Pooooooovero Poseidone
Sigla di Dowson’s Creek
Vfc: Nelle precedenti puntate…8 Dei mentalmente sottosviluppati sono
stati chiusi dai loro compaesani nello sgabuzzino delle scope del monte Olimpo.
Gli 8 iniziano ad inciuciare…
Dopo Ade,
suo fratello Poseidone, brutto carattere, ma
mettiamoci nei suoi panni: Figlio di Crono alla pari di Zeus…perché cavolo
doveva sottostare al fratello più piccolo? Solo perché in uno sfortunato
sorteggio a sasso, carta e forbici a lui era capitato
il mare? Ma poi…chi lo dice che il mare è meno
importante del cielo? Prendete un viaggio Costa Crociere del XII secolo a.C., magari sulla rotta Troia-Itaca, e mo’ chi è il più importante? Il cielo o il
mare?
Ma bisogna dire di Poseidone che se Ade da parte sua
ha una certa fama di portare sfiga, lui è uno sfigato
di per se! Prima si innamorò perdutamente della
Nereide Teti e subito su Divinità 2000 uscì un’
articolo che diceva che semmai avesse sposato la ragazza, avrebbe avuto un
figlio in grado di oscurarlo. Così passa all’ attacco
con Anfitride, che si rivela in seguito una moglie
gelosa, vendicativa e divoratrice di puntate di Beautifull.
Tanto che solo perché una volta il marito stava facendo quattro chiacchiere con
una tipa di nome Scilla, trasformò la ragazza in un orrendo mostro e la mandò
ad Amici di Maria De Filippi.
Ma a prescindere dalla sua sfiga nell’ andare a femmine mai una volta che vincesse una
contesa. Venne sconfitto perfino dalla nipotina Atena
nel predominio dell’ Attica. Secondo l’ amico Pausania il tutto andò pacificamente e i due si divisero la
regione. Ma in realtà le cose andarono in modo ben
diverso…
Un giorno Poseidone
mette gli occhi su Atene, la città che rende omaggio alla figlia di Zeus.
Allora tutto spavaldo punta il suo bravo tridente contro il terreno e ne fa scaturire l’ acqua del mare. Così va bullandosi in giro:
<< Qui c’è l’ acqua di mare, e io sono il dio del mare, perciò sono io
il legittimo padrone di Atene!!! Mio mio mio! Tutto mio! Il mio tessssssssssssssoro!!! >>
A questo punto Atena incacchiata nera con lo zio va a protestare con lui. Poseidone prima di tutto propone di giocarsela a dadi, a un torneo di Play Station 2 o in battaglia. Atena che è
più pacifica e odia le contese (e in ogni caso se la faceva sotto sapendo che
lo zio l’ avrebbe battuta) opta per una sfida
pacifica: chi avrebbe fatto il dono più utile a quella gente avrebbe vinto. Poseidone dona il cavallo e Atena l’ ulivo.
Adesso lasciando da parte il mio giudizio su cosa è più utile se il cavallo o l’ ulivo o comunque la mia poca sopportazione per Atena,
Zeus convoca un referendum con tutte le divinità dell’ Olimpo. Le divinità
femminili sono tutte dalla parte di Atena e viceversa.
Ma Zeus come padre e fratello si appella alla facoltà
di non parlare e così vince Atena. Poseidone allora
fece capitare le più impensabili catastrofi legate all’ acqua
ad Atene: maremoti, gorghi, lavatrici rotte, tubi che perdevano. Fino a che gli
Ateniesi non decidono che i nascituri portino il nome del padre e non della
madre come era accaduto fino ad allora. Questo rabbonì
Poseidone che era abbastanza maschilista.
Da quel giorno il Dio che fa acqua da tutte le parti andò vantandosi di ave inventato
il cavallo, o quanto meno il carro da competizione o quanto meno le corse
clandestine.