-Incapacità
di Amare-
Il
mio migliore amico ha due nei sul mento, i capelli neri. Il mio
migliore amico è ormai quasi un uomo, ed io lo amo da sempre.
È
un amore soffocante il mio, ti schiaccia verso il basso, ed è
difficile persino tollerarlo.
Il
mio migliore amico è una persona introversa che dedica a pochi
i suoi sorrisi.
Il
mio migliore amico non versa mai una lacrima.
Io
di lacrime ne ho sempre versate tante, le lacrime sono sfrontate,
caparbie, ti rotolano giù quando vorresti tenerle a freno, ti
tradiscono proprio all'ultimo.
Le
lacrime sono della voltagabbana, pigre si lasciano scoprire, maligne
si fanno asciugare sempre dalla persona sbagliata.
Il
mio migliore amico le ha sempre guardate scivolare via, come una
doccia fredda, senza mai toccarmi, lasciava che fosse il colletto
della mia camicia bianca ad asciugarle. Lui non tocca le mie lacrime,
non lo fa mai. Lui detesta essere toccato, glielo leggi negli occhi,
il senso di disagio che allarmato echeggia nelle sue parole. Il mio
migliore amico è talmente timido che non ti guarda mai negli
occhi, il suo sguardo vaga al di là, lontano. Lontano da te,
lontano da lui, dalle cose spiacevoli, dalle difficoltà
inaspettate, a volte dubito persino che mi ascolti. Il mio migliore
amico ama, ma non lo dice, ama e soffre in silenzio, si chiude nel
suo dolore. E tu ti senti impotente, vorresti toccarlo, abbracciarlo,
ma sai che non puoi, vorresti parlare, ma sai che non ti
ascolterebbe.
Il
mio migliore amico è un vicolo cieco. Crede di essere lontano,
ma è così vicino alla via maestra.
Vorrei
che mi amasse, come io amo lui, ma a volte dubito che riesca ad amare
qualcun altro oltre che se stesso.
Il
mio migliore amico è un narciso, un bambino nei panni di un
adulto, un adulto che gioca a fare il bambino.
Al
mio migliore amico sudano le mani, segno di terribile insicurezza. Il
mio migliore amico è un cretino troppo intelligente, un
solitario in compagnia, lui è l'opposto ed è il
contrario.
E
per quanto lo odi, lo detesti con tutta me stessa, per quanto a volte
vorrei lasciare che sia lui a chiamarmi, o dire di no a una delle sue
richieste, io non ci riesco.
Lui
mi ama, io lo so. Mi ama come sa amare, con quella patina di
indifferenza e disprezzo verso le convenzioni e i rapporti di amore,
lui mi ama, così. Mi ama per come può. Ed io mi
accontento. Io a differenza sua ad amarlo sono
capace.
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