Mitologia: Greca
Personaggi: Apollo/Dioniso
Avvisi: accenni di slash, fluffolosissimo
Rating: G
Conteggio parole: 215
A/N: scritto per l'ottavo giorno del meme di San Valentino di michiru_kaiou: Kiss my eyes and lay me to sleep.
L'idea mi era venuta da un prompt del maleficissimo p0rnfest, che era appunto in vino veritas. Ma stufa delle PWP mi ero data al fluff. E poi mi ero dimenticata di pubblicare questa fic anche su EFP!

***

- Non trovi che in vino veritas sia un'espressione adorabile? - domandò pigramente Dioniso, reclinando graziosamente il capo per guardare meglio la grande Roma sotto di loro.

- No. - sbuffò Apollo -I Romani mi sono antipatici, quel loro latino non lo posso soffrire e tu sei sbronzo. Tanto per cambiare.

- Cosa pretendi? Sono o non sono il dio dell'ebrezza?

- Ecco, appunto. I Romani ti piacciono solo per i loro banchetti. Di' la verità, vai pazzo per gli imperatori.

- Pazzo? Io? Sono loro a non essere del tutto sani di mente. - ridacchiò Dioniso indicando la Domus Aurea.

Apollo strizzò gli occhi. - Terribilmente pacchiana. I Greci avevano più gusto, e poi i nostri nomi in greco suonano meglio.

- Ma sentilo, il raffinatone! Che checca che sei, Lollo.

- Non. Chiamarmi. Mai. Più. Così. - ringhiò Apollo - Figlio d'una mortale!

- Qualcosa contro mia madre? - sbottò Dioniso cercando di tirarsi su ed inciampando nei propri piedi, capitombolandogli addosso. - Ho sonno... - mormorò poi senza alcuna coerenza.

Il dio delle arti e della profezia si accinse a caricarsi per l'ennesima volta l'amato sulle spalle per metterlo a letto. Il tempo di rimboccargli le coperte, e quello già dormiva. Apollo sospirò rassegnato e si chinò a baciargli le palpebre abbassate.