Il ghiaccio nel cuore
\\ Mi sento ibernato.
Sono prigioniero qui dentro e non ho la forza di reagire, di lottare
per affermare che non sono morto.
Che quello che sta parlando non sono io.
NON SONO IO.
Qui...dentro...che cosa è “qui dentro”?
E' un antro oscuro, un luogo dove la luce non arriva mai.
Credevo di riuscire a farcela...ma chi voglio prendere in giro?
Davvero non riesco a dire la verità nemmeno a me stesso?
Davvero pensavo che, nonostante la lotta interiore e la sofferenza che
non mi ha mai abbandonato, io sarei stato capaace di tenere a bada la
mia parte oscura?
Che sciocco sono stato.
Che piccolo sciocco presuntuoso.
Non ho chiesto aiuto quando avrei potuto farlo, non ho accettato la
mano tesa di chi mi voleva veramente bene e aveva capito.
Perlomeno aveva intuito l'angoscia che lacerava la mia anima.
La mia terribile lotta interiore .
Perchè non mi sono fatto aiutare da lui?
Perchè non sono riuscito ad aprirgli me stesso e a dirgli il conflitto
che stavo vivendo?
E adesso è troppo tardi.
Troppo tardi!!!
Vorrei tanto strapparmi di dosso la pelle in tanti piccoli pezzetti per
vedere se riesco così a far smettere quel ghigno tremendo.
Quella bocca che si sta alzando in un sorriso soddisfatto.
Quegli occhi che restano freddi e gelidi, come se Shura non avesse
appena detto che Aiolos è morto.
Aiolos è morto.
Non è riuscito a salvare Athena e tutto questo unicamente per colpa
mia.
Cadi Cielo e ricoprimi.
Cancellami e fa tramontare per sempre il sole su di me.
Shura ha le spalle contratte, è immobile, ha obbedito ad un ordine del
Gran Sacerdote ma non sa che sotto questa veste ci sono io.
Non sa che dietro questa maschera non c'è Sion ma c'è Saga.
Ha creduto davvero alle mie parole oppure l'obbedienza ha reso facile
un compito quasi impossibile?
Oh...che puerile che sono.
Sto davvero cercando ancora di dividere le mie terribili responsabilità
scaricandole su qualcuno che ha come unica colpa quella di essere un
Saint devoto e obbediente?
Lo congedo seccamente e resto da solo.
Da solo con le mie terribili colpe.
Non andartene Shura...fermati, resta qui.
Guardami dentro e cerca di capire.
Ma la mia bocca non emette alcun suono.
“Credi davvero che ti lascerò prendere il sopravvento di nuovo? Sei
soltanto un illuso”
Mi piego su me stesso dentro la mente.
E' come se avesse afferrato il mio cuore e lo stesse stringendo in una
morsa, stritolandolo.”
“Non hai saputo fare nulla in tutto questo tempo.
Questo posto ci spetta di diritto e Aiolos era un ostacolo, lui aveva
capito tutto”
Aiolos.
Aiolos.
Athena.
Non c'è pace per me, sono un assassino, ho ucciso il mio migliore
amico.
Il compagno di tutta la vita.
Ho ucciso la Speranza che stava portando per proteggerla.
“ TACI! Non piangerlo. Sei soltanto un illuso, un incapace.
Noi non abbiamo bisogno di nessuno, tantomeno di lui.
TACI”
Non mi permette nemmeno di piangerlo.
Non mi permette di fare nulla se non ascoltare le sue folli parole
mentre si ferma a guardarsi in uno specchio, quasi affascinato da ciò
che vede.
Si spoglia e allunga una mano a toccare l'immagine che è riflessa.
Chi sono io?
Colui che tocca o colui che sta toccando?
Mi ritiro in un angolino rifugiandomi dove lui ancora non arriva, dove
posso lasiare che il dolore prenda il sopravvento su di me.
Aiolos...che cosa gli ho permesso di fare?
Aiolos.
Adesso nulla potrà più fermarlo.
Nulla e nessuno.
Sento la vita che mi sta abbandonando tra le braccia della mia Dea.
Adesso posso finalmente dire che sono riuscito a dare un senso almeno
alla mia morte.
Ti ho sconfitto.
Ti ho tolto finalmente la parola, la volontà, tutto quanto.
Ti ho messo definitivamente a tacere.
Adesso posso raggiungerti...Aiolos.
Tu che sai, tu che hai sempre saputo.
E che mi hai amato lo stesso.
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