Piccola riflessione/sfogo
nel bel mezzo di una notte calda d'estate.
Buona lettura.
Giulia.
Qual è il senso della mia vita?
Cosa sono, cosa provo,
cosa sento?
Chi sono le persone che
mi stanno attorno?
Esseri tutti uguali
formati di carne ed ossa, esseri muniti di maschere.
Ed io mi apro a loro nel
tentativo di trovare l’essere senza maschera, quella persona
genuina a cui posso dare il mio cuore, dividere l’onere di
una vita per potermi sentire più leggera, libera.
La troverò
questa persona?
Con o senza devo
comunque andare avanti; ricevere pugnalate sulla schiena quando meno me
l’aspetto, perdere amicizie, trovarne di nuove, assaporare i
momenti belli che la vita può darti e sentire
l’amaro in bocca delle delusioni e dei fallimenti.
Perché la
vita è bastarda e improbabile, costruirsi un futuro
è una cazzata, vivere alla giornata ti riduce ad ascoltare i
tuoi piaceri le tue voglie più nascoste, diventando
così egoista, diventando una sottospecie di Dorian Gray del
secolo vigente.
Continuare, andare
avanti, anche attraverso il dolore, lo sforzo fisico e mentale.
Vivere, aspettando quel
fottuto momento felice, aspettando che quel bastardo periodo nero
passi, vivere per poter essere compresi, per poter sorridere e sentirsi
amata.
E io come una cogliona
sotto la pioggia, riversavo le mie lacrime aspettando una risposta che
non arriverà mai.
Rido di me stessa, per
la situazione in cui mi trovavo.
Piangendo non si trova
la risposta, bisogna alzarsi e cercare di andare avanti, bisogna andare
avanti.
Mettersi quella fottuta
maschera di freddezza e distacco, omologarsi agli altri.
Dov’è
quella persona che dovrebbe sorreggermi?
Forse li in mezzo, tra
il branco di persone tutte uguali senza volto ne anima.
E’ li in mezzo
con la sua maschera, paurosa di provare sentimenti, di soffrire, di
provare qualcosa di bello sapendo che poi il periodo nero
arriverà.
E così
rimango sola, nel dubbio di non poter trovarla, di rimanere
completamente sola con i miei dispiaceri e dolori.
Ma continuo a cercare
perché con o senza quella persona bisogna continuare a
vivere.
La vita è
attesa, l’attesa per qualcosa che forse non
arriverà mai.
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