Rimedi soporiferi
Kevin
E. Levin non aveva mai pregato nessuno prima di allora. Era abituato a
cavarsela da solo. Ma, in quel momento, si era reso conto di non
potercela fare, di dover chiedere necessariamente aiuto a qualcuno.
- E dai, Tennyson! Cerca di capire...
- No, Kevin! Te l'ho già detto!
Era davvero difficile convincere il nanerottolo,
pensò il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli. Del
resto l'amico glielo aveva ripetuto all'incirca un milione di volte: ci
era già passato e non intendeva ripetere l'esperienza.
- Per piacere...
- No.
- Fallo per tuo nipote.
- Cugino.
- E' uguale.
Ben riempì le guance d'aria, che poi
rilasciò in un lungo sospiro. Aveva giurato che non
l'avrebbe mai più fatto. Una sola volta era stata abbastanza.
Però Kevin gli sembrava davvero disperato, se era
arrivato a chiedere aiuto proprio a lui doveva esserlo per forza.
- E va bene - sospirò rassegnato - Ma questa
è l'ultima volta!
Attivò l'Omnitrix sotto lo sguardo colmo di
gratitudine di Kevin. Poi iniziò a rimpicciolire,
preparandosi mentalmente al momento in cui avrebbe incontrato le
paffute braccia del nemico.
Qualche ora dopo...
Gwen Tennyson sospirò, notando che la macchina di
suo cugino era ancora parcheggiata nel vialetto. Se Ben era in casa sua
a quell'ora, voleva dire solo una cosa: Kevin l'aveva fatto di nuovo.
Infilò la chiave nella serratura con un gesto
nervoso, poi aprì piano la porta per non fare rumore.
- Bentornata - la salutò il marito non appena
mise un piede in casa.
- Ciao, Kevin - replicò lei, ricambiando il suo
piccolo bacio.
- Com'è andata la serata con Julie?
- Bene, grazie. Dov'è il piccolo?
- Nel suo lettino.
Gwen esitò un attimo, aveva quasi paura a fare
quella domanda.
- E Ben?
Sul viso del ragazzo si aprì un inquietante
sorrisetto.
- Anche - rispose sarcastico.
Lo sapeva, era certa che sarebbe andata a finire in quel
modo. Del resto, quando lei usciva, Kevin rimaneva a casa e Ben era nei
paraggi, le cose non potevano andare diversamente.
Partì a passo spedito verso la camera del
bambino. Quello che vide quando spalancò la porta non la
sorprese affatto.
- Kevin Ethan Levin - disse, guardando seccata il marito che
quasi rideva osservando la scena - quante volte ti devo ripetere che
non puoi far trasformare Ben in Eco Eco e usarlo come pupazzo ogni
volta che tuo figlio non ha voglia di dormire??
Voi cosa dite... dopo
questa schifezzuola farei meglio a ritirarmi, vero? Eh, lo so... ma che
ci volete fare, recentemente il mio unico neurone partorisce solo flash
comiche... che non sono nemmeno sicura facciano ridere...
Comunque, passiamo ai ringraziamenti per "Tragedy":
kitsune999:
tranquilla, anche il mio neurone parte per viaggi strani... e poi si
vedono i risultati... :) Oh, addirittura una meraviglia? Ma
così mi fai diventare rossa! Che dire... spero che
anche questa ti piaccia! :)
erato1984:
che ci vuoi fare, cara... ogni tanto anche i miti cadono!
Chissà poi se Kevin ha scoperto cosa non andava nella sua
adorata Dodge... :) E già mi immagino Gwen, arrabbiata per
la serata saltata, e Ben e Julie davanti al ristorante a tremare di
freddo! Poverini... :)
LaProz:
Eh, già... magari Kevin si era già fatto tutti i
piani per la serata con Gwen, e poi la Dodge lo lascia a piedi! Non
è giusto, poverino! Speriamo almeno che alla fine sia
riuscito ad aggiustarla!! Davvaro ti lascio senza parole? Ma grazie!!
:) E grazie anche per la tua recensione a "Beniamino Prezzemolino"!
Ringrazio kitsune999
che ha inserito la storia tra le preferite ed erato1984 che
l'ha inserita tra quelle da ricordare!
Alla prossima!!
Baci8!
|