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Già esci?- bofonchiò una Madison ancora insonnolita una volta accortasi
dell’amica che, in piedi all’ingresso, pronta per uscire, sembrava cercare
frettolosa qualcosa nella borsa.
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Cos…ah ciao Mad…sì sto uscendo, Mike mi ha appena chiamato, vuole che
vada in redazione, ha detto che deve parlarmi riguardo una certa questione…ma
dove le ho messe le chiavi?- disse con una certa impazienza Eileen guardandosi
intorno.
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Sulla mensola vicino Winnie the Pooh, nella tua stanza-
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Le hai viste lì?-
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No, ma è sempre lì che le dimentichi- le rispose non curante Mad, mentre
s’incamminava piano verso la cucina, tra uno sbadiglio e l’altro.
Senza risponderle, Eileen andò nella sua camera…e, infatti,
le chiavi erano proprio dove aveva suggerito l’amica, vicine al sorridente
orsacchiotto.
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Allora Mad io esco, ci vediamo stasera, ok?- disse lei affrettandosi alla
porta, sentendo appena il suo saluto biascicato…
Cominciava così la giornata di Eileen Becket… da poco
compiuti 24 anni, e da un anno giornalista per il Sun.
Non che avesse già guadagnato chissà quale posizione
all’interno del giornale ma cercava lentamente, come poteva, di farsi strada nel
difficile e spietato mondo del giornalismo.
La tenacia e la grinta non le mancavano di certo, ma forse
la sua giovane età faceva sembrare che avesse ancora bisogno di fare molta
esperienza sul campo, prima di poter arrivare…
Per il momento, viveva a Londra assieme alla sua amica
Madison… per quanto poco lei parlasse di lavoro, sapeva che lavorava abbastanza
felicemente come commessa in una libreria non troppo lontano da dove abitavano.
Tornando a Eileen… cercava appunto di farsi strada nel
mondo del giornalismo…
Prese uno dei tanti double decker che affollano le strade
della città, diretta verso il suo ufficio, pensando alla telefonata ricevuta
nemmeno un’ora fa dal suo capo…
Le aveva parlato di un nuovo incarico, ma non si era certo
soffermato sui dettagli.
In ogni modo, da come ne parlava, sembrava qualcosa di
interessante, anche per la sua carriera… che fosse il salto in avanti che aveva
aspettato e che lei era certa di essersi abbastanza guadagnata dopo aver assolto
compiti non proprio entusiasmanti ma in ogni modo con il massimo
dell’efficienza?
Mentre nella sua testa si affollavano mille domande sul
genere di incarico che Mike le avrebbe affidato, si accorse di essere arrivata
alla sua fermata, nemmeno troppo lontana dal palazzo del Sun.
Percorse un centinaio di metri ed eccola a destinazione
come ogni mattina…
Respirò profondamente. Ormai non stava più nella pelle…
Salì al quarto piano, dove c’era la sua redazione…
L’accolse la centralinista, Patty… come al solito
indaffaratissima a dirottare ai vari uffici le chiamate che arrivavano a fiume,
come da copione la mattina presto…
Si diresse speditamente alla sua scrivania, coperta come
sempre di documenti, ritagli di giornale…
La sera prima era talmente stanca da aver dimenticato in
ufficio la sua agendina rossa, quella su cui segnava gli appuntamenti della
giornata e le interviste da fare…
Sapeva che quel giorno era abbastanza libera…
In effetti, doveva riguardare la bozza di un articolo che
sarebbe uscito solo il giorno dopo, una cosa da fare con tutta calma, e avrebbe
potuto anche prendersela comoda, se non fosse stato, appunto, per la telefonata
di Mike che l’aveva fatta scattare come una molla.
Gia…
Lasciò lì la borsa, la giacca che aveva indossato e la sua
sciarpa di seta (regalo di sua mamma, che lei considerava un po’ come un
portafortuna, e le parve il caso quel giorno di metterla per propiziarsi il
futuro…) e si diresse verso l’ufficio del suo caporedattore, Mike Connelly.
Bussò piano alla porta e dopo aver sentito un debole
“avanti” dall’altro lato, spinse la porta per entrare.
Ed ecco davanti a lei il suo capo, un uomo sulla
cinquantina, piuttosto magrolino e come al solito impegnatissimo tra mille
incarichi contemporaneamente!
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Ah, Eileen… vieni accomodati… - l’accolse sorridente.
Eileen doveva ammetterlo… Mike era uno che ci sapeva fare
con i suoi colleghi nonché sottoposti. Anche se capitava che ti affidasse la
classica intervista sfigata che nessuno voleva fare, riusciva sempre a fartela
accettare col sorriso sulle labbra.
Non si poneva mai in un odioso atteggiamento di
superiorità, e lei trovava che soprattutto verso di lei avesse quasi un
atteggiamento tra l’amichevole e il paterno, sin da quando aveva messo piede in
quella redazione…
Senza contare che era stato proprio lui a notarla e ad
assumerla…
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Buongiorno Mike… come vedi, mi sono letteralmente precipitata! –
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Vedo vedo… so già che non vedi l’ora di sapere di che si tratta… non ti
terrò troppo sulle spine! Dunque… vorrei passarti alla cronaca mondana… - disse
lui, continuando a sorriderle.
Eileen strabuzzò leggermente gli occhi…
Non era esattamente quello che si era aspettata…
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Cioè… - cominciò lei, sottintendendo che aveva bisogno di qualche
ulteriore spiegazione…
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Cioè… non dovrai più occuparti di cose tipo mostre floreali, interviste a
cuochi o inchieste sui ristoranti più “in” della città! – ridacchiò Mike.
Eileen ridacchiò altrettanto…
Gia messa in quella maniera la cosa suonava meglio…
I suoi incarichi precedenti erano sempre stati di una noia
mortale, e per quanto la cronaca mondana non era mai stata esattamente la sua
più alta aspirazione, sempre meglio di quel che faceva prima!
Era pur sempre un salto in avanti… non radicale e decisivo
come aveva sperato ma in fondo aveva cominciato da poco, e non poteva fare
troppo la schizzinosa…
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So che non ti era mai piaciuto troppo quello che facevi prima, ma appena
è stato possibile ho pensato di sistemarti altrove… dovrai solo finire
quell’ultimo articolo che hai in sospeso sulla mostra pittorica a Notting Hill e
poi “traslochi”… contenta? -
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Si certo, capo! – sorrise lei. – ma… ho già un incarico o la notizia che
dovevi darmi era solo questa? –
Mike sorrise.
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No, in effetti, ci sarebbe gia un incarico per te… - sorrise lui sperando
di stuzzicare la sua curiosità, cosa in cui riuscì a giudicare dalla faccia
della ragazza. – Come sai… presto uscirà nelle sale “Kingdom of Heaven”… se ne
parla molto bene in giro, e poi il regista è una garanzia, è un successo al
botteghino praticamente assicurato. –
La ragazza annuiva, chiedendosi dove volesse arrivare,
parlando di quel film… doveva realizzare un articolo su questa cosa…? Eppure le
parve poco attinente alla cronaca mondana… doveva esserci qualcos’altro sotto…
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… e insomma, il protagonista come penso tu sappia è Orlando Bloom… non
c’è che dire, quel ragazzo è riuscito a farsi un nome all’estero con una
rapidità incredibile… - disse, quasi con ammirazione nel suo tono.
Eileen non sembrava condividere tanta stima ed entusiasmo…
Mike stava cominciando a dire qualcosa su Liam Nieson e gli
altri attori del film, sul regista… ma lei sentiva tutto vagamente… la sua testa
stava macinando soltanto il nome del giovane attore e aveva preso a fare i suoi
commenti su di lui.
Era da sempre stata abbastanza convinta che Orlando Bloom
avesse avuto solo una sfacciata dose di fortuna nell’essere scritturato per il
Signore degli Anelli, che se non fosse stato per quello sarebbe ancora uno
sconosciuto attore londinese… non che pensasse che non sapesse recitare, ma per
lei era stato davvero soltanto molto fortunato… insomma, si era trovato al posto
giusto nel momento giusto! Senza contare che, gliene dava merito, ci aveva
saputo fare, per accattivarsi il pubblico successivamente…
Tutti quelli che conoscevano Eileen abbastanza bene
sapevano che lei non nutriva esattamente un amore appassionato per Bloom…
I suoi pensieri furono interrotti da alcune parole di Mike…
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… pertanto, gli starai alle calcagna per un po’… -
…
Alle calcagna di chi…?
Si era talmente persa nei suoi pensieri che non aveva
sentito niente di quello che il suo capo le avesse detto…
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Ehm… credo di non aver capito bene… - disse lei, imbarazzata.
Il capo scosse la testa divertito.
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Andiamo, lo so che non sarà facile e magari nemmeno esattamente
piacevole… ma ti assicuro che molti giornalisti hanno cominciato in questa
maniera la propria carriera… persino io, per un certo periodo… può sembrare una
cosa da rivista scandalistica e basta, ma al pubblico piace anche quello… e
comunque tu avrai tutta la libertà di dare il taglio che vuoi ai tuoi articoli…
so che non mi deluderai, che non scadranno mai nell’insulsaggine di certe
testate! Si, io penso che te la caverai egregiamente! Inoltre, vedila come
un’altra esperienza di curriculum… -
Eileen annuiva, ma ancora non era riuscita ad afferrare
cosa esattamente dovesse fare…
Si era distratta in un momento cruciale, e si vergognava da
morire a doverlo dire a Mike!
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Si tratta comunque solo di qualche articolo… giusto per cavalcare l’onda
di questo film… e un po’ di pubblicità non dispiacerà di certo nemmeno a lui… le
star vivono anche di questo, e per quanto si arrabbino, lo sanno bene anche
loro… -
Ma di chi parlava Mike??? La risposta era in realtà quasi
ovvia, a questo punto, ma il suo cervello sembrava volerla escludere a priori…
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Tu lo sai dove abita, vero?Perché se dovrai fare degli appostamenti…
voglio dire, sono informazioni fondamentali, lasciatelo dire… -
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Ehm… - disse lei, ormai disperata… non sapeva davvero più come mettere
una pezza alla sua distrazione!
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Una delle poche ragazze di Londra che non sa dove abita Orlando Bloom! E
pensare che non è nemmeno troppo lontano da qui… - rise lui, girandosi verso lo
schedario.
Eileen per conto suo era rimasta di sasso, cercava di
mettere a fuoco quello che credeva di aver capito…
Lei doveva stare alle costole di Orlando Bloom per i
prossimo tempi in modalità paparazza!
Le sembrava all’improvviso di essere capitata in un
episodio di “Ai confini della realtà”…
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Eccolo qui… - disse, passandogli un foglietto con su un indirizzo… - sarà
in città per un mesetto o giù di lì… almeno questo ha annunciato il suo agente…
eventi mondani, premiere etc etc… e pare che si sia portato dietro anche la sua
ragazza, la Bosworth. – continuò a spiegare ad una Eileen ormai pietrificata.
Poi Mike la fissò per un istante.
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Tutto bene, Eileen…? –
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Cosa…? S-si si, tutto benissimo… ho capito… - disse, fissando vacuamente
il foglietto… - ehm… e… quando dovrei… insomma, cominciare? –
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Beh… facciamo così… adesso è venerdì…correggimi quella bozza poi riposati
questo week-end… e lunedì si comincia! - disse sempre con un tono gaio.
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Si, ok… vado subito a lavoro, capo… - sorrise.
Si avviò speditamente fuori dalla porta, e si sedette alla
sua scrivania… lo sguardo perso nel vuoto, cercando di realizzare che quello che
era accaduto pochi istanti fa non fosse stato solo frutto della sua contorta
immaginazione…
Il suo capo le aveva detto di tallonare Orlando Bloom per i
prossimi tempi, le aveva detto di stargli alle calcagna, il che significava
appostamenti con macchina fotografica in perfetto stile paparazzo…
Si mise le mani nei capelli, per poi coprirsi il viso
sconvolta da quel pensiero.
L’idea di spiare qualcuno durante i suoi spostamenti
giornalieri non era proprio il massimo… non era mai stato il genere di
giornalismo cui aveva puntato ma… l’idea che quel “qualcuno” dovessero essere
proprio Orlando Bloom rendeva il tutto ancora più indigesto!
Eppure, al momento questo era il suo incarico, ed era poco
saggio rifiutare proprio il suo primo lavoro dopo aver ottenuto finalmente un
passaggio d’ufficio.
In fondo, pensò, lei era una giornalista e non poteva
scegliersi le notizie… e all’inizio un po’ di gavetta per quanto sgradevole, era
d’obbligo…
E poi… sempre meglio delle barbosissime esposizioni
floreali nella zona di Hyde park…
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Ehilà, Eileen… cosa c’è, il capo ti ha mandato ad intervistare l’ennesimo
cuoco di un ristorante bohemièn sul Tamigi? – ironizzò Thomas, un suo collega
che si occupava della pagina sportiva…
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Guarda… se potessi, forse sceglierei il cuoco… - disse lei sbuffando.
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Accidenti… ma perché, che ti ha dato? – chiese, mentre si sedeva alla sua
scrivania, non troppo lontana da quella di lei.
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Pensa… mi ha passata alla cronaca mondana! –
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Cioè, adesso sei diventata una paparazza! – rise.
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Sembrerebbe di si… -
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E… chi è il fortunato? – domandò curioso, ridacchiando.
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Orlando Bloom! – disse lei, con un sorrisino tirato e ironico.
Thomas scoppiò a ridere…
Era uno di quelli che sapevano della sua avversione per
l’attore…
Eileen tornò a casa solo a tarda sera…
Dopo essere uscita dall’ufficio aveva passato la giornata a
fare un po’ di shopping di libri e cd, senza tralasciare le botteghe
psichedeliche e orientali nei mercatini cittadini…
Era l’unica cosa che riuscisse a tirarla su nei suoi
momenti peggiori… e per quanto possa sembrare esagerato, lei era nel bel mezzo
di uno di quelli.
Era decisa a continuare la sua carriera e a fare le più
varie esperienze, ma non le andava proprio giù che sulla sua strada le capitasse
in qualsiasi modo il signor Bloom.
Ma tanto valeva rassegnarsi… in fondo, bastava prenderla
come un qualsiasi altro lavoro… l’avrebbe portato a termine nella più totale
professionalità!
Per quanto flebile, questo pensiero le diede un minimo di
motivazione…
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Sono a casa… ci sei, Leen??? – la voce di Madison proruppe
inequivocabile.
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Si, sono qui… sono tornata da poco… -
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Ma non dovevi sbrigartela alla svelta oggi? Non dirmi che l’incarico era
urgentissimo! –
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No, no… Mike me lo ha solo comunicato… ho fatto tardi perché ero in giro
per negozi, tutto qui… - disse, indicando le buste ancora sparse sul pavimento.
Madison squadrò bene la sua amica.
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Leen… ti conosco abbastanza… e se fai quel genere di shopping, vuol dire
o che sei molto felice…o che sei molto depressa… e sinceramente a giudicare
dalla tua faccia, io opterei per la seconda cosa… -
Eileen si passò una mano tra i capelli.
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C’entra qualcosa con quello che doveva dirti il tuo capo? Ti ha dato un
incarico tosto, forse?
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No, non credo lo sia poi così tanto… beh, certamente più delle fiere e
degli stand gastronomici, ma lo sai, non è il genere di cose che mi spaventa… -
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Gia… quindi… che è successo? Avanti racconta, non tenermi sulla corda! –
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Allora… Mike mi ha passato alla cronaca mondana… - disse d’un fiato.
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Ah! E conoscendoti, non è proprio il tuo genere… -
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Decisamente! La evito anche quando devo leggerla sul giornale, figurati a
scriverla! –
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Ok, lo immaginavo… è solo per questo? Insomma… quello ti ha fatto andare
lì di buon mattino solo per darti questa lieta novella? – ironizzò l’amica.
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Magari! Il peggio deve ancora venire… mi ha anche affidato il primo
incarico… non so quanto mi impegnerà, ma sicuramente per un po’ di tempo sarò
incastrata in questa cosa…insomma, devo praticamente diventare l’ombra di
qualcuno… a livello di paparazza!!! Ti rendi conto??? – disse, cominciando per
la prima volta ad alterarsi.
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E questo qualcuno chi sarebbe? Lo conosco? E’ molto famoso…? –
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Famosissimo direi! Proprio famosissimo!!!! –
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Eddai, chi è? Sto morendo di curiosità… - disse lei, incalzando.
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… Orlando Bloom. – disse secca lei, sprofondando nella poltrona.
Per un po’ Madison tacque.
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Stai scherzando, vero? Orlando Bloom??? Proprio lui??? –
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Ne conosci qualcun altro? A me sinceramente basta e avanza che sulla
Terra ce ne sia uno solo… - fece lei sarcastica.
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Avanti, Leen… so che non lo sopporti ma non ti pare di accanirti troppo
contro di lui? –
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Ma chi si accanisce, Mad? Dico solo che non mi piace… insomma, il
classico attore fortunello che riesce a sfondare grazie ad un ruolo azzeccato e
poi con i suoi atteggiamenti da furbastro e tutte quelle moine con le fan campa
di rendita quanto a celebrità... insomma, lo hai visto anche tu, sul Red Carpet
o no? E poi, a dirla tutta... se vogliamo vedere quel che ha fatto dopo il
Signore degli Anelli, si salva ben poco! Magari questo nuovo film, dato il
regista, sarà anche valido, ma i ruoli precedenti... - disse, pensando alla
parte impietosa che aveva avuto in Troy...
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Ok, ok… a tutti possono capitare i ruoli sbagliati… e lui non è certo il
primo a diventare l’idolo delle ragazzine, ma in fondo dai… non è così male come
attore… -
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Non discuto le sue capacità recitative, è proprio il genere di persona a
non piacermi… ma mi sa che nel mondo dello spettacolo l’andazzo sia questo… -
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Hai una tendenza al tragico, Leen… e comunque, non devi mica uscirci a
cena, devi scriverci degli articoli! Affronta la cosa come hai sempre fatto… non
pensare che si tratta di Orlando Bloom… pensa che è un tipo su cui scrivere
articoli e scattare qualche foto! Tutto qui! –
Eileen annuì.
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Già… -
- Bene…
e adesso prepariamo qualcosa che ho una fame da lupo… - sorrise Madison,
dirigendosi verso la cucina.
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