Il mio Jake!

di gnak
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Mi alzai piena di vita quel giorno, anche se quella mattina le nuvole di Forks non volevano far uscire il sole…Da una parte ne ero felice mamma papà e tutta la famiglia potevano uscire allo scoperto, ma da l’altra parte mi piaceva il calore che mi donava il sole sulla mia pelle.
Mi alzai da quel letto e guardandolo mi accorsi che sembrava più un campo di battaglia, i cuscini erano ai piedi del letto ed era molto mal ridotto, le lenzuola erano per la maggior parte a terra, è stata la prima notte in cui il sonno non voleva arrivare, se non  per le prime ore del mattino. Il mio lato umano se ne stava andando pian piano e questa cosa non è che non l’accettavo, ma mi rendeva molto triste in quanto mi sarebbero mancate molte cose della mia vita da umana, sentire il calore del sole e il freddo dell’inverno,il battito del mio cuore quando si emoziona o molto semplicemente sentire il sangue arrivarmi fino alle guance e rendermi conto di esser diventata rossa per un complimento o per una stupidissima figuraccia…ma forse la cosa che mi mancherà molto è sapere che tutte le persone che ho conosciuto in questi anni spariranno per sempre…
-Stupida mezza vampira di bassa qualità dove sei? ? - Una voce maschile, molto familiare interruppe i miei pensieri. Un ragazzo alto con i capelli corti e scuri dagli occhi neri come la pece entrò sorridendo nella mia stanza -Stupido cane!-dissi io. Jacob Black era il ragazzo sulla soglia della mia porta -Ehi! Grazie per il complimento-disse -Hai iniziato tu questa volta, ricordatelo-gli dissi e lui ricambiò con un sorriso -per questa volta ti do ragione-continuò -ma quale onore…sei felice oggi eh?- dissi ridendo -beh si è il compleanno della mia migliore amica non ricordi??- Sorrisi facendo finta di nulla.
-Madame ha preferenze??- -direi che inizierei da una doccia e te che aspetti di sotto con tutti gli altri che ne dici?- mi guardò e scoppiò a ridere -allora tra un’ora e mezza scenderai vero?- non feci in tempo a fargli un sorriso che cambiò subito espressione del suo volto guardando il mio letto -notte un po’ movimentata brutti sogni- dissi rispondendo subito, sapevo che avrebbe detto qualcosa in merito al mio letto …-Nessie a chi vuoi darla a bere?... non riesci a dormire più la notte vero?- il mio viso si fece un po’ cupo -no…ho dormito…un paio d’ore le ho fatte- -un paio quante?- -il giusto necessario per essere così fresca questa mattina- Jake scosse la testa ma gli usci un sorriso, forse la ramanzina questa volta me la risparmiava essendo il mio compleanno… mi si avvicinò piano -buon compleanno Renesmee- e mi diede un bacio sulla fronte si girò è usci dalla stanza.
Stavo per scendere le scale, come aveva previsto Jake la doccia non sarebbe durata cinque minuti.
Un pensiero mi frullava per la testa, i Vampiri e Lupi riusciranno a restare uniti??...io ho bisogno di Jake.. -Ehi Renesmee… aspettami…- mi girai zia Alice entrò dalla finestra con dietro zio Jasper -Auguri tesoro mio!- stringendomi forte a sè disse zia, zio Jasper mi sorrise e si limito a un’ abbraccio forte, continuai a scendere le scale con loro dietro stranamente troppo contenta, mi girai di botto -zio!non vale cambiare il mio umore!- -sorridi Nessie è il tuo compleanno- disse lo zio accarezzandomi la testa... feci una smorfia che doveva essere un sorriso ma poi mi feci condizionare da lui… -Auguri piccola mia!- papà era li davanti a tutti gli corsi incontro e lui mi sollevo da terra con tanta facilità da farmi sentire piccola piccola. Lo abbracciai forte -grazie papà- andai in contro a mia madre -Ti voglio bene mamma- -anche io tesoro mio- disse lei baciandomi su una guancia -Allora la festeggiata ha qualche richiesta in particolare per il suo compleanno??- disse zio Emmett sorridendo -si,voglio solo che vi conteniate con i festeggiamenti sono solo 18 anni quelli che compio oggi niente di più- -beh però pensa che in Italia è una tappa importante della tua vita si vota, si prende la patente…-disse zia Alice ma la interruppi subito -La patente c’è l’ho già da 2 anni e del voto non mi interessa molto - dissi sorridendo -beh fa niente io da brava zia ho deciso e fatto tutto- continuò Alice, nonna Esme si avvicinò a zia Rose e disse -anche noi abbiamo contribuito- sorridendo.
Jake era seduto sul divano con nonno Carlisle che mi guardava. Stavo per andare da lui quando papà mi prese sottobraccio e mi porto fuori in giardino -Papà cosa?...- mi fermo con un segno della mano…-Qual è il problema?...io ti sento soffrire durante la notte e di giorno i tuoi pensieri sono veramente tristi…- sbuffai -vi preoccupate troppo per me…- -noi tutti vogliamo la tua felicità, vogliamo renderti felice e tu cosa fai? Non ci fai neanche tentar.- -papà io ho paura, ho paura di perdere tutte quelle persone a cui mi sono affezionata in questi anni, io vivrò per sempre e loro?...e Jake? Il mio migliore amico non può lasciarmi…io con lui sono realmente me stessa…- mi strinse forte -piccola mia non succederà, Jacob starà con te sempre- lo guardai e sorrisi -ok papà entriamo dentro, voglio proprio vedere dove mi porterà Jake oggi -.




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