Under the rain, under the sun

di Rav
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Piove.
Piove e tu ti trovi sotto quelle gocce così pesanti.
Senza sapere il perchè di quella fuga improvvisa.
Perchè?
Continui a chiedertelo mentre corri sotto la pioggia a perdifiato.
Senza vedere dove vai.
Vorresti fermare le lacrime che contribuiscono a offuscarti la vista.
La testa piena di parole che non hai il coraggio di pronunciare in sua presenza.
Dopo la sua sfuriata per la tua ossessione a fargli da "balia" solo perchè lo ami, anche se lui non lo sa, sei scappato in lacrime.
Non puoi detestarlo.
Ti volti in dietro sperando di vederlo arrivare.
Una, due, tre volte..
Ma non lo vedi.
Ti fermi in mezzo al marciapiede.
Per quanto avrai corso in preda al pianto?
Minuti?
Ore?
Non lo sai e non te ne frega.
Starnutisci e ti asciughi il naso con una manica.
Come farebbe un bambino.
Ti siedi sulla panca che hai visto due metri più in là.
<< Die.. >>
Sospiri.
E le lacrime continuano a scendere.
La pioggia si ferma.
Alzi il volto e ti accorgi che sei coperto da un ombrello.
Un volto tra il crucciato e il disperato ti fissa.
<< ...D..Die..? >>
Senza neanche lasciarti il tempo di realizzare ciò ti bacia.
Dolcemente e poi con più irruenza.
Ti stacchi col volto incredulo.
<< ...perchè? >>
<< non ci arrivi da te Shinya? >>
Disse gettando l'ombrello da una parte e stringendoti a se.
Non vuoi lasciarlo.
Non ora che finalmente hai realizzato che non sono sentimenti a senso unico.
Lo stringi, forte, no, di più.
Non vorresti lasciarlo mai.
Rimanere così sotto il cielo grigio che si sta pian piano schiarendo.
Mentre il primo raggio di sole ti illumina il volto: segnato dal pianto... ma sorridente.




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