4
BEGIN A
VAMPIRE
Storia di una
scoperta.
~ Gustav...
Era notte quando Bill prese il
telefono e digitò il numero di Irene. Per circa due giorni non
ebbe il coraggio di chiamarla. Aveva paura che lei non si ricordasse
dell'incontro in aereo, paura del fatto di non esserle simpatico, paura
di tutto ciò che sarebbe potuto accadere in una conversazione
telefonica.
Poi, quella notte, il coraggio si accumulò nel suo corpo e le telefonò. La ragazza rispose quasi subito.
-Pronto?- chiese con voce assonnata.
-Ciao... Irene, sono Bill- rispose lui, grattandosi il capo con la mano sinistra.
-Oh! Ciao! Ma... è notte fonda!- nonostante la ragazza fosse assonnata riusciva comunque a mantenere un tono formale e distaccato.
Dall'altra parte del telefono si udì un frastuono cui
seguì il rumore di vetri rotti. Il respiro di Irene
accellerò e così anche il suo battito.
-Irene... che cosa è successo?- domandò Bill, allarmato.
-Bill.. ti... richiamo... è successo... un imprevisto- balbettò Irene.
-Irene... IRENE!- cercò di interromperla il ragazzo, ma era troppo tardi.
La ragazza si voltò, sapeva quello che sarebbe accaduto di
lì a poco. Un ragazzo basso e muscoloso piombò
nell'appartamento, i vestiti che grondavano d'acqua. Egli aveva i
capelli biondi e la pelle bianca. Egli era un vampiro.
Sorrise ad Irene, che deglutì sommessamente e si mise in
posizione d'attacco. La ragazza buona e gentile era sparita, sostituita
dalla predatrice famelica e senza scrupoli.
-Adleer- mormorò sensualmente il giovane -Calma-
-Oh... no...- disse con una voce roca e cattiva lei -Non mi calmo...-
-Sono venuto in pace-
egli sottolineò quella parola conferendole un'incredibile
quantità di garbo e gentilezza che la rendevano futile e priva
di senso.
-Tu, in pace?- chiese Irene senza abbandonare la posizione d'attacco -Ma fammi il piacere!-
-Come ai vecchi tempi...-
-Gustav! Fammi il piacere!- urlò Irene, la cui freddezza tentennò per un attimo.
-Ti giuro! Non sono più il vampiro spietato di una volta!- disse, mettendosi in ginocchio -Ritorniamo amici come prima!-
-Tutte le volte che hai cercato di uccidermi, Gustav! Tutte le volte
che tu ammazzavi qualcuno e poi io dovevo sistemare la faccenda! Sei
l'essere più infame che io conosca e non so come quei poveri tre
possano sopportarti!-
-Te l'ho detto! Sono più calmo di come lo ero nella mia vita precedente! La batteria... mi ha cambiato!-
-Io credo che per mettere alla prova la tua sincerità dovremmo
fare un giuramento di fuoco- disse Irene guardandolo con circospezione,
in attesa di una risposta.
Il giuramento di fuoco era la cosa più terribile del mondo. Lo
si faceva tra due o più vampiri di uno stesso clan per impedire
eventuali tradimenti. Ci si metteva in cerchio e si metteva la mano
destra sul fuoco. Il capo del clan -che non partecipava al giuramento-
leggeva le regole del gruppo di vampiri e ad ogni regola una fiamma si
alzava e imprimeva nella mano destra degli sventurati le lettere del
nome del Clan. Chi le infrangeva pativa le pene dell'inferno.
-Certo- disse Gustav, alzando la manica destra e muovendo il polso -Facciamolo-.
-Ok.. ti credo, nella vita precedente non avresti mai osato accettare- disse Irene, correndogli incontro e abbracciandolo.
Rimasero in quella posizione per molto tempo e quando finalmente si staccarono, era spuntata l'alba.
Entrambi avevano sonno e così si addormentarono nel letto di Irene, abbracciati.
Non si vedevano da una vita.
L'ultima volta che si erano incontrati era stata all'epoca di Giulio
Cesare, in altre sembianze. Entrambi erano anime antiche, ovvero che
erano nate al momento della creazione del mondo e col passare dei
secoli avevano cambiato solamente il corpo. In precedenza però,
Gustav non era calmo come appariva ora. Era molto più cattivo e
spietato di quanto Bill, Tom e Georg potessero mai immaginarsi, ma
ovviamente lui aveva tenuto bene questo segreto per sè stesso se
non voleva rischiare di finire in Manicomio.
Quando si svegliarono, si fissarono negli occhi e si sorrisero. Per un
periodo, forse quando c'era Carlo Magno, erano stati persino sposati.
Ma ora i loro cuori avevano preso strade differenti.
-Hai cacciato?- le chiese.
-In Africa... tu?- Irene non gli disse che anche Bill e Tom erano vampiri.
-Mh... in Asia...-
-Davvero?-
-Sì... ci siamo stati!-
-Oh! Sì... è vero-
-Io devo andare-
-Chiamiamo la pizzeria? Io ho fame!-
-Sì ma niente verdure! Sono stato per più di un mese a
mangiare pesce e verdure! Per uno come me è stressante! Quei due
vegetariani del cavolo hanno fatto di tutto per farmi piacere quelle
sbobbe-
-Pizza wurstel, patatine e pomodoro?-
-Facci mettere anche la mozzarella e sono tuo, baby-
Oh! Oh! Gente! Sembra che anche il nostro Gustav sia un vampiro e anche la nostra Irene lo è! Jeah!
Deeper_and_Deeper
Nika695: Eccoti accontentata! Sono contenta che ti piaccia la mia
storia! Spero che questo capitlo di poco conto che è scritto
male frenerà la tua curiosità per un po'
Black_Engel_89: Suvvia! Quanti complimenti! Mi lusinghi troppo xD... dico solo... poi vedrai sul conto di Irene!
Baci a tutti coloro che leggono e non scrivono neanche una riga!
Guardate che rencensire le storie migliorerà il vostro "ttaliano"! LMFAO!+
|