TITOLO: 'Passione' canina
AUTORE: Endoh
GENERE: One-shot,
demenziale
RATING: PG13 /Verde
PAIRING O PERSONAGGI:
Neji Hyuuga; Kiba Inuzuka
DISCLAIMERS: I personaggi
non mi appartengono, sono di Kishimoto-sensei, io li ho solo utilizzati
senza alcun scopo di lucro per il mio diletto e spero per quello di chi
la leggerà.
NOTE: Dunque, non sono
soddisfatta di questa fiction, il tema del contest era abbastanza
semplice, ma ho paura di essere caduta nella banalità
più profonda e di non essere riuscita a dare una
profondità al racconto. Ad ogni modo, avevo promesso a me
stessa che sarei riuscita a finirla e a consegnarla, una promessa
è una promessa. Per cui beccatevi questa One-shot e datemi
quello che mi merito (Un bel niente ndTutti)
***
Ad ogni passo sentiva
crescere il bisogno impellente di fiondarsi sotto l'acqua fredda una
volta arrivato a casa.
Il clima di Konoha era perennemente mite, primaverile insomma, ma
stranamente quel giorno si sentiva come attanagliato da un caldo quasi
tropicale, il kimono che aderiva al suo corpo fastidiosamente a causa
del sudore, i capelli lunghi attaccati al collo e a qualsiasi altra
cosa, sì... aveva bisogno di un bagno.
Arrivato davanti le imponenti porte del vilaggio, vi sbattè
forte una mano sopra e attese che i due chuunin, che ormai avevano
praticamente messo radici lì, lo lasciassero entrare.
Tornava da una missione che reputava totalmente inutile.
Pensò che Tsunade lo avesse scambiato per un fattorino visto
che
la suddetta missione consisteva nel dover recapitare degli
importantissimi documenti top secret e bla bla bla che gli erano
costati un giorno intero di viaggio per una veloce consegna, un sorriso
finto, giusto per far la "bella faccia" al capo del villaggio
"amico", una stretta di mano sudata e un "arrivederci" che suonava
più come un "levati di torno o ti prendo a calci nel culo".
Mentre si perdeva in questi spiacevoli pensieri si sentì
strattonare dal basso da qualcosa di piccolo che emetteva dei versi
simili a grugniti.
"Che diavo-" gettò lo sguardo per terra e vide che un cane
tutto
nero, molto piccolo, sicuramente un cucciolo, si affilava i dentini sul
suo kimono sfibrandolo e sporcandolo con la saliva.
Aveva decisamente
bisogno di un bagno.
"Hey tu! Levati di torno!" le sue parole furono più dure dei
suoi gesti in quanto per scacciarlo tirò semplicemente le
vesti
verso l'alto strappando un lembo di stoffa che rimase in bocca
all'animale.
"Vai via adesso... ma guarda tu che cosa devo sorbirmi."
Sbuffò sonoramente e appoggiò le mani ai fianchi
gettando
tutto il peso su una gamba non curandosi oltremodo del cucciolo che
prese a rotolarsi per terra giocando con il pezzettino di stoffa rubato
allo Hyuuga.
Dopo qualche secondo il portone si aprì e Neji
potè finalmente entrare nel villaggio.
La grossa porta si chiuse sonoramente mentre il giovane iniziava ad
incamminarsi verso il podere Hyuuga, che in quel momento figurava nella
sua mente come una vasca da bagno gigantesca pronta ad accoglierlo e a
spogliarlo da quella sensazione di sporco che lo stringeva a se.
Quasi gongolava a quel pensiero scoprendosi a camminare con un mezzo
sorriso da ebete stampato in faccia e gli occhi sognanti mezzi chiusi,
quando all'improvviso sentì abbaiare e si voltò
di scatto.
Il cucciolo era ancora lì dietro di lui, stava seduto e si
grattava un orecchio con fare molto attento mentre la piccola lingua
rosa pendeva dalla boccuccia pelosa. Neji rimase di sasso per un minuto
buono prima di riprendere a camminare incredulo.
Non aveva una passione per gli animali, in realtà lo
irritavano parecchio.
Durante il restante tragitto sentì la presenza della
bestiolina
sempre dietro, sentiva i suoi passetti, e di tanto in tanto si sentiva
anche tirare il kimono e il tutto andava naturalmente a sfidare i suoi
nervi già abbastanza maltrattati.
Ecco che finalmente la tanto agognata casa, se così
si
poteva definire, dello Hyuuga si ergeva in tutto il suo splendore
pronto ad accoglierlo e a rigenerarlo.
Sostò per qualche secondo davanti l'entrata chiusa da due
cancelli di ferro molto grandi e finemente lavorati, voltò
lentamente la testa in direzione delle sue spalle, voleva accertarsi
che la bestiolina scura non lo avesse seguito fin dentro casa una volta
varcata la sua soglia.
Con suo grande stupore, il cagnolino non era più dietro di
lui.
Increspò le labbra in quello che probabilmente sarebbe
dovuto
essere un sorriso compiaciuto ed entrò in casa, deciso a
coronare il sogno del momento: raggiungere il bagno.
Era passata un'ora piena da
quando si
era immerso nella vasca da bagno e aveva cominciato a strofinare
energicamente la pelle come se avesse voluto strapparsela totalmente di
dosso. Le sue dita adesso erano raggrinzite e quello pareva un ottimo
motivo per uscire dall'acqua. Si avvolse un asciugamano attorno alla
vita e guardò fuori dalla finestra che dava sulla parte
anteriore della residenza Hyuuga. Si ritrovò a cercare con
lo
sguardo il cagnolino che lo aveva seguito quella mattina, scosse la
testa scocciato, perchè ci stava pensando? Finalmente se lo
era
tolto dai piedi!
In pochi minuti fu di nuovo vestito e dopo poco anche i lunghi capelli
erano stati accuratamente asciugati e legati come di quotidiano rito.
Scese in cortile, sarebbe andato a fare una passeggiata giusto
per
sgranchirsi le gambe, non amava stare troppo tempo in casa, lo
annoiava. Non appena uscito dal cancello principale e non appena
intrapresi i primi passi, il cucciolo, ormai chiaramente innamorato del
giovane Hyuuga, sbucò fuori da una stradina secondaria, gli
corse incontro abbaiando a più non posso e una volta
raggiunto
iniziò a saltellare attorno a lui tutto contento per averlo
ritrovato.
Neji, come si suol dire, non sapeva che pesci pigliare. Non era
abituato a ricevere tutte quelle attenzioni, ne da un essere umano ne
tanto meno da un animale, semplicemente pensava che non ci potesse
essere feeling tra di loro, a lui non piacevano e inevitabilmente a
loro non doveva piacere lui... a quanto pare si sbagliava.
Cercava di farlo calmare, alzando un po' la voce... "Stai buono! Fermo!
Non fare così mi stai sporcando tutto!" non c'era proprio
verso
di fermarlo, il cucciolo continuava a fargli le feste e lui
più
imbarazzato che altro cercava di inventarsi qualcosa che potesse far
smettere quell'animale di agitarsi a quel modo.
A godersi la scena da lontano seduto su un cornicione stava Kiba, che
con il suo fedele Akamaru se la rideva comodamente. Pensò
che
quel cane doveva avere fegato per attaccarsi a Neji in quel modo e,
solo perchè la scena stava diventando alquanto monotona,
decise di andare a salvare il povero cucciolo dalle grinfie del ragazzo
con gli occhi bianchi.
"Oi Neji!" esclamò piombando insieme al grosso cagnone
bianco proprio di fronte allo Hyuuga. "E' tuo questo cane?"
continuò, rimanendo accovacciato per terra con una mano
vicino al piede ed una che indicava l'animaletto ancora saltellante e
scondinzolante.
"No, non è mio... è da questa mattina che mi
segue!" rispose sconsolato il giovane che aveva ormai ceduto alle feste
del canide e rimaneva immobile con una vena pulsante in fronte.
"Gli hai dato da mangiare?" domandò ancora Kiba ricevendo un
secco "No." come risposta. "Allora... lo hai accarezzato?" la risposta
arrivò presto "Io? Accarezzarlo? Potrebbe avere le pulci!"
Okay, era un no. "Non so allora... -disse l'Inuzuka- avrai pur fatto
qualcosa perchè ti venga dietro!" Neji si
spazientì e ad alta voce sentenziò "Ma che ne sai
tu di cani, Inuzuka?" Kiba lo guardò interdetto. Che ne
sapeva lui di cani? Questo era il colmo, la predisposizione del clan
Inuzuka verso la razza canina era una cosa risaputa e nota a tutti.
Continuò a guardarlo per un pezzo mentre con una mano
accarezzava il pancino del cucciolo che si era felicemente messo a
pancia in su godendo dei grattini del castano e muovendo la coda a
ritmi impressionanti.
Lo Hyuuga, dal canto suo, cercò di minimizzare aggiungendo
"E comunque non lo so perchè mi segue... come posso
liberarmene?" L'Inuzuka sorrise "Perchè non lo prendi con te
invece? I cani sono animali fedeli, affettuosi, giocherelloni..."
proprio mentre elencava questa lunga serie di qualità
canine, il piccolo animale nero si fece vicino allo Hyuuga e
poggiò entrambe le zampette anteriori sulla sua gamba senza
smettere di scodinzolare, Neji lo guardò e poi
guardò Kiba.
Prima che potesse aggiungere qualcosa, una bambina accompagnata da una
signora alquanto occupata a consultare i prezzi delle verdure, si
avvicinò ai due giovani e ridendo sonoramente disse alla
madre: "Mamma, mamma! Guarda che bel cagnolino! Posso tenerlo?" la
madre non la degnò neanche di uno sguardo, semplicemente
annuì e riprese a camminare, Neji guardò la scena
del tutto immobile, senza dire nulla. Appena la bambina si fu
allontanata di un paio di metri con il cane in braccio,
guardò negli occhi l'Inuzuka che con il solo sguardo lo
ammonì.
Il ragazzo dagli occhi bianchi iniziò a correre in direzione
della bambina gridando: "Hey aspetta! Quel cane è mio!"
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