The lost
“Sei
la mia migliore amica, e che ti piaccia o no, non ti lascerò
andare
da sola ad affrontare questa cosa.”
Così
ho detto ad Allison quando mi ha detto che avrebbe dovuto affrontare,
alcuni vecchi nemici.
Certo,
quando gliel'ho detto, io l'ho fatto con l'intento, una volta
arrivati ad affrontarli, di proteggerla e assicurarmi che non si
facesse male.
Ma...
le cose, sono andate un po' diversamente da quello che credevo. E
adesso.. beh adesso siamo legati, io ad una sedia e lei ad un'altra
mentre un vampiro folle ci gira intorno decidendo chi mangiare per
primo.
“Hey
Sammy...”
Mi
volto verso Allison.
Ha
appena sussurrato il mio nome per richiamare la mia attenzione.
La
guardo e maledico me stesso.
E'
ferita: alla testa, al naso e dalla sua bocca cadono lenti rivoli di
sangue.
E'
ridotta male. Il vampiro la odia e non appena l'ha legata e
immobilizzata, ha iniziato a divertirsi sfogando il suo nervosismo e
la rabbia che forse si porta dentro, contro di lei.
Non
so perchè la odi tanto.. Ma questo è un suo
vecchio nemico, che ha
fatto a pezzi gli altri del suo team solo per avere la
possibilità
di poterla uccidere da sé.
Solo
per avere la possibilità di averla tutta per sé.
Quindi suppongo
che ci sia qualcosa di grosso sotto.
Qualcosa
che si nasconde nel misterioso e difficile passato di Allison, e che
adesso potrebbe costarle la vita.
Non
so nemmeno come siamo finiti qui, su questa sedia.
Voglio
dire, sembrava che li avessimo in pugno, ma non appena questo vampiro
è comparso, Allison si è irrigidita e distratta e
nell'intento di
aiutarla – perchè sapevo che qualcosa non andava
in lei – mi
sono distratto e sono stato colpito.
Ho
perso i sensi mentre lei gridava il mio nome chiusa nella presa di
quell'essere disgustoso. Incapace di muoversi, incapace di liberarsi.
Cosa
strana visto che di solito lei uccide una dozzina di vampiri in circa
dieci minuti..
E'
una forza della natura con questi succhia-sangue, ma qualcosa l'ha
distratta, spaventata o scioccata, non so che termine usare, tanto da
renderla completamente vulnerabile.
Ora
mi chiama in un sussurro, e il suo tono sembra volermi dire addio.
Sospiro
e mi schiarisco la voce. “Cosa?” le chiedo.
Alza
gli occhi e mi guarda con un'espressione sarcastica che ha
sicuramente appreso da mio fratello. “Grazie
dell'aiuto..” mi
dice ironica.
Piego
appena la testa e faccio un grosso respiro.
“Non
c'è di che.” le rispondo con lo stesso tono.
Lei
ride e poi tossisce mentre il suo viso si tinge di dolore.
“Oddio!”
esclama “Credo di avere un paio di costole rotte.”
Mi
agito, qui seduto come un idiota. Cerco di liberarmi, per poter
correre da lei e aiutarla.
Ma
la corda è stretta e non ce la faccio.
Il
vampiro intanto continua a girarci intorno e ride ad ogni mio
tentativo di liberarmi.
Si
diverte il bastardo figlio di puttana. Ma la pagherà, fosse
l'ultima
cosa che faccio.
Sto
già pensando a come farlo soffrire prima di ucciderlo.
E
più guardo Allison sofferente, più mi vengono in
mente molti modi
per procurargli una morte lenta e dolorosa.
D'un
tratto ride più forte.
“Cos'hai
da ridere, perverso figlio di puttana?” gli chiedo.
Lui
mi guarda e si avvicina ad Allison.
Tira
fuori un coltellino e le ferisce una guancia.
Lei
stringe i denti per non urlare. Ingoia il dolore, ingoia la paura,
ingoia la rabbia e lo sputa dritto in un occhio.
Il
sangue della sua bocca cosparge parte di quel viso malefico e
assetato.
“Fottiti!”
esclama lei guardandolo.
Il
vampiro sorride, quasi divertito da quello slancio di rabbia della
sua vittima.
Fa
un grosso respiro e si pulisce il viso con la mano.
Poi
la avvicina al suo naso e la odora a fondo, quasi stesse ispirando
un'aria profumata di biscotti.
“Ha
un profumo dolcissimo..” sussurra con gli occhi chiusi,
estasiato
dall'odore – per lui – che il sangue di Allison
sprigiona.
Apre
gli occhi e si lecca il palmo, e poi tutte le dita, uno ad uno, fino
a ripulire completamente lo sporco.
Si
passa la lingua sulle labbra, gustandosi ogni piccola goccia rimasta
e poi afferra Allison per i capelli e la costringe a guardarlo.
“Sta
lontano da lei!” gli urlo autoritario.
Come
si ascoltasse.
“Ancora..”
le sussurra ignorandomi.
“Vai
all'inferno!” risponde Allison a tono.
Io
mi dimeno, e sembra che la corda stia per allentarsi un po'.
“E'
solo un'impressione Winchester.. Quella corda non si
allenterà o
spezzerà.” mi dice quel lurido bastardo.
Cosa?
Ma come..
“E'
capace di leggerti la mente..” sussurra Allison.
Il
vampiro la colpisce senza pietà.
La
sedia su cui è legata traballa e poi cade facendole battere
la
testa.
Allison
si lascia sfuggire un lieve gemito di dolore e poi tenta di tenere
gli occhi aperti, stordita dalle percosse che le bruciano sulla
pelle.
Credo
che sverrà.
E
se sviene sarà una preda ancora più facile.
“Rimani
sveglia Allison!” le urlo.
Lei
tiene gli occhi semiaperti. E' ferita e ha perso molto sangue.
E'
debole e se non mi libero immediatamente potrebbe morire dissanguata.
“Allison!”
le urlo ancora.
Il
vampiro mi guarda e ride.
Ride
forte spostando il suo sguardo da me ad Allison.
Si
sbellica, lui.. si sta divertendo come mai prima credo.
La
vede soffrire e gli piace..
E
sopratutto gli piace vedere me, incapace di muovermi e aiutarla
nonostante ci provi disperatamente.
Le
si avvicina e si piega sulle sue ginocchia.. Le tocca i capelli
impiastricciati di sangue e li odora inebriato.
Lui
è..
“Bastardo!
Allontanati da lei.” gli urlo ancora.
Lui
ride e l'eco delle sue risate mi risuona in testa facendo crescere la
rabbia dentro di me.
Si
solleva e colpisce Allison allo stomaco con un calcio ben assestato.
Lei
sgrana gli occhi per il dolore e tossisce sangue.. Così
tanto che
per un attimo credo che morirà.
Il
vampiro schifoso si inginocchia e lo raccoglie con le dita.
Lui
lo beve e geme di piacere mentre lo fa.
Mi
da il voltastomaco.
Però
mentre si rimpinza per bene del sangue della mia adorata migliore
amica, è distratto ed è allora che finalmente la
corda che mi tiene
legate le mani si spezza.
Vorrei
urlare di gioia ma non lo faccio.
Mi
muovo piano per non fare rumore e mi slego le gambe.. Poi mi alzo e
lo raggiungo.
“Hey
schifoso succhia-sangue.” lo chiamo.
Si
volta verso di me, quasi in overdose da sangue ed io lo colpisco
senza pietà.
Barcolla
e cade steso a terra.
Ma
ha bevuto parecchio, è forte, e quindi si rialza
tranquillamente.
Mi
guarda e ride.
“Sai
perchè mi piace il suo sangue?” mi dice indicando
Allison priva di
sensi per terra “Perchè ha un gusto
familiare..”
“Bastardo!”
ripeto.
“Si..
familiare è il termine adatto.” mi dice lui
“E sai perchè ha un
gusto familiare? Perchè è il mio stesso
sangue..”
Ma
cosa?
“Lei
è la mia sorellina.. Non te lo ha mai raccontato? Non ti ha
mai
detto che il vampiro che ha ucciso mammina e papino ero io?”
Oh
mio Dio!
Povera
Allison.. Ed io che pensavo che la mia famiglia fosse strana.
“Sta
zitto!” esclamo guardandolo.
Allison,
dietro di lui, si è svegliata e ha le mani libere.
Credo
che la caduta abbia allentato la corde..
Si
slega lentamente i piedi mentre io tengo occupato il vampiro, che a
quanto pare è suo fratello, affinché non si
accorga di lei.
“Sai,
mia madre e mio padre avevano un sapore dolce, ma quello di Allison..
Oh il suo supera ogni immaginazione. Dentro c'è tutta la sua
dolcezza e la sua forza.. persino la sua femminilità. E'
prelibato.”
mi dice ancora elogiando il sapore del sangue di.. sua sorella.
Sospiro
e mi lascio sfuggire un'espressione di disgusto.
“Come
puoi fare questo? E' tua sorella.. E come hai potuto uccidere i tuoi
genitori?” gli chiedo.
“Mi
sentivo diverso.. Come te Sam..”
Oh
cielo! Non voglio diventare come lui.. Pieno di rabbia.
“C'è
un'enorme differenza tra te e lui fratellone..”
Allison
si è alzata e tiene in mano una specie di paletto.
Ma
chi si crede di essere? Buffy l'ammazza vampiri?
La
guardo perplesso, mentre barcolla ma tiene duro.
Anche
il vampiro si volta verso di lei.
La
guarda e poi si irrigidisce mentre il paletto gli passa da parte a
parte il cuore.
“Lui
può contare su molti che lo amano. Tu sei solo!”
gli dice decisa.
Tiene
il paletto saldamente accompagnando il corpo di suo fratello che
piano cade in terra.
Poi
finalmente lo lascia, e dopo pochi secondi, crolla stanca sul
pavimento.
La
raggiungo e la prendo tra le braccia..
“Allison..
Stai tranquilla, adesso ti porto all'ospedale.”
Respira
a fatica e mi guarda ridendo.
“Cosa
c'è?” le chiedo.
“La
prossima volta faccio da sola.” mi dice sarcastica.
Scuoto
il capo e la sollevo tenendola in braccio.
Esco
di lì e mi dirigo al più vicino ospedale.
Potevamo
morire lì dentro.. Ma siamo vivi. Tuttavia credo che Allison
abbia
perso un po' di sé tra le striature del legno che ha
attraversato da
parte a parte il cuore di suo fratello.
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