Ancora una volta

di maleka
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Le sue dita scivolarono lente sulla pelle del ragazzo. Languide, lambivano il suo corpo. A volte indugiavano incerte su qualche piccola cicatrice, tracciandone i contorni quasi con devozione.
E danzavano su quel torace perfetto che solo qualche minuto prima aveva stretto così forte. Avide lo accarezzavano, bisognose ancora di quel contatto. E sotto di esse, lui fremeva, scosso dai brividi di un intenso piacere.
Lei lo guardò con silenziosa soddisfazione e, maliziosamente, gli sorrise.
Accavallò le cosce su quelle di lui e quasi pigramente spostò il suo peso sul corpo dell’amante. I suoi seni gli sfiorarono il petto; la sua lingua umida gli scivolò lungo il collo.
Con calcolata lentezza arrivò all’incavo della spalla proprio dove, un tempo, avrebbe potuto sentire il suo sangue pulsare. Istintivamente, affondò i denti nella sua carne, nello stesso punto in cui lo aveva morso quella prima volta.
Jasper gemette, senza riuscire a rendersi conto se, il suo, fosse dolore o piacere. Poi, con un movimento rapido, si liberò dalla sua presa e si portò velocemente su di lei.
La guardò per un attimo, intensamente. Gli occhi di Maria erano lucidi, accesi di passione e desiderio, e la sua bocca era piegata in un sorriso colmo di licenziose promesse.
Con prepotenza catturò quelle labbra, così impertinenti e provocanti, e la baciò violentemente, quasi con rabbia. Schiacciò con forza il corpo contro il suo e, lentamente, si insinuò tra le sue gambe.
«Ancora una volta», le sussurrò.





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