Vernon
Dursley era un bambino grasso e noioso. Non aveva
amici: l’unico a tenergli un po’ di compagnia era
un vecchio orsacchiotto, che
tempo prima era appartenuto alla sorella.
All’età
di sei anni, Vernon si aggirava per il quartiere con
una merendina al cioccolato in una mano, cingendo con l’altro
braccio il suo
fedele compagno; completamente ignorato dagli altri bambini, se non per
qualche
presa in giro, ogni giorno Vernon terminava la sua merendina seduto su
una
panchina poco distante da casa.
Un
giorno come tanti altri, mentre sgranocchiava soddisfatto
il suo dolce, per
quanto incredibile ed
irreale potesse sembrare, il bambino notò un ragazzino di
qualche anno più grande
di lui fissarlo ridacchiante… tentando di ignorare il nodo
che gli si formava alla
bocca dello stomaco quando qualcuno proponeva battute fastidiose sul
suo peso o
lo prendeva in giro, tornò a concentrarsi sul suo
orsacchiotto… con orrore si
accorse che a questo mancava la testa.
Spaventato
cominciò a correre verso casa e, giunto nei
pressi del giardino, intravide suo padre trafficare dinnanzi allo
steccato.
“Papà!
– lo chiamò – Papà! Hanno
tolto la testa al mio orso,
papà! C’era un ragazzino che rideva e
poi… e poi… la testa di Teddy non c’era
più, come per magia!”Farfugliò, le
lacrime che ormai gli inondavano il volto.
Il signor Dursley lo
squadrò inespressivo, passarono i secondi
e il suo volto iniziò ad assumere una
strana tonalità di rosso, che intimidì parecchio
il figlio: “Non esiste la magia!”Urlò
infuriato.
Da
quel giorno Vernon Dursley giurò a se stesso che avrebbe
fatto qualsiasi cosa pur di
eliminare
dalla sua mente e dalla sua vita quella terribile esperienza. Non
esisteva la magia.
Spero che vi sia piaciuta! A me,
sinceramente, non piace granchè però... boh...
è venuta fuori un po' così, per inerzia.
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