Ok, seriamente non ho idea di come mi sia uscita questa
sottospecie di one-shot/missing
moments/AU. Solo che dopo aver visto l’episodio “in charm’s way” (in inglese, non ho idea di come si chiami in
italiano; tanto per intenderci è l’episodio in cui Kevin bacia Incantatrice) ci
sono rimasta male per la fine un po’ amara e un po’ lasciata lì in sospeso.
Così mi sono consolata scrivendo questa cosa.
Un’ultima cosa prima di lasciarvi alla lettura: l’ho
scritta più di due mesi fa, ora il mio stile è nuovamente cambiato… ma per
festeggiare la sezione di Ben 10 ho pensato di pubblicarla comunque
(ringraziatemi gente, ho chiesto io l’apertura della sezione XD)
Baci a tutti e buona lettura!
In Charm’s Way
Piangeva.
Gwen piangeva lì di fronte a lui.
E lui, naturalmente non sapeva che fare.
Era tutta colpa sua, certo, ne era a conoscenza.
Ma non sapeva come rimediare al pasticcio che aveva
combinato.
Aveva baciato Incantatrice! Cavoli, non era mai riuscito a
baciare Gwen, la
ragazza che amava, e andava a sbaciucchiarsi con la prima strega di turno?
Senza contare che l’aveva anche offesa, accusandola di non aiutarlo abbastanza,
quando lei passava ogni minuto libero a cercargli una cura.
Era proprio un deficiente.
“Gwen” mormorò lui avvicinandosi
con un passo a lei.
Gli occhi verdi – molto più verdi del solito a causa
dell’arrossamento dovuto al pianto – lo fissavano, furiosi.
Lei, con un colpo secco delle mani, aveva già creato due
sfere d’energia fosforescente.
“Vattene!” gli urlò,
pronta a scagliargli contro le sfere rosa. “Ti odio, Kevin!”
Ti odio.
Odio.
Era una parola che conosceva bene. Una parola che gli aveva
distrutto l’infanzia.
Una parola terribile.
Se Gwen l’avesse realmente odiato…
cosa ne sarebbe stato di lui? Era cambiato per lei, solo per lei.
Kevin si avvicinò ulteriormente a lei, allungando una mano a
sfiorarla.
“Ho fatto una cazzata” le sussurrò, ormai a un passo da lei.
“Gwen” mormorò ancora, mentre lei
spegneva le sfere d’energia pura.
Le sfiorò il viso con una mano, dolce e delicato come non
era mai stato.
Sì, Kevin non aveva mai avuto tanti riguardi per le donne o,
perlomeno, mai quanti ne aveva con lei.
Gwen era speciale.
“Perdonami” le soffiò all’orecchio, abbracciandola.
Lei pianse, pianse e pianse.
Fino a che lui non si decise a dirle quello che pensava.
In tutta sincerità, la pura verità.
“Ti amo, Gwen”