Al limite, sarebbe morta.

di Zillah
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Titolo: Al limite, sarebbe morta.
Genere: Storico, triste, introspettivo
Avvertimenti: Flash fic (356 parole)
Rating: Giallo
Fandom/paring: Axis Power Hetalia/ MariannexFrancia


Al limite, sarebbe morta

Francia non si sarebbe mai arreso. O almeno questo era quello che pensava. Quello che si era sempre sforzata a credere. La sola ed unica illusione alla quale lei aveva voluto aggrapparsi.
E allora si ripeteva, continuamente, senza sosta, come una poesia che si è costretti ad imparare, ad assimilare per poi poterla recitare anche agli altri. E farla sembrare vera.

“Francia non si arrenderà. Non mi lascerà. Mai.”

Mai. Non l’avrebbe lasciata mai, non lei che l’aveva sempre sostenuto, non lei che l’aveva reso unico e speciale in questo mondo di matti. No, non lei che era la sua divisa, la sua bandiera, la sua donna. Non lei, la sua Marianne. La Marianne con il seno scoperto di Delacroix che, vera essenza della rivoluzione francese, porta in grembo lo Spirito dell’umanità e conduce il popolo sino al potere, all’orgasmo sul corpo di Francia.

“Mai, mai! Non mi abbandonerà mai!”

E così fu. Francia non l’abbandonò. Fece di peggio: la tradì.

Il 10 luglio 1940 nacque quindi il Regime di Vichy.

Non potrà mai dimenticare quel giorno che rivedeva davanti ai suoi occhi, come se fosse stato ieri, nei minimi dettagli. Risentiva con notevole nettezza la gente fuori urlare, poteva ricordare aver sentito Francia sussultare, diviso fra la sorpresa e il dolore delle truppe straniere che gli mutilavano gambe e braccia. E sempre avrebbe conservato in sé il nauseante ricordo di quando aveva accarezzato la sua ferita al viso, e l’aveva visto vomitare sangue. Parigi era stata presa, ma loro erano ancora insieme. Francia viveva, viveva ancora perchè il suo cuore ancora pulsava. Il suo cuore, sì, il cuore di Francia era lei. E lo sapeva, perchè Francia gli apparteneva così come lei era parte di lui. Indissociabili. Fino a quel giorno. Quel giorno in cui lei, più nuda che mai, era stata pugnalata al petto. Francia aveva affondato la lama nel suo seno morbido, seno che l’aveva sempre soddisfatto, seno che aveva amato. Ma il colpo fatale furono i suoi occhi a darglielo. Occhi vuoti. Privi d’amore, occhi desolati, occhi stranieri.

Ma mai, mai. Francia non l’avrebbe abbandonata mai. Nel peggiore dei casi, sarebbe morta.




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