Appunti unici: ok, questa non so come mi sia uscita. Mi è venuta in mentre guardavo l'episodio 60 di Brotherhood e boh. Da qualche puntata mi sta piacendo molto, come personaggio. Intendo Scar. Se fa schifo, beh, fa niente. :D'' Lasciate comunque un parere.
Io c'ho provato a dirgli quanto gli voglio bene, ora che è Fullmetal Alchemist è davvero agli sgoccioli.
Wolf.
Change
Adrenalina. Una sagoma nera, così rigida da sembrare un’ombra – una di quelle con cui si divertivano lui e suo fratello, da giovani, a proiettare sul muro servendosi di una lanterna.
E poi le scintille dei cavi elettrici in cortocircuito, sembra di essere ad un teatrino.
Solo che lui è il protagonista. Ha il compito di uccidere o essere ucciso.
Eppure non è lui ad inscenare l’ultimo monologo:
“Rango, storia personale, nascita, razza, sesso, nome... non ho bisogno di nessuna di questa cose. Combattere, senza essere legato a nessuno è una bellissima sensazione.”
Certo, perché Bradley non aveva più niente di cui preoccuparsi. Non aveva niente a cui pensare, se non sfettucciarlo con le lame.
Eppure Scar avrebbe sempre voluto allontanarsi dall’idea di paragonarsi a lui, con disprezzo – se non fosse stato per la stronzata del nome sarebbe stato tutto informale, come al solito.
Tu cerchi di affettarmi ed io di spappolarti le membra, senza né salve e buonasera.
Non avrebbe mai voluto paragonarsi un po’ per paura, perché nessuno avrebbe dovuto essere uguale a selvaggi come gli Homunculus. Un po’ perché sentiva di essere cambiato. Dentro, nel profondo. Sentiva che alla sua anima logorata si erano aggiunti pezzi nuovi – come sostituiti da auto-mail fantastici e leggeri come piume:
Edward, Alphonse, Mustang, Riza. Myles, Winry. Mey.
Eppure si sentiva più forte. Sentiva di poterlo affrontare con coraggio finché il suo corpo non avrebbe stillato l’ultima goccia di sangue. La verità è che si sentiva diverso.
Lui, un po’ agli altri ci pensava.
“Si può cambiare.” |