"
di alcuni personaggi. Non sapevo che titolo mettere, a dire il vero,
così ho aperto la mia playlist e ho preso il primo titolo che mi è
capitato XD E' una canzone dei Deathstars...personalmente, trovo che
sia adatto a descrivere un pò il fulcro della storia.
Se vi è piaciuta,
mi fa molto piacere! Se no..ditemi in cosa ho sbagliato, ve ne sarei
grata v.v
Se la storia avrà
riscontri positivi, state certi che cercherò di postare in fretta!
Byebye!
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