Alone, but not forever! di LaCla (/viewuser.php?uid=82873)
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ciao, spero vi piaccia!!
bacio
PROLOGO
Nato nel 1843, morto
nel 1863,
all’età di vent’anni. No, non sono un
fantasma, ma
ci siete vicini, sono uno spettro maledetto intrappolato nel mio corpo
di pietra, immutabile!
Giovane per sempre,
dannato per
l’eternità, condannato a vagare per questa terra
senza
amici, senza amore, senza nessuno, solo, come dovrebbero stare quelli
come me! Gli esseri maledetti dal destino, le anime rinchiuse nel
corpo, sigillate all’interno dal fuoco e dal dolore.
Sono l’ombra
dagli occhi
scarlatti che ti terrorizza di notte, sono l’incarnazione del
diavolo, sono colui che ruba la vita agli umani privandoli del loro
fluido vitale…
Cosa sono? Sono il
demone della
notte. Mi chiamate in tanti modi… Ghul, Lamia, Strigoi,
Obour,
Drakul, Upir.. probabilmente anche Freddi, Succhiasangue, Sanguisughe..
Vampiri!
No, non ho i canini,
non incenerisco al sole e con un paletto di legno otterrete solo
l’effetto di farmi incazzare!
Non dormo in una bara,
io non
dormo.. ma non tirate sospiri di sollievo, non tutto è
leggenda!
Vivo uccidendo, prosciugo i corpi delle mie vittime, sono un assassino
letale, sono immortale…
Mi chiamo Jasper
Whitlock, e questa è la mia storia!
INIZIO
Mi chiamo Jasper, sono
nato in un
periodo di guerre, un periodo di continue violenze e spargimenti di
sangue. Il Texas, nell’anno 1843, era infatti pieno
d’odio,
e di rancore…
Mio padre e mia madre
vennero in
America per trovare un posto tranquillo e libero, dove metter su
famiglia.. quando arrivarono qui, non sapevano a cosa stavano andando
incontro.
Mia madre, Elizabeth
Whitlock, e
mio padre, Charles Whitlock, erano persone per bene, dedite alla vita
tranquilla… mia madre recitava nei teatri europei le
tragedie di
Shakespeare, e molte altre opere delle nuove correnti teatrali! Ma
decise di abbandonare il frenetico mondo delle arti per dedicarsi al
marito, e agente. Voleva una casa e dei figli, nient’altro..
Nel 1840 nacque
Phillip, mio fratello maggiore… dopo tre anni, arrivai io!
La pace
durò poco
però, quando avevo due anni. e mio fratello solo cinque, con
mia
madre in cinta della piccola Mary, il Texas divenne parte degli Stati
Uniti D’America! E quell’anno, fu
l’inizio della fine!
I messicani infatti,
non avevano
ottenuto quello che volevano, e nel Sud, scoppiò una guerra
violenta, che durò fino al 1848.
Allora mio fratello
aveva solo 8
anni, ma a quanto pare si sentiva abbastanza grande per morire, e per
condannare a morte la sua famiglia!
No, sbaglio a
incolparlo, era solo
un bambino, non sapeva, non poteva sapere che quegli uomini non erano
amici, non poteva sapere che quei lineamenti, quella pelle olivastra,
quegli accenti strani, rivelavano quello che era stato indicato come il
nemico!
E quegli uomini lo
erano…
Li portò a
casa, erano
ribelli messicani, armati fino ai denti, senza scrupoli! Il motivo
della guerra insomma. Già, come tutte le guerre, non
è il
popolo a volerle, sono piccoli gruppi estremisti, capi assetati di
potere economico o con manie di protagonismo, condottieri che vivono
solo per conquistare e sottomettere popolazioni.. queste sono le cause
delle guerre!
Io ebbi paura quando
li vidi
arrivare con Phillip trascinato per i capelli! Mi nascosi in un baule
in soggiorno ed attesi…
Codardo? Si,
probabilmente! Avevo
sei ani quando vidi quegli uomini ammazzare senza pietà mio
padre e Phillip, avevo solo sei anni quando vidi mia madre a terra, con
un fagottino piangente ancora tra la braccia!
Memorizzai i volti di
quegli uomini, ancora oggi li ricordo alla perfezione!
Attesi che se ne
andassero e andai a svegliare la mia mamma..
A sei anni non si
capisce ancora,
non capivo perché la mia mamma non mi rispondeva! Eppure
Mary
piangeva, urlava anche lei, non la sentiva?
Perché non
apriva gli occhi?
Implorai, pregai,
urlai fino alla mattina dopo. Ma la mia mamma non si alzava…
Arrivarono i vicini,
avevano saputo non so come dell’accaduto, e portarono via la
mamma e gli altri.
Io e Mary
andammo dalla signora Brown e dal signor Brown a vivere, come loro
figli adottivi.
Non dimenticavo mai
quei sette volti, non c’era giorno nel quale non li riportavo
alla mente!
Sarei cresciuto, li
avrei trovati e li avrei ammazzati come meritavano!
E fu così,
che tra rodei, stalle e puzzo di fattoria, nel 1860 decisi di
arruolarmi nell’esercito!
I confederati, era un
onore potervi fare parte!
Avevo diciassette
anni, ma mentii sull’età per potermi arruolare!
L’esercito
era forte, era
grande, era il luogo dove i giovani potevano dimostrare il loro valore,
dove potevano far vedere che valevano, dove venivano mandati a morte in
nome della libertà del paese!
Grazie alle mie
capacità
comunicative, e al fatto che in battaglia ero tra i migliori, feci
carriera rapidamente, e divenni l’ufficiale più
giovane
dell’esercito!
Ero così
giovane, eppure avevo già visto la morte in tutte le sue
forme, o meglio.. così credevo…
Era il 1863 quando
sulla mia strada apparvero tre figure angeliche, tre fanciulle dai
volti pallidi e perfetti.
Avevo una certa
educazione, ed ero un soldato ormai!
-
Maggiore Jasper Whitlock al vostro servizio
signore… -
Non avevo idea che
quelle donne, che credevo bisognose d’aiuto, mi avrebbero
reso quello che sono! Un vampiro!
In quel periodo non
c’era soltanto la guerra degli umani, nel sud,
c’era anche la guerra tra gli immortali!
Eserciti di vampiri
neonati, creati
e distrutti nel giro di una anno al massimo, addestrati per uccidere,
usati come pedine nella scacchiera delle conquiste.
Eserciti di venti,
venticinque massimo, ma letali!!!
I vampiri neonati sono
molto
più forti finché hanno il loro sangue umano in
circolo,
poi si indeboliscono, e li entravo in gioco io!
Grazie al mio potere
sulle emozioni
ero diventato il secondo in comando di Maria, e spettava a me
addestrare, ed eliminare i neonati.
Non pensavo ci fosse
altro modo per
vivere. Uccidevo, uccidevo e ancora uccidevo. Per il sangue, per la
libertà, come diceva Maria.
Tutto
cambiò quando iniziai a provare i sensi di colpa, il rimorso.
Iniziai a soffrire per
il male che facevo, dopotutto, erano esseri come me!
Quando
arrivò l’ordine di Maria di rinnovare
l’esercito Peter mi aiutava.
Iniziammo ad
eliminarli,
finché non arrivammo ad una vampira di nome Charlotte. Stavo
per
colpirla quando Peter mi si parò davanti.
Con il mio potere
tastai le emozioni dei due..
Paura, timore,
afflizione e.. cos’era quello?
Un emozione enorme,
che non capivo, non comprendevo.
Non so
perché lo feci, ma li lasciai scappare.
Maria si
infuriò con me, ma io avevo in testa solo
quell’emozione che non avevo mai captato!
Qualche tempo dopo,
non so se passarono anni, mesi o solo giorni..
Peter e Charlotte
tornarono da me, con notizie1
La vita, la mia vita,
poteva essere diversa, potevo andarmene!
Sentivo la loro
felicità e quell’emozione strana dentro di loro.
Allora decisi di
seguirli!
Abbandonai Maria, e
iniziai a vagare per il continente con loro.
Ma la pace
durò poco, i
sensi di colpa, il dolore, il rimpianto.. tornavano sempre a farmi
visita. Per me era difficile…
Immaginate di sentire
i pensieri della mucca mentre mangiate la bistecca..
Si, lo so, paragone
poco delicato ma per noi gli umani sono come le bistecche per voi!
Stavo male, e decisi
di andare da solo, per la mia strada…
Era il 1948, quando
arrivai a
Philadelphia. Mi ero costretto al digiuno, non volevo più
uccidere, volevo morire di fame e di stenti.
Vagavo per Race
Street, la strada
con i caffè più celebri della città,
quando
un’insegna colpì la mia attenzione.
Un pub rinomato,
moderno, con un
insegna rossa che citava “BloodyMary”, erano
numerosi al
tempo i nomi che prendevano in giro la madrepatria sconfitta!
Entrai, non so
perché.. e li trovai una scia, un profumo dolce e vellutato..
Vampiro!
Mi guardai attorno, in
cerca di due
occhi rossi o neri, in cerca del pallore innaturale… ma vidi
solo due occhi d’oro colato che mi fissavano sorridenti!
Mi avvicinai alla
piccola vampira
appollaiata su un tavolino un po’ isolato. Avrà
avuto al
massimo vent’anni, minuta e con i capelli corti, acconciati
perfettamente sotto un cappellino alla moda. Ben vestita, con un nasino
all’insù, era una bellezza particolare, unica!
-
Heylà! Jasper! Mi hai fatto aspettare parecchio
sai? –
La vocina squillante
mi colse di sorpresa, come sapeva il mio nome? Come mi conosceva?
La vidi darsi un
buffetto sulla testa come per punire una sua sbadataggine e fluttuando
mi venne vicino.
Mi sorrise, mi prese
per mano ed uscimmo dal Pub.
In strada si
girò e sempre sorridendo mi guardò negli occhi.
-
Allora, io vedo
il futuro, ti ho visto arrivare mesi fa, e sono due mesi che ti
aspetto. Adesso, andiamo a caccia, e poi troveremo i Cullen, una
famiglia con la quale vivremo!! –
Ancora stordito, la
fermai prima che iniziasse a camminare, la feci voltare verso di me..
-
Non posso nutrirmi, non voglio! E non voglio andare a
combattere di nuovo con altri clan! –
Di nuovo mi sorrise,
mi carezzò il viso e mi beò della sua voce.
-
Fidati di me, non sarai mai più solo! –
Non chiedetemi
perché la seguii..
Posso solo dirvi che
sto scrivendo
la mia storia su un libro che Alice comprò 5 anni prima di
conoscermi, e che mi ha letteralmente sbattuto sulla scrivania!
L’amo da
allora, e l’amerò per sempre..
Il mio piccolo
folletto…
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