By Diasy
A tutti quelli che adorano i malandrini come li
adoro io! Un bacio!
That's what friends
are for…
Erano le tre e mezza del mattino di una delle notti più
calde, che Hogwarts aveva dovuto affrontare quell’anno.
Il castello era totalmente immerso
nel sonno.
Anche i professori più nottambuli
ad un certo punto avevano abbandonato gli uffici recandosi nei propri
appartamenti.
Austere figure, dame, orsi,
cavalli e cavalieri russavano nei rispettivi ritratti.
Gli elfi domestici avevano finito
il giro delle sale comuni delle quattro case e riposavano nei loro alloggi
sotto le cucine.
E quando le note di una musica
rock, nonostante la distanza, giunsero alle orecchie di Lilian Evans, la
ragazza spalancò gli occhi, immediatamente lucida.
Di scatto si mise seduta sul
letto realizzando quello che stava succedendo.
Capì subito cosa doveva fare,
brusca si strappò il lenzuolo di dosso.
A tentoni trovò la vestaglia
azzurra, accuratamente piegata sulla sedia a fianco al letto a baldacchino, e
la indossò legandola stretta in vita, mentre i suoi occhi si abituavano al
buio.
Con una smorfia decisa, cercando di non svegliare le
compagne di stanza, uscì.
Accese la sua bacchetta che
proiettò un preciso cono di luce davanti a lei. A piedi nudi s’incamminò senza
esitazione verso un certo dormitorio maschile.
La stanza era ancora più
disordinata del solito.
Affermazione sicuramente
pericolosa, in quel contesto.
Due, delle tende dei letti a
baldacchino erano state tirate giù e usate per avvolgere le lampade, in modo
che il dormitorio fosse illuminato da una strana luce rossa che sembrava
irreale a causa del chiarore della luna che entrava limpida dalla finestra
aperta (le tende erano un informe groviglio al lato della porta), e questo,
insieme ai vortici di fumo e al ritmo ossessivo sembravano trasformare la
stanza in un locale decisamente estraneo alla scuola. Un cuscino si era
lacerato, e numerosi batuffoli dell’imbottitura bianca e soffice volteggiavano
nell’aria.
In quest’ambiente stavano quattro
ragazzi completamente a loro agio, nell’ignorare ogni usuale regola basilare di
convivenza civile, tra le quali, la moderazione della voce e il rispetto per il
pudore.
Erano in mutande, completamente
fradici per aver ingaggiato una battaglia ad acqua, usando incantesimi e
trascinando i disgraziati avversari nella doccia. Grazie a quest’ultima idea
geniale, il bagno sembrava stato usato da un branco d’ippopotami, gli schizzi
d’acqua avevano raggiunto anche il soffitto. Anche senza contare le bottiglie
vuote in giro per la stanza, era chiara la loro condizione. Non ci voleva un
genio per capire che erano tutti ubriachi.
Remus Lupin, e Sirius Black
stavano tenendo fermo un ragazzo più basso, con i capelli color paglia, mentre
il cercatore di grifondoro, James Potter lo inondava con potenti getti d’acqua
che fuoriuscivano dalla sua bacchetta.
All’improvviso, Peter Minus mise
in pratica la tecnica appena imparata facendo così che Remus e Sirius si
ritrovarono a tenere l’aria mentre ai loro piedi, da sotto un paio di mutande
(di un orrenda sfumatura arancione) un topo bagnato fradicio correva svelto a
infilarsi sotto il letto più vicino squittendo esagitato.
Ormai completamente coinvolti, i
tre ragazzi con un urlo di battaglia si misero a inseguire il topo.
E fu questa la scena che si
presentò agli occhi del prefetto Lily Evans quando, senza prendersi la briga di
bussare spalancò la porta.
Vide tre ragazzi. O per essere
più precisi i sederi di tre ragazzi, inginocchiati ai lati di un letto. Stavano
ridendo come pazzi mentre cercavano di prendere qualcosa che lei non riusciva a
vedere.
Sentendo la porta che sbatteva si
tirarono su immediatamente, mettendosi istintivamente allineati in modo da
coprire con le gambe, lo spazio sotto il letto.
Lily spalancò gli occhi
incredula. Si era aspettata qualcosa… ma non certo questo.
In quegli ultimi due mesi li
aveva conosciuti meglio. Il suo incarico da prefetto l’aveva avvicinata a Remus
dato che spesso avevano dei turni da fare in coppia, così, poco a poco aveva
cominciato a scambiare qualche parola anche con gli altri. Ogni tanto la sera
si univa a loro nella sala comune per scambiare due chiacchiere…a dir la verità
non erano poi così male, lei si sorprendeva a ridere molto di più che quando
era con le sue compagna di stanza… e poi era sempre un modo di venire a
conoscenza di alcuni di gran parte delle cose che un prefetto dovrebbe sapere.
Come si dice, conoscere il nemico.
Li conosceva da sei anni, ma ciò
non voleva dire che fosse preparata alla scena che le si presentò davanti.
Alla vista di Lily due di loro
sorrisero rilassati. Sirius si rimise giù riprendendo la sua attività, e James
le si avvicinò sorridendo e chiudendo la porta dietro di lei con tutta calma.
-evidentemente è scaduto il tempo
per l’incantesimo d’insonorazione-
Disse senza smettere di
sorridere. Mentre Remus si fiondava imbarazzato dietro un baule
-grazie per essere venuta ad
avvertirci, Evans-
Lily si riprese in fretta. Gli
scoccò uno sguardo raggelante correndo a spegnere la radio.
Era da tempo che aveva imparato a
rivolgersi a Remus Lupin per le spiegazioni, così, ignorando ostentatamente gli
altri due, si voltò istintivamente verso il prefetto che era corso a infilarsi
i primi vestiti che gli capitavano sotto tiro.
-Remus! Che cosa significa?-
Il ragazzo la guardò colpevole
accennando qualche vaga e contraddittoria spiegazione mentre Sirius si rialzava
da terra scotendo incredulo la testa come un cane.
Milioni di goccioline colpirono
Lily questo non contribuì a migliorare il suo umore.
-io te l’ho sempre detto, James-
Mormorò con aria assorta
-questa ragazza non è normale…-
Lily lo ignorò continuando a
guardarsi intorno inorridita
-…Quale ragazza fisserebbe la
propria attenzione su Remus col pigiama di Peter quando ci sono io in boxer a
disposizione?
-naaa sta solo cercando di
distrarsi dalla mia immagine…-
Rispose ramoso con lo stesso
tono.
Completamente a suo agio, si
passò una mano tra i capelli bagnati amicando a Lily che sostenne il suo
sguardo apparentemente senza imbarazzo.
-niente male quello che vedi, eh,
Evans?-
Le guance di Lily divennero rosso
cupo mentre cercava di ignorare il fatto che i boxer di quell’idiota erano
diventati praticamente trasparanti per via dell’acqua.
-si dia il caso-
Sibilò avvicinandosi
-che quello che state facendo,
intendo… urlare, bagnarvi, saltare come scimmie nudi come vermi sia contro il
regolamento di Hogwarts….-
-mmmh ci stiamo solo divertendo
un pò…. E a guardarti sembrerebbe che anche tu abbia il bisogno di staccare la
spina ogni tanto no?-
-… e scommetto che sotto quel
letto stavate prendendo alcol, sigarette, o sostanze stupefacenti… sembrate già
ubriachi-
-vedi che non sei informata?
L’alcol sta nell’armadietto in bagno, e il fumo in una vecchia confezione di
api frizzole nel baule di Sirius… non devi per forza sapere tutto, miss
prefetto, delle nozioni fondamentali possono anche sfuggire al tuo sapere…-
-… mi accorgo benissimo che avete
fumato, c’è fumo dappertutto sapete che non potete fumare sigarette nei
dormitori…-
-Lily! Sigarette!-
Fu Sirius ora a interromperla
scandalizzato.
-le sigarette fanno venire il
cancro, se provi a smettere fanno ingrassare, provocano assuefazione puzzano,
baciare qualcuno che fuma sigarette fa schifo… e non ne vale neanche la pena….
I marauders non fumano sigarette!-
-sì, solo sani spinelli-
Concluse James in tono
assolutamente naturale con uno strano brillio negli occhi
-un motivo in più per ispezionare
lo spazio sotto il letto, direi-
Ribatté Lily
-hem…-
Una voce flebile uscì da sotto il
letto
-ci sarei io, ma mi sono
incastrato.
Lily si piegò per fissare negli
occhi Peter Minus.
-fuori-
Disse lei autoritaria
-esci immediatamente da lì-
-non posso-
Rispose Peter
-sono nudo-
Lily chiuse un attimo gli occhi
per invocare tutta la pazienza che poteva. Dopo un istante balzò in piedi e si
diresse verso la porta
-alla McGranitt farà piacere
essere informata. Avete superato i limiti-
-Lily…-
Provò Remus
-era solo per festeggiare la fine
del sesto anno… ci siamo lasciato coinvolgere un po’ troppo…-
-l’ultima notte è domani!-
Gridò la ragazza fissando il
ragazzo che indossava capi disparati di pigiama.
-cosa farete domani notte? Per
festeggiare la VERA fine del sesto anno? Appiccherete fuoco alla scuola?-
-no. Ci sarà un festino nel bagno
dei prefetti-
Gli spiegò James senza perdere
quel sorriso.
-veramente eravamo lì anche
prima-
Spiegò Sirius con tono pratico.
-eravamo una decina, ma quella
maledetta sirenetta del quadro è andata nell’ufficio di Silente per fare la
spia… ma non romperà le palle per molto tempo, ora è appesa nel nostro bagno
con un incantesimo che le impedisce di uscire di uscire dalla cornice… è
abbastanza sexy…-
-immagino che Silente si sia
arrabbiato moltissimo-
Ribadì Lily rivolgendosi a Remus
-bhe certo…-
Rispose il prefetto prima di
essere interrotto da James che con tono ovvio spiegò:
-non era stato invitato-
-così ha rimandato tutto a domani
notte-
Continuò Sirius
-saremo una ventina, credo, e
penso proprio che verrà anche lui…-
Lily non sapeva più cosa credere.
La situazione, e il modo che avevano quei ragazzi di affrontare le cose la
stordivano ma sapeva ancora quello che ci si aspettava da lei. Doveva andare
subito dalla McGranitt.
Mise la mano sulla maniglia
quando si bloccò infastidita.
-era così ovvio che sarebbe
andata da Minny…-
Stava dicendo Sirius passandosi
un asciugamano sulle spalle
-già-
Ribatté James
-è di una prevedibilità così
noiosa… una brava ragazza che agisce sempre secondo un suo schema preciso…
credo sia sintomo di una grande e pericolosa vigliaccheria…-
Lily si voltò furiosa
-non giudicarmi solo perché sono
vestita, asciutta e non ho passato l’ultima ora a incastrare i miei amici sotto
un letto!-
-ecco appunto… -
Continuò la voce da sotto il
letto
-…se qualcuno mi desse una mano a
uscire…-
-Evans andiamo, almeno ammettilo-
Continuò James
-sei una strega contenuta e
controllata e…. Noiosa….. Non avresti neanche il coraggio di assaggiare il
whisky incendiario per paura di macchiarti di una colpa inconfessabile…-
Lily guardò la bottiglia che
James aveva recuperato da un baule mentre parlava. Chiudergli la bocca. Voleva
solo chiudergli quella maledetta bocca.
-…non è così Evans?-
Lily lo raggiunse decisa
fissandolo negli occhi
-non devo dimostrarti niente-
Sibilò
-ma almeno la pianterai di dire
stronzate-
-uh… Evans una parolaccia…-
-Lily non devi farlo per forza…-
Provò Remus ignorando le ormai
insistenti richieste di aiuto di Peter
Sirius si limitava a fissare la
scena con un sorriso.
La ragazza si porto il collo della
bottiglia alle labbra senza smettere di fissare James negli occhi e bevve
decisa tutto quello che rimaneva nella bottiglia. Poi con una smorfia
disgustata la sbatté sul letto, incrociò le braccia e attese la reazione di
James.
-Remus… ragazzi non riesco ad
uscire da solo…!-
Nessuno prestò attenzione a
Peter. Sia Remus che Sirius stavano fissando la scena che si era appena svolta
vicina la finestra.
James lentamente sorrise dicendo:
-forse non sei un caso
completamente perso, Lily-
Con un dito le accarezzo
scherzosamente la guancia, ma ritirò subito la mano quando lei fece il gesto di
staccargliela con un morso.
Mentre i due si fissavano, lui in
modo provocante lei piuttosto ostile, Sirius recuperò da sotto il cuscino uno
spinello fumato per metà e lo accese con fare elegante fino a quando Lily non
se ne accorse e lo guardò impotente e contrariata
-che c’è?-
Chiese il giovane Black
ricambiando il suo sguardo
-vuoi provare?-
Glielo porse con un sorriso
mentre James lo sosteneva chiaramente favorevole all’idea.
-SCORDATELO-
Remus guardò Lily con una strana
espressione colpevole e si rivolse verso Sirius
-dai, passa-
Mormorò evitando accuratamente di
rincontrare lo sguardo di Lily che spalancò gli occhi incredula
-SEI UN PREFETTO!-
Urlò scandalizzata sentendosi
costretta ad appoggiarsi al muro. Le girava un po’ la testa.
-Lily …-
Incominciò a spiegarle Remus
-…ormai ci sei dentro… credimi, è
inutile tentare di…-
Con un gesto indicò la stanza
trasformata e sollevò le spalle tendendo la mano verso felpato.
Sirius scoppiò a ridere, si
lasciò cadere sul letto sfatto passando lo spinello a un Remus decisamente
imbarazzato, e chiese a Lily se reggeva l’alcol.
La ragazza non aveva bevuto una
quantità preoccupante di whisky incendiario, ma se non era abituata, un quinto
della bottiglia era più che sufficiente a garantire una sbronza.
-stà tranquillo razza di tossico-
Ribatté la ragazza senza riuscire
a staccare gli occhi dallo spinello tenuto tra le dita di un prefetto.
-non riuscite certo a farmi
ubriacare…-
-hai gli occhi lucidi, Evans-
Sentenziò James. Lily lo fissò
scettica.
-non è vero…-
-sì che è vero…-
Un regolare russare riempì la
stanza annunciando a tutti che Peter si era addormentato nudo, sotto il letto.
Scoppiarono tutti a ridere Lily
compresa, che si dovette sedere sul davanzale per non cadere.
-forse dovremmo tirarlo fuori di
lì…-
Azzardò Remus invano. Sirius
scosse la testa sistemandosi più comodamente.
-con quello che ha bevuto non si
sveglierà fino a domani mattina… hei Lily!-
La ragazza si teneva una mano
premuta sulla bocca cercando di nascondere il fatto che non aveva smesso di
ridere, ma gli occhi lucidi e le guance rosse erano un segno evidente che…
-sei sbronza!-
Esclamò James decisamente
divertito della situazione
-ora sei fatta anche tu!-
Lily si rimise in piedi
ricomponendosi immediatamente e scotendo la testa
-no sto benissimo, anzi ora devo
andare a mettervi in punizione…-
-a metterci in punizione?-
Chiese Sirius confuso
-no da Minny… cioè dalla
professoressa McGranitt che vi mette in punizione….-
-l’hai chiamata Minny!-
Rise Sirius mettendosi seduto sul
letto.
Remus si unì alla sua risata
soffiando fuori il fumo che a causa dell’aria pesante del dormitorio non si
disperse e continuò a galleggiare sopra la sua testa
-e dalla Minny intendi andarci
ubriaca, Evans?-
Chiese ironico James
Lily scosse la testa
scompigliandosi i lunghi capelli rossi e portandosi le mani sulle guance
surriscaldate
-non sono ubriaca ti ho detto!-
Lo colpì debolmente su una spalla
-scommetto che non sai camminare
dritta-
La provocò James
-ma figurati! E spostati che devo
raggiungere la porta…-
-non andrai dalla McGranitt Lily-
Ordinò James avvicinandosi
minacciosamente mentre Lily indietreggiava prudentemente agendo ormai senza
pensare.
-siiiii vado dalla McGranitt-
-nooooo-
L’infantile cantilena fece
sorridere Remus
-e io ci vado….-
-vogliamo vedere come reagisci al
solletico?-
-oh. No no no no no no no-
Lily si mise a correre facendo
uno slalom impazzito tra le cose disseminate per tutto il dormitorio, facendo
in modo che i pochi batuffoli di imbottitura che erano riusciti a posarsi sul
pavimento si risollevassero riprendendo a volteggiare come impazziti.
James la raggiunse dopo aver
rovesciato due sedie ed essere inciampato in una coperta, caddero entrambi
lottando. Lily non riusciva a smettere di ridere per il solletico ma si batté
con tutte le sue forze, nonostante la scarsa lucidità che le rimaneva…
rotolarono praticamente per tutta la stanza, fin quando Lily riuscì a trovarsi
in posizione vincente. Lo bloccò mettendogli le ginocchia sul petto e alzò le
braccia con un grido di gioia… dimenticandosi che il suo equilibrio era stato
lievemente compromesso dalla dose di alcol. Oscillò tentando di non cadere, e
probabilmente ce l’avrebbe anche fatta se non fosse stato per James, che
approfittandone la afferrò per la vita
invertendo completamente la situazione.
Remus guardò Sirius che fissava
la scena con un sorriso
-che c’è?-
Gli chiese curioso
-niente, guardo il film porno-
-ma sei deficiente? Si stanno
ammazzando… James è troppo fumato per capire che potrebbe approfittarne e lei
non lo è abbastanza da permettergli cazzate…-
-non sai decifrare le apparenze,
Moony-
-guarda padfoot, che la canna la
sto fumando io…-
Felpato rifletté per un momento,
e dopo essere giunto alla conclusione che effettivamente non avrebbe interrotto
nulla, balzò in piedi
-MA Si’! FACCIAMO UNA COSA A
QUATTRO!-
Urlò armato di cuscino correndo
verso Lily e James, che, come aveva detto Remus, si stavano effettivamente
ammazzando.
Remus esitò. Spense lo spinello e
ne nascose i resti nel solito posto. Poi con un sorriso, corse a recuperare uno
dei due cuscini sopravvissuti, e con un urlo di battaglia che avrebbe fatto
impallidire il corpo docente (ma che non riuscì a svegliare Peter) si buttò
nella mischia.
Un quarto d’ora dopo dei cuscini
rimanevano solamente le federe, completamente lacerate.
In compenso, nell’aria era
considerevolmente aumentata la quantità di cotone. I ragazzi si lasciarono
cadere stremati sul pavimento, momentaneamente K.O. Ramoso si sistemo un
braccio sotto la testa azzardando a sdraiarsi vicino a Lily.
La ragazza chiuse gli occhi,
sbadigliò e istintivamente si voltò verso James appoggiando la testa sulla sua
spalla e cingendogli la vita con un braccio.
Il ragazzo spalancò gli occhi
senza osare muoversi di neanche un centimetro per paura che Lily realizzasse
quello che stava facendo e si spostasse. Automaticamente si voltò verso Sirius
che alzò le sopracciglia.
Cosa c’è?
Gli chiedeva felpato con lo
sguardo
James fece un cenno verso Lily
Cosa faccio?
Sirius ghignò esortandolo
Non stare lì come un idiota
James scosse la testa con una
smorfia eloquente
Ma la conosci? Se la sfioro mi stacca la mano!
Remus cercò di non scoppiare a
ridere facendo segno di no con il dito.
James la guardò per un momento.
Poi, lentamente le scostò i capelli rossi dal viso e cominciò ad accarezzargli
la testa con un improvvisa naturalezza nonostante i fumi dell’alcol che gli
annebbiavano il cervello.
In uno stato semi-cosciente, Lily
approvò con un mugolio stringendosi ancora di più al ragazzo piacevolmente
stupefatto e totalmente compiaciuto.
Remus e Sirius si stavano alzando
quando un verso simile a uno squittio richiamò la loro attenzione
-tiratemi fuori di qui!-
Peter, si era svegliato, e il
letto sotto il quale era incastrato cominciò a sussultare a causa dei tentativi
che lui faceva per uscire.
Sirius e Remus si guardarono
-dovremo alzare il letto?-
Chiese Sirius stancamente
-se c’è una situazione
alternativa…-
Rispose piano Remus
-non riesco a muovermi! Remus!-
Sirius si diresse verso l’amico,
ma al posto di sollevare il letto cercò sotto il copriletto la bottiglietta di
vodka che cercava.
-Sirius devi sollevare il letto!-
Protestò ancora la voce di Peter.
Felpato, sotto gli occhi di
Remus, si inginocchiò porgendogli la bottiglietta.
-thò, bevi-
-non voglio bere, Sirius voglio
uscire da qui!-
-bevi, e poi ti tiro fuori-
Nonostante la posizione scomoda
Peter riuscì a ingoiare numerose sorsate dell’alcolico.
-che diavolo stai facendo
padfoot?-
Chiese Remus alzando un
sopracciglio.
James sembrava non essersi
accorto di nulla
-ora tirami fuori Sir!-
Sirius si sdraiò sopra il letto
sbadigliando
-Sirius!-
L’ennesimo grido di Peter
riscosse Lily dallo stato di torpore in cui era caduta.
Si alzò in fretta rischiando di
rifinire per terra lasciando James con una notevole espressione di disappunto
dipinta sul volto.
-andiamo!-
Esclamò Lily per togliersi
dall’imbarazzo che l’aveva assalita.
-andiamo dove?-
Le chiese Remus confuso
Lily non ne aveva idea. Aveva
detto la prima cosa che le era venuta in mente per evitare lo sguardo di James.
Non sapeva cosa l’era preso. Stava da dio fino un minuto fa. Ma non andava assolutamente
bene che stesse da dio mentre James Potter le accarezzava piano i capelli.
Sirius si alzò, fulminato da una
nuova idea
-sì andiamo nel parco!-
-andiamo a fare bagno nel lago?
Adesso? -
Domandò Remus
-vai io ci sto!-
Esclamò James alzandosi da terra
Lily fu l’unica a mostrarsi
veramente sorpresa
-il bagno?-
Chiese confusa
-sì lo facciamo sempre… non hai
notato che il lago è così grande da raggiungere posti lontani dal castello? Ci
sono delle sponde che non si possono scorgere da nessuna finestra…-
Le spiegò frettoloso James
-dimenticate che c’è una ragazza
con noi… -
Disse Remus sembrando lievemente
imbarazzato. Incomprensibilmente Lily sì sentì leggermente offesa.
-e allora, scusa?-
Gli chiese cercando di non
apparire seccata.
Tanto non si sentiva affatto
seccata. Perché avrebbe dovuto? Non doveva mica fare una pazzia simile no?
-lei non costituisce un problema
Remus. Sì… figurati se si butta in una pazzia simile…-
James scoppiò in una breve e
ilare risata
-non ho assolutamente alcun
problema a venire-
Esclamò Lily con tono squillante.
Al diavolo.
Pensò
Chiudergli la bocca. L’obbiettivo oggi è chiudergli la bocca a qualsiasi
costo.
-Remus non l’ha detto per
tagliarti fuori Lily… è solo che noi il bagno lo facciamo nudi… completamente
nudi-
Asserì Sirius con tono provocante
Oh cazzo
James la guardava con un sorriso eloquente e un
espressione dannatamente scettica. Si sentì arrossire ma raddrizzò le spalle e
non abbassò lo sguardo.
Cancellargli quell’espressione sapiente dalla faccia
Prima che la sua mente formasse un qualsiasi, vago,
pensiero veramente razionale, sentì le parole senza la consapevolezza di essere
stata lei a pronunciarle
-E pensi che ciò costituisca un
problema?-
Il suo tono era leggero e
sorprendentemente calmo.
James assunse un aria inebetita
mentre Sirius alzò le spalle
-se per te non è un problema,
figurati per noi-
Sì, su questo non avevo dubbi…
-allora andiamo-
Disse Remus fissando brevemente
l’attenzione sullo spazio sotto il letto…
-ma scusa Sir… Peter?-
Sirius si portò l’indice alle
labbra indicando a tutti di fare silenzio, facendo sì che poterono sentire
Peter che, anche se in modo più discreto di prima, aveva ripreso a russare.
-scusate secondo voi perché gli
avevo dato la vodka?-
Chiese tranquillamente.
************************************************************************************************
In quattro sotto il mantello ci
stavano appena ma avanzavano per i corridoi abbastanza velocemente. James e
Sirius avevano ritenuto inutile vestirsi pensando che girare per la scuola in
mutande sarebbe stato ancora più divertente.
Lily si era imposta di non
ripetersi ogni cinque secondi che NON SOLO non stava rispettando il coprifuoco,
NON SOLO lo stava facendo con James Potter e Sirius Black, NON solo stava
facendo tutto questo per una momentanea soddisfazione nel vedere la faccia di
James Potter… ma stava facendo tutto questo per fare il bagno con tre ragazzi
nudi.
Remus sembrò capire quello che le
passava per la testa. Con la classica voce del prefetto mancato si chinò per
sussurrarle a un orecchio.
-so come ci si sente le prime
volte, ti abituerai-
A quella prospettiva Lily si
ritrovò a sorridere, per poi darsi della cretina due secondi dopo.
Dall’anno prossimo la pianti…
-a cosa stai pensando Evans?-
Le chiese James evitando per un
pelo di sbattere contro un armatura
-che è l’ultima volta che mi
ritrovo a frequentare voi delinquenti-
Spiegò lei brevemente.
-la sai una cosa?-
Lei si voltò verso di lui
ritrovandosi a fissarlo negli occhi
-cosa?-
Si ritrovò a chiedere
improvvisamente confusa
-Io ho la sensazione che sia solo
la prima-
Remus e Sirius non gli badavano
assorti in una loro conversazione fatta di bisbigli.
-non contarci-
Disse Lily cercando di sembrare
brusca dopo un eloquente momento di silenzio.
Avevano appena girato l’angolo
quando si ritrovarono di fronte a una gatta giovane e scheletrica.
Si bloccarono con una
coordinazione invidiabile mentre la gatta, che aveva preso a soffiare, sembrava
fissarli.
Un istante più tardi Mrs. Purr si
irrigidì completamente cadendo di lato senza muoversi minimamente, gli occhi
gialli non più fissi su di loro.
Remus alzò le spalle mentre i
suoi amici lo guardavano ammirato.
Aveva eseguito un incantesimo
perfetto con un bisbiglio appena percettibile.
-non volevo correre il rischio-
Fu la sua spiegazione riponendo
la bacchetta.
Negli occhi di James brillò una
luce pericolosa quando sfoderò la bacchetta.
Sollevò Mrs. Purr per la coda
senza che la gatta, stregata con l’incantesimo della pastoia, muovesse un
muscolo. Solo gli occhi si muovevano terrorizzati.
Ci fu un lampo di luce viola e la
fedele, scialba, compagna di Gazza si ritrovò di un verde così brillante, che
quasi risultava fosforescente nella penombra del corridoio.
Gli altri scoppiarono a ridere e
Sirius fece cenno a James di porgergli la gatta.
Quando Sirius la ripassò a James,
la gatta poteva vantare l’originalità di essere l’unico felino al mondo
decorato con larghe strisce rosa confetto.
Lo scoppiò di ilarità questa
volta rischiò seriamente di farli scoprire.
James prese la grottesca creatura
e la passò a Lily che la afferrò con una smorfia.
Il corpo della gatta era caldo, e
così rigido da sembrare di pietra.
-e cosa dovrei farci io?-
Chiese osservando tra l’inorridito
e l’affascinato Mrs. Purr. Era inutile fingersi dispiaciuta, l’unico nella
scuola a sopportare la gatta era il suo padrone, Gazza.
-come, non vuoi contribuire a
renderla più… artistica?-
le chiese James allusivo.
Lily esitò ridacchiando
-non credo che vi aiuterò a
renderla più artistica-
Gli altri la guardarono delusa.
-ma penso di poter fare qualcosa
per quanto riguarda l’aspetto lessicale-
Nessuno capì quello che
intendeva, fin quando Lily finì e allontanò il braccio che reggeva la bacchetta
per mostrare a tutti il messaggio scritto con spesse ed evidenti lettere nere
sul dorso di Mrs. Purr.
Era la prova definitiva che Lily,
era considerevolmente ubriaca.
I ciclamini sono rossi,
Il cielo è blu.
Non lo so Gazza chi è più
cretino,
se James
o tu.
Remus rimase senza fiato. Oddio, come avevano ridotto
quella povera ragazza?
Sirius invece, senza porsi questo
genere di problemi, posava lo sguardo ora sul pelo scritto della gatta, ora su
James, senza riuscire a nascondere l’ilarità..
-oh assolutamente no!-
Sbottò James incredulo di tanta
audacia nei suoi confronti (o di tanta sensibilità all’alcol) mentre Sirius
scosso da fragorose risate cadeva pesantemente per terra, e Lily lo guardava
con un’incredibile aria di superiorità, nonostante si fosse appena abbassata al
suo livello.
James tentò di cancellare tutto
ma Lily aveva fatto un buon lavoro, e si dovette limitare a nascondere meglio
che poté la gatta in un provvidenziale sgabuzzino.
-strega!-
Le bisbiglio ricevendo in cambio
un’ennesima, studiata, occhiata
altezzosa…. E una linguaccia.
-oh, poco casino-
Sibilò Remus sorridendo facendo
cenno a tutti di muoversi. Non era impossibile che qualcuno avesse avvertito la
loro delicata presenza.
Come un sol uomo, un sol uomo un
po’ brillo a dir la verità, ripresero a
camminare.
************************************************************************************************
Raggiunsero il parco senza altri
imprevisti. Era una notte afosa e silenziosa.
Non c’era ancora luce e,
nonostante la luna, una perfetta falce nel cielo, mantenesse intatta la sua
luminosità, le stelle incominciavano lentamente a sbiadire.
Prudentemente ancora coperti dal
mantello, i tre ragazzi, tutti a piedi nudi, cominciarono a camminare
lentamente lungo la riva, seguiti da Lily.
-ma nel lago non c’è la piovra
gigante?-
Chiese la ragazza cercando di non
far trasparire la preoccupazione dalla voce. Con sua grande sorpresa James
scoppiò a ridere.
-non esiste nessuna piovra
gigante-
Sembrò riflettere un istante
-ne siamo quasi sicuri-
Lily decise di ignorare quel
“quasi” e si rivolse nuovamente ai ragazzi
-come sarebbe non esiste?-
-è una storia che abbiamo
inventato noi una domenica…-
Disse Sirius immerso nei ricordi.
Lily lo interruppe certa di aver capito male.
-volete dire che da anni a
Hogwarts si parla di una piovra gigante e con tutta probabilità ve la siete…
-probabilmente ce la siamo
inventata noi, sì… probabilmente. Qualcuno dice di averla vista sul serio… ma
molti di quei “qualcuno” siamo noi… Eravamo al terzo anno anno Sir?
-no secondo-
Lo corresse felpato continuando a
camminare.
-ah già. Storia notevole per dei
ragazzini del secondo anno, no?-
asserì James tranquillemente. Lily si trattenne dalla tentazione di
mettersi le mani nei capelli.
-co… come diavolo vi è saltata in
mente una cosa del genere! Quelli del primo anno non osano avvicinarsi al lago,
sono terrorizzati per le storie che circolano su quel mostro… gira voce che
deve vendicarsi su uno studente prescelto a causa di un torto subito cinquant’anni
fa….-
-ah già! Quella storia se l’era
inventata Remus-
-hem…-
Remus aveva sperato che il suo
nome non dovesse saltare fuori.
-è vero Moony?-
-…già…-
-come vi è saltato in mente?-
Ripetè nuovamente Lily
inciampando in una radice. Si aggrappò a James per non cadere.
-Lily… ci annoiavamo-
Spiegò James come se annoiarsi
giustificasse questo ed altro, mentre provava a passarle una mano attorno la
vita per “aiutarla a camminare”.
Casualmente Lily gli montò su un
piede.
************************************************************************************************
Avevano raggiunto il loro punto
preferito. Gli alberi li nascondevano da chiunque avrebbe sbirciato dalle
finestre.
Fu con sollievo che si tolsero il
mantello, erano tutti accaldati.
Sirius e James si liberarono dei
boxer senza mostrare il minimo imbarazzo. Remus li imitò dopo un istante. Lily
entrò nella atmosfera senza pensare. Fu quasi esclusivamente per fare un
dispetto a James che la sbirciava con la coda nell’occhio, che si liberò solo
della vestaglia. Dormiva con canottiera e mutande, e fu così che seguì i tre,
che si erano appena buttati in acqua con urla di gioia.
Il fondale era melmoso ma l’acqua
ben pulita e più calda di quello che sia spettata.
Abbandonandosi a un indescrivibile
sensazione di libertà nuotò nell’acqua scura, senza più preoccuparsi del modo
in cui era conciata. Senza più preoccuparsi della piovra gigante. Senza
preoccuparsi della McGranitt. Senza preoccuparsi di…
James
Era lui l’idiota che l’aveva
spinta sott’acqua, ne era certa. Sicura. Senza alcuna ombra di dubbio.
Riemerse boccheggiando e senza
esitare provò a ricambiare il favore al cretino che aveva davanti.
Provò.
Non si mosse di un centimetro,
canzonandola con i suoi occhi nocciola.
-niente da fare, Lily-
Lei si tolse concentrata i
capelli bagnati dagli occhi senza arrendersi.
Con una grinta infantile tentò di
spingerlo giù con tutto il suo peso, ottenendo solo di rifinire per qualche
secondo completamente sommersa, con una mano di James che la teneva senza
sforzo.
-non vale!-
Sbottò sentendosi impotente. Lui
era più forte in acqua. Ovvio. A vedere gli altri due malandrini sembrava che i tre non avessero fatto altro che
studiare le tecniche migliori per affogarsi negli ultimi sei anni.
Di nascosto fece un cenno a
Sirius indicando James. Felpato annuì sorridendo. Era di tutt’altra stazza. Più
alto, ma anche visibilmente più forte. Questo e il fattore sorpresa
ricambiarono a James il favore che aveva fatto a Lily, che fissava la scena
fieramente compiaciuta della soluzione che aveva trovato a quel problema.
Sirius teneva James sott’acqua senza sforzo, guardando Lily per ricevere
istruzioni.
-lo ritiro su?-
Le chiese.
-no-
Rispose semplicemente lei
scoppiando a ridere. Aspettò ancora qualche secondo. Incrociò le braccia sul
petto coperto dalla canottiera fradicia e finalmente annuì.
-ma se parla ricaccialo giù-
Disse a Sirius, che allentò la
presa ubbidiente. Da bravo amico bastardo si stava divertendo un mondo.
-FANCULO SIRI…-
Felpato lo ritirò giù facendo
l’occhiolino a Lily.
Dopo un paio di secondi Sirius
liberò l’amico. Allontanandosi gli urlò:
-e con questo siamo in pari con
l’altra settimana-
James tossì un paio di volte
scompigliandosi i capelli come posseduto fin quando la sua testa, anche se
bagnata fu quella di sempre.
Si avvicinò a Lily fermamente
convinto a vendicarsi.. Certamente sicuro di buttarla nuovamente sott’acqua.
Con la chiara intenzione di…
Non seppero dirsi in seguito chi
avesse fatto la prima mossa.
Avrebbero saputo dire solo che
erano in piedi, nel lago, con l’acqua che gli arrivava alla vita e i rumori
degli schiamazzi di Sirius e Remus che sembravano giungere da un mondo lontano.
E che si stavano baciando in modo
incredibile.
************************************************************************************************
Uscirono tutti dall’acqua mentre
il cielo incominciava a schiarire.
Era una splendida giornata, e si
preannunciava calda come e più di quella che l’aveva preceduta.
I ragazzi si rivestirono
(rivestirono per modo di dire) e indossando nuovamente il mantello si diressero
di buon passo verso la scuola. Parlavano e ridevano con una voce decisamente
più alta del normale, dovendosi fermare più volte scossi da quelle risate che
causano male alla pancia e fanno lacrimare gli occhi, quelle risate che possono
essere provocate solo in un determinato contesto e con la stronzata giusta.
Quello era decisamente uno di quei contesti.
E, quelle dette dai malandrini,
erano spesso e volentieri quel genere di stronzate.
Entrati nel castello cercarono di
controllarsi, affrettandosi ancora di più sotto il mantello. Si fermarono solo
quando James, mise la testa dentro lo sgabuzzino del secondo piano. Mrs. Purr
era ancora lì a brillare fosforescente nel buio. James richiuse la porta.
Il loro dormitorio sembrava
strano, ora che era cambiata la luce. L’unico rumore era il russare di Peter il
quale, evidentemente non si mai svegliato.
Remus e Sirius, facendo appello a
tutto il loro buon cuore andarono a liberarlo. Lo sollevarono e misero sul suo
letto coprendolo con il lenzuolo, senza che lui si svegliasse.
I ragazzi senza parlare, si
buttarono sui loro letti improvvisamente assonnati.
L’ipotesi di tornare in camera
sua non aveva sfiorato Lily neanche per un istante. Era semplicemente naturale
che si buttasse sul letto di James, con la chiara intenzione di dormire lì.
Lui le si stese accanto
sbadigliando.
-non ci sono i cuscini-
Mormorò piano lei sorridendo.
James non rispose ma le posizionò delicatamente la testa sulla sua spalla come
qualche ora prima.
You deserve better
You know you deserve better
We should be together girl
Baby
With me and you it’s whatever girl
Hey so can we make this thing ours
Tu
meriti il meglio
lo sai che meriti il meglio
Noi dovremmo stare insieme
piccola
Con me e te insieme è il massimo
Così potremo fare come ci pare a noi
Entrambi erano ancora confusi.
Stanchissimi incominciavano anche a sentire i postumi della sbronza. Ma sotto
tutto questo avvertivano una chiara felicità che non avevano la forza di
analizzare
Abbracciati, si addormentarono
immediatamente. A volte l’importante è non pensare.
************************************************************************************************
La stazione era affollata di
studenti di tutte le età impegnati a salutarsi per le imminenti vacanze.
Le persone che avevano
appena passato la barriera parlavano forte cercando di sovrastare il miagolio
dei gatti e gli stridii irritati delle civette. Nella confusione, Petunia Evans
nascosta dai suoi genitori, fissava arcigna la sorella, che in un angolo
salutava quelli che dovevano essere i suoi amici.
-ciao Lily-
Sirius le posò un bacio sulla
guancia stringendola in un abbraccio fraterno
-buone vacanze Sirius-
Il ragazzo fece l’occhiolino a
James e si diresse per salutare un gruppetto di sole ragazze che lo stava
aspettando.
Lily si rivolse verso Remus
abbracciando anche lui sapendo benissimo che James la stava sbirciando con la
coda nell’occhio.
Quando fu il suo turno ramoso,
come si era imposto, si sporse per salutarla con un bacio sulla guancia, come
avevano fatto i suoi amici, ma Lily gli porse decisa la mano. Lui la strinse
vagamente divertito.
-anche se sarai senza di me prova
a divertirti quest’estate-
-buone vacanze-
Rispose composta lei accennando
ad allontanarsi
-hey, miss prefetto-
James le sollevò il mento
rubandole veloce un bacio sulle labbra, così leggero che Lily si chiese per un
attimo se l’aveva sognato o se era successo davvero.
Si riprese in fretta. Si guardò
velocemente in torno per vedere se qualcuno se n’era accorto e gli scoccò uno
sguardo gelido.
-sei impazzito? -
Gli disse mentre sul volto del
ragazzo riaffiorava quel solito sorriso, le mani infilate in tasca con fare
strafottente.
-non l’ho fatto certo per te, era
per fare ingelosire quello schianto di ragazza là-
Affermò facendo un cenno con la
testa verso un angolo imprecisato della stazione.
-mossa completamente inutile.
Quale ragazza sana di mente si metterebbe con te?-
-hei… se fai così la befana acida
rischi di perderti le mie attenzioni l’anno prossimo…con tutte le ragazze che
vorrebbero essere al tuo posto…-
-ecco, vai da loro, saranno
certamente contente di avere l’attenzione di un vermicolo affetto da
microcefalia…-
Si fissarono in silenzio per
qualche istante, su entrambi i volti un’espressione indecifrabile.
-non credere che finisca qui,
Evans-
Entrambi i ragazzi si diedero le
spalle nel medesimo istante.
Entrambi si diressero verso le rispettive
famiglie.
E sul volto di entrambi, affiorò,
per un attimo, lo stesso identico sorriso.
********************************************************************************
Siete
arrivati fin qua? In tal caso che impressione vi ha fatto? Non abbiate paura di
dirmi se secondo voi o esagerato o qualunque altra critica, sono qui apposta!
Ah già prima che mi dimentichi….
Se
i malandrini visti così vi piacciono, e siete curiosi di vederli nella vera
festa di fine anno nel bagno dei prefetti, (dove saranno molto ma molto peggio,
vi avverto) tenete d’occhio “It was like in a cartoon” autrici Cloudy_Daisy, è
impossibile che uno di questi giorni ci decidiamo a metterla su…
Sui
malandrini abbiamo scritto un sacco anche in “magic moments” se li preferite “puliti”
e sobri. (non che cambino di molto comunque…)
Cosa
stavamo dicendo? Ah sì, le recensioni, non vi chiederò di essere buoni, ma solo
sinceri! Cosa ne pensate?
Un
bacione!!!!
Daisy