Epilogo
Relax. Una sola parola: relax.
Il giorno era passato all’insegna del puro e delizioso relax.
All’alba Bonnie e Damon erano rientrati in casa della ragazza
e lei era pronta a dargli tutta se stessa, quando lui aveva deciso di
lasciarla da sola dicendole che aveva, anche secondo lui, un disperato
bisogno di rilassarsi in pace e doveva mettere bene in ordine tutto il
caos che aveva nella testa, ma senza preoccuparsi perché lui
sarebbe ritornato al tramonto.
Bonnie era nella vasca da bagno da più di un’ora
ormai e ripensando a quello che Damon le aveva detto quella mattina non
poteva fare a meno di sorridere con un misto di compiacimento e
incredulità.
Compiacimento perché lui si preoccupava per lei.
Incredulità….beh….perché
lui si preoccupava per lei.
Insomma, Damon Salvatore che si preoccupa per qualcuno
all’infuori di se stesso è un avvenimento non da
poco, e nonostante lei lo amasse con tutta se stessa non riusciva
davvero a non rimanere sorpresa da quella insolita e inaspettata
novità.
Il sole calava sempre più velocemente e il cielo aveva
raggiunto quella tonalità rosso-arancio che Bonnie adorava.
- Finalmente sta per
arrivare - pensò Bonnie.
Aveva trascorso l’intera giornata in trepida attesa e,
nonostante avesse seguito il consiglio di tutti e aveva fatto di tutto
pur di rilassarsi e dimenticare quello che era successo durante la
notte, un angolino del suo cervello contava i secondi che mancavano
all’arrivo di Damon.
Era incredibile il bisogno che aveva di lui.
Mentre era ancora persa nei suoi pensieri il suo cellulare
cominciò a squillare.
“Pronto!” - chiese con la più allegra e
cristallina delle voci.
“Bonnie, come và?” - chiese Elena
dall’altro lato del telefono.
“Oh, ciao Elena! Va tutto alla grande, grazie….e
voi come vi sentite? Stefan si è ripreso?” -
chiese Bonnie.
“Sì, adesso sta decisamente meglio!” -
rispose Elena.
“Meredith e Matt? Li hai sentiti? Come stanno?” -
chiese Bonnie, mettendo la chiamata in vivavoce per poter uscire
tranquillamente dalla vasca e asciugarsi.
“Stanno bene! Stanno per venire qui, anzi dovrebbero arrivare
a minuti! A quanto pare Meredith ha delle novità su Alaric
da raccontare!” - fece Elena.
“Davvero? Cosa?” - chiese Bonnie curiosa.
“Beh mi ha detto solo un accenno di tutta la storia, ma da
quello che ho capito, mi sa che finalmente si sono decisi a mettere le
cose in chiaro e a fidanzarsi sul serio!” - rispose Elena e
dal tono di voce Bonnie poté immaginare un enorme sorriso
sul volto dell’amica, felice per le belle novità
di Meredith.
“Davvero? Oddio sono contentissima! Era ora!”.
“Già…adesso siamo tutte in coppia!
Dobbiamo solo trovare una ragazza a Matt!” - disse Elena.
A quelle parole Bonnie, intenta, ora, a spazzolarsi i capelli umidi
dopo aver infilato la sua camicia da notte preferita di seta viola,
avvampò per l’imbarazzo.
- Io e
Damon…insieme!….Oddio mi sa che tra un
po’ svengo! - pensò Bonnie e il
pensiero di Damon le fece ricordare che lui sarebbe arrivato
molto presto.
“Bonnie? Mi hai sentito?” - evidentemente Elena
aveva detto qualcosa nell’istante in cui lei era troppo presa
dalle sue fantasie per ascoltarla.
“Sì, scusa Elena, ma potresti
ripetere….ero distratta e non ho ascoltato” -
disse sincera Bonnie.
“Ti ho solo chiesto se ti andava di venire anche tu qui e
stare con noi!” - ripetè Elena.
“Beh…a dire il vero non posso,
vedi…mmmhhh….Damon, dovrebbe arrivare tra un
pò!” - disse Bonnie.
“Come sarebbe che DOVREBBE arrivare? Dove è
andato? Ti ha lasciata sola?” - chiese Elena.
“Sì, è andato via poco dopo di voi e mi
ha detto che sarebbe tornato al tramonto,
quindi….” - spiegò Bonnie.
“Se ne è andato? Perché l’ha
fatto?” - chiese allarmata Elena, e con il suo tono stava
cominciando ad innervosire anche Bonnie.
“Ha detto che io avevo bisogno di rilassarmi e di stare un
pò tranquilla! Ma perché sei così
allarmata, Elena? Sai qualcosa che io non so?” - si
azzardò a chiedere Bonnie.
“No, è solo che…Oh Bonnie mi dispiace
tanto! Ti ha lasciata così…”
“Aspetta! Come sarebbe che mi ha lasciata?” -
chiese Bonnie sull’orlo di una crisi isterica.
“Non lo so, Bonnie, non lo so! E’ solo
che…perché avrebbe dovuto lasciarti sola, se non
fosse per questo!” - disse Elena con voce affranta.
Bonnie era sul punto di piangere.
Sapeva che Elena conosceva Damon sicuramente meglio di lei e la sua
amica non avrebbe reagito così se le cose non stessero
davvero come lei pensava.
Il magone che aveva in gola stava quasi per esplodere gettandola nella
disperazione più totale quando….
“Perché io ci tengo alla salute mentale della mia
streghetta e dopo tutto quello che le è successo aveva
bisogno di un po’ di tempo per ritornare in sé e
ripensare a tutto con mente lucida….inoltre io non credo nei
rapporti asfissianti come quello che tu hai con il mio adorabile
fratellino, Elena!” - Damon era appoggiato allo stipite della
porta del bagno e guardava il cellulare visibilmente irritato mentre si
può dire che quasi ringhiava le parole.
Bonnie lo guardò e tirò un sospiro di sollievo.
Elena si sbagliava.
“Damon? Scusa…io non…” -
balbettò Elena.
“Beh, la prossima volta stai attenta e non cercare mai
più di mettere in testa a Bonnie queste idee
assurde!” - la interruppe Damon.
“Ok! Calmati! Comunque devi ammettere che visti i precedenti
è ovvio che si pensa sempre al peggio con te e dato che
Bonnie è la mia migliore amica e le voglio molto bene e
penso di conoscerti abbastanza, credo sia ovvio che io mi
preoccupi!” - rispose Elena irritata dal rimprovero di Damon.
“Mi sa, invece, che non mi conosci così bene come
credi! Comunque Bonnie non può venire alla vostra piccola
riunione perché, come hai detto tu stessa, è in
coppia adesso ed ha da fare…con me….quindi ciao
ciao Elena” - Damon stava per riagganciare, ma Bonnie
riuscì a fermarlo giusto in tempo.
“Elena, sei ancora lì?” - chiese Bonnie.
“Sì, ma stavo per riagganciare perché
dal tono di Damon ho capito che l’avrebbe comunque fatto lui,
quindi…!” - rispose Elena.
“Beh, in effetti, sì, stava per riagganciare, ma
l’ho fermato perché volevo salutarti e
ringraziarti per il fatto che ti preoccupi sempre per me!”.
“Oh, non devi, è normale che io mi preoccupi
altrimenti a cosa servono le amiche oltre che per fare shopping e
spettegolare!” - rispose Elena.
“Beh…ci sentiamo domani!” - fece Bonnie.
“Ok….e…Bonnie?” - disse Elena.
“Sì?”.
“Tu non credi quello che crede Damon, vero? Tu lo sai che non
voglio metterti nessuna idea in testa e che sono molto felice per voi,
vero?” - chiese Elena.
“Certo che lo so, non preoccuparti!” - la
rassicurò Bonnie.
“Ok! Allora a domani!” - fece Elena.
“Sì, a domani!” - rispose Bonnie.
“E, mi raccomando Bonnie, divertiti!” - disse
veloce Elena, prima di riattaccare, con una nota maliziosa nella voce
che fece arrossire Bonnie ancora di più di quanto
già non lo fosse.
Damon era arrivato giusto in tempo per ascoltare la conversazione della
sua streghetta ed Elena, e se ne era rimasto tranquillamente in
disparte ad ascoltare senza essere visto, ma quando quella
lì dall’altra parte del telefono aveva cominciato
a dire quella marea di cavolate su lui che lasciava Bonnie e aveva
visto che lei, il suo uccellino, stava cominciando a crederci per
davvero e a piangere, beh aveva letteralmente cominciato a dare in
escandescenze ed era intervenuto, come poteva fare altrimenti.
Bonnie lo aveva bloccato un attimo prima che lui riattaccasse il
telefono in faccia ad Elena per poter salutare l’amica e
così lui si era portato di nuovo all’entrata del
bagno approfittandone per far sbollire la rabbia e per guardare Bonnie.
La voglia di stare lì a contemplarla non gli passava
praticamente mai. Aveva passato tutto il giorno a tenerla
d’occhio da un albero lì vicino, ma non ne aveva
ancora abbastanza. Il viso, il corpo, il profumo, i gesti e il sorriso
di Bonnie erano per Damon un’attrattiva ed una tentazione
costante che cresceva sempre più
d’intensità.
Non aveva mai provato nulla del genere, questo era poco ma sicuro.
Bonnie aveva appena riagganciato il telefono e, messa via la spazzola
con cui con cui aveva accuratamente districato tutti quei meravigliosi
boccoli rossi, si era voltata a guardarlo.
“Non avresti dovuto parlarle così! Lei non fa
altro che preoccuparsi per me!” - gli disse.
“Beh, allora si preoccupa per i motivi sbagliati!”
- rispose Damon tranquillamente.
Lei gli sorrise e tornò a guardarsi allo specchio, poi
cominciò ad asciugare i capelli con il phon.
Passarono una decina di minuti circa con Damon che era rimasto ancora
lì a fissarla.
Davvero non riusciva a smettere.
Quando lei ebbe finito, lui le si avvicinò e, arrivando alle
spalle di Bonnie, le mise delicatamente lei mani sui fianchi
stringendola a sé e le diede un leggero bacio su una spalla
respirando a fondo il profumo di Bonnie.
“Sei bellissima!” - le disse.
Lei non disse nulla, ma arrossì e gli sorrise serena
guardandolo nell’enorme specchio mentre si lasciava cullare
da lui.
Damon si sentiva strano, come ogni volta che era a contatto con Bonnie.
Sentiva la sua pelle fremere ad ogni tocco di lei come se mille
scariche elettriche l’attraversassero.
Si sentiva legato a lei come a nessun altro.
Si sentiva dipendente da lei.
Si sentiva come plastilina nelle mani di Bonnie anche se,
probabilmente, lei non se ne accorgeva.
Sentiva di non essere più lui quando era con lei, ma
diventava all’istante ciò che lei desiderava che
fosse ed era la sensazione più sconvolgente e meravigliosa
che avesse mai provato da….beh, da sempre.
Damon strinse ancora di più Bonnie a sé e la
sentì lasciarsi andare completamente.
Affondò il viso nei capelli di lei inondandosi le narici con
il loro profumo, per poi scendere verso il collo di Bonnie e baciarlo
sfiorandolo con il naso.
Bonnie si voltò lentamente verso di lui e gli
allacciò le braccia al collo.
Damon si chinò verso di lei e di nuovo, come prima che
arrivasse Chen a rovinare tutto, tra loro due fu solo follia.
Damon la baciò e vennero travolti da un’ondata di
elettricità tale che chiunque li avesse visti in quel
momento avrebbe potuto avvertirla.
Una mano di Bonnie salì ad intrecciarsi ai capelli di Damon
per poi spostarsi sul viso di lui, mentre Damon la teneva
stretta a sé e la sospingeva
all’indietro verso la porta.
E così, stretti l’un l’altra, persi nel
più passionale dei baci, arrivarono nella camera di lei dove
Damon prese Bonnie in braccio e, perso nei suoi occhi, la
adagiò delicatamente sul letto.
Bonnie lo attirò a sé e riprese dolcemente a
baciarlo.
Fare l’amore fu per entrambi l’esperienza in
assoluto più bella ed appagante che avessero mai provato.
Ma Bonnie sapeva che per suggellare per davvero ed in modo definitivo
quel loro amore appena fiorito mancava ancora una cosa.
Alzò appena la testa dal torace di Damon dove se ne stava
accoccolata con lui che le accarezzava la schiena e lo
guardò dritto negli occhi.
“Damon….” - disse e con una mano si
sistemò tutti i capelli sulla spalla destra scoprendo la
parte sinistra del collo a sporgendola verso Damon.
Damon sgranò leggermente gli occhi e:
“Bonnie…no!” - disse.
“Perché?”.
“Come perché? Come puoi chiedermi di farti questo,
soprattutto dopo aver vissuto con te uno dei momenti migliori della mia
vita?” - chiese lui agitato.
“Proprio per questo, per renderlo il nostro momento
perfetto!” - rispose Bonnie senza la minima esitazione.
Damon corrugò la fronte. Bonnie poteva leggere chiaramente
la preoccupazione sul suo volto. Non capiva davvero perché
lui reagisse così.
Damon fece per alzarsi, ma si bloccò all’istante
quando vide che Bonnie si era messa a sedere al centro del letto
coprendosi con il lenzuolo e aveva cominciato a piangere.
“Bonnie, che succede?” - le chiese Damon sedendosi
accanto a lei e mettendole una mano su una spalla.
“Elena aveva ragione!” - cominciò, poi
alzando di scatto la testa, sconvolta, e liberando la sua spalla dalla
presa di Damon, si mise in ginocchio dritta di fronte a lui e gli
urlò contro: “Elena aveva ragione! Tu non
cambierai mai! Non è assolutamente vero che mi ami, mi stai
prendendo in giro, di nuovo!”.
“Bonnie, ma che dici?” - Damon sembrava parecchio
confuso e profondamente spiazzato da quelle parole.
“Hai sentito!” - si limitò a rispondere
Bonnie.
Damon la guardò per un istante interminabile e poi
prendendole il viso tra le mani disse: “Ascoltami bene,
streghetta! Non mi importa perfettamente nulla di quello che dicono o
non dicono gli altri sul mio conto, così come non deve
importare a te! Oggi io non ti ho mai lasciata sola, sono sempre stato
qui fuori a tenerti d’occhio e so per certo che nemmeno una
volta hai vacillato nella tua sicurezza che io ti amavo e che sarei
tornato da te, nemmeno una volta fino a che non hai parlato con Elena.
A quel punto sono dovuto intervanire perché ti stavi
lasciando influenzare come sempre, ma, stammi a sentire, tu sei unica,
Bonnie, nonché parecchio intelligente e non hai bisogno che
altri prendano decisioni al posto tuo, o che ti dicano come comportarti
o cosa pensare, così come non devi lasciarti prendere dal
panico ogni volta che qualcuno ti dice che dovresti stare attenta a me
perché potrei farti soffrire….so bene di averlo
fatto in passato e ti assicuro che mi prenderei a calci se potessi
esattamente come ho intenzione di prendere a calci chiunque osi farti
anche solo un graffio, e sai perché? Perché io ti
amo, Bonnie, mettitelo bene in testa. Quindi, no, Elena non ha ragione,
non ha ragione per niente! Il motivo per cui non voglio morderti
è che potrei farti male e, sinceramente, non capisco
perché lo desideri tanto, non mi è ma sembrato
che ci tenessi particolarmente, anche perché non vedo segni
e questo significa che a Lucas non lo hai mai chiesto, quindi
perché vuoi che io lo faccia?”
Bonnie aveva ascoltato tutto e sapeva che lui aveva ragione.
Si era sempre fatta guidare delle sue amiche nonostante sua nonna le
avesse sempre detto che in quanto strega aveva un intuito superiore
alla norma e decisamente infallibile.
E, sin da quando Damon le aveva detto di amarla per la prima volta, lei
aveva sentito che era la verità e man mano quella certezza
era andata ingrandendosi sempre di più.
Ma ora doveva rispondere alla sua domanda e sperò con tutta
se stessa di non risultare un’idiota.
“Vedi, Damon, una volta Elena mi ha raccontato che lei era
l’unica persona che Stefan mordeva e che lo faceva
perché lui l’amava. E mi disse anche che per loro
due lo scambio del sangue, il fatto di entrare l’uno a far
parte dell’altro, il fondersi tramite il sangue era la
massima espressione del loro amore che sapevano essere forte ed
indistruttibile. Non so, ma a me sembrò bellissimo e hai
ragione a dire che con Lucas non l’ho mai fatto, ma questo
perché era come se non lo trovassi giusto ed ora so il
perché…perché Lucas non eri tu.
L’amore che provavo per lui non è minimamente
paragonabile a quello che provo per te! Dì la
verità, ti sembra terribilmente sciocco da parte mia,
eh?” - disse Bonnie e abbassò lo sguardo rossa
d’imbarazzo.
Damon le mise una mano sotto il mento e la costrinse a guardarlo negli
occhi.
Non disse nulla, si limitò a guardarla.
Poi, lentamente, le scostò i capelli dal collo, come prima
aveva fatto lei, e chinò il viso.
Fu un attimo e Bonnie sentì i canini di Damon affondarle nel
collo, ma non fu doloroso, anzi era una delle sensazioni più
belle e travolgenti che avesse mai provato.
Troppo presto, Damon si scostò da lei e si protese ad alzare
la sua giacca dal pavimento.
Ne estrasse un coltellino simile a quello che Elena aveva estratto
dalla tasca di Stefan la notte dell’incubo e si fece un
taglio alla base del collo, poi le mise una mano sulla nuca e la
attirò verso la ferita. Bonnie posò le labbra sul
taglio per poi dischiuderle lentamente e cominciò a bere il
sangue di Damon, mentre lui tornò a morderla di nuovo.
Bonnie si sentiva completamente in estasi. Era come se lei e Damon si
stessero fondendo, come se stessero per diventare un unico essere
nell’anima e nel cuore.
Non aveva mia provato nulla del genere.
Quando si staccarono lei fissò il taglio di lui che si
richiudeva spontaneamente.
Quando si voltò Damon era lì e la guardava.
Si erano completamente arresi, arresi a quell’amore che aveva
scosso l’anima a entrambi.
Adesso erano una sola cosa, Bonnie lo sentiva e sapeva che anche Damon
lo sentiva.
Lui le sfiorò delicatamente il naso con il suo.
“Ti amo streghetta” - le soffiò ad un
centimetro dalle labbra.
“Ti amo vampiro” - rispose lei completamente certa
della verità di quelle parole.
Damon le sorrise e la baciò.
Adesso potevano finalmente tornare a perdersi l’uno
nell’altra.
FINE
NOTA:
Ciao a tutti!
Siamo
così giunti alla fine di questa storia.
Ametto
che è stato difficile scriverla anche perchè era
la prima in assoluto che scivevo e avevo una paura matta di scrivere
una cavolata.
Però
scrivere mi è piaciuto e soprattutto scrivere di una coppia
che adoro indiscutibilmente.
Dato
che li adoro così tanto, nonostante questa storia sia
finita, non mi sento proprio pronta a lasciarli, quindi ho deciso di
seguire il consiglio di alcune di voi e scrivere un seguito anche
perchè, non so voi, ma io muoio dalla voglia di mettere il
naso nella
vita
di coppia di Bonnie e Damon.
Perciò
spero di avervi dato una bella notizia dicendovi che ci sarà
un continuo, e forse non sarà l'unico, chi può
dirlo...vedrò dove mi porterà la fantasia.
Quindi
tenete d'occhio la mia pagina e le nuove storie aggiunte alla categoria
de il diario del vampiro, perchè, se tutto va bene,
entrò la fine della prossima settimana posterò il
seguito e vi darò un piccolo spoiler dicendovi che il titolo
sarà: IL LINGUAGGIO DELLA RESA: IL LABIRINTO.
Ora,
però, passiamo ai ringraziamenti di rito....
Voglio
ringraziare tutti quelli che mi hanno aggiunto tra le storie preferite,
cioè:
Poi
voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aggiunto tra le storie
seguite, cioè:
Poi
chi mi ha aggiunto tra le storie da ricordare, cioè:
1 - sallyCullen [Contatta]
E un'infinità di grazie a chi mi aggiunto tra i suoi autori
preferiti, nonostante questa sia la mia prima storia, cioè:
lisetta95......un
grazie enorme.
Un
enorme grazie anche a chi come Ila_D ha recensito ogni mio capitolo sin
dal prologo lasciandomi sempre meravigliosi ed apprezzatissimi
complimenti, e un grazie anche a tutti coloro che hanno letto la mia
storia anche senza recensire.
Grazie
a tutti e a presto con il seguito......BACIONI...IOSNIO90!
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