Grazie a tutti
quelli che commentano e leggono la storia.. Allora.. tra triangoli
amorosi e consapevolezza di sentimenti siamo giunti alla nascita.
Questo
è il penultimo capitolo.. Siamo quasi alla fine.. Buona
lettura e grazie mille ancora a tutti.. Anche in questo capitolo, vi
consiglio una canzone che vi metto qui sotto, sopra il titolo. Se vi va
di ascoltarla ovviamente. Le canzoni che consiglio sono solo consigli..
Non obblighi. Spero che siano consigli apprezzati =)
Baci, Roby
<3
8°
month.
Sto
accendendo l'incenso.
E'
alla vaniglia e diffonde nella camera un delicato aroma che mi fa
sentire a casa.
Inoltre
ieri, ho comprato una strana tisana.
Era
rosa.. più o meno.
Non
l'ho bevuta.
L'ho
solo preparata e messa in un bicchiere, e poi l'ho guardata cercando
di vederla con occhi diversi dai miei.
Mi
manca Robin.
Mi
manca il suo fare yoga, il suo prendere in prestito la mia camicia
preferita, il suo accendere la musica appena sveglia, e ballare fino
a sentirsi stanca.
Mi
manca ogni cosa di lei.
Per
due giorni, dopo che lei è ripartita, non ho bevuto il mio
caffè.
E
non l'ho bevuto perchè, quando c'era lei, evitavo di farlo.
Era
incinta e aveva smesso di berlo per questo motivo.. e mi chiedeva
sempre, dolcemente, di non farlo davanti ai suoi occhi per evitare
che le venisse voglia di berlo.
E
così, come per fingere che sia ancora qui, non l'ho bevuto
per due
giorni di seguito.
Mi
manca terribilmente.
E
molto spesso, anche se nessuno lo sa, chiamo il suo numero di casa
–
quando immagino che non sia in casa – solo per sentire la sua
voce
nella segreteria telefonica.
Anche
poco fa l'ho fatto.
Ho
chiamato, sospirato, acceso l'incenso e poi sospirato di nuovo.
E
ora me ne sto qui, a crogiolarmi nei ricordi.
Ricordi
che mi colgono di sorpresa. Ricordi che mi.. investono come un treno
ad alta velocità.
Ricordi
che mi fanno male ma anche sorridere.
E'
possibile che lo stesso ricordo ti faccia venir voglia di piangere e
anche di ridere?
Non
lo so.
Non
so più niente.
La
mia vita era la tipica vita di un cacciatore.
Lavoro,
qualche donna ogni tanto, solitudine e la speranza – che
sempre
diventava più debole – di avere una vita normale.
E
poi, otto mesi fa circa, una ragazza conosciuta durante un lavoro,
una ragazza con cui mi ero divertito, mi chiama per dirmi di essere
incinta.
E
la mia vita cambia.
Totalmente!
Sono
cresciuto in questi ultimi mesi..
E..
mi sarebbe piaciuto diventare padre e amare un'unica donna per il
resto dei miei giorni.
“Hey
Dean..”
Sobbalzo
appena e guardo Sam che è appena entrato in camera.
“Hey..”
gli dico.
“Ma
cos'è questo forte odore?”
“Ho
acceso l'incenso.”
“L'incenso?”
mi chiede incredulo. Poi starnutisce “Puoi.. spegnerlo? Mi fa
starnutire.”
Ok,
lo ammetto! Forse ne ho acceso un po' troppo.
Ha
fatto starnutire anche me.
Ma
non lo spegnerò.
Ho
rinunciato ancora una volta a me per lui.. Il minimo che può
fare è
sopportare i suoi starnuti senza obiettare.
Io
non...
Scuoto
il capo e mi alzo per prendere una birra.
“No!”
esclamo “Se ti fa starnutire puoi lasciare la
stanza.”
Non
posso credere di averlo detto.
E
nemmeno Sam ci crede.
Tanto
che mi fissa a bocca aperta, incredulo e.. mi sembra di scorgere un
filo di orgoglio nei suoi occhi.
“Qual
è il problema Dean?” mi chiede.
“Qual
è il problema?” sbotto “Il problema
è che per la prima volta
nella mia vita, mi sono innamorato. Per la prima volta nella mia vita
io volevo fare qualcosa per me, ma il tuo dolore, la tua tristezza,
la tua difficoltà nell'accettare che la donna che anche tu
ami, ama
me, mi ha fatto rinunciare.”
Mi
sento meglio ora che l'ho detto.
Ma
non del tutto libero ancora...
“Non
ti ho chiesto io di mandarla via.”
“Non
direttamente.. Ma tu eri teso, nervoso e continuavi a trattare lei e
me con un'antipatia che non sapevo neppure possedessi.” gli
dico “E
lo sapevi che sarebbe andata così Sammy.. Lo sapevi. Sapevi
che non
avrei mai scelto di vivere una situazione che ti faceva male.. Sapevi
che avrei fatto di tutto per farti star bene e sapevi anche che
l'unica cosa che potevo fare per sistemare la cosa, era mandarla via.
Lo sapevi e non te ne è importato niente comunque. La
mattina che ho
preso le sue cose per portargliele, sapevi che ero andato per dirle
addio e non hai fatto niente per fermarmi. E sai perchè?
Perchè in
fondo era quello che volevi.” urlo.
Oh
cielo!
E'
vero che non tenersi tutto dentro aiuta.
Mi
sento leggero come una piuma.
Sam
annuisce appena e poi fa un grosso respiro.
“Wow!”
mi dice “Mi chiedevo quanto ci avresti messo a dirmi quello
che
pensavi.
“Beh
ora te l'ho detto. E mi sento meglio, molto meglio.” gli dico
allargando le braccia “E sai cosa farò adesso?
Andrò a New York,
dalla donna che amo e che sta per darmi un figlio. E se non ti va
bene.. abituati. Perchè io, ho sacrificato tutto per te Sam.
Per
tutta la vita.. Per te, per papà.. E non ho mai fatto nulla
per me.
Ora è il momento che io lo faccia.”
Prendo
le chiavi dell'auto e metto tutto quello che ho nel mio borsone,
mentre sorrido tra me e me.
Mi
sento bene.
Libero
di un peso che mi tormentava da anni.
E'
stato bello dire tutto quello che mi tenevo dentro. Ma ancora
più
bello, è stato prendere coscienza dei bisogni del mio cuore.
Prendere
coscienza dei miei sentimenti.. fino in fondo.
Preparo
tutto e poi guardo Sam che mi guarda con un sorriso.
“Ma
che hai da sorridere? Ti ho appena detto che ho smesso di prendermi
cura di te e ho iniziato a pensare a me.” gli dico.
“Era
ora!” esclama lui “Andiamo.. vengo con te. Voglio
vedere il mio
nipotino quando nascerà.”
Mi
ha fatto la guerra psicologica per giorni e giorni e ora vuole venire
con me?
“Vuoi
venire con me? Perchè? Cosa sei, un masochista?”
Ride
e scuote il capo.
“No..”
mi dice “Solo.. mi sono reso conto di aver fatto un errore.
Tu ti
sei preso cura di me per tutta la vita ed io.. io voglio che tu sia
felice, solo che.. ho, o avevo, non so.. una cotta colossale per
quella ragazza e.. mi dispiace Dean. Mi dispiace per tutto.”
Mh..
ok, ha capito.
Ma
questo cambierà le cose? Voglio dire, imparerà a
convivere con
tutto questo o continuerà a soffrire in silenzio?
“Ma
Sam.. come..”
“Non
era solo lei Dean.. Era un po' tutto. Con lei tutto era cambiato ed
io avevo difficoltà ad accettare il cambiamento, credo.. Ma
ora sto
bene.. E se andrai da lei e ti prenderai la tua fetta di
felicità
starò ancora meglio.”
Ora
dovrei chiedergli se è sicuro.
Ma
la verità è che, che lui sia sicuro o no, io
andrò comunque a New
York, perchè amo Robin e non voglio rinunciare a lei.. Non
voglio
rinunciare a noi.
“Coraggio
andiamo..” mi dice ancora Sam.
Annuisco
e andiamo in auto.
Guido
fino a New York senza fermarmi mai e quando arriviamo vado dritto a
casa sua.
Parcheggio
l'auto e faccio un grosso respiro.
“Sammy..
Grazie.” dico a mio fratello.
Lui
mi guarda e scuote appena il capo. “Non devi ringraziarmi di
nulla.. Vai adesso.” mi incoraggia.
Scendo
dall'auto e praticamente corro fino alla porta.
E'
una tipica casa americana, un po' in periferia.
La
guardo mentre corro, e mi piace..
Si..
mi sembra perfetta per crescere un bambino.
Ma
se lei ne vuole comprare un'altra lo faremo.. non so come, ma
troverò
un modo.
Arrivo
al portico e salgo di corsa.
Sulla
porta c'è un biglietto:
“Sono
andata a partorire.
New
York General Hospital.
Vi
aspetto numerosi.”
Lo leggo e scoppio a ridere. Solo
lei poteva scrivere una cosa come vi aspetto numerosi.
Lo stacco dalla porta e corro in
auto.
“Non è in
casa?” mi chiede Sam
mentre metto in moto.
“Il mio bambino sta per
nascere.”
Sorrido e ingrano la marcia.
Il mio bimbo sta per venire al
mondo...
Sto per diventare padre.
|