Allora,vi
dico subito una cosa: Moriranno molti personaggi buoni e non fidatevi
mai delle apparenze.
I primi capitoli saranno tutti incentrati sul mondo di Naruto,poi
potrebbero esserci variazioni
L'ambientazione è quattro anni dopo la narrazione del
manga,quindi è puramente inventato.
Vi dico solo una cosa,Madara è stato sconfitto,vi sono stati
molti cambiamenti,ma in questo primo capitolo non vi svelerò
nulla per ora
L'inizio della fine
Il giorno dei ricordi
Naruto era
seduto sulla testa di pietra del Primo Hokage,quel giorno per
lui era importante.
"Sai Naruto,non so perché ma sapevo che ti avrei trovato
qui" Disse Sasuke,avvicinandosi a lui. Come al solito sul suo viso era
stampato un sorriso beffardo e ironico,come era normale da 4 anni.
Il moro si sedette vicino al biondo,portandogli una mano sulla spalla.
"Era ovvio che venissi qui no? Sai che giorno è oggi"
Sussurò il biondo,guardando il sole che stava nascendo
all'orizzonte. "Certo...oggi è il giorno della nostra
vittoria...e della nostra più grande perdita"
Continuò Sasuke,stendendosi sulla pietra gelida,osservando
invece il cielo notturno che si stagliava alle loro spalle.
Mei era appoggiata sui finestroni che davano alla cascata sotterranea
vicina al suo palazzo,osservava il paesaggio con un'enorme tristezza in
corpo,quel giorno,4 anni fa,aveva perso una persona troppo importante e
non si sarebbe perdonata se non fosse riuscita a ritrovarla.
"Mizukage-dono" Ao fece il suo ingresso nell'ufficio con un grosso
inchino.
"Ao...cosa vuoi?" Le chiese bruscamente la donna,guardandolo appena.
"C'è un emissario da Konoha che vorrebbe parlarle"
Rispose l'altro,con tono seccato,sapeva bene che la Mizukage
odiava parlare in quel particolare giorno e sapeva bene anche il
motivo,per questo risultò ancora più seccato a
pronunciare il nome del villaggio da cui provveniva l'emissario.
Shikamaru fece il suo ingresso nell'ufficio della donna e si mise in
posizione d'attesa,mentre lei si voltò verso di
lui,degnandolo appena di uno sguardo,dal quale trapelava un leggero
astio verso il corpifronte che portava sulla spalla.
"Mi dispiace disturbarla,ma l'Hokage vorrebbe..." Iniziò la
frase Shikamaru,ma venne subito interrotto da un'occhiata fulminea
della donna,che si sedette sulla sua poltrona. "Cosa vorrebbe?" Lo
incitò,con un tono marcato,nascondendo così la
rabbia che provava,era colpa di quel villaggio se lei lo aveva perso.
"Vorrebbe che lei venisse a Konohagakure per un consiglio speciale dei
Kage" Continuò,alquanto teso,Shikamaru,era la prima volta
che si sentiva così,neppure Temari gli trasmetteva tutta
quella tensione. "Capisco...Bene,partiremo presto" Rispose la donna,con
un sorriso perverso sulle labbra.
Dodici figure erano sedute su una grande tavolata di pietra,in una
stanza illuminata solo da qualche candela,che proiettava ombre che
rendevano ancora più terrificanti le persone.
"Il piano sta procedendo alla perfezzione...presto,molto presto
schiacceremo tutti i Villaggi e i Kage" Imperò l'uomo che
stava a capotavola,Madara Uchiha.
Tutti gli altri annuirono,mentre si alzavano dai loro seggi,rivelandosi
essere tutti i membri di Akatsuki,Orochimaru compreso.
Uscirono da quello che sembrava essere un palazzo dirocccato,ai quali
lati sventolavano delle bandiere nere,con delle nuvole rosse ricamate
sopra.
"Presto...tutto il mondo dei ninja,conoscerà la nostra
vendetta!" Disse infine Madara,ponendosi a capo degli altri undici ninja.