CIAO A TUTTI ECCOMI DI NUOVO QUI CON UNA NUOVA SONG FIC SPERO VI PIACCIA
Inuyasha, quanto tempo è passato dall’ ultima volta che ti ho visto? Cosa starai facendo in questo momento?
Quella notte, quella sera quando scoprii che il mio canto poteva portare in vita umani, demoni, mezzi demoni, morti ormai da decenni. Quando scoprii che la mia voce aveva quasi lo stesso potere di tenseiga, la spada curatrice di tuo fratello. Quando scoprii di poter essere io l’ arma per la tua felicità.
Quel potere, però, mi terrorizzava. Non lo sapevo usare. Non potevo parlarne con te per timore di un tuo giudizio. Non potevo fare le cose da sola perché quel potere lo avevo scoperto da poco. E non potevo rischiare di perderti rivelandoti ciò che sapevo fare. E cosa più importante, non sapevo come renderti felice pur avendone il potere.
Avevo il potere di mettere fine alle liti tra te e tuo fratello Sesshomaru. Avevo il potere , con la mia sola voce, di portare in vita tua madre e tuo padre. Avevo il potere di darti una famiglia, ma non ho avuto il coraggio di provarci e mettermi alla prova.
Quella sera di due mesi fa scappai e me ne tornai a casa, incurante dei tuoi richiami e delle tue suppliche di non abbandonarti. Io, fui crudele. Mi buttai nel pozzo e lo sigillai.
Adesso basta!
Mi manchi troppo.
So qual’ è l’ unico rimedio per farmi perdonare e so anche dove è collocata la tomba di tuo padre e tua madre caro Inuyasha. Mi ricordo che una volta mi raccontasti che avevi seppellito tua madre nella tomba con tuo padre, ed è proprio li che mi dirigerò appena avrò sbloccato questo maledetto pozzo.
Sono esausta.
Dopo circa due ore che continuo ad usare il mio potere spirituale su questo sigillo, finalmente si è sbloccato e il pozzo si è aperto. Spero solo di riuscire a tornare laggiù senza che Inuyasha senta il mio odore.
Be, poco importa.
Io lo devo fare. Questo glielo devo. Devo ridargli una famiglia.
Armata di grinta e coraggio saltai dentro il pozzo e subito mi ritrovai nell’ epoca Sengoku.
Quanto mi era mancata. Gli alberi, i prati incontaminati, i fiori colorati, e l’ aria pura.
Ma devo darmi una mossa o Inuyasha si accorgerà di me e questo non deve succedere.
Corsi fino a raggiungere la tomba dei genitori di Inuyasha. Fui fortunata. Il servo di Miroku mi dette un passaggio e per sera ero già alla tomba. Dissi a quella specie di procione di aspettarmi li fuori ed io entrai nella tomba.
Ricordavo bene quella tomba. Piena di ossa di scheletro di circa un migliaio di demoni, ma mi feci forza e mi ritrovai davanti il re dei demoni. Una tomba maestosa e inquietante allo stesso tempo.
Presi un profondo respiro, mi concentrai e cominciai a cantare.
Io non so se puoi sentirmi E neppure se ci sei Ne se ti soffermeresti Sui pensieri miei So che sono una gitana E non oserei di più Che pregare intensamente Per la gente come me Dio, fa' qualcosa Per quelli che Un gesto d'amore Non sanno cos'è Dio, questa gente Confida in Te E solo il tuo amore Salvarli potrà
Mentre cantavo le ossa scheletriche per terra cominciarono a muoversi e dopo un po presero vita. Scopri che quelli erano i demoni guardiani della tomba del padre e della madre del mio Inuyasha.
Mi incitarono a continuare a cantare e io presa di coraggio continuai. Il quel luogo desolato grazie alla mia voce crebbero anche fiori e alberi e piante. Incoraggiata continuai.
Vorrei di più di ciò che ho Vorrei per sempre la gloria e l'onor Vorrei l'amor, gioia nel cuor Che Dio mi aiuti ogni giorno per sempre
Di fronte a me la grande tomba stava cominciando a muoversi. Ossa e scheletri cadevano dappertutto, ma io non mi fermai. Poi cadde tutto creando un gran polverone.
Grazie per quando possiedo già Io so non e' tanto, ma a me basterà Prego per gli altri, fuori di qua Falli sentire i figli di Dio. Sono indifesi, ma figli di Dio .
Al finire della mia canzone due figure uscirono dal quel polverone con sguardi persi e spaesati.
Adesso toccava a me chiarire tutto.
Allora che ve ne pare questo è il primo cappy di una fic di due cappy
Vi prego lasciatemi un commentino un kiss marrion
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