Stella Perduta
Sfavillante
Merope*
venisti strappata senza motivo dalla tua dimora celeste e
precipitasti nella perigliosa terra dei mortali.
Sollevando il
volto verso il cielo ormai cosi lontano, con i lunghi e fulvi capelli
che ti avvolgevano come un mantello, mormorasti con voce piena di
tristezza un fievole
“Perchè?”
Ma era giorno, e
non arrivò risposta alcuna dalle tue sorelle stelle o tua
madre luna.
E lì
seduta al centro del cratere provocato dal tuo arrivo, una donna all’apparenza
gentile ti si avvicinò e con fare materno ti
aiutò ad alzarti dicendo: “ Non preoccuparti cara,
mi occuperò
io di te.”
In quel momento
la stella pensò che forse non tutti i mortali erano
così terribili come lei e le sue sorelle pensavano, dopo
aver osservato innumerevoli e inutili guerre per innumerevoli
secoli.
Quel pensiero
risollevò, seppur per poco, la stella e la sua luce
iniziò timidamente a brillare.
Ma
non si accorse dell’avido ghigno che per un momento deformo
il bel volto della donna.
Come promesso, la
donna assieme alle sue due sorelle si prese cura della stella,
facendola sentire quasi come fosse a casa e ne conquistarono la fiducia.
In risposta alle
costanti cure ricevute, la luce della stella tornò a
brillare in tutta la sua fulgida bellezza.
Ma un funesto
giorno, senza una parola di spiegazione, la fecero adagiare su quel
tavolo di marmo bianco che stava in cima alla scalinata e la stella non
fece domande perchè ormai si fidava ciecamente delle tre
donne. Ma quando le cinsero i polsi con delle strette cinghie di cuoio,
l’inquietudine serpeggiò nel cuore della
sventurata stella.
Fu allora che le
donne rivelarono la loro vera natura: orribili megere ghignanti, di cui
una stava affilando una lunga e lucida lama di ossidiana.
E quando
quest’ultima le si avvicinò borbottando
qualcosa sulle virtù miracolose del suo cuore, prima che
potesse sferrare il colpo mortale, la luce della stella si spense
tremolando come la fiamma di una candela.
Chiuse gli occhi
ed una lacrima argentea le sfuggì al pensiero che non
avrebbe mai più rivisto le sue amate sorelle né
il suo sguardo si sarebbe più posato
sull’immensità della sua dimora.
*
Merope è il nome di una delle stelle della costellazione
delle Pleiadi chiamata anche “le sette sorelle”.
Angolino:
Ieri sera ho
rivisto Stardust ( adoro quel film *O* è uno dei pochi casi
in cui il film mi piace più del libro. E il capitan
Shakespeare è un mito XD) e mi sono ritrovata a scrivere
questa cosina verso mezzanotte, per fortuna ci pensa la mia beta a
controllare che non scriva troppe assurdità XD!( sorella prima
o poi ti regalerò una fornitura vitalizia di cioccolato
stanne certa!)
Delirio a parte,
spero vi sia piaciuta!
E un grazie a chi
a letto e a chi commenterà! ^__^
* saluta e
sparisce dopo aver acceso una candela di
bamb…ehm…babilonia*
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