Ho appena finito
di leggere il manga *///* Mi sono
sparata i quattro volumi nell’ora e mezza che ha succeduto il
loro ingresso in
casa mia XD Non ero convintissima quando li ho acquistati,
però me ne han
parlato bene e il disegno dalle anteprime che ho visto in giro era
proprio
carino!
E pensare che ero convintissima alla fine la protagonista sarebbe
finita con Yuushi
.__. Non ci sono rimasta male, però... sì,
insomma, mi ha sconvolto non poco!
XD Il personaggio di lui mi piace davvero, quindi questo piccolo
intermezzo sui
maltrattamenti (?) che subisce
pensavo proprio di doverlo postare <3 Sempre per il fandom ho in
progetto
una bi-shot o comunque una storia abbastanza lunga da soddisfare un mio
piccolo
capriccio che... :D~
E poi voglio postare anche una Kaji/Yuushi! Sì, ho deciso,
voglio scrivere
almeno queste tre storie u__u Nessuno me lo impedirà! *fuoco
negli occhi*
Buona lettura~
Ucchan
«No».
Senza capir troppo, Yuushi si voltò verso Kaji e gli chiese
con lo sguardo il
significato di quell’uscita improvvisa.
«Ho detto di no»: sembrava
molto serio, anche quando contro il suo
solito comportamento si portò le mani in vita e si
chinò un poco in avanti. «Non
sopporterò questa situazione un giorno di
più!»
«C-cos’hai? Mi fai un po’
paura» ridacchiò Muto all’indirizzo
dell’altro.
«Sottoscrivo» intervenne Sakurai. «Sono
pienamente d’accordo».
«Sayuki!» la additò Yu’
«Non ti interessi di baseball! Smettila di fare
l’antipatica
e non parlare a vanvera!»
«L’argomento è cambiato,
imbecille» replico lanciandogli la prima gomma da
cancellare che si era trovata sotto mano e puntando (senza successo)
alla sua
fronte.
A quel punto anche Mina si sentì in diritto di poter mettere
parola: incrociò dunque
le braccia sul petto e annuì con aria greve: «So
che sembra una situazione
disperata, molto probabilmente lo è, però... noi
lo facciamo per te, Yuushi-chan!»
«C-co-come ti permetti! Cos’hai intenzione di fare?
Cos’avete—»
«Non ti picchieremo,» Kaji esibì un
sorriso, «le parole di Mina mi hanno fatto
riflettere, ed effettivamente sei senza speranza. È inutile
che ti dica
qualcosa».
«E... a riguardo di cosa? Tanto per sapere».
Confuso era dir
poco: come si era passati dal parlar di
baseball... a qualcosa di molto astratto che ancora non aveva afferrato.
Perso nelle proprie riflessioni – magari gli suggerivano di
cambiar colore di
capelli? Nah, biondo era proprio figo! – non si accorse
del titolo scritto a
caratteri cubitali sulla copertina del libro di Shiori.
—Le battute virili—
(atto primo)
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