Dolore ed infine, gioia

di wordsaredeadlythings
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Voltati, guarda indietro.

Osserva i loro profili sorridenti, le loro risate, la loro felicità.

Osservali, non sperare di essere come loro.

Perché lo sai: tu non sarai mai come loro. Felice, spensierata. Tu non sarai mai davvero una di loro.

Non vuoi essere parte di un qualsiasi gruppo. Non ti interessa, non ti è mai interessato.

Quanti pomeriggi passati nella tua camera a singhiozzare?

Quanti giorni sprecati ad insultarti mentalmente?

Quante lacrime versate per una persona che no, non se le meritava?

Quanto hai sofferto?

Per tredici lunghissimi anni non hai fatto altro che isolarti dal mondo circostante, per rinchiuderti in te stessa.

Hai sempre avuto paura, vero? Paura di loro, delle persone. Sapevi che ti avrebbero guardato con occhi differenti, carichi di pena, di compassione.

Tu non vuoi la loro compassione, vuoi solo la loro amicizia, la loro fiducia.

Hai sempre pensato che chiedessi troppo.

Ti sei convinta che non ti avrebbero mai trattato come al solito, come una persona normale. No, loro ti avrebbero visto con pena, con compassione.

E tu odi la compassione nei tuoi confronti.

Non hai mai detto a nessuno che di notte ti acciambelli su te stessa per versare tutte le lacrime trattenute, vero?

Non gli hai mai detto che si, piangevi anche per loro?

No, non lo hai fatto, per paura.

Mille e più volte hai tentato di uscirne, di riemergere da quel mare oscuro e silenzioso, struggente, in qualche bizzarro modo.

Mille e più volte hai provato a parlarne con qualcuno. Ma non ci sei mai riuscita, perché sei chiusa, silenziosa, taciturna. Lo sei da sempre.

Ma quella sera, le lacrime erano uscite ugualmente. Quelle lacrime erano uscite quando eri con loro, un errore imperdonabile.

Eppure, un errore che ti ha cambiato la vita.

Gli ultimi mesi di terza media passati con i tuoi amici, con gente che ti abbracciava e ti consolava, con feste di compleanno dove non ti avrebbero mai invitato.

Adesso osservali, per quella che sicuramente non sarà mai l’ultima volta. Perché loro sono nel tuo cuore, nei tuoi pensieri. A loro hai donato tutta la tua esistenza, a loro hai detto tutto, ti sei tolta un peso enorme, pesante e soffocante.

Adesso guarda le loro risate, e poi voltati.

La strada asfaltata risplende sotto il sole, mentre cammini lontana. Una sola lacrima sola il tuo viso, di nuovo.

Ma un sorriso nasce radioso sulle tue labbra.

Vai, cammina. Corri sulla tua strada, cadi a terra, compi i tuoi errori.

Sai che loro ci saranno, per sempre.

E questa è una di quelle garanzie che ami più della tua vita.

Sfiori con una mano il tuo cuore, che pompa instancabile il sangue scarlatto, mentre cominci a correre via, lontana.

Sai che loro non ti lasceranno.

E, finalmente, dopo tanti anni, sei davvero felice.





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