Addio, mio unico amore. di Piccolo Fiore del Deserto (/viewuser.php?uid=90924)
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Addio mio unico
amore.
Bella
La
notte è giunta ed io mi appresto a recarmi nella nostra
spiaggia, laddove abbiamo condiviso gran parte dei nostri piacevoli
momenti insieme.
Gli
ho mandato un messaggio, prima che sia troppo tardi, eppure ora il mio
cuore sembra strillare contro la mia scelta. La Bella di Jacob non
vuole accettare che io abbia deciso di non staccarmi dalla mia droga,
rinunciando così al mio sole.
Le
mie scarpe sprofondano sulla soffice sabbia e, giunta dinanzi al
“nostro” albero, mi fermo. Mi volto a guardare il
mare e la luna che vi si riflette. E’ così
pallida, così perfetta, come potrò diventare io,
non appena sarà possibile.
All’improvviso
però sento un dolore squarciarmi il petto; so bene che in
questi momenti l’unica cosa da fare è chinarmi, e
avvolgere le mie braccia sul mio corpo, con la falsa speranza di
alleviare quella sofferenza. Non soffro più per il mio
Edward, lui è tornato ed io ho fatto la mia scelta. Ma
soffro per il mio sole personale, dal quale non riesco veramente a
staccarmi. Accorgersi di amare due persone è qualcosa di
tragico e complicato da gestire. Non posso sdoppiarmi, vivere la mia
vita con entrambi. In questa vita ho scelto Edward, e sono certa di
aver fatto la scelta giusta, ma…
Sento
un leggero alito di vento sfiorarmi il viso, e poi, come dal nulla, una
figura scura si staglia davanti ai miei occhi. Il mio cuore inizia a
battere, già consapevole di chi sia.
«
Bells, che succede? » la voce calda del mio Jake riesce ad
alleviare una parte di quel dolore. Sento le sue mani bollenti sul mio
viso, come ad accertarsi che io stia bene.
«
J-Jake » riesco a mormorare dopo qualche istante nel quale le
mie labbra si muovono senza emettere suono. « Sto
bene… » so perfettamente che neanche in quel caso
riesco a fingere, e lui se ne accorge. Mi conosce fin troppo bene.
«
Bella, lo sai che non puoi fingere con me. Vieni qua. » mi
stringe tra le sue braccia ed io poso il capo sul suo petto nudo,
lasciandomi riscaldare da quel tepore che allevia il freddo
che mi avvolge. Mi sfiora la schiena, passando poi le sue mani sui
capelli. Sto così bene tra le sue braccia, lì con
lui, nella nostra spiaggia, che non riesco a dire nulla di
ciò per cui l’ho chiamato. Per un attimo
è come se la Bella di Jacob prendesse il sopravvento su
quella di Edward. Perché la vita deve sempre essere
così complicata?
Non
voglio staccarmi da lui, ma non voglio rinunciare alla mia vita con
Edward, e non posso neanche scappare dai Volturi, loro mi troveranno e
sarà la mia fine. Devo seguire la via che il mio destino ha
preso, anche se questo significa allontanarmi dal mio sole. Ma
è così complicato farlo…
«
Jake… ho bisogno di parlarti, per questo ti ho chiesto di
incontrarci qui, proprio nel luogo in cui abbiamo passato splendidi
momenti insieme. » la mia voce si spezza di nuovo, non riesco
a controllarla. Lui avverte qualcosa, credo. Lo sento stringermi un
poco più forte, ma ben presto si rilassa, consapevole del
rischio di farmi male. Scioglie quell’abbraccio, e quella
parte di me così legata a lui non vorrebbe che questo
accada, ma mi faccio forza e cerco di guardarlo in quei profondi occhi
neri.
«
Dimmi tutto… » proferisce, ma nella sua voce
già scompare quel tono caldo, usato in precedenza, facendosi
più roco.
«
Ecco… sai bene quanto ti voglio bene, anche se
più di una volta sono riuscita a ferirti. Mi dispiace,
Jacob, mi dispiace enormemente. » sento le lacrime affiorare
nei miei occhi color cioccolata ma lotto per trattenerle. «
sei il mio migliore amico, e per un attimo ammetto di aver potuto
vedere in te qualcosa di più. Ma… » non
smetto di guardarlo, mentre si sforza di trattenere le emozioni. Ma lo
conosco troppo bene, per non capire che si sta agitando. Tuttavia mi
lascia continuare. « ma sai bene chi ho scelto. Edward
è la mia scelta, il mio amore, parte della mia stessa vita.
Non posso rinunciare a lui, non riesco a lasciarlo andare. Hai visto
cosa mi è successo quando lui ha tentato di
lasciarmi… e ora che siamo di nuovo insieme, non posso
allontanarmi da lui. Cerca di capirmi, Jake… »
probabilmente gli chiedo troppo, ma sono certa di fare la scelta
più giusta per me. Forse sono solo un egoista.
«
So di ferirti un’altra volta, non solo per questa mia scelta,
e per il fatto che sai bene che lo seguirò fin in fondo
» alludendo al mio divenir vampira « ma…
devo aggiungere altro. » il suo corpo inizia a fremere, ed io
mi accorgo che sto rischiando molto, eppure mi fido ciecamente di lui e
so che non mi farà mai male, neanche ora che gli sto
infliggendo il colpo più doloroso, per lui, ma anche per me
stessa.
«
Jake… io ed Edward presto andremo in Alaska. Non possiamo
rimanere qui. Ho già tutto programmato, Charlie sa che
andremo lì per continuare i nostri studi. Mi
dispiace… ma è la cosa più giusta da
fare e… devo staccarmi da te. » non posso
più trattenere le lacrime. Sono le parole più
difficili da dire, soprattutto perché il mio cuore strilla
qualcosa di diverso: il mio amore immenso per lui. Ma l’amore
che provo per Edward è più forte, mi avvolge, e
mi impedisce di fare l’altra scelta.
Lui
non dice una parola. Il suo corpo inizia a tremare sempre di
più: tra non molto al posto di quel ragazzo splendido,
comparirà un lupo gigante, lo so bene. Se vorrà
uccidermi, o ferirmi, lo posso capire. Ciò nonostante resto
completamente immobile, mentre le lacrime mi offuscano la vista. So che
non mi farà del male, lo sento dal profondo del mio cuore.
Siamo uniti e probabilmente nemmeno la lontananza mi farà
dimenticare quel mio amico e amore che non posso corrispondere in
questa vita.
«
Perché Bells, perché? Ti ho forse deluso, ti ho mai
abbandonato? » rabbia e tristezza trapelano
dalle sue parole. Scuoto la testa, ma non ribatto, lasciando a lui il
momento di sfogarsi. « Non puoi andare via, ma non lo
capisci? Ti stai facendo del male, non lo vedi? »
«
Sono io a farti del male! » strillo, in preda a una crisi
isterica, quasi. Perché deve sempre preoccuparsi per me,
perché non si limita a ferirmi ed abbattermi, come veramente
merito?
«
Sì, mi fai del male. Perché non capisci che i
tuoi occhi sono ciechi, forse comprendi il male che mi fai, ma non
quello che fai a te stessa. Vuoi rinunciare alla tua vita per lui? Vuoi
vedere i tuoi cari morire mentre tu continui a vivere? Vuoi perdere la
possibilità di diventare madre, e di vedere crescere i tuoi
figli, e assaporare l’amore che solo una famiglia
può darti? Con me potevi avere tutto questo. Sarei stato il
padre dei tuoi figli, quello che quella…» si
trattiene dall’offendere Edward, anche se noto
l’odio trasparire nel suo viso, unito a una smorfia
«… non può fare. Avevo sognato molto su
noi due, ma tu porti
via con te i miei sogni, i nostri sogni. » il
suo bel viso scuro si contrae nuovamente in una smorfia di rabbia.
Sento che sta facendo uno sforzo sovrumano per trattenere
l’altra parte di sé.
Io
non riesco a smettere di piangere, lo so bene che tutto quello che dice
è vero, ma ho scelto ormai.
«
Bells…perché ci fai questo? Sei riuscita ad
entrarmi nel cuore, fin dentro la mia anima. Mi hai cambiato
profondamente, da quando provo questo bellissimo sentimento chiamato
amore, solo e unicamente per te, ho trovato degli obiettivi diversi per
il mio futuro, che vedono te e me, uniti, per sempre. » fa un
profondo respiro cercando di rilassarsi un poco. Ora tremano solo le
sue mani, ma nonostante questo, vedo che allunga la destra prendendo la
mia mano sinistra, troppo fredda in confronto alla sua, e la depone sul
suo petto.
Tum tum.
Sento
il suo cuore battere forte, forse è solo nervosismo, ma no,
so bene che lui prova un amore anche più forte del mio.
«
Lo senti? È la tua presenza che gli permette di
battere… se tu te ne andrai via da me, smetterà
di farlo. Non lo permettere, Bella, ti prego… resta qui con
me. Permetti a questa nostra storia di iniziare, non concluderla prima
del tempo. Ti conosco ormai più di te stessa, probabilmente;
avverto il tuo dolore, e sai quanto ho cercato di tirarti su il morale,
quando… lui » non riesce ancora a nominarlo, al
solo pensarlo digrigna i denti. « se ne è andato.
Ti ha abbandonata. Io sono sempre restato qui, perché gli
permetti di prendersi di nuovo gioco di te? »
«
Smettila Jacob! Lui non mi sta ingannando, lui preferiva morire se non
poteva avermi al suo fianco. Sì, è vero, tu mi
sei stato sempre vicino e non potrò mai dimenticarlo,
perché senza il mio sole, non sarei mai uscita da quel buio
nel quale ero caduta. Ma non posso, lo capisci? Non posso lasciarlo. Io
lo amo troppo. »
Cerco
di allontanare la mia mano che ancora trattiene sul suo petto, ma lui
me lo impedisce. Lo lascio fare, anche se una parte di me vorrebbe
andarsene da lì, e tornare dal suo Edward, ma
l’altra vuole rimanere. Quest’ultima prevale,
ancora…
«
Lui è solo una droga per te, se solo tu aprissi gli occhi
vedresti, davanti a te, la persona che ti ama nella maniera
più sincera e profonda possibile. » si ferma,
rendendosi conto che non riuscirà mai a farmi cambiare idea.
Lo vede dai miei occhi, che non possono nascondere nulla,
perché in fondo sono lo specchio dell’anima. Poi
riprende, mentre la mascella si fa rigida « Ma forse
è vero, l’amore è cieco. Forse sono io
quello che ha gli occhi chiusi, perché accecati dalla tua
presenza, dalla tua bellezza, dal tuo essere semplicemente Bella. Ho
legato me stesso a te, e ora
ne sono diventato dipendente. Sì, forse in
realtà sono io che non posso fare a meno della mia droga
personale. O forse ancora, è questo il tuo vero potere:
soggiogare le persone, spingerle a innamorarsi di te,
ma…» si ferma un attimo, abbassando lo sguardo,
per poi stringere meglio le mie mani alle sue « Quando ti ho
baciata sulle labbra, ho avvertito una sensazione indescrivibile. Mi
sei entrata dentro, ma ora… vuoi svanire. Potrai farlo
fisicamente se vuoi, ma per svanire da dentro di me, dovrai sottrarmi
l’anima e il cuore. » avverto in quel suo sguardo
tutta la tristezza che lo avvolge. Vorrei tanto stringerlo a me, e
allontanare da lui quel dolore, ma purtroppo sono io a causarlo, e non
posso aiutarlo… « Beh, quando sarai come loro,
magari sarai anche capace di farlo. » ci scherza su, e un
sorriso amaro affiora sulle sue labbra. Il mio Jacob. Il mio sole che
si sta spegnendo. Come posso fargli questo? Come posso lasciarlo
così?
Era
il sole che aveva sconfitto il buio e ora io sono riuscita a spegnerlo
con quella mia decisione.
«
Oh, come puoi dire questo! Anche quando sarò una Bella
diversa, non potrò mai farti del male. Non solo
perché sarò ormai distante da te, ma
perché resterai sempre il mio Jacob, l’amico che
mi è stato vicino e … » per il quale il mio cuore ora
batte, volendo gridare un “ti amo” di fronte alla
luna stessa. Avrei continuato, ma qualcosa mi spinge a
tacere.
«
E… mi ami vero Bella? Lo so, ne sono certo che provi i miei
stessi sentimenti. Tuttavia, io non sono quel genere di mostro che puoi
amare. Guardami: sono caldo, e nell’altra forma, pieno di
peli. Non ho l’odore adatto, probabilmente puzzo pure.
» sembra voler buttarla sull’umorismo, ma non
è un qualcosa di allegro. Avverto il tremolio della sua
voce. Avverto il suo cuore che sanguina.
«
Jacob… io adoro il tuo odore, e non mi danno fastidio i tuoi
peli. Anzi, sei proprio un bel lupo. » le mie parole vogliono
farlo sorridere, ma sono sciocche. Sì, in un momento simile,
sono proprio fuori luogo. E’ semplicemente un chiaro modo per
fargli capire, che non c’entra nulla ciò che dice.
«
Già… eppure non sono abbastanza. »
mormora, abbassando lo sguardo verso il terreno. Le sue mani tremano
ancora, ma ora è la tristezza a prendere il soppravvento
sulla rabbia.
Non
so che dire, sono consapevole che l’unico modo per fargli
ritrovare quell’adorabile sorriso che mi incanta,
è cambiare la mia scelta, ma non è possibile.
«
Mi dispiace Jacob… tu non sai quanto. »
«
Credimi, dispiace più a me… » mormora
ancora, per poi lasciare andare le mie mani.
«
E’ stato bello guardare le varie emozioni sul tuo volto: ti ho vista piangere, sorridere e anche arrabbiata.
Ho avuto la fortuna di guardarti mentre dormivi, e in cuor mio speravo
di esserci nei tuoi sogni, soprattutto quando sul tuo candido viso
affiorava un sorriso. Ma forse non ho avuto neanche questo privilegio.
» un altro sorriso amaro sul suo viso. Non so cosa fare, ma
è lui di nuovo a riprendere parola.
«
Va dal tuo succhiasangue. So che ormai non riuscirò
più a convincerti. Avrei voluto lottare fino alla fine per
averti, ma lui ha vinto e ti porta via da me… »
una pausa, ma prima che io possa dire qualcosa, lui aggiunge.
« E’ possibile chiedere un ultimo desiderio?
»
«
Quale? » domando, le lacrime ormai restano cristallizzate sul
mio viso, come piccole perle.
«
Un ultimo bacio. Per favore, Bells. So che lo vuoi anche tu. »
Le
due parti di me sembrano lottare. Non posso farlo, così ci
causeremmo solo altro male. Eppure, prima che io possa rispondere, lo
sento di nuovo avvolgermi tra le sue braccia, e chinarsi su di me. Un
unico attimo e le sue calde labbra premono contro le mie, dapprima con
forza, ma poi il bacio sembra farsi più dolce,
più delicato. Non so bene cosa mi prende ma,
anziché ritrarmi, mi lascio coinvolgere maggiormente. Mi
stringo a lui, e ricambio quel bacio con più passione,
mentre calde lacrime tornano a rigarmi il viso. Ormai non ci sono
più barriere che m’impediscono di lasciarmi andare
completamente. Le mie labbra ardono, il piacere sembra come una fiamma
che mi brucia il corpo, l’anima e il cuore.
E’
il nostro ultimo bacio, e anche se fa male, non voglio impedire
né a lui né a me stessa, di goderlo fino in
fondo.
Sotto
quella candida luna, circondati da un’atmosfera magica, e dal
dolce suono del mare, ci siamo solo noi. Jacob e Bella. E il nostro
amore che purtroppo non potrà mai veramente iniziare.
Come
al solito, però, i momenti più dolci e felici
scompaiono presto. Lui si stacca un po’ riluttante da me ed
io tento di trattenere la voglia irrefrenabile che ho di posare ancora
una volta le mie labbra sulle sue per un nuovo bacio.
«
Non penso di farcela… no, non posso vivere senza di
te… » le sue parole mi straziano
l’anima, e senza rendermene conto, stringo quel gigante a me.
«
Jacob, oh Jacob, mi dispiace tanto… vorrei poterti amare
veramente. Vorrei davvero vivere la mia vita con te, ma non
è possibile. Tu sarai sempre nel mio cuore lo so, ma tenta
di essere felice, di dimenticarmi, o di vedermi solo come
un’amica… non posso darti di più, e non
sai quanto io ci soffra. »
Il
tremolio torna a scuotere il suo corpo, e lui mi stacca quasi con
violenza da sé.
«
Bells, vai da lui. Sbrigati, rischio di non riuscire più a
trattenermi. Vai, ora. » dice, secco, freddo. Lo guardo in
preda alla paura e all’angoscia. Sento di nuovo uno squarcio
ampliare quel baratro oscuro nel mio cuore.
«
Jacob… » non mi muovo, tento unicamente di
allungare una mano verso di lui, ma lui si allontana di qualche passo.
«
Addio mia unica amica,
addio mio unico amore… » sento le sue
parole, e vorrei di nuovo corrergli incontro, e lasciar perdere quella
voce che mi spinge a tornare da Edward.
In
pochi istanti, Jacob scompare, veloce come un fulmine. A terra, solo i
brandelli dei suoi pantaloncini. Mi avvicino, e cado sulla soffice
sabbia, stringendo a me quell’ultimo ricordo del mio migliore
amico, del mio amore…
…
e il vuoto mi assale.
Jacob
Corro
più in fretta che posso per allontanarmi da lei. Ho
rischiato davvero di non riuscire a scappare, prima di sfigurarla. Il
solo pensiero che io potessi ferirla mi strazia ancora di
più questo cuore che sanguina.
Non
posso credere che lei abbia scelto quel succhiasangue morto e freddo,
non posso credere che voglia allontanarsi da me, non permettendoci di
vivere al meglio questo forte amore che ci lega. Perché io
lo so benissimo che lei mi ama, almeno quanto la amo io.
Perché
Bella, perché ci fai questo?
M’inoltro
nella foresta, cercando di scappar via da tutto e da tutti. Ho davvero
un bisogno estremo di restare solo.
Jacob, dove stai
andando?
Aspettaci, che
arriviamo!
No!
Le voci del mio branco m’impediscono di vivere quella
solitudine di cui sento una necessità impellente.
E’ questo uno dei peggiori difetti dell’essere un
Licantropo, non poter vivere le proprie emozioni senza che gli altri
possano avvertirle. Tuttavia, ora non posso sopportare la loro
vicinanza e l’aiuto di nessuno.
No, Quil, Embry e
tutti gli altri, lasciatemi solo, ve ne prego. Tornerò, non
appena potrò. Ma ora lasciatemi solo.
Ma…
Jacob…
La
voce di Seth mi penetra dentro, avverto che non vuole abbandonarmi in
quel momento, ma poi è trattenuto da un lupo più
grande, scuro come la notte. Sam ha compreso il mio dolore, e non gli
permette di raggiungermi, come per tutti gli altri.
Grazie Sam.
Torna presto Jacob.
E’
un attimo. Le voci scompaiono dalla mia testa. Probabilmente sono
tornati tutti umani per permettermi di vivere quelle emozioni che mi
soffocano il cuore nella più completa libertà.
Sento
affiorare delle lacrime in quei miei occhi di lupo, e le lascio
scivolare, portate via dal vento.
Non
so quanti chilometri ho percorso, so soltanto che mi ritrovo ben presto
sulla scogliera, dalla quale lei si era gettata, quella
volta…
Mi
fermo, e rivolgo lo sguardo alla Luna che brilla in cielo, attenta
testimone del nostro ultimo incontro. Sono nei momenti di maggior
dolore che le immagini del passato riaffiorano nei ricordi: la vedo
quando era solo una bambina, e poi il suo arrivo a Forks, per vivere
qualche tempo con il padre. Odiava il posto, eppure sin dal primo
momento che ho rivisto quella tenera ragazza dagli splendidi occhi
color cioccolata, ho avvertito qualcosa nel mio cuore, una forza
indescrivibile e un calore tale da spingermi verso di lei. Ma lei mi ha
sempre visto come un amico, il suo migliore amico…
E
poi lui, quel dannato succhiasangue! È arrivato nella sua
vita, nelle nostre vite, e ha stravolto tutto. Lui e la sua odiosa
famiglia. Le hanno fatto credere di essere amici, e poi
l’hanno lasciata nel buio più completo.
C’ero
io accanto a lei in quei giorni. Io che l’ho vista come uno
zombie che fingeva di vivere, ma non riusciva neanche a sorridere. Io
che le ho fatto ritrovare un po’ di calore, e poi…
me l’hanno portata via, di nuovo, tornando a farsi vivi,
proprio nel momento in cui ci stavamo avvicinando di più.
Lascio
andare i miei pensieri, sperando che quell’alito di vento
riesca a portarli fino a te. Gli ultimi pensieri di un lupo innamorato.
Sono
qui Bella, sono sempre stato qui per te, se solo te ne importasse
realmente di me… potrei proteggerti, potrei farti ridere,
potrei amarti con tutto il mio cuore e la mia stessa anima, ma tu
preferisci loro. Il loro mondo.
Ero
il tuo sole, un sole oscurato dall’eclissi. Mi accorgo di non
poter competere, eppure vorrei tanto continuare a provarci, non
demordere. Ma ho letto nei tuoi occhi una certa determinazione,
nonostante ci fosse anche amore... un amore che però vuoi
reprimere.
Sono solo un sognatore, ma
quando mi sveglio non puoi spezzare così il mio spirito.
Eppure è ciò che hai fatto…
Guardo
la luna, e poi il mare sotto di me, quelle acque oscure dalle quali ti
ho sottratta, salvandoti da morte certa.
Chiudo
gli occhi, e nella mia mente ti vedo vicina a me, e stringo ancora la
tua mano nella mia. Nei
miei pensieri, nei miei sogni, stiamo bene insieme. E
giuro davanti a tutti, che ti amo. Vorrei gridarlo al mondo intero, ma
sono solo parole lanciate al vento, che non sono riuscite ad abbattere
quel muro che hai posto nel tuo cuore. Ho provato a scalfirlo, ad
entrarvi, ma… ti ho persa.
Il
mio cuore non smette di sanguinare. La mia anima è morta.
Se
tu te ne vai, porti via con te tutto il mio essere più
profondo. Sei parte di me, e so che io continuerò sempre a
essere parte di te.
Il
vero amore non svanisce con un battito di ciglia. Il vero amore
sorpassa tutte le barriere fisiche e temporali. Non serve allontanarsi
fisicamente da una persona per non provare più nulla nei
suoi riguardi. E possono passare anche anni o secoli, ma chi ama
realmente non potrà mai dimenticare la persona dei suoi
sogni.
Puoi
provarci, ma so che vivrò sempre nel tuo cuore, anche quando
questo smetterà di battere. Ogni volta che guarderai il
sole, ti ricorderai di me. Anche se non potrò più
scaldarti, dato che non ce ne sarà più motivo
alcuno.
Addio
Bella. Addio mia unica
vera amica. Addio mio unico amore.
Non
proverò mai un amore più intenso di questo,
nonostante tu mi abbia straziato dentro. Anche guardandomi in giro,
vedrò sempre il tuo volto impresso nei volti delle altre.
Mi
sento così vuoto ora, senza di te.
Ora
che te ne stai andando ti chiedo solo una cosa: ricordati di me, ricordati di
noi e di quello che eravamo.
Semplicemente
Bella e Jacob. Amici sin dall’infanzia. Legati da un amore
che non possiamo vivere. Ma non ci separeremo mai, tu sei la mia anima
gemella, io la tua. Lo sento.
Riapro
gli occhi colore dell’ossidiana. Sembrano illuminati a causa
delle lacrime che si sono come cristallizzate al loro interno. Torno a
osservare l’astro argenteo che brilla in cielo, e finalmente
sfogo tutto il mio dolore, con un ululato, sintomo di
un’anima straziata dall’amore non corrisposto, come
un canto che violento sale fino al cielo.
Bella
Sono
passati ormai alcuni mesi dal mio ultimo incontro con Jacob, eppure
ancora non riesco a dimenticarlo, come se fosse successo ieri. Certo,
per i vampiri il tempo passa molto più lentamente, che cosa
sono mesi? Potrebbero essere visti come dei giorni, o magari delle ore.
Il
ricordo della sofferenza inflitta a Jacob, di quegli occhi dai quali
traspariva la sua anima ferita, continua a torturarmi. Non posso
credere di aver rovinato la sua vita così. Più di
una volta gli ho fatto male, e non riesco a non smettere di attribuirmi
la colpa, sebbene sia lui fino a quel momento, che Edward, per tutti
questi mesi, abbiano cercato di tranquillizzarmi.
Qui
in Alaska è iniziata per me una nuova vita. Io ed Edward
abbiamo formato ormai del tutto una coppia. Osservo la fede che porto
al dito, e non so se sorridere o piangere. Una parte di me ama questa
nuova vita, l’altra rimpiange la vecchia.
Sono
una vampira neonata ancora, i miei occhi non hanno acquistato il colore
dorato degli altri Cullen, la mia nuova famiglia, ma ben presto,
seguendo la dieta stabilita da Carlisle, riuscirò a
eliminare questo rossore che in un primo momento mi aveva turbata.
Il
matrimonio è stato organizzato ovviamente da Alice. Lei e le
sue scelte folli. Avrei preferito una cerimonia molto semplice, ma
darle ampia libertà nell’organizzare tutto,
finisce per sortire un tutt’altro effetto. Sembrava un vero e
proprio evento. Erano stati spediti inviti a tutti coloro che avevo
incontrato nella mia vita da umana. Charlie e Renèe erano
più emozionati di me, quasi tremava la mano di mio padre,
mentre mi accompagnava all’altare, dove mi aspettava lui: il
vampiro più bello che io avessi mai visto, con quel sorriso
sghembo che mi fa sussultare il cuore e che ha conquistato la mia anima.
Ma,
spesso i ricordi affiorano nei momenti più inopportuni. Per
un attimo guardando Edward, ho visto mutare il suo aspetto. Davanti ai
miei occhi non c’era più il vampiro pallido e
dagli splendidi occhi color dell’oro, bensì il
licantropo, alto, muscoloso, che emanava calore anche da lontano e mi
accoglieva con il suo sorriso allegro.
Per
un attimo avevo sentito lacrime affiorare nei miei occhi, ma ero
riuscita a trattenerle, fino a quando davanti a me non era di nuovo
comparso il mio vampiro.
Il
resto della cerimonia è inutile raccontarlo, è
andato tutto al meglio, grazie alla perfetta organizzazione della mia
migliore amica, e ora sorella folle.
Ho
cercato di allontanare da me quella parte del mio essere troppo legata
a Jacob, ma lui aveva perfettamente ragione: non posso allontanarlo dal
mio cuore, anche se ora non batte più. Lui è
parte integrante della mia vita e una parte di me lo amerà
per sempre. Senza di lui mi sento incompleta.
La
mia nuova vita mi affascina. Sono una nuova Bella, più
forte, perfetta. Non più quella ragazza goffa, che riusciva
a farsi male con un nonnulla e incapace di mentire.
Sto
perfezionando la mia recita umana. Devo imparare a non rimanere sempre
immobile come una statua, altrimenti le persone al di fuori dei Cullen,
potrebbero insospettirsi. Ma sono una che impara in fretta e il mio
Edward è molto orgoglioso di me.
Eppure,
manca qualcosa…
Edward
e gli altri sono a caccia, ma io a volte sento l’esigenza di
rimanere sola con i miei pensieri. Ho paura che il mio amore possa
leggere nei miei occhi e capire che penso ancora a Jacob…
seppure inizi a pensare che ormai abbia capito quello che provo, ma non
posso farci niente. Mi ero ripromessa di non farlo soffrire
più, ma, nonostante la mia nuova forma, non posso
dimenticare questi sentimenti intensi che provo per il
“mio” Jacob…
Sono
in questi momenti di perfetta solitudine che mi soffermo a guardare il
cielo, cercando di scorgere il sole, ma in questa zona è
molto difficile, ancor peggio che a Forks. Scruto quelle nuvole che
insistenti non mi permettono di vedere altro. Se un vampiro potesse
piangere, ora sicuramente lo farei. Permetterei alle lacrime di
sgorgare, per poi essere portate via dal vento.
Mi
manchi…
Sono
solo due parole, ma non faccio altro che ripeterle. Non riesco proprio
a vivere senza di lui, senza quel sole personale che, da umana,
riusciva a farmi ridere e a scaldarmi. Ora non ho più
bisogno del calore, ma mi manca quella bella sensazione che mi dava,
essere stretta tra le sue braccia.
Sento
che mi assale il rimpianto per una vita che avrei potuto avere, se
avessi fatto una scelta diversa. Una parte di me vorrebbe tornare
indietro, per non abbandonare il mio Jacob e vivere con lui il resto
dei miei giorni. Avevo paura di invecchiare, ma ripensandoci in tutti
questi anni, l’avrei fatto volentieri con Jacob al mio fianco.
Spesso
ho fantasticato sulla nostra vita insieme: vedevo i nostri piccoli.
Mori come il papà, ma con i miei occhi. Una bambina e un
bambino più piccino che avrebbero riempito ancor di
più le nostre vite. Saremmo stati felici insieme. Charlie e
Renèe avrebbero avuto modo di coccolare i loro amati
nipotini ed io non avrei sofferto nel vederli morire prima di me, come
rischio di fare ora. Anzi, com’è certo che
accadrà ora.
Mi
chiedo spesso perché non ho scelto Jacob e la mia risposta
è sempre una: il mio amore per Edward è molto
più forte. Ma è veramente così?
A
volte ho paura che non sia vero. A volte temo che sia stato per il
problema con i Volturi, per la mia paura di invecchiare e il mio
sentirmi sempre imperfetta.
Se
i Volturi non avessero minacciato di uccidermi se non fossi diventata
anch’io vampira e non avessi avuto queste futili paure, avrei
davvero scelto Edward?
Una
parte di me risponde di sì. L’altra nega.
Non
so quale delle due risposte sia la più vera, ma ormai la mia
strada è stata scelta. Il destino che mi attende
è questo e voglio viverlo al meglio.
Anche
se mi sento vuota, almeno in parte.
Ho
bisogno del mio Jacob accanto a me, pur sapendo perfettamente che non
potrei che causargli altro male. Forse sono solo una sciocca egoista.
Ormai
siamo nemici. Io vampira, lui licantropo. Ma per me non sarà
mai un vero nemico.
Lo
amo troppo per fargli del male. Lui è parte di me. Come
Edward, del resto.
Sto
per tornare a casa, quando sento un fascio di luce cadere
dall’alto e illuminarmi. Sollevo di nuovo lo sguardo verso il
cielo e vedo il mio amato sole, a lungo cercato, squarciare le nubi e
illuminarmi completamente. La mia pelle d’avorio inizia a
brillare, come tanti piccoli diamanti, ed io socchiudo gli occhi e
sorrido.
Jacob…
Sussurro,
e come risposta sento un ululato, non troppo distante. Sembra come il
canto straziante di un’anima ferita. Riapro gli occhi e cerco
il punto esatto da cui proviene quel suono. Mi sembra di scorgere tra
gli alberi un lupo gigante dal pelo rossiccio, che mi guarda con i suoi
grandi occhi neri, ora lucidi, come se avesse pianto.
Corro
più veloce che posso, senza problemi per via di quella nuova
agilità, cercando di avvicinarmi sempre di più a
lui. Ma, nel momento esatto in cui mi trovo a pochi metri,
quell’immagine svanisce.
Possibile
che sia stato solo frutto della mia immaginazione?
Jacob, mio amato,
mio splendido amico… dove sei?
Sento
le emozioni umane affiorare tutte con prepotenza.
Rivedo
quel nostro ultimo incontro e, se potessi piangere, ora annegherei in
un pianto dirotto. Ma non posso, seppure dentro sento ancora quella
voragine che non è mai guarita del tutto.
Vuoto.
Avverto solo un profondo e incolmabile vuoto.
Ti
rivedrò mai più?
È
solo un sussurro al vento, che non ha risposta alcuna.
Ho
scelto la mia strada, sono io che l’ho allontanato da me e
non posso più tornare indietro.
La
vita è davvero dura e, solo quando sai che puoi vivere per
sempre, ti accorgi quanto si affacciano con più prepotenza
quei rimpianti per delle scelte sbagliate, per una vita diversa che
potevo scegliere e che io stessa ho rinnegato.
Mi
guardo ancora intorno, ma nulla.
Non
c’è nessun lupo nella foresta. Non
c’è nessun Jacob che mi sorride in quel modo
delizioso, facendomi sciogliere.
Per
un attimo mi abbraccio, come a voler alleviare quel dolore che mi
distrugge dentro. Un gesto spontaneo che eseguivo sempre quando ero una
fragile umana.
Tuttavia,
non è poi così vero che i vampiri non hanno
né cuore né anima.
Torno
a guardare il cielo. Le nuvole hanno di nuovo coperto il sole, sembrano
ancora più scure, come se volessero impedirmi di vederne
anche un unico piccolo frammento.
Non
ci sarà mai un Jacob e Bella. Io ho scelto ciò e
ora devo farmene una ragione.
Addio amore mio.
Addio mio vero grande amico.
Jacob
Sono
qui nella foresta, a pochi metri dalla loro nuova casa.
L’odore dei Cullen è inconfondibile, il mio
olfatto in versione licantropo è capace di ritrovare
facilmente le tracce di quei succhiasangue.
Dopo
aver salutato il mio vecchio e i membri del branco ho deciso di
mantenere la mia forma animale, ovviamente se avessero bisogno di aiuto
a causa dell’arrivo di nuovi vampiri, non mi tirerei
indietro, ma per il resto, ho voglia di restare solo.
Non
voglio provare sentimenti umani, ma cercare di entrare ancora
più in sintonia con l’altro me. Per mesi ho
mantenuto questa forma e via, via ho sentito il mio lato umano
affievolirsi, finché non mi sono ritrovato a essere
più bestia che uomo. In questa forma è facile
gestire ogni dolore, perché c’è sempre
un’azione semplice e inequivocabile che vi pone fine.
È tutto più semplice, mentre in forma umana
è tutto diverso.
Per
diversi giorni sono riuscito a non pensare a lei…
Non
è stato per niente facile, ma dopo la sua partenza, ho
cercato di concentrarmi su altre cose.
Tuttavia,
quando si provano sentimenti tanto intensi quanto il mio amore per lei,
non si dimentica mai del tutto.
Dopo
alcuni mesi ho deciso di partire. Mi sentivo incompleto senza di lei e,
per tal guisa, volevo andare in Alaska spinto
dall’irrefrenabile desiderio di vederla ancora una volta,
sperando in cuor mio che non fosse diventata già una di
loro. Ma spesso le speranze svaniscono presto, lasciandoti dentro un
gran vuoto.
Inizialmente
non è stato poi così semplice trovarli, ma quando
sei così abituato a sentire quel tanfo orrendo è
difficile dimenticarlo.
Ho
aspettato, controllato, nella speranza di trovarla sola, per
presentarmi a lei e rivederla almeno una volta per saziare quel vuoto
incolmabile che mi aveva lasciato dentro con la sua partenza.
Bella…
Mi
ritrovo a guaire come se volessi chiamarla anche in quella versione.
Sollevo
il muso, annusando l’aria. Non riesco a scorgerla.
Dove sei, amor mio?
Poi
d’un tratto una figura esile e bellissima compare al limite
della foresta in cui mi trovo. Cerco di non farmi vedere, volendo
rimanere un osservatore silenzioso e percepire meglio se fosse lei,
oppure no.
Avanza
ancora di qualche passo e finalmente la riconosco.
E’
lei. La mia Bells. Sembra ancora più incantevole
dell’ultima volta in cui ci siamo visti. La osservo meglio e
noto la sua pelle ancor più pallida, i suoi movimenti che
hanno perso quella timidezza e quell’insicurezza che tanto
amavo. Non è più impacciata, ma avanza sicura e
silenziosa, proprio come una …
Vampira.
Proprio
in quell’istante, il sole riesce a oltrepassare le nuvole,
con un pallido raggio che si protende verso di lei: vedo la sua pelle
illuminarsi di colpo, come tanti piccoli diamanti incastonati sul suo
corpo.
Trattengo
appena un ruggito, mentre arriccio il naso, incapace veramente di
credere a quella visione, ma quando sollevo lo sguardo a incontrare i
suoi occhi, non ci sono ormai più dubbi: il sangue ora ha
occupato il posto di quella cioccolata che tanto amavo, in cui mi
perdevo ogni volta che mi osservava, che incontrava i miei occhi color
dell’oscurità.
A
quella vista non posso più trattenere l’ululato
che mi nasce dal petto. Il mio cuore riprende a sanguinare, come
penetrato da una parte all’altra, con una lama fin troppo
affilata.
Brucia.
Il
dolore è insopportabile, ancor peggio del suo ultimo saluto.
Molto,
molto peggio, semplicemente perché mi accorgo che quella
ragazza così perfetta non è più la mia
Bella.
Questa
volta l’ho persa per sempre e non si può
più tornare indietro.
Ha
fatto la sua scelta, la più terribile per lei, ma
soprattutto per me.
Perché
Bella? Perché lo hai fatto?
Il
mio ululato sembra gridare questo. Poi, mi vede.
So
perfettamente che la sua vista ora è perfetta, riuscirebbe a
scorgermi anche da questa distanza. Vorrei poterla salutare, ma mentre
corre verso di me con quell’agilità che non fa
parte di lei, della vera Bella, che io conosco ed ho imparato ad amare,
capisco con più prepotenza che non posso restare.
Il
tanfo che tanto odiavo in presenza dei Cullen, ora si è
esteso a lei. Non riesco a resistere. Provo una repulsione tale che mi
spingerebbe realmente a farle male. A porre fine a quella vita, che
vita più non è, ma che ha scelto di sua
iniziativa.
Prima
che possa raggiungermi, corro via, il più lontano possibile
da lei.
Le
mie zampe sembrano muoversi più veloci del vento, forse per
via di quel dolore, ma al contempo di quell’amore che provo e
che mi spinge a non ucciderla.
No,
anche in questa versione, non potrei mai ucciderla.
Quando
sono certo di essere abbastanza a distanza da lei, mi fermo. Respiro
più volte, cercando di ritrovare una sorta di
tranquillità, che in realtà è ormai
impossibile avere.
Ma,
in fin dei conti, non può succedermi nulla di male, sono
già trasformato.
Rabbia
e dolore si confondono dentro di me.
Vorrei
strappare io stesso il mio cuore dal petto, per porre fine a quello
strazio.
Bells… tu
non sei più tu.
Come hai potuto
farlo?
Quella non
è vita. Tu sei morta, e il mio cuore muore con te.
Anche
in versione animale non posso trattenere le lacrime. Dalle mie
“labbra” sembra uscire un guaito addolorato. Quegli
occhi di un rosso scuro mi straziano l’anima. No, devo
dimenticare quella visione e ricordare solo ciò che lei era
un tempo: una ragazza dalla dolcezza incredibile, buona, amabile,
impacciata ma adorabile per questo. Fragile ma allo stesso tempo forte.
Testarda ma convinta dei suoi pensieri. Socchiudo gli occhi e cerco di
materializzare l’immagine di quella Bella che amo
intensamente. Lei mi sorride come quando eravamo soli, senza la
squallida presenza di Cullen nelle nostre vite. Noi che discutiamo su
chi tra i due è più grande. Le nostre mani
strette l’una all’altra, sulla nostra spiaggia.
I
nostri baci colmi di una passione reciproca, che lei non ha voluto
alimentare.
E
in quell’immagine di noi, mi ritrovo a sorridere, come solo
un lupo sa fare.
Riprendo
ad avanzare, quando il mio naso di lupo avverte nitidamente quel tanfo
maleodorante che mi brucia.
Vampiri.
Cercando
di non farmi vedere, avanzo cauto, nascondendomi tra la vegetazione.
Cerco di non fare neanche il minimo rumore.
All’improvviso
vedo quattro vampiri, attorno a una povera preda, una ragazza ormai
priva di vita. Un ringhio sommesso mi esce dal ventre. Non concepisco
quelle creature e, ancora una volta, anche se so perfettamente che i
Cullen non si cibano di esseri umani, mi domando come lei abbia potuto
scegliere quella vita.
Nell’osservare
quei succhiasangue, una nuova sensazione mi pervade: ho voglia di
scontrarmi, sì. Dopotutto, che cosa mi resta in questa vita,
se non il piacere di far fuori quei luridi mostri?
Sorrido,
mentre realizzo perfettamente ciò che voglio fare.
Un
ringhio più forte e poi parto all’attacco.
Sono
in quattro contro di me, non si allontanano, consapevoli di potermi
sconfiggere tranquillamente, essendo in netta maggioranza. Ma, forse
non conoscono la forza di un Licantropo inferocito.
Mi
getto con prepotenza inaudita contro il primo di quegli esseri inetti.
Non m’interessa come sono fatti, voglio solo strappare quella
pelle dura e ridurli in poltiglia.
Sotto
le mie zanne, sento un braccio che viene troncato dal resto del corpo.
Il primo vampiro strilla, mentre io gioisco in cuor mio.
Dopo
un primo attimo di smarrimento, i suoi compagni partono di nuovo
all’attacco. Mi accerchiano, scagliandosi contro di me nel
medesimo istante. Avverto i loro artigli scalfirmi la pelle, al di
sotto della pelliccia folta; i loro denti acuminati, che perforano
tutto, il loro veleno che brucia, ma che non può ovviamente
trasformarmi in una feccia come loro.
Sangue.
Dolore.
Ma
non è niente in confronto al dolore che tu stessa mi hai
inflitto.
Sento
le forze venire meno, nonostante continuo a lottare. In quegli istanti
riesco a materializzare il tuo volto nella mia mente. Sei ancora la
Bella umana di cui sono innamorato: la tua pelle color pesca, i tuoi
occhi color cioccolato al latte, il tuo buon profumo. Mi sorridi ed
è proprio in quel preciso momento che io mi abbandono a
quell’immagine, rinunciando a lottare.
Non
sento più dolore, forse perché sono ormai
estasiato dalla tua presenza.
Sai Bella? Mi hai
detto di dimenticarti ed io ci ho provato.
Mi hai detto che era
meglio stare lontani ed io ho provato ad accontentarti.
Ma la
verità è che io non riesco a vivere senza di te,
senza il tuo sorriso, senza la tua adorabile voce, senza vedere il modo
in cui ti tocchi i capelli, senza vederti dormire serena. Ma
soprattutto, senza quegli occhi adorabili che mi hanno incantato sin
dal primo istante.
Forse mi hai visto
come un egoista, che voleva tenerti tutta per me, non lasciandoti
vivere la tua storia d’amore col succhiasangue.
Forse mi hai visto
come un immaturo, insensibile, solamente perché non ho cento
e più anni, come il tuo vampiro, non ho uno spirito
così romantico e tutte le abilità che ha lui, ma
anch’io ho un cuore…
Prendilo. Ormai
sanguina, ma spero che lo proteggerai.
Spero che ti
ricorderai sempre di quel Lupo Solitario che ha cercato di riportare un
po’ di sole nella tua vita. Che ti ha salvata dalla morte.
E che ti ama
immensamente, come solo il cielo, le stelle e la luna possono sapere
veramente.
Sento
il mio corpo infrangersi. Le risate macabre dei vampiri trionfanti
intorno a me.
Vuoto,
c’è solo vuoto.
Addio amica
mia…
Addio mio unico
grande amore.
Il tuo sole ora si
spegne.
Il Licantropo esce
così di scena.
E
poi…
…il buio.
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Questa
storia ha partecipato al contest "Spicchi
di Sole" indetto da Saorio e Kukiness.
E' ovviamente una Jacob/Bella come era richiesto di fare, e la canzone
dalla quale ho tratto tutto ciò è stata: Good bye
my lover di James Blunt, sui sentimenti Malinconia/Rimpianto.
E' la prima volta che scrivo qualcosa che non sia un'originale, e
soprattutto su Twilight sul quale effettivamente non sono esperta al
100%. Visti i film, letti i libri, ed innamorata dello splendido
Licantropino, ma non così da riuscire a caratterizzarlo
bene. Effettivamente questa è stata la grande pecca di
questa storia, oltre che nello stile, dove devo ancora migliorare. Ma
dopotutto, sono pochi mesi che mi ritrovo a scrivere, e per essere la
prima volta che affronto qualcosa del genere, sono soddisfatta dei
giudizi di Saorio e Kukiness, che ringrazio. Lascio a voi pubblicare
come risposta i giudizi, se non vi spiace :)
Buona lettura, e non uccidetemi per il finale XD
Sotto c'è il banner realizzato da Saorio *_*
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